UFO: APERTURE UFFICIALI
UFO FILES, IN INGHILTERRA PUBBLICANO TUTTI GLI ARCHIVI “TOP SECRET”
È appena uscito in Gran Bretagna The UFO Files raccolta di testimonianze e documenti a cura di David Clarke, celebre ufologo, che ha messo insieme, per conto degli archivi segreti britannici di Kew Gardens, centinaia di pagine classificate top secret.
di MICHELA ASCIONE
Per un secolo li hanno spiati, braccati. Hanno interrogato tutti coloro che raccontavano di averli visti o di aver avuto un contatto con loro. Poi trascrivevano, documentavano e archiviavano.
L’intelligence britannica non poteva trascurare questi avvistamenti e le continue voci che periodicamente diventano protagoniste delle serate anglosassoni, magari con una bionda pinta tra le mani ad ingigantire quei racconti.
Ma i documenti top secret prima o poi devono diventare pubblici. E poi, i dossier anche se sono diventati di dominio pubblico e consultabili sul web, certo non hanno né confermato, né sfatato la reale esistenza di esseri extraterresti che abitano il nostro mondo.
Eppure sono li. Centinaia di racconti fatti da singoli cittadini, da gruppi di persone. A volte avvistamenti di fonti militari, di piloti, persone attendibili che faticano loro stessi a credere all’esistenza degli ufo.
David Clarke li ha messi insieme e pubblica The Ufo Files: un libro di cui si sentirà molto parlare.
Negli anni 40, nel pieno del secondo conflitto mondiale, le segnalazioni sono molteplici e provengono dai piloti della Raf: testimoniano che durante i loro voli di ritorno dalla Germania vengono affiancati da strani oggetti volanti con potenti luci abbaglianti che per alcuni minuti sostano in volo accanto ai loro velivoli, ma senza attaccarli. Poi, spariscono improvvisamente. L’8 luglio del 40 l’ennesima segnalazione “ ci affiancano, ma cosa ancora più strana, non ci attaccano mai” raccontano nei loro lunghi dossier i militari al Ministero dell’Aeronautica.
Si pensa subito che siano prototipi costruiti dai tedeschi. Ma alla fine della guerra, gli interrogatori fatti ai prigionieri non portano a nulla, i racconti sono uguali, uguali le esperienze e le conclusioni. Non eravate voi?
Negli anni 50 arriva un incarico ufficiale da parte del governo inglese per indagare sugli avvistamenti ufo: viene affidato a Henry Tizard a capo della Directorate of Scientific Intelligence. Centinaia di segnalazioni e documenti vengono analizzati e poi finiscono nei faldoni degli archivi segreti.
Le risposte sono sempre laconiche, le prove mai schiaccianti. Le testimonianze si susseguono anche nei decenni successivi, navicelle in volo, incontri ravvicinati, strane luci nel cielo. L’intelligence annota, trascrive, ma non fa dichiarazioni. Sono così furbi e scaltri gli abitanti degli altri mondi? Oppure nessuno si vuole prendere la responsabilità di confermare la loro esistenza?
(10 settembre 2009)
di MICHELA ASCIONE
Per un secolo li hanno spiati, braccati. Hanno interrogato tutti coloro che raccontavano di averli visti o di aver avuto un contatto con loro. Poi trascrivevano, documentavano e archiviavano.
L’intelligence britannica non poteva trascurare questi avvistamenti e le continue voci che periodicamente diventano protagoniste delle serate anglosassoni, magari con una bionda pinta tra le mani ad ingigantire quei racconti.
Ma i documenti top secret prima o poi devono diventare pubblici. E poi, i dossier anche se sono diventati di dominio pubblico e consultabili sul web, certo non hanno né confermato, né sfatato la reale esistenza di esseri extraterresti che abitano il nostro mondo.
Eppure sono li. Centinaia di racconti fatti da singoli cittadini, da gruppi di persone. A volte avvistamenti di fonti militari, di piloti, persone attendibili che faticano loro stessi a credere all’esistenza degli ufo.
David Clarke li ha messi insieme e pubblica The Ufo Files: un libro di cui si sentirà molto parlare.
Negli anni 40, nel pieno del secondo conflitto mondiale, le segnalazioni sono molteplici e provengono dai piloti della Raf: testimoniano che durante i loro voli di ritorno dalla Germania vengono affiancati da strani oggetti volanti con potenti luci abbaglianti che per alcuni minuti sostano in volo accanto ai loro velivoli, ma senza attaccarli. Poi, spariscono improvvisamente. L’8 luglio del 40 l’ennesima segnalazione “ ci affiancano, ma cosa ancora più strana, non ci attaccano mai” raccontano nei loro lunghi dossier i militari al Ministero dell’Aeronautica.
Si pensa subito che siano prototipi costruiti dai tedeschi. Ma alla fine della guerra, gli interrogatori fatti ai prigionieri non portano a nulla, i racconti sono uguali, uguali le esperienze e le conclusioni. Non eravate voi?
Negli anni 50 arriva un incarico ufficiale da parte del governo inglese per indagare sugli avvistamenti ufo: viene affidato a Henry Tizard a capo della Directorate of Scientific Intelligence. Centinaia di segnalazioni e documenti vengono analizzati e poi finiscono nei faldoni degli archivi segreti.
Le risposte sono sempre laconiche, le prove mai schiaccianti. Le testimonianze si susseguono anche nei decenni successivi, navicelle in volo, incontri ravvicinati, strane luci nel cielo. L’intelligence annota, trascrive, ma non fa dichiarazioni. Sono così furbi e scaltri gli abitanti degli altri mondi? Oppure nessuno si vuole prendere la responsabilità di confermare la loro esistenza?
(10 settembre 2009)
Gialli.it Tratto da http://www.gialli.it/ufo-files-esce-il-libro-di-david-clarke