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MAIS OGM: SCARTI E PROTEINE FINISCONO NEI CORSI D'ACQUA
Il risultato corrobora l'idea che le proteine insetticide possano diffondere nell'ambiente anche su lunghe distanze, alterando gli ecosistemi I corsi d'acqua della Corn Belt del Midwest degli Stati Uniti ricevono proteine insetticide che provengono da campi adiacenti di colture geneticamente modificate per effetto del dilavamento dell'acqua piovana e delle pratiche di lavaggio del mais, dei tutoli e di altri prodotti di scarto della lavorazione di questo cereale.
È questo il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, a firma di Emma Rosi-Marshall, ecologa del Cary Institute.
Le piante geneticamente modificate sono ormai una realtà molto diffusa nel Midwest degli Stati Uniti. Si calcola che nel 2009 l'85 per cento del mais prodotto negli Stati Uniti era geneticamente modificato per resistere sia a insetti e agenti patogeni sia all'esposizione agli erbicidi.
In particolare il mais Bt, che rende conto del 63 per cento delle coltivazioni, è modificato per esprimere alcune proteine insetticide, una delle quali è comunemente indicata come Cry1Ab.
Dopo il raccolto, è pratica comune lasciare i materiali di scarto sul posto, secondo la tecnica nota come non lavorazione (“no-till”) che minimizza l'erosione dei suoli, ma che consente la dispersione di tali materiali nei canali idrici.
L'analisi di 217 siti dello stato dell'Indiana, effettuata sei mesi dopo il raccolto del mais, ha mostrato la presenza delle proteine Cry1Ab disciolte in almeno un quarto dei corsi d'acqua. L'86 per cento dei canali, in particolare, conteneva residui della lavorazione del mais e il 13 per cento di essi aveva livelli rilevabili di proteine Cry1Ab.
Utilizzando poi i dati del Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti, gli autori hanno evidenziato come tutti i siti con proteine insetticide Cry1Ab erano posizionate entro 500 metri da campi di mais.
Secondo Rosi-Marshall, “La ricerca si aggiunge al corpo di prove scientifiche che mostrano come i prodotti di scarto del raccolto del mais possono andare dispersi nella rete di corsi d'acqua, e come i composti associati alle colture geneticamente modificate, come le proteine insetticide, possano passare nei canali adiacenti ai campi. Tutto ciò può avere conseguenze importanti per gli ecosistemi idrici anche su lunghe distanze, dato che i corsi d'acqua della Corn Belt finiscono nel fiume Mississippi". (fc)
28 settembre 2010 – Le Scienze