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OSPEDALI PSICHIATRICI DOCUMENTARIO SHOCK "L´INFERNO PER I MALATI"
I blitz negli Opg della commissione d´inchiesta di Ignazio Marino Il video in tv
ROMA - Muri cadenti, sporcizia. Malati lasciati senza cure. Lenzuola mai cambiate, per settimane.
Farmaci scaduti. Internati legati con le corde ai letti, con un foro nel materasso e un altro nella rete per lasciar scivolare gli escrementi nel bagno alla turca. Stanze da quattro che ospitano il doppio delle persone su letti a castello, proibiti in un ospedale. «Ci stanno ammazzando piano piano», racconta chi vive in questo pezzo d´Italia, rimasto fermo a 80 anni fa, al Codice Rocco che istituì i manicomi. Immagini agghiaccianti girate negli ospedali psichiatrici giudiziari, che saranno trasmesse integralmente domenica dalla trasmissione "Presa diretta" di Rai Tre.
Dietro quei cancelli comincia «l´inferno dei dimenticati» raccontato in un documentario-shock della commissione d´inchiesta sul servizio sanitario nazionale presieduta da Ignazio Marino. Raccolte nei blitz organizzati nei sei Opg rimasti in Italia, a Barcellona Pozzo di Gotto, Aversa e Napoli, Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia e Castiglione delle Stiviere.
In questi luoghi vivono circa 1500 internati. Accanto a chi si è macchiato di crimini efferati e a chi è un pericolo per la società, la Commissione oggi ne conta 376 che scontano un "ergastolo bianco". Considerati "dimissibili" ma ancora negli Opg a causa delle proroghe delle misure cautelari. Di fatto, perché nessuno se ne vuole fare carico. C´è chi ha commesso una rapina da 7000 lire nel ´92 in un´edicola fingendo di avere una pistola in tasca e chi ha procurato danni al patrimonio della sua città. Solo 65 di questi internati sono stati dimessi, per altri 115 - racconta Marino - «è stata prevista una proroga della pena: di questi ultimi, solo cinque sono ancora ritenuti socialmente pericolosi, gli altri sono dentro perché non hanno ricevuto un progetto terapeutico, non hanno una comunità che li accolga o una Asl che li assista». Se Castiglione delle Stiviere è un modello, in altri sono stipate fino a 300 persone con pochi medici presenti quattro ore a settimana. In condizioni in alcuni casi ai limiti con la tortura. Obiettivo della Commissione è arrivare alla liberazione degli internati dimissibili e a chiudere almeno tre di questi ospedali. Non ci sono più scuse. La Commissione - racconta Marino - ha ottenuto dal governo l´impegno per uno stanziamento di 10 milioni di euro «per agevolare l´assistenza di coloro che devono uscire per essere accuditi altrove».
PAOLA COPPOLA
REPUBBLICA 17 MARZO 2011