Dalle radio fatte con i rifiuti al MIT: la storia di Kelvin, piccolo archimede

Dalle radio fatte con i rifiuti al MIT: la storia di Kelvin, piccolo archimede

kevinDALLE RADIO FATTE CON I RIFIUTI AL MIT: LA STORIA DI KELVIN, PICCOLO ARCHIMEDE
Il 15enne invitato a Boston per presentare le sue invenzioni. «Ora voglio aiutare la mia famiglia e i miei amici»
La storia di Kelvin Doe, 15 anni, è una favola moderna. Il bambino della Sierra Leone, in Africa occidentale, ha una passione: il fai da te. Rovista nei cassonetti della spazzatura e col materiale di scarto costruisce degli ingegnosi marchingegni utili per il suo villaggio. Ora il piccolo inventore ha ricevuto l’invito della sua vita.

LA RADIO FAI DA TE – Kelvin è un autodidatta. Vive in Sierra Leone, terra del Continente africano invasa dai rifiuti elettrici ed elettronici di cui si sbarazza l’Occidente. E proprio in queste pattumiere il giovanissimo ingegnere provetto ha trovato lo scopo della sua esistenza. Con l’immondizia ha assemblato le cose più folli, per esempio un trasmettitore radio e un generatore per mettere in piedi una propria stazione e andare in onda. Sotto lo pseudonimo «dj Focus» conduce da qualche tempo una sua trasmissione, legge le notizie e porta la musica tra le sua gente. Il suo obiettivo: dare voce ai più giovani del suo Paese.

INVITO AL MIT – In Sierra Leone l’elettricità è un lusso: la maggior parte del territorio non ha infatti alcun tipo di collegamento elettrico. Capita che la rete collassi e che non ci sia luce per settimane. Sebbene non abbia mai frequentato corsi di ingegneria o di elettronica, Kelvin è riuscito a costruire con risorse limitate, e da solo, un generatore e una batteria per alimentare la casa in cui vive con la sua famiglia. Come? «Imparare facendo». Ha usato rottami metallici, bicarbonato di sodio e acido, racconta la Cnn. Ora la vita del piccolo Archimede africano ha preso una piega inaspettata. Uno dei più prestigiosi istituti di ricerca al mondo lo ha invitato per un tirocinio. Il Massachusetts Institute of Technology (Mit), infatti, ha uno speciale programma per studenti meritevoli che provengono da aree disagiate, e Kelvin è la persona più giovane ad aver ricevuto questa opportunità.

CONOSCENZE – Il quindicenne è volato negli Usa, ha potuto lavorare fianco a fianco con gli ingegneri e gli scienziati del Mit. Il viaggio è stato finanziato con i fondi dell’istituto, mentre il ragazzino è stato ospitato nella stanza di uno degli studenti al Mit, un ragazzo conosciuto in uno dei programmi «Innovate Salone» in Sierra Leone. «Cosa voglio? Aiutare la mia famiglia, i miei amici e i colleghi», ha detto il quindicenne. «Intendo condividere con tutti le conoscenze acquisite negli Stati Uniti». Il suo prossimo progetto? Kelvin ce l’ha già in testa. Un mulino a vento in grado di fornire energia elettrica.

Elmar Burchia 24 novembre 2012

Corriere della Sera