«Miracolo! Il bambinello lacrima sangue!». Arriva la sentenza per il frate e la vicenda che finì sui telegiornali
INTERNAPOLI. Truffa e abuso di credulità popolare: assolto fra’ Gigino. Ieri mattina è arrivata la sentenza di assoluzione piena (perché il fatto non costituisce reato) per il Priore del Convento di San Francesco, rinviato a giudizio nel febbraio del 2014 perché sosteneva che una statua del Bambino Gesù lacrimava sangue. Il giudice Caiazzo del Tribunale di Salerno ha accolto la tesi difensiva, rappresentata in aula dagli avvocati Alfonso e Marco Senatore e dal legale Maria Rosaria Crispi, che hanno dimostrato l’assenza di qualsiasi artificio.
E non solo. Secondo il collegio difensivo il bambinello presentava gocce di sangue tipo AB 0, gruppo raro riconducibile a quello di Gesù ed altre statue sacre per le quali la Chiesa ha riconosciuto il miracolo. I fatti si riferiscono a ben sei anni fa. Era l’ottobre del 2010 e fra’ Gigino tornò dalla Terra Santa portando una statua di ben ottanta centimetri che raffigurava il Bambino Gesù in trono. Il giorno dopo il suo ritorno, quando la statua si trovava all’interno del convento, gridò al miracolo. Il Priore mostrò le lacrime di sangue che rigavano il volto della statua. La notizia provocò enorme scalpore. Folle di fedeli raggiunsero il convento per vedere il bambinello che piangeva sangue, tanto che la storia fu narrata anche nel corso del telegiornale di prima serata di Rai Uno. Ma prima di ogni intervento della Chiesa, furono gli inquirenti a sequestrare la statua ed accusare fra’ Gigino di truffa ed abuso della credulità popolare.
La Redazione