Ieri, alla vigilia della Giornata mondiale dell’alimentazione, l’Unione europea ha organizzato all’Expo di Milano la conferenza “Combattere gli sprechi alimentari. Nutrire il pianeta”, dalla quale è emerso che «Ogni anno, nell’Unione europea E si sprecano circa 100 milioni di tonnellate di alimenti e ciò rappresenta un pericolo sia per l’ambiente che per l’economia».
La Commissione europea, ha anche lanciato un video di sensibilizzazione sull’argomento e il Commissario europeo per la Sanità e sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha sottolineato: «Se non interveniamo, i rifiuti alimentari potrebbero superare i 120 milioni di tonnellate entro il 2020. Per i cittadini europei è importante capire meglio l’importanza e i benefici delle tecnologie alimentari e adottarle in quanto strumento utile per risparmiare denaro e ridurre contemporaneamente la nostra impronta ambientale. Questo video presenta le tecnologie alimentari di uso più comune, che contribuiscono a prolungare la data di scadenza dei nostri alimenti. Per decenni, tecnologie alimentari come la pastorizzazione lampo, gli antiossidanti, i frigoriferi ecologici e il congelamento shock ci hanno aiutato a preservare la qualità, la sicurezza e il sapore dei nostri alimenti. È giunto ora il momento di riconoscere il potenziale di queste tecnologie nel raggiungimento del tanto agognato stile di vita salubre e nella riduzione degli sprechi alimentari».
Quanto cibo sprechiamo in Italia? Si sa, noi italiani con il cibo abbiamo un rapporto del tutto particolare e ben il 17,5% del budget familiare viene solitamente speso in cibo. Nonostante la crisi economica degli ultimi anni abbia gradualmente diminuito lo spreco di cibo fino ad arrivare al 57% di spreco in meno, i rifiuti alimentari ammontano tuttora a 108 kg per persona: come se ogni italiano buttasse due piatti di pasta nella spazzatura, ogni giorno. Ma quali sono i tipi di problemi che questa negligenza e tutto questo spreco portano?
Innanzitutto, i rifiuti alimentari ci costano un sacco di soldi: in Italia ammontano ad un valore di 37 miliardi di Euro: una cifra esorbitante che basterebbe a sfamare ben 44 milioni di persone. Per non parlare dei riscontri ambientali: in Italia l’impronta di carbonio causata dai rifiuti di cibo equivale a 3,4 milioni di tonnellate di CO2. I rifiuti alimentari causati dalle famiglie ammontano ad una quantità pari allo 0,5% del Pil. Per quanto questo sia un dato abbastanza scioccante, la buona notizia è che tutti noi nel nostro piccolo possiamo fare la differenza, adottando alcuni accorgimenti su come consumiamo il Ecco quindi qualche consiglio per ridurre gli sprechi alimentari a casa:
1. Donare alle banche del cibo. Se vi ritrovate con alimenti non deperibili che erano stati dimenticati in fondo all’armadio o alla dispensa per un po’ (ma che sono ancora commestibili), potete donarli alle banche del cibo. I banchi alimentari si affidano alle donazioni per fornire pasti ai bisognosi: con un piccolo gesto si può fare la differenza!
2. Comprare in maniera intelligente. Bisognerebbe comprare meno cibo. Più semplice a dirsi che a farsi, ma di sicuro è uno dei modi più importanti ed efficaci per avere un impatto sullo spreco. Capita spesso infatti di acquistare quantità troppo abbondanti di cibo al supermercato, ritrovandosi cosí con frutta e verdura che vanno a male e vanno buttate via. Per quanto possa sembrare una quantità minima al momento, si aggiunge a tutte le altre, fino ad arrivare a quei famosi oltre 100 kg all’anno di cibo buttato via… Cercate quindi di comprare lo stretto indispensabile, anche se questo significa dover fare più viaggi al supermercato. Non fatevi abbindolare dalle offerte speciali, i 3×2 e i prezzi stracciati: vi ritroverete con cibo che probabilmente non utilizzerete! Iniziare a tenere un programma dei pasti della settimana può essere sicuramente d’aiuto, quando scrivete la lista della spesa, metteteci solo gli alimenti che sapete vi serviranno per quei pasti. Ed il consiglio sempreverde che non passa mai di moda: non andate a fare la spesa quando avete fame!
3. Usate quello che avete in casa. Controllate regolarmente le date di scadenza e quando preparate i vostri pasti utilizzate quegli ingredienti che la stanno raggiungendo. In questo modo ridurrete di sicuro gli sprechi, e le combinazioni di ingredienti “rimasti” possono dar vita a ricette nuove e gustose. Tenete sempre in mente che alcuni alimenti sono commestibili anche qualche giorno dopo la data di scadenza! Alcuni alimenti di base, primo tra tutti il pane, costituiscono una gran parte del cibo sprecato. In realtà questo è un prodotto versatile, può essere usato nelle zuppe, come base per torte, grattugiato per fare le polpette o l’impanatura: insomma, pensateci due volte prima di buttarlo via solo perché raffermo da un giorno. Se avete preparato un pranzo abbondante, recuperate tutto ciò che è avanzato. Può essere utile come pasto del giorno successivo o come spuntino. Se è avanzato parecchio cibo, congelatelo in porzioni individuali in sacchetti freezer o contenitori appositi: ne sarete grati quando si trasformeranno in una cena veloce durante una stressante settimana lavorativa, dove non dovrete far altro che riscaldare il delizioso manicaretto senza dover affrontare i fornelli.
4. Conservate gli alimenti con cura e nella maniera corretta. Il modo in cui riponiamo e sistemiamo il cibo può avere un grosso impatto sulla durata dello stesso. Imparare a far durare il cibo più a lungo é un modo davvero efficace per ridurre gli sprechi: ad esempio, bastano pochi accorgimenti per prendersi cura della frutta fresca e far sì che non marcisca prima del tempo. Tenere il frigorifero sempre pulito ed in ordine, alla temperatura corretta (tendenzialmente intorno ai 4 gradi) è fondamentale per mantenere non solo i germi alla larga ma anche il cibo più a lungo. Cercate di asciugare sempre tutte le superfici, non solo in frigo ma anche nelle credenze: si sa, la muffa si crea negli ambienti umidi! Anche tenere sotto controllo insetti e mosche della frutta renderà più semplice far durare la frutta più a lungo.
5. Servite porzioni ragionevoli. Andando al ristorante siamo abituati a ricevere porzioni sovrabbondanti, che spesse volte non riusciamo nemmeno a finire: questa pratica che facilita lo spreco si sta pian piano diffondendo anche nelle nostre case. Quando si cucina per tante persone, non cercate di servire porzioni eccessive: iniziate con porzioni più piccole e poi se qualcuno ha ancora fame si può passare al bis. Utilizzare piatti più piccoli può aiutare moltissimo, sforzatevi a cucinare meno cibo e soprattutto di fare buon uso di tutti gli avanzi!
6. Riutilizzare, riciclare, risparmiare. Molti alimenti che siamo soliti buttare via subito dopo aver utilizzato, potrebbero infatti avere una seconda vita. I fondi di caffè, ad esempio, possono essere utilizzati in svariati modi prima di finire nella spazzatura. Il limone è perfetto per disinfettare le superfici, pulire il frigorifero e smacchiare i tessuti.
16 ottobre 2015
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