HO SCRITTO IL GIORNO 16 MAGGIO 2000:
FATIMA, IL PAPA E IL TERZO SEGRETO
In attesa della rivelazione ufficiale del Terzo segreto di Fatima mi permetto di esprimere la mia opinione in merito. Condivido l’opinione del più grande esperto di apparizioni mariane nel mondo, Padre Renè Laurentin, il quale ha affermato che nel Segreto si parla di altre situazioni importanti, drammatiche ma anche cariche di speranza che non sono state ancora annunciate.
Al di là della solita campagna pilotata dai mass media che puntualmente ha distorto la realtà dei fatti (non si è infatti accennato alla parte centrale del messaggio), è certissimamente vero che la profezia di Fatima contiene la rivelazione di temi che non si riferiscono solo al passato ma anche al futuro.
Sperando che il messaggio venga rivelato per intero, confermo quanto fino a questo momento abbiamo diffuso ad oltre un miliardo di persone nel mondo dal 1989 ad oggi e come hanno fatto prima di noi negli anni ’60, ’70 altre persone: contattisti come Eugenio Siragusa, gruppi spirituali come I figli spirituali di Padre Pio Da Pietralcina, L’araldo di Sant’Antonio, Vescovi e Monsignori che hanno studiato il caso di Fatima da vicino. Confermo anche che all’interno del Segreto vi è una parte dove la Madonna annuncia il contatto tra gli uomini e gli esseri del Cosmo. Spero veramente di cuore che dalla versione quasi integrale, diffusa per la prima volta nel 1963 dal giornale di Stoccarda “Neues Europa” per un’indiscrezione diplomatica, non venga censurata alcuna parte. Non ci sarà però da meravigliarsi se questo dovesse accadere. La Chiesa, infatti, fin dai tempi dell’inquisizione ha troppo spesso preso, quando gli è convenuto, l’iniziativa di recidere, tagliare o censurare determinate rivelazioni “per aiutare le anime”. Oggi non mi meraviglierei affatto se dovesse accadere la stessa cosa. Saremo invece stupiti, in senso positivo e sarebbe un grande onore al merito, se la rivelazione verrà diffusa integralmente.
Condividiamo comunque con il Papa il fatto che non si parla della fine del mondo ma sicuramente di grossi avvenimenti che avrebbero portato grandi sofferenze, ma anche nuovi cambiamenti per un regno di pace e fratellanza. Nelle prossime settimane ci riserveremo di fare un commento approfondito sulla rivelazione di Fatima, ripubblicando l’inchiesta da me personalmente curata e diffusa nel 1996 attraverso le due riviste “Nonsiamosoli” e “Terzo Millennio”. Il dossier dal titolo “Fatima, antiche e nuove rivelazioni” riportava le testimonianze del Papa, di vari Monsignori, di ricercatori e veggenti che hanno dato in diverse occasioni testimonianza del contenuto di questo scottante segreto. Lo diffonderemo, appunto, per portarlo a conoscenza della stampa e per cercare di far luce su questa verità tanto compromettente per il Vaticano ma anche per tutta l’umanità. Ciò che ho scritto è frutto di una ricerca rigorosa che compio da oltre dieci anni e soprattutto una certezza di fede che ho acquisito grazie all’esperienza mistica che vivo sin dal 1989 e che iniziò a Fatima davanti alla visione della Celeste Signora.
Per questo mi sento di essere anch’io uno dei testimoni viventi del messaggio di Fatima.
Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato
26 GIUGNO 2000. CITTA’ DEL VATICANO
“Svelato il 3° Segreto di Fatima”: assenti suor Lucia, la veggente depositaria del messaggio ed il Papa, Giovanni Paolo II.
Il messaggio della Madonna manipolato, interpretato e giudicato dalla Santa Inquisizione.
Nessun dubbio, a nostro giudizio, sulla visione di Suor Lucia (vedi allegato testo originale), con l’angelo dell’Apocalisse, il vescovo vestito di bianco che attraversa una città di sangue piena di morti, la montagna, la croce, ecc. ecc.
Un atroce dubbio, anzi una certezza assoluta: manca una parte del 3° Segreto, quella chiara, senza simboli e più compromettente, volutamente censurata dal Vaticano, e sottolineo dal Vaticano, perché l’assenza sia di suor Lucia che del Papa nella conferenza in mondovisione è il segno tangibile che il potere della Chiesa cattolica apostolica romana è nelle mani di potentissimi gerarchi politici vaticani che condizionano fortemente il potere spirituale della Chiesa gestito dal Papa e dai suoi discepoli.
La Santa Inquisizione ha vinto, ancora una volta, una battaglia durata quaranta anni. È dal 1960 che oltre un miliardo di fedeli aspettano la conferma di un messaggio già divulgato diplomaticamente da un Papa e da tanti, tantissimi testimoni di Fatima.
La Santa Inquisizione ha così spazzato via il lavoro di cardinali (Ottaviani, Oddi, ecc. ecc.), di vescovi e di Papi (Paolo VI dichiarò: “Il fumo di Satana è entrato nel tempio di Dio”, non a caso negli anni ’60). La Santa Inquisizione rivela al mondo ciò che conviene rivelare per accrescere il potere temporale della Chiesa e sminuire quello spirituale. A questo punto sorge la domanda: ma perché la Madonna chiese a Lucia di diffondere il segreto dopo il 1960?
Perché Lucia chiede insistentemente ai vari Papi di questo secolo la consacrazione della Russia alla presenza di tutti i vescovi del mondo?
Perché nelle due parti già precedentemente rivelate del messaggio il linguaggio della Madonna è sia simbolico (visione dell’Inferno), che concreto (fine della prima guerra mondiale; inizio della seconda se non vi sarà la conversione, come poi è stato: morte dei due pastorelli, permanenza sulla Terra di Lucia ecc…)?
Come mai in questa terza parte del Segreto il Santo Uffizio diffonde solamente la visione simbolica? E la parte concreta?
Solamente Lucia e il Papa possono rispondere a queste domande?
Per grazia del Signore, anche se lentamente, la Verità da sotto il moggio viene alla luce attraverso i semplici ed umili servitori di Dio. Noi e molti fratelli come noi, malgrado il Santo Uffizio, abbiamo diffuso e continueremo a diffondere anche tramite questa relazione il Terzo Segreto di Fatima (vedi allegato), affinché chi cerca la Verità fuori dai canoni formali (del Santo Uffizio) possa avere discernimento, scegliere liberamente e stabilire da che parte sta la Verità.
Certo che la nostra tristezza è grande. Lo sconforto attanaglia il nostro cuore e la fede viene messa alla prova. È il senso della Giustizia universale di Cristo che ci spinge comunque ad andare avanti e personalmente continuerò ad offrire il modesto sacrificio che Gesù mi ha trasmesso per Amore della Santa Vergine. Mi permetto di aggiungere, senza riserve mentali, una critica a Papa Giovanni Paolo II, rispettando comunque il suo operato.
Se è arrivato il tempo di diffondere il Segreto di Fatima (di cui comunque è stata censurata la parte più importante) perché non diffondere anche i misteri del banchiere al servizio di Paolo VI e della finanza vaticana, Michele Sindona? Egli, strettamente legato a Cosa Nostra siciliana e americana, fece transitare nella banca vaticana (IOR), con la complicità del vescovo Marcinkus e del banco ambrosiano, miliardi di dollari, molti dei quali appartenenti a Cosa Nostra.
Perché non rivelare oggi, insieme al Segreto di Fatima, le ombre sulla morte misteriosa di Papa Luciani (Giovanni Paolo I), il quale voleva, guarda caso, espellere dalla Chiesa Marcinkus e liberarla da faccendieri mafiosi che inquinavano il Tempio di Dio?
Perché il Papa Giovanni Paolo II nel 1981 ha voluto, fortemente voluto, vicino a sé, come guardia del corpo, fino all’esplosione dello scandalo proprio Paul Marcinkus?
La mafia, Paul Marcinkus, Sindona, Calvi, La Febre, la P2, la Massoneria, l’Opus Dei, monsignor Balaguerre, il portavoce Navarro Valls, il cardinal Ratzinger, i vescovi assassini che appoggiarono Hitler, la Chiesa Latino Americana che ha appoggiato tutte le dittature del secolo fanno parte del Terzo Segreto di Fatima?
Di quale parte del segreto nel segreto fanno parte questi fatti che sono accaduti agli occhi di tutta l’opinione pubblica e con il sacrificio di innocenti?
Oggi, il rappresentante del Santo Uffizio ha detto che il Segreto non contiene nulla di apocalittico ecc…
A nostro giudizio non è così, ma anche se fosse vero, il mondo è già pieno di fatti e misfatti apocalittici e la Chiesa cattolica, cioè il potere politico del Santo Uffizio, purtroppo, ne è parte responsabile. Certo, bisogna riconoscere la grande apertura di Papa Giovanni Paolo II. Ma nel momento più importante egli era assente. Ha lasciato alla Santa Inquisizione il potere di giudicare.
Il tempo è più galantuomo degli uomini. La Verità e l’ultima parola sul Segreto di Fatima non sono state ancora pronunciate.
Chi vivrà vedrà.
Con dilezione,
Giorgio Bongiovanni
Stimmatizzato