Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

 Segni dei Tempi

Di Francesca Panfili
Sono state dure e dirette le parole di Papa Francesco espresse ieri durante la messa tenutasi in forma privata presso il santuario della Divina Misericordia di Roma. Il Pontefice è uscito dalle mura Vaticane per la celebrazione domenicale ed ha invitato alla riflessione i fedeli di tutto il mondo sul pericolo di un virus presente negli uomini molto più pericoloso e contagioso di quello attuale ovvero il virus del «dell'egoismo indifferente». Il vero pericolo per Bergoglio è rappresentato dal «dimenticare chi è rimasto indietro» riferendosi cosi agli indifesi e ai poveri del mondo presenti anche in grande numero nella nostra società occidentale.
«L’egoismo indifferente – ha insistito il Papa- si propaga a partire dall'idea che la vita migliora se va meglio a me, che tutto andrà bene se andrà bene per me» perseguendo cosi interessi egoistici e personali a discapito di quelli collettivi e umanitari.

romulo200Di Carmen de Huertos

Domenica 29 marzo 2020, in un dipartimento della provincia di San Juan, Argentina, causalmente chiamato Iglesia, mentre padre Rómulo Cámpora, parroco di Rodeo, trasmetteva la messa di quaresima ai fedeli di tutte le località del dipartimento attraverso radio La Cima di Rodeo, sono accaduti alcuni fatti che hanno richiamato l'attenzione del parroco e dei fedeli.

Al momento della Consacrazione il sistema elettrico si è sovraccaricato, si sono generate interruzioni intermittenti della luce e si sono accesi alcuni condizionatori d'aria. La gente ha iniziato a mandare messaggi alla radio, avvisando dei fatti e dicendo che tutti sentivano una gran pace.

Una famiglia della località di Colola ha inviato al padre una foto molto significativa, nella quale si vede nella fiamma di una candela (non nello stoppino), una macchia dalla forma di un feto.

punaDi Jaime Barrera 
Non essendoci i trasporti, i parenti non possono andare ad assistere i propri familiari.
Una delle donne assistite dalla Fundación Niños de San Juan.
L'isolamento nel mezzo della solitudine delle montagne conferisce un'enorme tristezza a molti abitanti della pre-cordigliera. In questi tempi di quarantena per il coronavirus, sono abbandonati senza che quasi nessuno sappia delle loro vite. Il trascorrere di un giorno per nonna Dominga di 80 anni, nella zona de La Encrucijada, a circa 140 chilometri della capitale salteña, è sinonimo di solitudine e con appena il sostentamento basilare.
L'incomunicabilità è assoluta, non c'è trasporto, non c'è la compagnia di nessuno. Mentre le popolazioni delle città godono della compagnia familiare e della comunicazione in questo isolamento sociale, in mezzo alle montagne il silenzio schiaccia le ossa e lo spirito. Lì il pianto di Dominga Copa, spezza quel silenzio incommensurabile.

URBI200Di Riccardo Bertinelli

Una piazza vuota. O meglio; la piazza delle piazze vuota. Silenzio; è l’imbrunire. Un uomo vestito di bianco che mostra i segni del tempo, oggi più che mai, è solo e, in quella solitudine, inizia a parlare:

plneta1DI DANIELE MANCA

Scienziati: “Presenza aliena una certezza!”

TOI 700: È stato ribattezzato così il pianeta “Gemello” della Terra a circa 100 anni luce da noi, scoperto e balzato agli onori della cronaca poche ore fa.
Ha caratteristiche similissime, ha acqua e quindi vita, anche se più grande in dimensioni del 20% e con sempre la stessa faccia in orbita dinanzi alla sua stella (una sorta di Sole nano), il che presuppone che metà del suo globo sia sempre al buio e l’altro sempre alla luce…
Ma questo non ostacolerebbe comunque la vita, il che affascina gli scienziati che nei prossimi anni approfondiranno le conoscenze di questo bellissimo pianeta gemello al nostro.
Stando alle simulazioni con potentissimi strumenti di calcolo degli Scienziati, dovrebbero essere circa 10 miliardi (mica due o tre!) i pianeti simili al nostro, ‘abitabili’, nella Galassia, con caratteristiche quali presenza d’acqua e ossigeno e quindi degne di vita.
Capaci, cioè, di contenere vita animale, vegetale, umana.