LA NASA LANCIA GOES-P. IL SATELLITE CHE PREVEDE URAGANI, TORNADI E SITUAZIONI DI PERICOLO
Questo tipo di satellite fornisce ventiquattr’ore su ventiquattro osservazioni di più del 50% della sfera terrestre.
Questo tipo di satellite fornisce ventiquattr’ore su ventiquattro osservazioni di più del 50% della sfera terrestre.
Studierà cambiamenti atmosferici e attività solari.
Washington, 5 marzo 2010 – La Nasa ha lanciato ieri Goes-P, un satellite di ultima generazione destinato a fornire previsioni meteorologiche giornaliere e a spiegare le attività solari che possono influire sull’ambiente terrestre. Geos-P, che pesa 3,1 tonnellate, è stato lanciato da un razzo Delta IV di United Launch Alliance dalla base aerea di Cap Canaveral in Florida.
Si tratta del terzo dei tre satelliti Goes (Geostationnary Operational Environmental Satellite) di nuova generazione costruiti dall’azienda americana Boeing. I satelliti Goes forniscono ventiquattr’ore su ventiquattro osservazioni di più del 50% della sfera terrestre, fra cui gli Stati Uniti. I due primi satelliti di questo tipo, Goes-N e Goes-O, erano stati messi in orbita nel 2006 e 2009.
I satelliti Goes “sono essenziali per le previsioni delle condizioni meteorologiche pericolose perché sorvegliano i cambiamenti atmosferici rapidi responsabili di uragani, tornado, inondazioni e altre situazioni di pericolo”, ha spiegato Steve Kirkner, responsabile del programma Goes della Nasa.
4 marzo 2010 – Italianews
Si tratta del terzo dei tre satelliti Goes (Geostationnary Operational Environmental Satellite) di nuova generazione costruiti dall’azienda americana Boeing. I satelliti Goes forniscono ventiquattr’ore su ventiquattro osservazioni di più del 50% della sfera terrestre, fra cui gli Stati Uniti. I due primi satelliti di questo tipo, Goes-N e Goes-O, erano stati messi in orbita nel 2006 e 2009.
I satelliti Goes “sono essenziali per le previsioni delle condizioni meteorologiche pericolose perché sorvegliano i cambiamenti atmosferici rapidi responsabili di uragani, tornado, inondazioni e altre situazioni di pericolo”, ha spiegato Steve Kirkner, responsabile del programma Goes della Nasa.
4 marzo 2010 – Italianews