Tag: Cronache di Sonia Alea

Il tempo della grazia e il tempo della prova

di Sonia Alea

SONO L’IMMORTALE ADONIESIS E VI DICO CHE SONIA ALEA È UN’ANCELLA DEL MIO AMORE. UNA DELLE MADRI CHE HANNO CONCEPITO E PARTORITO, CON IL SEME ANTICO DI ARAT RA, FIGLI DEL SOLE SULLA TERRA.

Il segno della Croce

di Sonia Alea

Sono trascorsi 34 anni dal giorno in cui ricevette il sacro segno. Il peso degli anni vissuti ardentemente, appassionatamente, incessantemente e instancabilmente al servizio di Cristo e dei suoi fratelli è evidente nei solchi del suo visto, nel suo corpo provato che non cede il passo alla stanchezza..

NATALE 2023. RINATI IN TE

Correva l’anno zero.
Faceva freddo quella notte a Betlemme. I fiocchi di neve si adagiavano dolcemente e silenziosi attorno alla grotta, illuminando con il chiarore della luna l’umile giaciglio del piccolo nazareno. Maria sua madre lo teneva stretto a Se avvolto in candide fasce. Il suo sguardo d’amore contemplava la sua creatura venuta al mondo per liberare le anime e la sua delicata mano accarezzava dolcemente il suo capo. Forse il suo cuore presentiva che un giorno una spada avvelenata lo avrebbe trafitto.

ORME SULLA SABBIA

Orme sulla sabbia dorata dell’oceano accolgono i suoi passi insieme ai nostri … camminando su quelle acque un venerdì santo giunse il Signore per parlare al suo servo, il suo amico, il suo calice. “Tornerò dal mare” gli disse e quella rinnovata promessa continua ad essere la forza dei nostri giorni. Siamo lì, in quel luogo divenuto sacro per rinnovare a nostra volta l’antica promessa, quel “si” che si fa azione concreta nella vita di tutti i giorni, reso vivo nella lotta e nella Resistenza per la difesa degli ideali di Verità e Giustizia per i quali il sangue dei martiri continua ad essere versato sulla Terra.

FATIMA 1917. APPARIZIONE DELLA MADRE SANTISSIMA

A Te, Sublime Madre, che hai partorito Stelle e Galassie, e gli Universi con i suoi mondi infiniti in cui la Vita si esprime in tutte le sue meravigliose forme. A Te scintilla divina che fecondi, e sacro grembo che accogli, nutri e partorisci la vita. A te, dedichiamo questo giorno e tutti i giorni della nostra esistenza. Il tuo incommensurabile Amore, Madre divina, pulsa come un immenso cuore cosmico creando continuamente nuove espressioni di vita in un eterno divenire volto alla evoluzione dei cittadini del Cosmo. Il tuo amore, Regina dei Cieli regge l’armonia del Creato e contiene l’incanto dell’increato.

FEMMINISMO, ANNO DOMINI 2021. UNA GIUSTA CAUSA

ASCOLTATEMI SONO ADONIESIS, NON SONO DEL VOSTRO MONDO.
SONO DONNA!
SONO ANDROGINO. IL TAO E L’ESSENZA FEMMINILE SONO IL MIO EGO-SUM.
OGGI SONO DONNA E GRIDO IN PIAZZA INSIEME A QUESTE CREATURE FEMMINILI.
GRIDO CONTRO LA VIOLENZA DELL’UOMO BESTIA CHE VIOLENTA L’AMORE, CHE ASSASSINA LA PUREZZA DELLE BIMBE E DEI BIMBI.
COLEI CHE TRASCINA CON FORZA E CORAGGIO LE GIOVANI DONNE DEL 3º MILLENNIO È ESPRESSIONE DELLA MIA VOLONTÀ.
SE VOLETE ESSERE LIBERI E PARTECIPARE ALLA REDENZIONE DI MOLTI,
ASCOLTATELA!

SONIA ALEA PERSONIFICA L’UMILTÀ, LA SEMPLICITÀ, IL CORAGGIO

annaventuriniRiunione skype con Sonia Alea – 25 novembre 2020

Di Marco Procopio e Anna Venturini
E’ questo un tempo nel quale noi uomini di tutto il pianeta ci troviamo costretti in casa ad aspettare. C’è la pandemia e la soluzione migliore che è stata trovata, per ora, è bloccare in casa le persone per evitare che i contagi si propaghino eccessivamente. In questo tempo di attesa non ci si deve perdere d’animo, soprattutto perchè grazie alla tecnologia e ai software di comunicazione di gruppo, ci si può attivare per rimanere uniti nonostante le distanze fisiche. È cosi che una cara sorella dell’arca, la comunità come noi amiamo chiamarla, propone una serie di incontri con delle donne speciali; donne che stanno al fianco di uomini impegnati e noti alla società civile; uomini con la U maiuscola che danno tutto se stessi per cambiare lo stato delle cose, sostenuti e affiancati dalle loro compagne anch’esse operose guerriere. E così fratelli e sorelle dell’arca di Varese, insieme alla cara sorella Licia e ai fratelli dell’arca di Savona, in una serena e lucente notte d’inverno e la luna quasi piena, nutrono il proprio Spirito con le sagge e amorevoli parole di Sonia Alea, sentendosi un tutt’uno nonostante le distanze.

A TE MADRE

QUANTO É DIFFICILE MADRE NON LASCIARSI SEDURRE DAL TENTATORE, CHE SGUINZAGLIA I SUOI SUSSURRATORI PER FARCI CONTINUAMENTE CADERE NEI TENTACOLI DELL’ARROGANZA, DELLA PRESUNZIONE, DEL PROTAGONISMO, DELL’EGOISMO, DELLA GELOSIA, DELL’INVIDIA, DELLA STANCHEZZA, DELLA DELUSIONE O DELLA TRISTEZZA, PERCHÉ CI SENTIAMO INSODDISFATTI, PERCHÉ QUALCUNO NON CI AMA COME VORREMMO, PERCHÉ CI MANCANO GLI ASSURDI PEZZI DI CARTA CHE VORREMMO, PERCHÉ IL FRATELLO PENSA MALE DI ME E MI TRATTA MALE, PERCHÉ IL MIO TALENTO NON É RICONOSCIUTO COME DOVREBBE, PERCHÉ MI SENTO USATO, SFRUTTATO, PERCHÉ QUEL FRATELLO SBAGLIA E IO HO RAGIONE, PERCHÉ NON SONO COMPRESO, PERCHÉ VOGLIO SENTIRMI LIBERO DI FARE CIÓ CHE SENTO E VOGLIO. E CI ISOLIAMO. DIMENTICANDO LA GRAZIA RICEVUTA. LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA. LA VIA DI TUO FIGLIO, MADRE, É STRETTA MA NON NE ESISTE UN’ALTRA PIÚ BELLA, GIOIOSA E RICCA DI FRUTTI. LUI CI HA CHIAMATI A LAVORARE NELLA SUA VIGNA E MANGIARE NELLA SUA SACRA MENSA, SEPPUR INDEGNI PECCATORI. TU, CONOSCENDO LA NOSTRA MISERIA UMANA, HAI PARTORITO I SUOI ANGELI DAL NOSTRO VENTRE, DA TE BENEDETTO, AFFINCHÉ POTESSERO DARCI LA MANO E CONDURCI VERSO IL GIARDINO DEL PADRE. RICORDANDOCI DI VIVERE IL NOI E DI PERDERE L’IO. ORA LORO SONO QUI, AL

OH DIVINA MADRE!

soniaalma

OH DIVINA MADRE!

OH DIVINA MADRE CHE CI HAI ACCOLTI NEL TUO GREMBO DONANDOCI LA VITA, QUANTO GRANDE È IL TUO AMORE!
MADRE DAI DIVINI COLORI E DALLE ARMONIOSE FORME!
A TE, CHE NUTRI E DISSETI IL TEMPIO DEI TUOI FIGLI NATI DALLA LUCE SOLARE DEL PADRE, RENDIAMO GRAZIE IN QUESTO GIORNO E PER SEMPRE, NELL’ETERNITÀ DEL TEMPO.
SUBLIME MADRE, POSSA OGNI DONNA INCARNARE LA TUA DIVINA TENEREZZA ED ESSERE RAGGIO DELLA TUA LUCE DI INCONDIZIONATO AMORE!
AUGURI A TE CELESTE MADRE NOSTRA, ALLA DOLCE MAMMA CHE CI HA MESSO AL MONDO IN QUESTO TEMPO E A TUTTE VOI MERAVIGLIOSE DONNE E MADRI DELLA VITA!
CON AMORE E DEVOZIONE INFINITA

Sonia Alea
10 Maggio 2020

Allegati all’interno:

IL MOVIMENTO È UNIONE

 

la rosa e la croce1aDAL CIELO ALLA TERRA

L’UNIONE È LA FORZA DELL’AMORE.LA COMUNICAZIONE È LA COMUNIONE CRISTICA DEGLI SPIRITI DEVOTI ALL’INTELLIGENZA COSMICA.

LEGGETE SONIA ALEA E COMPRENDERETE QUANTO IO, ADONIESIS, HO SOPRA SCRITTO TRAMITE LO SCRIVENTE.
PACE!
VOSTRO.
AD

PIANETA TERRA
27 Dicembre 2019.
G.B.

GETSEMANI

Il momento è giunto.
Quanto dolore, paura di non farcela!
Ma occorre resistere, trovare la forza.
La forza che tutto può, la forza dell’Amore!
É il Getsemani della vita che nasce.

Respiro profondamente cercando conforto nelle braccia di mia madre, e nella guida di una speciale sorella. Le ore scorrono interminabili.

Il dolore come un’onda sale, fino a raggiungere la soglia della sopportazione per poi discendere lentamente e riprendere con maggiore forza.
Il pensiero è rivolto unicamente a lei. L’Essere che sta arrivando.
Lei, che mi ha scelta per venire al mondo.
Lei, il dono divino.
La accarezzo dolcemente, lungo il ventre che si contrae in una continua sistole e diastole per aprire la via alla Nuova Vita.
“Forza amore, forza!” penso intensamente e costantemente.
Anche per lei non è facile. Anzi lo è ancora di meno.
Si deve fare strada con il suo piccolo corpicino per uscire dalla sacca che l’ha custodita per nove mesi e incanalarsi in uno stretto tunnel scuro che infine la condurrà alla luce.
Trovo tutta la forza che non sapevo di avere, per aiutarla a nascere, per non farla soffrire.
La spingo, la accarezzo, la visualizzo scivolare dolcemente come un delfino in mezzo all’acqua.
“Forza amore, ecco ora ce la fai!” Perdo di vista me stessa.
E’ lo stesso Getsemani della vita che ho vissuto durante la nascita di mia madre nel mondo spirituale. Sul suo capezzale insieme ai miei fratelli. La accarezzavo, sfioravo la sua anima e la spingevo affinché potesse uscire dal quel corpo che la teneva prigioniera facendola soffrire.
Le sussurravo “Forza mamma! Vai, esci!!! Vola via, libera e leggera! Forza che ce la fai!
Nasci!
È Nata!!! Il pianto della mia bambina mette fine a tutto quel dolore, lasciando spazio ad una gioia infinita, indescrivibile, unica.
Così come l’ultimo respiro di mia madre che gli aveva riconsegnato la gioia della Vita, quella Vera!
Il dolore della perdita poi è altra cosa, fa parte della nostra non coscienza.
Ma lei ora è più viva che mai.
Che cos’è la vita e che cos’è la morte?
Getsemani è la morte che dona la vita.
È la sofferenza che precede la gioia.
È la notte che anticipa il giorno.
È la tempesta che conduce alla quiete.
È l’oscurità che forgia l’illuminazione.
É la lacrima che regala il sorriso.
Il Maestro Gesù, il Cristo figlio di Dio, ci ha condotti per mano a comprendere qual’era la Via.
Lui che camminava per le strade della Palestina incantando le genti con il Suo andare!
Il Suo corpo era la manifestazione più bella dell’Uomo.
Il suo profumo di legno e rosa inebriava gli spiriti che lo incontravano.
Il suo sguardo riduceva in polvere l’arroganza, l’invidia e la cattiveria umana e infuocava d’Amore il cuore dei puri, dei giusti, degli ultimi e degli indifesi.
Ci ha presi per mano conducendoci a vivere il Suo Getsemani, il più ingiusto dei Calvari.
Lui che ci aveva dato la Vita, ora la donava a noi la Sua di Vita.
Si è fatto sputare, insultare, frustare, crocifiggere.
Per Amore. Solo per Amore.
Un Amore assurdo, inconcepibile, incomprensibile, sconosciuto, divino qual era Lui.
Lui che aveva placato la tempesta, camminato sulle acque, guarito gli storpi e resuscitato i morti.
“Siate desti con me, non addormentatevi” ci aveva detto. E lo abbiamo lasciato solo.
Così come continuiamo a lasciarlo solo, troppo spesso, in quel Getsemani che è ancora in atto, duemila anni dopo.
Prendiamo coscienza, dunque, risvegliamo i nostri spiriti dormienti, prendiamo coraggio e forza e vegliamo accanto al Signore attraverso colui che ci ha mandato!
 
AccompagniamoLo con quell’amore che supera ogni cosa, così come nelle doglie di un parto, in quell’Opera che ci è stata affidata, che dovremmo sentire come un nostro figlio che nasce, lasciando tutto, così come Lui ci ha insegnato, coscienti che ogni sofferenza sarà ricambiata con una gioia che trascenderà il Cielo e la Terra!
 
La gioia di divenire cittadini del Cosmo!

Incontro con Giorgio

Pordenone 17 novembre 2019

Rispondere con un cenno alle informazioni celesti che il Cielo vi invia tramite i Suoi servi, significa essere attenti, presenti alla chiamata che Lui ci sta offrendo. Questo è il tempo del Padre e del Figlio, cari amici e fratelli. Oggi stiamo vivendo il periodo più oscuro della storia dell’uomo e il Cielo ci dà segni ben precisi della Sua presenza. Ci invita alla comunicazione perché la comunicazione è Comunione. Vedete, noi viviamo l’Opera di Cristo, ma siamo stati chiamati anche alle responsabilità terrene della vita quotidiana, non abbiamo la possibilità di vivere di rendita, quindi siamo tutti i giorni impegnati a procurarci il pane, a trovare, attraverso il lavoro, la certezza di poter sfamare la nostra famiglia. E questo è un onore. Il computer, i mezzi multimediali, il cellulare e il denaro non sono solo un’invenzione diabolica, dobbiamo servirci di questi strumenti per fare la volontà di Dio. Non abbiamo la possibilità di vederci tutti i giorni, di conseguenza è importante che ci sia la comunicazione tra noi attraverso questi mezzi che la tecnologia ci offre. Quando leggete un messaggio, una cronaca o un articolo antimafia è importante rispondere con un cenno, un saluto, un commento, l’immagine di una mano, di un cuore. Non è obbligatorio commentare, ma rispondere sì, anche perché da questo io posso trovare lo spunto per darvi un messaggio. Anche questa è comunione, così come quella che stiamo vivendo adesso che siamo insieme. Sono contento che ci siate praticamente tutti, so che i fratelli delle altre arche sono collegati in attesa di ascoltare o ascolteranno più tardi in differita. Questa è la comunione cristica. In realtà dovremmo riunirci tutti i giorni, ma so benissimo e comprendo che non possiamo farlo, vi chiedo di non trascurare, però, le mie comunicazioni. Come sapete, io parlo con molti di voi tramite whatsapp o attraverso Sonia, o le sorelle e i fratelli delegati a mandarvi le mie comunicazioni, come Maria Josè e altri. Questo è importante per stare meglio. Sentirci significa che non siamo soli anche in vista del prossimo futuro, quando si manifesteranno gli eventi concatenati uno dietro l’altro di natura celeste, politica e naturale. Eventi che dobbiamo interpretare come segni dei tempi , che culmineranno con la seconda Venuta di Cristo. Quindi la comunicazione è estremamente importante per dare forza a noi che siamo in prima linea, per infondere coraggio e insegnamento ai giovani di Our Voice che sono il nostro futuro, sono la vera Opera, il disegno del Padre Adoniesis, e per dare forza anche ad ognuno di voi. Eugenio Siragusa, che riceveva questi messaggi di Adoniesis quando io ero un ragazzino, sognava di creare nel mondo un grande gruppo di giovani. Non ci è riuscito, ma ha lasciato degli iniziati che siamo noi. Grazie a colui che vi parla e a persone come Domenico, che simboleggia tutti, oltre agli altri operatori sparsi in mezzo a voi, oggi ci sentiamo fortunati perché nell’Opera sono nati tanti giovani capitanati oggi da Sonietta che hanno trascinato altri giovani come loro. Sono diventati centinaia, tutti ferventi, rivoluzionari che fanno resistenza, che lottano nel sociale e hanno bisogno della nostra comunicazione, della nostra presenza. Facciamo in modo che possano sentirla. Voi non potete immaginare quanto sia importante per me e per questi ragazzi la presenza dei fratelli delle arche; dalla persona più conosciuta che possiamo identificare in Pier Giorgio che tutti noi seguiamo nelle sue conferenze o Flavio, a una persona meno nota che io amo sempre ricordare come simbolo di umiltà e fratellanza: Franchino, dell’arca di Sant’Elpidio, che coltiva l’orto. Ecco, è fondamentale che Franchino, il quale pensa di essere inesistente, di non avere nessuna importanza, risponda a un messaggio dei giovani di Our Voice, soprattutto ai messaggi di chi è operativo. Quindi, raccomando la comunicazione tra di noi. Dobbiamo comunicare continuamente, non in forma frenetica, ma in modo tale che ci sentiamo insieme perché io sono soddisfatto del lavoro che stiamo svolgendo. Veramente, non ve lo dico perché siete presenti o, ipocritamente, per ringraziarvi del sostegno che mi avete dato. Oggi festeggiamo Domenico, ma non è un caso. Le arche della regione del Triveneto, da Pordenone a Trieste che ora sono qui, sono state protagoniste dell’Opera. Voi mi avete sostenuto, salvato la vita diverse volte, mi avete risollevato da situazioni economiche difficilissime, siete presenti con il sostegno dell’amicizia, così come lo sono stati altri fratelli nel mondo. Devo dire che sono soddisfatto di tutte le arche sparse in Italia e in Sudamerica.

In Italia e in America del Sud tantissimi ragazzi fanno parte di Our Voice impegnati in continue attività sociali. Ad esempio, di recente il gruppo Our Voice è stato in Cile, ha fatto delle presentazioni di denuncia a teatro ed in televisione. Il Cile viveva e vive una situazione drammatica ma oramai da tanto tempo non accadeva niente, la gente era succube e timorosa del potere che governava. Incredibilmente dopo la partenza dei nostri giovani, tanti altri ragazzi del Cile hanno cominciato a fare protesta attraverso i social network, le chat, facebook, perché le televisioni sono in mano al potere; così hanno portato in piazza un milione di persone. Un milione! Avete visto le foto che vi ho mandato, quelle persone sono state trascinate in piazza dai ragazzi, non da un partito politico, né dalla Chiesa cattolica o dal movimento rivoluzionario della sinistra, che non esiste più. Sono stati i nostri giovani, coloro che hanno seguito l’arte, la cultura, che appartengono a tutte le religioni comprese quelle laiche. Si sono riuniti e si sono scatenati ottenendo grandi risultati. La stessa cosa è accaduta in Paraguay, in Argentina e spero ciò avvenga anche in Bolivia, dove c’è un colpo di Stato in corso. Eccovi la prova, in questo tempo si stanno realizzando i messaggi che abbiamo ricevuto, siamo il sale e il lievito della Terra. Dobbiamo solo prenderne coscienza. Lo dico con umiltà, non abbiamo bisogno di andare nei ministeri, essere politici, deputati, presidenti. Noi siamo il popolo e la gente segue con la forza della fede perché sta comprendendo che il messaggio è vero, sincero e trasparente. Vi volevo trasmettere questo. Comunichiamo. Stiamo vicini, amiamoci, siamo amici. L’altro giorno ho chiuso un’arca perché alcuni componenti facevano polemica; poi l’ho riaperta quando i fratelli mi hanno detto: “Abbiamo capito”. Il confronto è necessario, ma non c’è più tempo per le divisioni e le polemiche. Noi non dobbiamo avere il tempo nemmeno di respirare, dobbiamo lavorare, stare insieme, amarci; cari fratelli, ci è rimasto solo questo. La nostra salvezza, quando ritorniamo a casa dal lavoro, è pensare che siamo insieme, è il nostro conforto, il nostro dono, perché là fuori non c’è niente. Dobbiamo vivere nella società, ovviamente, non rinchiuderci in una setta come forse un tempo abbiamo fatto, parlo per me; ma quando torniamo a casa, la nostra forza siamo noi, l’unione, lo stare insieme, l’essere amici, il nostro cercarci. Tanti fratelli mi hanno scritto: “Io leggo e sono felice, poi inoltro l’articolo agli altri, ma non ho pensato che avrei dovuto rispondere …”. Ma io vi chiedo se avete una fidanzata, la guardate solo negli occhi senza dirle che la amate, senza darle un bacio? Se non le dimostrate di amarla, come potrebbe sentire il vostro sentimento? La stessa cosa è tra di noi. Mi comprendete vero?