Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, è un fanatico di Twitter, ma nessuno pensava che avrebbe utilizzato il social-network per annunciare il naufragio di una piattaforma gasiera.
LIVORNO. La piattaforma Aban Pearl (Nella foto), che operava sul pozzo Dragón del progetto gasiero Mariscal Sucre, al largo delle coste dello nella penisola di Paria, nello stato di Sucre, nel nord-est del Venezuela, sul confine marittimo con Trinidad e Tobago si è inabissata ieri a tarda notte e l'insonne presidente venezuelano ne ha dato notizia su Twitter @chavezcandanga quasi in diretta, alle 2:20 locali di oggi.
Chavez ha scritto che «Con rammarico vi informo che pochi momenti fa è affondata la piattaforma gasiera Aban Pearl. La buona notizia è che il 95 operai sono al sicuro». L'intento di Chavez era evidentemente doppio: il primo di dimostrare ai venezuelani che il governo è sempre vigile e tutela lavoratori ed ambiente, il secondo quello di dimostrare che il socialismo bolivarista non solo sa usare i nuovi mezzi di comunicazione, ma che rende noti più rapidamente e "democraticamente" incidenti che in altri Paesi vengono scoperti dopo imbarazzanti silenzi. Che questo avvenga in un rapporto diretto tra il caudillo bolivarista e i suoi fan di Twitter è un'altra singolarità di una comunicazione globalizzata che prende ogni giorno strade politiche e ambientali inaspettate, anche in una strana notte caraibica di maggio, tra palazzo presidenziale e le periferie di Caracas.
Più tardi, alle 16,30, il ministro venezuelano dell'energia e del petrolio, Rafael Ramirez, ha detto a Tele Sur: «Fortunatamente i nostri uomini e donne sono al sicuro. Per fortuna il pozzo non presenta rischi di nessun genere per il nostro ambiente». Poi ha assicurato che la società proprietaria dell'impianto di perforazione, una filiale di Singapore della multinazionale indiana Aban Offshore, è già stata contattata per avviare l'indagine sulle cause dell'incidente e che «Gli esperti stanno analizzando le cause di questo sfortunato incidente».
In un'intervista telefonica alla Tv di Stato Venezuelana de Televisión, Ramirez ha anche detto che nelle operazioni di soccorso ai lavoratori dalla piattaforma, l'impresa a statale Petroleos de Venezuela S.A. (Pdvsa) ha potuto contare sull'appoggio delle Fanb che hanno messo a disposizione una fregata e navi appoggio presenti nell'area.
13 maggio 2010 - Greenreport
Chavez ha scritto che «Con rammarico vi informo che pochi momenti fa è affondata la piattaforma gasiera Aban Pearl. La buona notizia è che il 95 operai sono al sicuro». L'intento di Chavez era evidentemente doppio: il primo di dimostrare ai venezuelani che il governo è sempre vigile e tutela lavoratori ed ambiente, il secondo quello di dimostrare che il socialismo bolivarista non solo sa usare i nuovi mezzi di comunicazione, ma che rende noti più rapidamente e "democraticamente" incidenti che in altri Paesi vengono scoperti dopo imbarazzanti silenzi. Che questo avvenga in un rapporto diretto tra il caudillo bolivarista e i suoi fan di Twitter è un'altra singolarità di una comunicazione globalizzata che prende ogni giorno strade politiche e ambientali inaspettate, anche in una strana notte caraibica di maggio, tra palazzo presidenziale e le periferie di Caracas.
Più tardi, alle 16,30, il ministro venezuelano dell'energia e del petrolio, Rafael Ramirez, ha detto a Tele Sur: «Fortunatamente i nostri uomini e donne sono al sicuro. Per fortuna il pozzo non presenta rischi di nessun genere per il nostro ambiente». Poi ha assicurato che la società proprietaria dell'impianto di perforazione, una filiale di Singapore della multinazionale indiana Aban Offshore, è già stata contattata per avviare l'indagine sulle cause dell'incidente e che «Gli esperti stanno analizzando le cause di questo sfortunato incidente».
In un'intervista telefonica alla Tv di Stato Venezuelana de Televisión, Ramirez ha anche detto che nelle operazioni di soccorso ai lavoratori dalla piattaforma, l'impresa a statale Petroleos de Venezuela S.A. (Pdvsa) ha potuto contare sull'appoggio delle Fanb che hanno messo a disposizione una fregata e navi appoggio presenti nell'area.
13 maggio 2010 - Greenreport