Ancora una volta, nella stagione dell’anno 2014, ho avuto la gioia di potermi recare in Inghilterra per esaminare quelle meravigliose formazioni conosciute mondialmente con il nome di cerchi nel grano. Il fenomeno, è bene ricordarlo, sin dalla sua prima comparsa ha suscitato nei ricercatori e nelle persone comuni, sorpresa, interesse, fascino e interrogativi sulla sua reale natura e significato. Alla maggior parte degli esperti è ormai evidente da tempo che si tratti di una comunicazione extraterrestre attraverso il linguaggio universale dei simboli. Molto è stato scoperto del significato di queste figure, ma questa importantissima informazione, dataci da evolutissimi esseri provenienti da altri mondi e dimensioni, è poco o del tutto sconosciuta alla maggior parte del pubblico che, a causa della disinformazione attuata attraverso i media massivi, continua a credere che ci si trovi di fronte ad un fenomeno fraudolento di origine umana. Nonostante questa spiacevole e deleteria situazione, anche nella stagione del 2014 i cerchi nel grano sono apparsi di nuovo nei campi di varie nazioni del mondo, Italia compresa, confermando comunque che il punto focale di questa manifestazione rimane il sud dell’Inghilterra, soprattutto la zona dove sono presenti i noti monumenti megalitici di Stonehenge, Avebury e Silbury Hill, nella contea dello Wiltshire.
Il primo pittogramma che prendiamo in esame è apparso a Chilcomb Down, vicino a Winchester, nella contea dello Wiltshire, il 6 giugno 2014, giorno dell’anniversario dello sbarco degli alleati in Normandia, durante la seconda guerra mondiale (fig. 1).
vediamo bene quanto sia appropriato l’appello lanciato attraverso questo cerchio nel grano.
Il successivo pittogramma che andiamo a spiegare, è comparso ad Ackling Dyke, vicino a Sixpenny Handley, nel Dorset, il 29 giugno 2014, (fig. 2) ed è sicuramente uno tra i più significativi del 2014.
Figura 2
Il 555 è il numero della Santa Vergine che, come sappiamo, è Colei che schiaccia la testa del serpente, immagine iconografica presente in moltissime rappresentazioni artistiche sacre (fig. 3).
Ai quattro angoli del letto dove si era accostato per vivere lo straordinario fenomeno, si formavano delle croci fatte con gocce di sangue delle sacre ferite e, contemporaneamente, riceveva un incredibile messaggio dall’Arcangelo Michele, che si firma con il titolo cosmico di Ashtar Sheran, che significa “Capo Santo”. Lo riportiamo qui integralmente:
ASHTAR SHERAN E I FRATELLI DELLA LUCE SALUTANO E AUGURANO LA GIUSTIZIA, LA PACE E L’AMORE AL DI SOPRA DI TUTTE LE FRONTIERE.
3 settembre 2010. Ore 12:08
Tramite Giorgio Bongiovanni (Stigmatizzato)
Perciò, secondo questo comunicato, l’Anticristo è incarnato sulla Terra e governa l’economia del mondo, cioè controlla il denaro con cui porta avanti i suoi diabolici e mortali piani. Di questo già troviamo un eco nel cosiddetto “testo diplomatico del terzo segreto di Fatima” che cita: “E in quel tempo, seconda metà del secolo XX… omissis… Satana regna sui più alti posti determinando l’andamento delle cose…”. Un altro dettaglio importante che è stato rivelato a Giorgio dagli esseri cosmici, a latere del messaggio, è che Arimane ha avuto la sua iniziazione esoterica attraverso la scuola del satanista Aleister Crowley, definito “Il Mago Nero” e lui stesso amava farsi chiamare la “Grande Bestia 666” (fig. 7). figura 7
Dato il tenore di quanto afferma il comunicato di Ashtar Sheran del 2 settembre 2010, è lecito chiedersi se si tratti di un messaggio reale da prendere in seria considerazione. Siamo davvero nei tempi dell’Anticristo e quindi alla “fine dei tempi”, nella fase finale dell’Apocalisse di Giovanni? È stato profetizzato anche da altre fonti che si sarebbe incarnato? Andiamo a vedere se esistano altre indicazioni in tal senso.
Un primo importante dato lo troviamo nelle apparizioni di San Sebastian di Garabandal, in Spagna, teatro negli anni ’60 di importantissime apparizioni in cui la Santa Vergine ha dato ai piccoli veggenti drammatici messaggi profetici sul futuro dell’umanità. Secondo uno di questi messaggi il 2005, anno della morte di Papa Giovanni Paolo II, è l’anno del compimento della “profezia dei tre papi” data, appunto, a San Sebastian de Garabandal il 20 dicembre 1962. Quel giorno la Madonna confidò a Conchita Gonzales tale “profezia”, poi svelata il 3 giugno 1963, giorno della morte di Papa Giovanni XXIII.
Quel giorno la “rivelazione” avvenne grazie al seguente dialogo fra la veggente Conchita e la Madre:
[Conchita] «Ora restano solo tre Papi».
[Madre] «Ma come fai a saperlo?»
[Conchita] «Me l’ha detto la Madonna».
[Madre] «Allora sta per venire la fine del mondo?».
[Conchita] «La Madonna non ha parlato di “fine del mondo”, ma di “FINE DEI TEMPI”».
[Madre] «E che differenza c’è?».
[Conchita] «Questo non lo so. So solo che mi ha detto che dopo questo Papa ce ne saranno altri tre, poi giungerà la “FINE DEI TEMPI”».
I tre Papi prima della “fine dei tempi” sono stati Papa Paolo VI, Papa Giovanni Paolo I e Papa Wojtyla; la FINE DEI TEMPI è un periodo predetto anche nell’Apocalisse di Giovanni, che inizia con il 111° Papa della Profezia di San Malachia, cioè Benedetto XVI, e si conclude con “Petrus romanus”, 112° e ultimo Papa o, comunque, ultimo reggente del Vaticano.
Quindi secondo le rivelazioni di Garabandal e la profezia di San Malachia, e molte altre che qui sarebbe lungo citare, ci troviamo in un momento cruciale della storia umana pienamente compatibile con il momento di massimo potere e presenza fisica dell’anticristo. La sua incarnazione era già stata annunciata nel messaggio della Vergine di La Salette il 19 settembre 1846: “…Sarà durante questo tempo che nascerà l’anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell’impurità;… omissis… Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’anticristo. I demoni dell’aria con l’anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre più.” e nel 1917 anche dal filosofo e spiritualista Rudolf Steiner che, addirittura, aveva previsto che sarebbe stato un uomo del mondo dell’economia e lo aveva chiamato esattamente con lo stesso nome con cui lo indica l’Arcangelo Michele e cioè Arimane, che significa “spirito demoniaco” o “spirito maledetto”. Dettagli importanti si possono trovare nel libro “Sull’incarnazione di Arimane”, tratto dalle conferenze di Rudolf Steiner su questo tema. Cito qui una sua affermazione: “E come c’è stata l’incarnazione di Lucifero, come c’è stata un’incarnazione del Cristo, così, prima ancora che sia trascorsa anche solo una parte del III millennio dell’era postcristiana, avrà luogo in occidente una vera e propria incarnazione di Arimane, ci sarà Arimane in carne e ossa”. figura 8
Infine, nel mese di Ottobre del 2014, sempre il pontefice, rilascia una dichiarazione sconcertante che fa il paio con quanto appena detto. Per Papa Bergoglio il diavolo non è un mito, ma una persona reale. “Il principe di questo mondo”.
Spiegate queste cose, torniamo ai cerchi nel grano e alla figura del 22 agosto 2014, che possiamo vedere nella foto (fig. 8).
L’aspetto è decisamente inquietante, lo si vede meglio estrapolando il diagramma, è davvero un cerchio nel grano molto inusuale! Ma la vera sorpresa arriva quando sovrapponiamo al pittogramma uno dei simboli usati dalla “Grande Bestia 666”, Aleister Crowley, cioè l’esagramma “unicursale”, così chiamato perché si disegna senza staccare la penna dal foglio (Fig. 9).
figura 9
Il diagramma si sovrappone perfettamente al pittogramma, che vede amplificata la sua espressione demoniaca. Perciò nei campi inglesi compare un pittogramma che si relaziona con quanto appena detto in merito all’incarnazione dell’anticristo, di Arimane.
Il quadro si completa evidenziando che questo pittogramma è comparso esattamente nello stesso luogo in cui era già comparso il cerchio nel grano del 555, cioè ad Ackling Dyke, vicino a Sixpenny Handley, nel Dorset (fig. 10).
L’importanza del 555 è stata posta in evidenza anche da un altro pittogramma comparso sempre in Inghilterra, a Tetbury Lane, vicino a Charlton, nella contea dello Wiltshire, l’ 8 luglio 2014 (fig. 11).
Tornando ancora alla sinergia tra l’esperienza di Giorgio Bongiovanni e i cerchi nel grano, desidero ricordare un messaggio che lo stigmatizzato ricevette nel 2010, in relazione alla comparsa in Inghilterra di due pittogrammi (fig. 12a) che sovrapposti in modo particolare, formavano il volto di Cristo, esattamente quello che la NASA ricavò dalla Sindone negli anni ’70 (fig. 12b).
“… SOLO VOGLIAMO RICORDARVI CHE IL DISCORSO ED IL MESSAGGIO CHE IN TUTTI QUESTI ANNI ABBIAMO LANCIATO ANCHE ATTRAVERSO IL “FENOMENO” DEI PITTOGRAMMI SUBISCE PER EVOLUZIONE NATURALE UN PASSAGGIO DA IMMAGINE COSMICO-SCIENTIFICA A IMMAGINE MISTICO-SPIRITUALE, CIÒ PER PORRE IN EVIDENZA ALLE VOSTRE COSCIENZE CHE QUESTO È IL TEMPO CHE ANNUNCIA LA VENUTA DI CRISTO SULLA TERRA (Matteo cap. 24-30, Marco 13-26, Luca 12-40, Apocalisse di Giovanni 1-7 ED ALTRI) E QUINDI IL TRIONFO DELLA SCIENZA DELLO SPIRITO SULLA SCIENZA SENZA COSCIENZA…”.
P. G. Caria