L’importanza di Garabandal

L’IMPORTANZA DI GARABANDAL
 
 

Parlare di Garabandal nella sua reale grandezza significa parlare del futuro dell’umanitá, questo santo luogo scelto da Dio è un faro di luce per il mondo. Un piccolo e umile paese, sito in una zona montuosa del nord della Spagna, dove ancora si fa tesoro dei prodigiosi eventi degli anni ’60. 
Proprio a Garabandal avvennero le apparizioni della Nostra Madre Santissima a quattro bambine per cinque anni. Si contano circa 3000 apparizioni pubbliche a partire del 1961, precisamente un anno dopo la data in cui la Madonna di Fatima aveva chiesto che si rivelasse il “terzo segreto”, richiesta non accolta dalla Chiesa.
In questo evento straordinario si è manifestata la Misericordia di Dio e la preoccupazione di Maria per tutti i Suoi figli nell’annunciare al mondo tre grandi eventi di carattere universale prima della seconda manifestazione di Cristo.
Questi eventi sono stati annunciati da altri profeti e ratificati in altre apparizioni Mariane: L’AVVERTIMENTO, IL MIRACOLO E IL CASTIGO o PURIFICAZIONE.

Ci sarà una purificazione come mai ci sia stata sulla faccia della terra e interesserà tutta l’umanità, ma prima avverranno l’AVVERTIMENTO universale e il MIRACOLO, per prepararci e darci un’ultima opportunità per la conversione delle anime.
Dopo l’AVVERTIMENTO, nessuno dubiterà più dell’esistenza di Dio e dell’amore infinito che sente per noi, perché toccherà personalmente ogni anima, rispettando il credo di ognuna, portando una profonda conoscenza del bene e del male, in altre parole farà scomparire il velo che abbiamo nella nostra anima e poi ogni persona deciderà quale strada seguire.
Il MIRACOLO di Garabandal avverrà poco tempo dopo l’AVVERTIMENTO per confermare al mondo che l’AVVERTIMENTO veniva da Dio e nessuno dubiterà della Sua natura. Da quel momento in poi molti daranno importanza ai messaggi dati dalla Vergine, ma come disse il Santo Padre Pio riferendosi all’AVVERTIMENTO e al MIRACOLO di Garabandal “quando crederanno sarà ormai troppo tardi”.
Tenendo in considerazione le profetiche parole di questo santo uomo di Dio e la grandezza degli eventi profetizzati possiamo affermare che Garabandal è una delle manifestazioni divine più importanti nel contesto delle cosiddette Apparizioni Mariane, perché in stretta relazione con la fine di un’era e ci prepara ad eventi di portata universale, che ci introdurranno ad una nuova era libera dal peccato e dalla sofferenza, dove regneranno i cuori di Gesù e di  Maria Santissima.

Rafael Piaggio

5 maggio 2009


Papa Paolo VI parla di Garabandal

“È come se la Santissima Vergine fosse vissuta una seconda volta sulla terra, non ci sono parole per ringraziarla. È la storia più bella dell’Umanità dalla Nascita di Cristo”

El Santo Padre Pío e Garabandal
 
 
 
 
 
 
Il 3 marzo del 1962 le quattro giovani veggenti, Conchita, Mari Loli, Jacinta e Mari Cruz ricevettero una lettera anonima a San Sebastian di Garabandal, come racconta il Dr. Celestino Ortiz, un affidabile testimone che viene citato da Padre Eusebio Garcia de Pesquera nel suo libro “Ella fue afanosamente alla Montagna”: “Félix López, un vecchio alunno del Seminario Superior di Derio (Bilbao), attualmente professore alla scuola di Garabandal, era insieme ad alcune persone nella cucina di Conchita. La bambina ricevette una lettera che non riusciva a capire e chiese a Fèlix di tradurla. Era scritta in italiano e Fèlix disse: “Sembra essere scritta da Padre Pio”. Conchita gli chiese se sapeva il suo indirizzo perché voleva rispondergli per ringraziarlo.
Dopo averla scritta la lasciarono sul tavolo della cucina, senza piegarla. Dopo un po’ Conchita entrò in estasi e pregò il Rosario. Quando ritornò in se Fèlix le chiese: “Hai chiesto alla Madonna se la lettera era di Padre Pio?”. “Si e mi ha detto qualcosa che devo dire solo a lui”. La bambina salì nella sua stanza e ritornò poco dopo con un foglio di carta scritto a mano. Di fronte a tutti mise la lettera nella busta dove il professore aveva già scritto l’indirizzo. La lettera che Conchita aveva ricevuto, senza firma né mittente, ma con il francobollo italiano, diceva così:

Mie care bambine:
Alle nove del mattino, la Santissima Vergine mi ha raccomandato di dirvi queste parole: “Oh, benedette bambine di San Sebastian di Garabandal! Io vi prometto che sarò con voi fino alla fine dei secoli e che voi sarete con me nella fine dei tempi e dopo insieme a Me nella gloria del Paradiso”. Vi sto allegando una copia del santo Rosario di Fatima, che la Madonna mi ha chiesto di inviarvi. Il Rosario è stato composto dalla Vergine e deve essere fatto conoscere per la salvezza dei peccatori e per la preservazione dell’umanità dai terribili castighi con cui il Buon Dio la minaccia. Vi do un consiglio: Pregate e fate in modo che gli altri preghino perché il mondo sta andando incontro alla perdizione. Non credono in voi né nei vostri colloqui con la Dama di Bianco; lo faranno quando sarà troppo tardi.

Il 9 febbraio del 1975, la rivista NEEDLES (adesso GARABANDAL) pubblicò un’intervista a Conchita durante la quale le chiesero di questa presunta lettera scritta da Padre Pio:
P: Conchita, ricordi qualcosa di quella lettera?
Conchita: Ricordo di aver ricevuto una lettera indirizzata a me e alle altre tre bambine, Jacinta, Loli e Mari Cruz. Non era firmata e la misi in tasca fin quando vidi la Madonna quel giorno. Quando mi apparve Le mostrai la lettera e Le chiesi chi ce l’aveva inviata. La Vergine disse che era stato Padre Pio. Io non sapevo chi fosse e allora non chiesi nient’altro. Dopo l’apparizione raccontai alla gente della lettera; un seminarista che era presente mi parlò di Padre Pio e di dove era. Allora gli scrisse una lettera dicendo che mi sarebbe piaciuto incontrarlo se avesse potuto far visita al mio paese. Mi inviò una lettera breve dicendo: “Credi che possa uscire per il camino?” Io avevo solo 12 anni e in quel periodo non sapevo niente dei conventi.

La Visita di Conchita a Padre Pío

A febbraio del 1967, Conchita giunse a Roma con sua madre, un sacerdote spagnolo,  padre Luis Luna, il Professore Enrico Medi e con la Principessa Cecilia die Borbone-Parma. Era stata chiamata dal Cardinale Ottaviani, prefetto del Santo Ufficio, oggi chiamata Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede. Durante questa visita Conchita ebbe un’udienza privata con Papa Paolo VI, durante la quale erano presenti soltanto cinque persone con il Pontefice. Possiamo contare sulla valida testimonianza del Professore Medi, che in quel tempo era presidente dell’Associazione Europea per l’Energia Atomica oltre che amico del Papa ed era uno dei cinque presenti. Approfittando che Conchita doveva aspettare un giorno prima di riunirsi con il Cardinale Ottaviani, il Professore Medi le suggerì di andare a San Giovanni Rotondo per vedere Padre Pio.

Questo è quanto racconta Conchita stessa alla rivista NEEDLES, nel 1975:

“Eravamo tutti d’accordo così partimmo con la macchina affittata del Professore Medi. Arrivammo verso le nove di sera e ci dissero che non potevamo vedere Padre Pio fino all’indomani mattina, nella messa delle 5:00.

Prima della Messa, il Padre Luna e il Professore andarono in Sacristia e più tardi mi raccontarono che Padre Luna aveva riferito al Padre Pio che la Principessa di Spagna era lì per incontrarlo. Padre Pio avrebbe risposto: “Non mi sento bene e potrò vederla solo più tardi”. Il professore Medi disse allora: “C’è anche un’altra persona che desidera incontrarla. Conchita vuole parlare con lei”. “Conchita di Garabandal? Venite alle 8 del mattino”.

Ci portarono a una piccola stanza, una cella con un letto, una sedia e un piccolo comodino. Chiesi a Padre Pio se quella era la sua stanza, se era lì che dormiva e rispose: “Oh, no. Non potete vedere la mia stanza. Questa è una stanza ricca”. Allora non sapevo il grado di santità di Padre Pio, adesso lo so. Allora io ero molto giovane, avevo 16 anni.

P: Chi era nella stanza con te?
Solo mia madre, il Padre Luna e un sacerdote del Convento che parlava spagnolo e scattava molte foto. Non ricordo se ci fossero anche la Principessa e il Professore.
P: Puoi dirci di cosa si parlò durante la tua visita a Padre Pio?
Ricordo qualcosa. Ricordo che il sacerdote che aveva scattato foto chiese il permesso per farlo a Padre Pio che gli rispose: “Hai scattato da quando sei arrivato”.
Ricordo che avevo il crocifisso baciato da Nostra Signora e gli dissi: “Questa è la Croce baciata dalla Santissima Vergine. Vorrebbe baciarla?” Padre Pio allora prese il Cristo e lo mise sul palmo della sua mano sinistra, sulla stigmata. Allora prese la mia mano, la mise sul crocifisso, chiudendo le dita di quella mano sulla mia mano; con la sua mano destra benedisse la mia e la croce. Lo stesso fece con mia madre quando lei gli disse per favore di benedire il suo rosario, anch’ esso baciato dalla Vergine. Io rimasi in ginocchio tutto il tempo che mi trovai di fronte a lui. Mi teneva la mano, con la croce, mentre mi parlava.

Padre Pío e  il Miracolo

Gli eventi di Garabandal coinvolsero un’altra persona oltre Padre Pio. La notte dell’ 8 agosto 1961, Fr. Luis Andreu S.J. ebbe una visione del Miracolo mentre osservava le veggenti in estasi nei pini su una collina vicino al paese di Garabandal. Padre Andreu morí la mattina seguente mentre ritornava a casa. Vide il grande miracolo prima di morire.

Una delle profezie di Nostra Signora di Garabandal che riguardano il Miracolo diceva che il Santo Padre lo avrebbe visto da qualunque luogo si fosse trovato e così sarebbe stato anche per Padre Pio. Quando morì nel 1968, Conchita rimase perplessa, chiedendosi perché apparentemente la profezia non si fosse avverata. Un mese dopo fu tranquillizzata e ricevette inoltre un regalo bellissimo.
A ottobre del 1968 ricevette un telegramma da Lourdes, proveniente da una donna di Roma che Conchita conosceva. Il telegramma chiedeva a Conchita di recarsi a Lourdes dove avrebbe ricevuto una lettera di Padre Pio indirizzata a lei. Il Padre Alfred Combe e Bernard L’Huillier di Francia si trovavano nel paese in quel momento e accettarono di portare Conchita e sua madre a Lourdes. Partirono quella notte stessa. Con la fretta, Conchita dimenticò il passaporto. Arrivando alla frontiera furono fermate per 6 ore e soltanto grazie ad un passaporto speciale, firmato dal Governatore Militare di Irun, riuscirono ad attraversare la frontiera francese.
A Lourdes si incontrarono con gli emissari di Padre Pio dall’Italia, tra essi vi era il Padre Bernardino Cennamo. Il Padre Cennamo non era realmente di San Giovanni Rotondo, ma apparteneva ad un altro monastero. Era una persona che Padre Pio e Padre Pellegrino conoscevano bene; quest’ultimo ebbe cura di Padre Pio negli ultimi anni di vita e trascrisse una nota per Conchita sotto dettatura da Padre Pio stesso.
Padre Cennamo disse a Conchita che non aveva creduto nelle Apparizioni di Garabandal finchè Padre Pio gli chiese di dare a lei il velo che avrebbe coperto il suo viso dopo la sua morte. Il velo e la lettera furono consegnati a Conchita che chiese a Padre Cennamo: “Perché la Vergine mi disse che Padre Pio avrebbe visto il Miracolo e invece è morto?”. Il Padre gli rispose: “Ha visto il Miracolo prima di morire. Me lo ha detto lui stesso”.
Di ritorno a casa Conchita decise di raccontare quanto successo ad un amico che si trovava a Madrid. Di nuovo facciamo riferimento all’intervista a NEEDLES del 1975:
“Avevo il velo davanti ai miei occhi mentre scrivevo quando, improvvisamente tutta la stanza si riempì di fragranza. Avevo sentito parlare della fragranza di Padre Pio ma non avevo mai dato importanza alla cosa. Tutta la stanza era avvolta da un profumo così forte che iniziai a piangere. Era la prima volta che mi succedeva. Successe dopo la sua morte.

Informazioni apparizioni di Garabandal: http://www.revelacionesmarianas.com/garabandal.htm

Informazioni sull’AVVISO e il MIRACOLO: http://www.revelacionesmarianas.com/el_aviso_y_el_milagro.htm

TESTIMONI DI GARABANDAL

Mari Loli Mazón González

È con grande tristezza che vi informiamo del decesso ieri sera a Boston di Mari Loli Mazón González di Lafleur (veggente di Garabandal) dopo una lunga malattia.
Preghiamo per lei e la sua famiglia. Grazie!!!
Che Dio l’abbia nella Sua Gloria. Adesso è vicina alla sua Mamma del Cielo che tanto amava.
Un saluto,
Santiago

Santiago Lanus
Email: virgendegarabandal@gmail.com
Web: www.virgendegarabandal.com

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TESTIMONI DI GARABANDAL

Cronaca del programma “Pueblo de María” del 19 e 26 Gennaio dedicato specialmente a tre testimoni di Garabandal:

Il primo quello di Maximina González (zia della veggente Conchita e testimone oculare e spirituale) e le altre due testimonianze delle veggenti: Jacinta e Conchita.
Vale la pena fermarsi un attimo ad ascoltare queste bellissime testimonianze che riempiono l’Anima dell’Amore di Dio e della Madonna.
 

Maximina inizia raccontando le prime estasi delle bambine, delle quali è stata testimone.
Racconta che all’inizio delle Apparizioni non parlavano con l’essere che vedevano, allora il parroco del paese –Don Valentin- diceva loro di chiedere alla visione ¿Cosa vuoi da noi?. Abbiamo sentito loro fare la domanda alla visione. Sin dall’inizio Massimina e la gente del paese accompagnavano le bambine durante le prime estasi. Allora gli abitanti di Garabandal erano circa 300.
Alcune volte le bambine entravano a casa sua in estasi. La Madonna, sempre per qualche motivo, le portava da un lato all’altro, e sempre qualcuno riceveva una Grazie speciale. Piano, piano la gente si incoraggiava a raccontare le proprie esperienze, e si rendevano conto che c’era sempre un motivo, che ogni dettaglio era importante.
Ad esempio, racconta Massimina, una sera aveva ospite a casa sua un Sacerdote (Don José Ramón García de la Riva) che era andato a dormire da lei. Massimina sentì bussare alla porta, aprì e vide Mari Loli in estasi. La bambina salì il gradino e andò dritta verso la stanza dove dormiva il sacerdote. Massimina gli disse che la bambina era lí ed era in estasi. Lui chiese di farla entrare. La bambina gli fece baciare il crocifisso, disegnó una croce sul cuscino, rimase un po’ nella stanza e andò via.
Il Sacerdote piú tardi avrebbe confessato a Massimina che proprio quella sera era stato colto dai dubbi e che aveva pensato che se il fenomeno veniva da Dio allora che una delle veggenti andasse a dargli prova di ció alla sua stanza. La visita di Mari Loli fu la prova per questo Sacerdote.
Da quel momento lui diventò un gran apostolo di Garabandal. Potete vedere il suo video-testimonianza:
http://www.virgendegarabandal.com/videos.htm
 

 

Il programma segue con la testimonianza della veggente Jacinta:

Ci racconta come iniziarono le Apparizioni: “Ci trovavamo a raccogliere mele nella casa del maestro, a un lato della “calleja” (stradina rocciosa). Le bambine avevano sentito un rumore molto forte e in quel momento Conchita disse: “Un angelo, un angelo”. Dopo lo videro anche loro. Descrive l’Angelo, che all’inizio non parlava. Qualche giorno dopo inizió a parlare e a prepararle per la visione della Madonna.
Era l’Angelo San Michele.
Jacinta commenta che in quei giorni, prima di vedere la Madonna, vide qualcosa che considera la cosa piú importante che aveva visto in tutti quegli anni.
Le 4 bambine stavano camminando lungo una stradina e Jacintavide le altre tre cadere in estasi mentre lei non vedeva niente e di improvviso vide IL CUORE DI GESÙ. Dice che lo sguardo di Gesú ti penetra dentro, che sentiva la sua anima nuda, che a Lui non è possibile ingannare. Ripete che per lei, vedere il Cuore di Gesú è stata la cosa piú bella che abbia mai visto. E non riesce a descriverlo con semplici parole.
Jacinta racconta della chiamata interiore (avvisi) prima delle estasi. La prima fase era uno stimolo interiore, una gioia molto grande. Nella seconda, la gioia aumentava e nella terza fase le bambine uscivano correndo all’incontro con la Madonna.
Di solito andavano al “cuadro”, una parte della “calleja” (un cammino roccioso che porta ai pini), dove di solito si riunivano le bambine per il loro incontro con la Madonna. Venivano protette con delle barriere in legno mentre la gente si collocava attorno a loro per vederle parlare con la Madonna.
Vi invito a vedere un video documentario realizzato dalla “Commisione” presentato come documento per lo studio di queste apparizioni.
La mia piccola testimonianza a questo punto, è che io mi emoziono fino alle lacrime quando vedo questo video. Si vedono le bambine che entrano ed escono dall’estasi, che parlano con la Madonna mentre vengono esaminate, le bambine che piangono, che ridono felici con la loro Madre e che Le danno degli oggetti da baciare (mi vengono i brividi solo a scriverlo). Voglio condividere questo. Mi auguro possiate vederlo. Dura appena 12 minuti. Potete scaricarlo anche da :
http://www.virgendegarabandal.com/videos.htm

 
(Video de la commisione, estasi presso il “cuadro”)
 

 
.Jacinta dice che la Madonna era molto bella, indossava un vestito bianco e il mantello azzurro. A volte veniva con il Bambino Gesú in braccio e se lo passavano una all’altra dicendo che non pesava niente e lo baciavano (ci sono moltissime testimonianze di gente che vedeva le bambine come se si passassero qualcosa tra le braccia). Dice che parlare con la Madonna è come parlare con una Madre. Le parlava delle cose normali di una bambina di 12 anni. Quello che le veniva in mente o quello che la gente le diceva.
Aggiunge che la Madonna a lei parlava in particolare dell’obbedienza. Non pensa che lo diceva perché lei fosse dissubbidiente, bensí per far capire agli altri l’importanza dell’ubbidienza.
Parlava molto dei Sacerdoti. Non c’era Apparizione in cui la Madonna non parlasse di loro. Diceva che dovevano pregare molto per loro. Li trattava con molto amore, nonostante l’avvertimento e l’ammonimento contenuto nel secondo messaggio di Garabandal.
Molti sacerdoti potevano portare molte anime a Dio, ma le potevano anche far perdere. “Bisogna pregare molto per i Miei Sacerdoti” … per la Madonna erano dei privilegiati perchè rappresentavano Suo Figlio.
A volte la Madonna diceva loro “Quello è un sacerdote”, quando salivano in paese non vestiti da preti. Ci sono delle testimonianze di preti vestiti normali che vedevano le veggenti in estasi avvicinarsi a loro per farli baciare la croce, mentre commentavano “quello è un sacerdote!!!. Potete immaginare la sorpresa e la Grazia di iniziare a credere in questa Apparizione.
Jacinta dice che la Madonna si presentò come La Vergine del Carmine anche se non era vestita di marrone, ma per loro questo non era importante, la sola cosa che desideravano era vederLa. Lo scapolare che indossava era marrone ma non sempre lo portava.
Jacinta non si dispiaceva quando usciva dall’estasi perchè sapeva che L’ avrebbe vista altre volte. Eccetto l’ultima volta che La vide, la Madonna diceva loro sempre quando l’avrebbero vista di nuovo e perfino a che ora.
Racconta un episodio in cui dissubbidí a suo padre che l’aveva mandata a dormire dopo che per una  giornata aveva seguito sua figlia da un posto all’altro dietro le Apparizioni e lei piangeva sconsolata perchè voleva vedere la Madonna alle 3 del mattino come aveva loro annunciato. E la Madonna non la sveglió, così Jacinta non La vide per oltre un mese e dato che Mari Loli andava a casa sua tutti i giorni, Jacinta la pregava di chiedere alla Madonna quando l’avrebbe vista di nuovo e Mari Loli diceva che la Madonna non aveva risposto a quella domanda, Jacinta insistette anche con Conchita, ma fu lo stesso.
Infine un giorno la Madonna rispose a Mari Lori che Jacinta La avrebbe vista dopo. E le Apparizioni ricominciarono.
Jacinta capì che in questo modo la Madonna le aveva insegnato l’ubbidienza.
 
 
 

La Madonna ha “convissuto” in questo paese per oltre quattro anni e ci ha insegnato il modo di vivere in ogni dettaglio. Come una catechesi.
Il terzo testimone del programma è quello di Conchita, intervistata dall’allora Vescopo ausiliare di New York Monsignore Garmendia alla presenza del Dr. Jeronimo Dominguez che portó Conchita a vivere negli Stati Uniti.

V: Riguardo la Madonna, qual è la caratteristica che più ha marcato la tua vita spirituale, che più ti ha attratto?

C: La Madonna è tutto Amore e la cosa piú bella, piú grande é che viene dal Cielo a dirci ció che dobbiamo fare e a ricordarcelo. Per me è una madre e lo dimostra venendo da noi.

V: Considerando che qualche volta hai avuto dei dubbi… ci sono questi dubbi nel pubblico in generale?

C. La Madonna ci disse che prima del Miracolo molta gente avrebbe smesso di crederci.

V: E tu hai pensato per quale motivo la gente smetterà di credere??

C: Non l’ho pensato.

V: Perciò tu credi ciecamente nella Madonna e non fai altro che riferirci quello che Lei ti ha detto…
Sul Vescovo di Santander, pensi che riceverá un avviso particolare prima del Miracolo?

C: La Madonna disse che avrebbe dato al vescovo di Santander una prova, e che sarebbe stato permesso ai sacerdoti di salire in paese. Non disse che si riferiva a questo vescovo.
(In quel periodo era stato vietato ai Sacerdoti di salire a Garabandal e di celebrare l’Eucarestia. Effetivamente il vescovo Del Val tolse il divieto nel 1988).

V: La Madonna ti ha detto la data del Miracolo? Perchè si dice che la Madonna ti abbia dato delle informazioni che ti hanno portato a dedurre delle date.

C: La Madonna mi ha detto la data del Miracolo.

V: Allora è chiaro che ti ha detto l’anno, il giorno e l’ora del Miracolo.

C: Si.

(Bisogna chiarire che Conchita, che conosce la data esatta del giorno del Miracolo, lo annuncerá al mondo 8 giorni prima, cosí come chiesto dalla Madonna. E sappiamo anche che prima del Grande Miracolo avverrà “L’Avviso” universale: http://www.virgendegarabandal.com/profecias.htm )

V: Sei stata a Roma, vero?

C: Il Cardinale Ottaviani mi inviò una lettera invitandomi a Roma e sono andata con mia madre. Mi hanno intervistato per due ore e mi dissero che tutto rimarrebbe segreto. (Conchita aggiunge che dopo aver visto la Madonna,  Roma non poteva impressionarla).

V: La Madonna è molto più bella di Roma?
C: Si. Adesso mi piacerebbe ritornarci.

 
 
 

Conchita continua dicendo qualcosa che considero un vero esempio di Spiritualità e Ubbidienza: Vorrei dire che alcuni sacerdoti o persone che cercano di pressionare troppo la Chiesa e io credo sia meglio lasciare le cose nelle mani della Madonna, che facciano ciò che possono e che divulghino i messaggi, che cerchino di parlare del  Messaggio della Madonna, ma il resto che lo lascino nelle mani di Dio. La Madonna mi ha detto di non preoccuparmi se mi crederanno o meno, specialmente a Roma. La Madonna farà tutto. Voglio dire questo per coloro che vogliono che Roma o il Vescovo anticipino qualcosa.
Il Vescovo le chiede sul Secondo importante messaggio di Garabandal, se parla solo di “sacerdoti”, o parla anche di “Vescovi” e “Cardinali”.
Conchita risponde che si tratta del messaggio del 18 giugno 1965, dato dall’Angelo da parte della Madonna: “Sacerdoti, Vescovi e Cardinali”, ma nel messaggio scrisse solo “Sacerdoti”, perchè per lei in quel momento i sacerdoti erano anche i vescovi e i cardinali e quello stesso giorno scrisse un altro nominando anche “Vescovi e Cardinali”, perchè era meglio scrivere esattamente quello che l’Angelo aveva detto. (Vedere messaggi: http://www.virgendegarabandal.com/mensajes.htm )
In seguito Conchita è stata intervistata dal Dr. Jeronimo Dominguez sulla Sacra Eucarestia.
Concludo questa cronaca del programma con un messaggio del Santo Sacerdote stigmatizzato Padre Pio che scrisse una lettera alle veggenti di Garabandal nel 1962 dicendo:
 
 

 
Care bambine:
Alle nove di questa mattina la Santa Vergine Maria mi ha parlato di voi, care bambine, delle vostre visioni e mi ha detto:
“Benedette bambine di San Sebastián de Garabandal io vi prometto che sarò con voi fino alla fine dei vostri giorni e voi sarete con me fino alla fine del mondo e dopo nella gioia del paradiso”.
Con la presente vi invio una copia del Santo Rosario di Fatima che la Santissima Vergine mi ha ordinato di inviarvi. Questo Rosario è stato dettato dalla Santissima Vergine e vuole che sia dato a conoscere per la salvezza dei peccatori e per la preservazione dell’umanitá dai peggiori castighi con cui il buon Dio sta minacciando.
Vi raccomando una sola cosa: Pregate e chiedete di pregare, perchè il mondo è sul cammino della perdizione. Non credono in voi nè nei vostri colloqui con la bianca Signora, ma crederanno quando sarà troppo tardi”.  –Padre Pio-

Santiago Lanus  (Buenos Aires, 5 Febbraio 2009)
Per ascoltare il programma completo: http://www.pueblodemaria.com/programas.htm
 
 

(il giorno 26 Gennaio).

CRONACA DI UNA PROFEZIA
BENJAMIN PARRAVICINI E GARBANDAL

Non vi è dubbio che i grandi eventi della storia dell’umanità sono stati profetizzati, annunciati e spiegati attraverso gli istrumenti scelti dal Cielo quando l’importanza del caso lo richiedeva ed è proprio ció che è avvenuto quí in Argentina nel 1938 dalla mano di un pittore.
È doveroso fare una piccola rassegna di questo enigmatico protagonista, parliamo di Benjamin Solari Parravicini, nato a Buenos Aires l’8 agosto del 1889, un artista plastico conosciuto a livello internazionale, ma non è questa sua arte che ha tramandato il suo nome dopo la sua morte.
 
 
 

Benjamin era un uomo molto speciale, uno spirito che si distingueva tra i suoi colleghi e persone che lo conoscevano per l’amore di cui era capace e la pace di cui era portatore. Molto religioso, amante di Gesú e della Santissima Vergine, non avrebbe mai immaginato i fatti che avrebbero contraddistinto la sua vita.
Nel 1936, nella tranquillitá del suo studio, inizió a ricevere una strana forma di idee che con il tempo avrebbe espresso in disegni e abbozzi accompagnati da brevi spiegazioni che si sarebbero dimostrate sorprendenti profezie.
Benjamin enfatizzó la profonda relazione tra la spiritualitá dell’uomo, la scienza e il cosmo come  è sempre emerso nelle sue opere.
Ma analizziamo un successo particolare di questa storia relazionato con un altro fatto straordinario come appunto GARABANDAL, paese del nord della Spagna dove la Madonna apparve negli anni ’60.
 
 
 

 
Sono state molte le “psicografie”, per la maggior parte profetiche, strettamente legate alla Fede dell’uomo, la Chiesa, il ritorno di Cristo e la Santissima Vergine, che Benjamin realizzó.
Nel 1938, cioè 23 anni prima dell’evento  Benjamin profetizza:
“La parola celeste giungerà in un piccolo paese della Spagna e sarà ascoltata”
“Pregando sulla roccia del miracolo* la Madonna giungerà un giorno in Spagna, sarà scortata dall’Angelo Gabriele; Lei tenderà la mano a delle piccole contadine”
Non c’è alcun dubbio che questa profezia riguardasse Garabandal, una delle più straordinarie apparizioni della Madonna, sia per la durata, oltre 2.500 apparizioni pubbliche (e altre ancora per 4 anni), che per gli insegnamenti e i messaggi.

Vale la pena a questo punto chiarire un importante dettaglio che riguarda il nome dell’angelo, poichè qualcuno pensa che Parravicini sbagliò a dire che si trattasse di Gabriele perchè nella prima apparizione alle bambine apparve l’Arcangelo Michele su una roccia. Ma la prima volta che apparve  la Madonna vi erano con Lei due Angeli. Le bambine riconobbero uno di loro, Gabriele, ma l’altro non si presentò, rimase solo in piede di fronte a loro…

 
 
 
 
 
 
Parlare di Garabandal richiederebbe diversi capitoli e non è lo scopo di questa cronaca. La nostra intenzione è convalidare la realtá profetica di questo artista e la tremenda importanza del messaggio che la stessa Vergine Maria lasciò alle quattro bambine per tutta l’umanità, enfatizzando l’importanza dell’umiltà, della semplicità e dell’EUCARISTIA come mezzo per giungere a Suo Figlio Gesú. Oltre alle diverse profezie che interessano l’umanità, tre avvenimenti in particolare l’AVVISO, il MIRACOLO e il CASTIGO che sono di carattere universale e che sono stati profetizzati da altri veggenti nella storia.
Trova spazio in questo contesto la profezia di Benjamin (riguardo l’arrivo della Santissima Vergine a Garabandal), a livello religioso, ma le profezie di Benjamin sono anche strettamente legate al cosmo e lasciano emergere una rispettosa relazione tra il credo e la fede dell’uomo con esseri speciali che vengono da lontano in nostro aiuto…
Sono state molte le psicografie che parlano anche di questo tema, una in particolare è relazionata a questo evento avvenuto in Spagna, luogo delle Apparizioni e in Argentina, dove è nato e vissuto questo grande profeta.
“La Spagna riceverà una razza di esseri bellissimi venuti da un pianeta lontano del nostro sistema solare. Anche l’Argentina la riceverà e stabiliranno un ponte di comunicazione tra i due paesi e il loro pianeta di origine”.
Torniamo a Garabandal per raccontare un fatto sorprendente attraverso la testimonianza di Maximina, la zia di Conchita Gonzalez (la principale veggente) e alcune frasi del diario intimo della stessa veggente.
Maximina afferma che, dopo un’estasi, sentì Conchita parlare dell’esistenza di esseri umani in altri pianeti o astri:
– Maximina, testimone della profezia, scrive così il 20 dicembre 1962:
Oggi Conchita ha detto che ci sarebbero stati soltanto altri tre papi. Si sentiva che il suo dialogo con la Madonna era stato bellissimo.. Diceva anche, ma non ricordo in quali pianeti o astri, che c’era gente: mi sembra che disse in due”.
DAL DIARIO DI CONCHITA GONZALEZ (PRINCIPALE VEGGENTE).
“In una delle nostre apparizioni, Loli e io scendevamo dalla pineta con molta gente e abbiamo visto una cosa come fuoco nelle nuvole; molta gente che era con noi ha visto la stessa cosa e anche tanti che non erano con noi. Mentre successe questo ci apparve la Madonna e Le  abbiamo chiesto cosa fosse  e ci disse che “ERA IL MEZZO CON CUI  ERA ARRIVATA”.
Non è stato l’unico “SEGNO IN CIELO”, abbiamo la data esatta di un altro, forse anche più spettacolare: “Un’altra volta, era il giorno della Madonna del Pilar, mentre Loli e io avevamo l’apparizione della Vergine, apparve una STELLA con una scia molto grande sotto i piedi della Vergine ed anche altre persone la videro. Abbiamo chiesto alla Madonna cosa significava; ma Lei non rispose”.
IN UN’ALTRA OCCASIONE…
Le persone che stavano nella piazza videro due bambine –Conchita e Loli- mettersi sotto la tettoia della casa della nonna di Loli: erano in estasi e all’improvviso iniziarono a gridare alzando le braccia. “Istintivamente, dice don Celestino, tutti guardammo verso l’alto, e vedemmo una stella che si spostava da nord a sud (verso i Pini), molto luminosa lasciando una scia visibile per diversi secondi… So che anche Maximina González e altre donne del paese videro la stella; invece alcuni ragazzi accorsi alla casa dopo aver sentito le bambine gridare non videro niente. Dopo accompagnammo in preghiera le bambine alla chiesa, prima di entrare uscirono dall’estasi e chiedemmo loro perché avevano gridato: “Perchè abbiamo visto dalla Madonna sprigionarsi una “stella”…

1. “Ma come avete fatto a vedere  la stella, se eravate sotto la tettoia
2. “Si che l’abbiamo vista. Sarà stata  la Madonna”.

Don Valentin racconta in questo modo il fatto: “Ci trovavamo in piazza e Conchita e Loli iniziarono a gridare forte dallo spavent. Tutti ci siamo spaventati. Alcuni guardavano le bambine, altri in cielo e videro qualcosa di simile ad una striscia brillante che attraversava il Cielo da una parte all’altra; non poteva confondersi con una stella fuggente e nemmeno con una cometa. Dopo aver gridato le bambine ridevano, erano felici”.
Queste sono testimonianze innegabili di una realtà molto profonda che in alcun modo corroborano quanto ha detto questo profeta.
Questo è la testimonianza di Josè Maria Juliá:
Santander, Agosto 1992.
TURISTI? ANGELI?
Vi racconto un’esperienza che aveva vissuto personalmente mia sorella Margarita (per tutti Tituca) alla fine del 1961.
Il 18 ottobre di quell’anno, un giorno freddo e piovoso, mia moglie e io accompagnammo Tituca all’autobus che l’avrebbe portata a Garabandal. Ritornò molto tardi, dopo una giornata che era stata una vera odissea tra la moltitudine di persone che erano accorse ad ascoltare il messaggio annunciato, che avrebbe deluso alcuni per la sua semplicità. Molti erano saliti in paese spinti dalla curiositá, sperando di conoscere un messaggio apocalittico molto trascendentale.
Invece il messaggio era molto semplice: una Madre che avverte i Suoi figli che il cammino intrapreso non è gradito a Dio e li esorta ad essere buoni, perchè la Coppa dell’ira divina si sta riempiendo e porterebbe un castigo per l’Umanità. Questo messaggio fu annunciato di notte, in mezzo ai tuoni e lampi durati un giorno intero. Mia sorella aveva deambulato per il paese con grande difficoltá aiutandosi con un palo, c’era tanta gente, le stradine pietrose, affollate di persone avide di curiosità e di emozioni; era difficile camminare.
Forse erano poche le persone che attendevano le parole del Cielo in religioso raccoglimento e amore verso la Madonna. Infatti loro non erano rimaste deluse del messaggio. Una di loro era mia sorella che un mese prima delle Apparizioni, mentre era in ginocchio nella sua stanza in preghiera, sentí una voce nel suo cervello, chiara, che la sorprese: “Margarita, fra poco saprai di Mia Madre. Questo ti farà soffrire molto, ma non ti mancherà il mio aiuto”.
Da quella sera del maggio del 1961, fino al 18 giugno dello stesso anno, le parole ascoltate nel suo cervello si erano avverate. Si era donata alla Madre sin dalla sua adolescenza e sentiva nel profondo del suo cuore queste apparizioni. Faceva il possibile per divulgare il mistero di quegli impressionanti fenomeni mistici.
Il pomeriggio, approffitando che aveva smesso di piovere, Margarita si uni ad un piccolo gruppo di persone, tra cui un sacerdote, che parlavano tra loro mentre aspettavano il messaggio. Non si resero conto della presenza di Margarita ne di quella di due giovani (lei giurerebbe che si trattava di gemelli), alti, biondi, occhi azzurri, vestiti uguali e con dei cappelli strani.
Sembravano stranieri, nordici e ascoltavano senza intervenire sorridendo con dolcezza. Tituca li osservò con attenzione e curiosità, notando con sorpresa che avevano nella mano destra una verga alta che giungeva quasi all’altezza della testa; la verga era molto strana, del colore del pane e in alcuni nodi c’erano delle foglioline diminute dello stesso colore. Lei non usciva dal suo stupore, non soltanto per il mutismo dei ragazzi dopo avergli rivolto alcune domande senza ottenere alcuna risposta, ma anche per l’origine di quelle verghe, impossibile che fossero state prese dai boschi  vicini.
“Da dove venite? Qui non ci sono quel tipo di verghe. Dove ve le siete procurate? Siete stranieri? Chi vi ha informato di queste apparizioni? Avevano la bocca cucita; sorridevano soltanto. Tituca osservava quelle verghe asciutte e pulite e le comparava con il suo palo di nocciolo… Poi uno degli uomini coinvolti in un’accessa polemica, esclamò: “E se fosse tutto frutto del demonio?”
L’effetto di queste parole su quei due giovani fu fulminante e terribile. Smisero di sorridere e quella dolcezza si trasformò in serietà severa con aria di tristezza.
Il loro aspetto non era più lo stesso. Tituca si sentì triste, ma capì che quei ragazzi conoscevano perfettamente la nostra lingua e che avevano capito ogni cosa, anche le domande a loro rivolte. Cominciò a farsi delle domande sul perchè non avevano risposto, da dove venivano, perchè appena avevano sentito la parola demonio si erano trasformati… ma soprattuto dove avevano tagliato quelle stupende verghe, cosí pulite, fiammanti, con quei germogli non propri di quella stagione.
I due ragazzi presero la strada che portava alla casa di Ceferino, il padre di Loli. Andarono via così come erano venuti, in totale silenzio. Una signora invitó Margarita a mangiare qualcosa. Commentavano il ritardo in annunciare il messaggio. Allora la signora disse a Tituca confidenzialmente: “Sai cosa ho saputo? Che Loli questa mattina ha detto: “Se sapessi chi è stato oggi in paese…” Le chiesero di dire altro, ma non disse niente.
Tituca inizió a capire, a trarre conclusioni, a capire l’origine e la provenienza di quei misteriosi ragazzi, rafforzate dalle parole di Marichu Herrero e di sua sorella, amiche nostre, che dissero di avere visto due ragazzi molto strani che osservavano i pini dall’angolo della stradina, rimasero colpite da come erano vestiti e dai cappelli che indossavano, oltre che dalla loro elegante presenza e dall’aspetto fisico. Pensarono fossero stranieri. La sorella di Marichu azzardó: “E se fossero Angeli?” La domanda era abbastanza logica. Le sacre scritture sono piene di testimonianza della presenza di angeli che hanno presso forma umana per compiere qualche missione o comunicare dei messaggi agli uomini. Tituca pensó a Michele e Gabriele, presenti in molti degli eventi che riguardavano la Vergine e ricordó un dettaglio curioso, che mentre erano insieme al gruppo che discuteva, uno di loro la guardava in modo familiare, forse era Gabriele, visto che mia sorella si chiamava anche Gabriela di secondo nome.
Come ho menzionato prima, Tituca arrivó a casa nostra tanto stanca, per aver camminato per oltre 5 km di notte attraversi i  pantani e per le forte emozioni vissute. Non ne abbiamo parlato piú per molto tempo, non ci è mai piaciutto azzardare ipotesi senza una base solida.
Mi piace per esempio l’annuncio dato a Lucia a Fatima indicando una data precisa. Penso che Loli aveva l’obbligo di dire chi c’era quel giorno in paese. Perché non lo disse? Perchè tanto mistero? Cosa poteva succedere se si fosse saputo?
Tanto per chiarire alcuni punti, Marichu Herrero e Margarita, mentre dialogavano in cerca di coincidenze, erano d’accordo su tutto, tranne sui cappelli che indossavano. Marichu e sua sorella non pensavano che fossero tirolesi, ma tutt’altro e inoltre a loro sembrava che non portassero niente in mano. Da considerare comunque che li vedevano da lontano, mentre Margarita a un metro di distanza ha potuto osservarli meglio da vicino. Questi due esseri cosí enigmatici, con un’aria autorevole, un portamento attraente, erano pellegrini? Turisti stranieri? Loli non lo ha voluto dire e non sappiamo se lo ha detto in seguito. Dopo ricominció a piovere e l’enorme massa di gente inizió a discendere la montagna. Sono passati tanti anni da allora. La Madre ci ha elargito un raggio di luce e di tenerezza. Ci ha spinto a modificare il nostro debole cristianesimo e quei pini antichi di centinaia di anni hanno custodito le nostre preghiere per tanti anni. Margarita si è portata nell’altro mondo il carisma della Madonna e il bel ricordo di quel giorno e di altri che seguirono. Avrá incontrato tra le legioni celesti quell’essere che la guardava con tanta familiaritá? La presenza di Maria ha lasciato nei nostri cuori impronte molto profonde di amore e gratitudine.
I Suoi due messaggi miravano a toccare il cuore degli uomini, indicare loro che il cammino intrapresso non è corretto nè consono alla Fede in Cristo. Lei ci avverte in continuazione con angoscia e anche con il pianto. E con il Suo sangue, cosa  ancora piú grave. Ha detto che sono gli ultimi avvertimenti. Suo Figlio avverte sempre nel prologo della Sua Giustizia.
Fino a quando? Noi misuriamo il tempo. Dio no, perchè per Lui il tempo non esiste.
Questa profonda e bellissima testimonianza è in sintonia con le parole pronunciate da un uomo semplice, lontano nel tempo e nella distanza, ma legato in qualche modo a questo piano Divino che viene in soccorso dell’uomo. Garabandal è un regalo che Dio ha dato all’Umanità per intercessione della Nostra Madre Santissima. È di vitale importanza capire questo, perchè la parte piú importante di Garabandal deve ancora arrivare.

Rafael

Due link relazionati:
http://www.revelacionesmarianas.com/garabandal.htm
http://www.revelacionesmarianas.com/el_aviso_y_el_milagro.htm

18 marzo 2009

 

CRONACA DEL PROGRAMMA “PUEBLO DE MARIA”

CON LUCIA (CUGINA  DI CONCHITA (VEGGENTE) DAL PAESE DI GARABANDAL (24/11/08)


 
Per ascoltare il programma: http://www.pueblodemaria.com/241108.mp3  (tasto destro del mouse / vedere destino come…)
Nel programma ha partecipato anche il mio amico Rafael Piaggio (che lo scorso Dicembre 2007 è stato ospite a casa di Lucia di Garabandal).
 
 
 
Lucía, Rafael e il marito  di Lucia nel negozio di oggetti sacri del paese (Dic. 2007)


Si è trattato di un incontro molto gradevole, tra persone che si conoscono e amici, un’opportunità per condividere eventi che sono in relazione con la Madre Celeste nel paese di Garabandal poiché Lei è stata presente in questo luogo per oltre 4 anni ed è apparsa oltre 3000 volte a 4 bambine del paese, un’esperienza vissuta in modo particolare oltre che dai  cittadini  anche dagli abitanti dei paesi vicini.
Io e Rafael, mentre conversavamo con Lucia, avevamo la sensazione di essere trasportati in questo paesino che tanto amiamo e che è rimasto impresso nei nostri Cuori sin dalla nostra prima visita.
Ascoltando Lucia che è  un’anima adorabile, una parte di noi è rimasta in questo luogo. Lei è stata testimone sin dalle prime apparizioni perché abitava proprio nel paese ed è cugina di primo grado di Conchita ed ha vissuto per cinque mesi in casa sua. In quel tempo avevano 11 anni.
Ma Lucia ci ricorda anche che le Apparizioni di Garabandal non si sono concluse, che si avvicina ciò che alcuni devoti definiscono “la seconda parte” che è la migliore!!! Si attendono 2 “eventi” molto importanti: “L’avviso” che si manifesterà come un fenomeno esterno astrale universale, che saremo indotti  a viverlo anche come un fenomeno universale INTERIORE che commuoverà ogni persona vivente sulla terra, un INCONTRO PERSONALE CON DIO, dove la nostra anima sarà trasparente alla presenza della Luce di Dio, alla presenza della Comprensione Divina, come se si trattasse di uno specchio. Questo aiuterà tutta l’umanità a prendere maggiore coscienza della realtà del Peccato affinché possiamo amare molto di più Dio e cambiamo rotta verso un cammino di Amore, di Pace e di Giustizia. Una Grazia che Dio, tramite la Madre, ci ha concesso a Garabandal; prima di essere purificati dal fuoco, saremo purificati nel Suo Amore, avrà sete solo chi non vorrà bere dell’amore di Dio.
(Vorrei aggiungere che la Madre non vorrebbe che “L’Avviso” arrivi sottoforma di Castigo, perché non è la stessa cosa cambiare per Amore  in seguito ad un avviso o un avvertimento.
Avverrà anche un grande “Miracolo” sempre profetizzato a Garabandal che manifesterà l’Amore grande di Dio al fine di riconoscere il Padre.
Lucia ci parla del paese, che è cambiato molto dai tempi delle Apparizioni, ma è ancora molto bello al punto che le persone che lo visitano non vogliono andare via.
Scherzando io e Rafael esprimiamo di sentirci pronti a cambiare le nostre comodità e la modernità del luogo dove abitiamo per la sua casa e Lucia ci risponde “grazie, ma non lo voglio, non sento il bisogno di andare in città, non mi piace, c’è posto per tutti qui senza bisogno di cambiare niente”. Ci racconta che nel periodo delle Apparizioni gli abitanti erano 300, che la maggior parte di loro è gente anziana, qualcuno è emigrato in cerca di lavoro, i giovani studiano o cercano lavoro fuori. Solo in estate c’è più gente perchè le famiglie che vivono fuori ritornano nelle loro case e allora c’è più vita. Non c’è molto lavoro in paese. Le chiediamo come è cambiato sotto questo aspetto: “Prima la gente viveva in modo semplice e la campagna dava tutto, tutti allevavano animali, coltivavano la terra, ma non avevano tante cose, solo il necessario per sopravvivere. Le case non erano dotate di ogni confort, si viveva in modo semplice e non si sentiva il bisogno di avere di più. La gente era felice così, con quello che aveva”.
Continua a raccontarci che quando iniziarono le Apparizioni lei aveva 11 anni (come sua cugina Conchita) e che nelle prime Apparizioni lei si trovava in un paese vicino e venne a saperlo da sua madre, la zia di Conchita, che credette subito che loro vedevano la Madonna.
Ci racconta che era un paese di fede, ci sono delle testimonianze di sacerdoti di quell’epoca che dicevano che la gente rispondeva molto bene al prodigio, lasciavano tutto, anche il lavoro, per viverlo intimamente. In certi momenti della giornata suonava un campanello che indicava l’ora della preghiera e tutti si fermavano. L’atmosfera delle case era molto spirituale. Lei ritiene che si tratta di un paese provvidenzialmente preparato e che di sicuro nel paese hanno vissuto molti Santi anonimi. Possiede una vibrazione diversa da quella di altri paesi: camminare lungo i sentieri, le poche tentazioni, la vita semplice e il silenzio conducono verso un cammino di Fede.
Dico a Lucia che la prima volta che ho visitato il paese nel 1986, ho percepito la Pace speciale che lo avvolgeva. Ci conferma che è cambiato poco, è ancora speciale. Noi non potevamo fare altro che confermare.
 
 
 
Garabandal (Dic. 2007)

Durante la mia visita ho avuto modo di costatare la generosità delle persone, la loro disponibilità. Molte persone che visitano questa località hanno la sensazione di esserci già stati, vorrebbero rimanere, non andare più via.
Posso dare testimonianza di ciò, avevo in programma di rimanere solo una settimana per poi ripartire verso altre località dell’ Europa insieme ad altri amici, invece non sentivo di partire. Non mi interessava più conoscere altre grandi città di Europa come avevo sempre desiderato: Parigi, Londra, Roma, ecc. Ormai non riuscivo a cambiare Garabandal per niente al mondo.
Rafael chiede se è molta la gente che sale fin qui in pellegrinaggio. Lucia ci risponde che se facciamo la comparazione con Fatima e Lourdes, non è molta  e l’afflusso varia a seconda dei periodi dell’anno, a volte non viene nessuno.
Ci spiega che in paese non sono attrezzati per accogliere tanta gente, non c’è un albergo attrezzato per invalidi, molti dei pellegrini che arrivano alloggiano nelle case degli stessi abitanti e ci sono solamente alcune pensioni. Le agenzie di viaggi non promuovono viaggi là dove mancano grandi alberghi e altre comodità. Ed io mi sono sentito di aggiungere: “Ma qui li riceve la Madre…”
Lucia comunque ritiene che cambiare la struttura del paese non sarebbe positivo.
Cerchiamo di immaginare cosa cambierà dopo il Miracolo che Conchita annuncerà pubblicamente 8 giorni prima che avvenga.
Ci racconta che sempre è stata molto amica di sua cugina Conchita, giocavano sempre insieme da bambine, quando si è trasferita in paese Conchita aveva già le prime apparizioni e lo ha vissuto come qualcosa di naturale, era vero che vedevano la Madonna e lei stessa, confessa, lo viveva con un po’ di invidia: “perché anch’io volevo vederLa mi sembrava fosse facile visto che loro La vedevano, ma ho capito che io non ero stata scelta, anche se ho pregato tante volte insieme a loro. Pensavamo addirittura che la Madonna non se ne sarebbe andata via mai.”
“In quel tempo lasciavamo i posti davanti alle persone che venivano da fuori che desideravano tanto stare vicino alle bambine perché noi  avevamo la possibilità di stare vicino a loro più spesso. Per noi era naturale. La gente ci chiedeva se avevamo paura perché a volte le Apparizioni avvenivano di notte, senza luce, ma noi mai abbiamo avuto paura. Ci sentivamo sicure.
La strada che portava da Cosio (il paese più vicino distante 6 km.) a Garabandal non era agibile, per cui bisognava percorrerla a piedi. Oggi invece si può arrivare fin qui in macchina. Veniva gente con molta fede, ma in tanti venivano per burlarsi di noi.”
Vi invito a visitare il sito www.virgendegarabandal.org  di Rafael G. della Spagna, che riporta tantissimi testimonianze di quel periodo.
Lucia conclude dicendo che bisogna avere Fede, vivere e rispettare i messaggi e che il miracolo più grande è vedere il volto di Dio quando andremo in Cielo.
A continuazione riportiamo i due messaggi più importanti che la Madonna diede a Garabandal:

Primo messaggio (18 ottobre 1961)
«È necessario fare molti sacrifici, molta penitenza, visitare spesso il Santo Sacramento, ma prima di tutto bisogna essere buoni. E se non lo faremo vi sarà per noi un “Castigo”, già la coppa si sta riempiendo e, se non cambieremo, il castigo sarà grandissimo»

Il secondo messaggio: 18 giugno 1965
«Siccome non si è compiuto, non si è fatto sufficientemente conoscere il mio messaggio del 18 ottobre, voglio dirvi che questo è l’ultimo: prima la coppa si stava colmando, ora trabocca.
Cardinali, Vescovi e Sacerdoti camminano, in molti, sulla via della perdizione e trascinano con loro moltissime anime.
All’Eucarestia si dà sempre meno importanza.
Dovete con i vostri sforzi evitare la collera del buon Dio che pesa su di voi.
Se Gli chiederete perdono con animo contrito, Egli vi perdonerà.
Io, vostra Madre, per mediazione di S. Michele Arcangelo, voglio esortarvi alla conversione.
Questi sono gli ultimi avvertimenti.
Vi amo molto e non voglio la vostra condanna.
Pregate sinceramente, e noi vi esaudiremo.
Dovete fare più sacrifici.

Le apparizioni di Garabandal sono tra le più importanti. È un seguito a quelle di Fatima e Lourdes.
Lucia ci dice che quasi nessuno conosce Garabandal, le persone che vengono qui sono autentici pellegrini. La gente comune non vuole ascoltare questi messaggi, non vuole sentire parlare di sacrifici, di penitenza.
Ricordiamo le parole del Papa Paolo VI a un sacerdote durante un’udienza: È la storia più bella che l’umanità abbia mai ascoltato dalla nascita di Gesù. È come la seconda vita della Vergine su questa terra e non ci sono parole per essere grati per questo.

 
 
 
Papa Paolo VI con Maria Saraco (del New York Garabandal Center) 1971