Il vento interstellare ha cambiato direzione

Il vento interstellare ha cambiato direzione

vientointerestelar100IL VENTO INTERSTELLARE HA CAMBIATO DIREZIONE
 Arriva anche intorno alla Terra
La scoperta di undici satelliti astronomici con i dati raccolti negli ultimi 40 anni
Al di fuori dei pianeti del sistema solare, oltre le orbite di Nettuno e dei nuovi pianeti nani, soffia un vento particolare, il vento interstellare. Non se ne sa granché, per cui c’è molto interesse a cogliere anche i segni più minuti per cercare di decifrarne le caratteristiche. Quindi è stato bene accolto il risultato ottenuto da un gruppo di astrofisici guidato da Priscilla Frisch, dell’Università di Chicago, mettendo a confronto i dati raccolti negli ultimi quarant’anni.
Il vento interstallare ha cambiato direzione                      
NUOVA DIREZIONE – Il gruppo, come si racconta sulla rivista americana Science, ha scoperto che il vento interstellare ha cambiato direzione, di circa 4-9 gradi negli ultimi quarant’anni. Potrà sembrare poco, ma ogni cambiamento può aprire la strada a significati interessanti. Il nostro sistema solare vola rapido nella galassia alla velocità di 250 chilometri al secondo compiendo un intero giro intorno al centro galattico dal quale dista 28 mila anni luce in 230 milioni di anni. Ma nello stesso tempo il corteo planetario è anche immerso in una gigantesca nube interstellare estesa 30 anni luce e gli atomi di questa nube attraversano lo spazio tra i pianeti e l’area di influenza del Sole nota come eliosfera, alla velocità di 23 chilometri al secondo; un vero e proprio vento che soffia tra le stelle e formato da atomi di gas.
RILEVAZIONI – Gli atomi testimoni di questo vento più facili da rilevare sono quelli di elio (atomi neutri di elio). Gli astrofisici, studiando i dati raccolti da undici satelliti di varie agenzie spaziali impegnati nel sondare le caratteristiche fisiche del cosmo, hanno rilevato una differenza di direzione, in particolare con i rilievi effettuati dalla sonda Ulisse dell’Esa europea tra il 1990 e 2001. Le ultime rilevazioni sono state effettuate dal satelite Ibex (Interstellar Boundary Explorer) della Nasa tra il 2009 e 2011.
COMPLESSO – Gli scienziati fino a ieri pensavano che l’ambiente interstellare fosse abbastanza tranquillo e omogeneo. Invece l’interazione con l’eliosfera rende tutto più complesso e molto movimentato. Quindi, come in una turbolenza atmosferica sulla Terra, i venti possono cambiare direzione, anche nel cosmo profondo una turbolenza della nube rende i suoi gas molto dinamici fino a modificarne la traiettoria. Come ciò sia accaduto, ancora non si riesce a spiegare e per questo le indagini continueranno nella convinzione che presto sia possibile trovare la causa. Ma tutto ciò aiuterà soprattutto a conoscere meglio alcuni dei numerosi meccanismi nascosti della stessa Via Lattea, l’isola stellare nella quale noi abitiamo in una zona di confine. E questo è importante perché quanto accade intorno potrebbe influenzare la vita del nostro pianeta. Quindi è meglio conoscere.
11 settembre 2013 | 10:33
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