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consolador2di Fausto Centofante

Incontro di G. Bongiovanni con amici del Sudamerica

Questo trentesimo Natale di condivisione con le stimmate rappresenta un passaggio per me, dice Giorgio, epocale, perché a differenza delle volte precedenti per la prima volta il messaggio va dalla Terra al Cielo e non dal Cielo alla Terra. Il mio rapporto con il divino si inverte e la novità assoluta sta nel fatto che io dico al Padre Adonai: io credo tu sia il Dio dei nostri padri perché ti sei appalesato nel corpo di Tuo figlio il Cristo e tramite Lui ci hai dato l'opportunità di conoscerti, di vederti, di sentire la Tua voce, di toccarti, di godere della Tua presenza tra noi.
Prima eri un Dio senza volto, sconosciuto, quasi incomprensibile e le tue manifestazioni erano soprattutto azioni di grave ammonimento come la distruzione di Sodoma e Gomorra o come il Diluvio Universale, chiari segni della Tua infinita potenza atta ad ammonire severamente l'umanità quando questa viene meno ai suoi stessi principi. Tu esisti, continua Giorgio, perché Cristo esiste.

Cristo esiste a prescindere da Dio mentre la figura di Dio non esisterebbe senza Cristo o per lo meno non sarebbe il Dio che noi vorremmo fosse ma rappresenterebbe la classe dei potenti, dei tiranni.
Onore e sottomissione quindi alla figura del Cristo che, nella Sua manifestazione più elevata di Dio, si è incarnato, è sceso tra gli uomini, il più umile tra gli umili, il più povero tra i poveri, sempre a fianco dei più deboli combattendo con e per loro fino all'estremo sacrificio. Lui, re potente, si è fatto uccidere per dare alle nostre anime la possibilità di evolverci ed è per questo che noi, oggi chiamati a testimoniare la Sua prossima venuta, abbiamo il dovere di divulgare questi alti concetti spirituali a più persone possibili. Cristo è la manifestazione dell'intelligenza cosmica e rappresenta la connessione tra l'umano ed il divino. Praticamente il Gesù di Nazaret è la prova scientifica dell'esistenza di Dio in quanto sovvertì tutte quelle leggi naturali che governavano la vita terrena.
Il camminare sulle acque, guarire ammalati, resuscitare morti, moltiplicare pani e dare ordini alle forze della natura sono state le prove provate della Sua natura divina culminata con la Sua morte e la Sua resurrezione con il corpo.

Oggi, per noi mortali, eredi di questa verità assoluta, si aprono le porte del regno di Dio. Se sapremo mettere in pratica tutti gli insegnamenti fino a qui ricevuti, se sapremo rinunciare alle comodità quotidiane, a sacrificarci per il bene dei fratelli, a morire per la causa per cui stiamo combattendo potremmo passare dalla quarta dimensione inferiore alla triade superiore e sublimarci nel regno promesso. Se verremo meno a questi principi molto probabilmente non saremo condannati alla morte seconda ma non avremo il privilegio di far parte della nuova confederazione. Ci verrà data un'ulteriore possibilità in qualche altro pianeta simile al nostro, con la consapevolezza di dover ripetere le medesime esperienze.
Oggi, continua Giorgio, a differenza di duemila anni fa, il Maestro ci dà la possibilità di capire concetti che ai tempi degli Apostoli era impossibile concepire. Ai tempi di Cristo la Trinità si manifestò contemporaneamente tramite Gesù, che personificava il Padre ed il Figlio e Maria, la madre di Cristo, che personificava lo Spirito Santo e camminò in mezzo a noi. Poiché non l'abbiamo accettata l'umanità pagherà con la morte seconda questo rifiuto e soltanto coloro che hanno creduto in Cristo avranno la fortuna di salvarsi. Possiamo tranquillamente dire che duemila anni fa abbiamo avuto un'opportunità unica di fare quel salto evolutivo che ci avrebbe consentito di instaurare in Terra il nuovo regno.

Adesso, prosegue Giorgio, siamo in pieno compimento di un altro ciclo di tre anni e mezzo di prove per tutta l'umanità dove l'anticristo cercherà di portare a termine la sua opera distruttiva. Ci saranno momenti di altissima tensione a livello mondiale che metteranno in crisi l'economia di molti stati e tutto ciò, che fa parte di un disegno voluto dai potenti, porterà ad una inevitabile guerra. L'Europa che non gode di armamenti particolarmente all'avanguardia rischia di diventare terra di conquista di chiunque. Ci sarebbero varie soluzioni alternative mettendo in campo proposte di alleanze diverse dalle attuali- vedi la Russia- ma mancando una condivisione tra i membri europei questo può giocare a favore degli Usa. Una situazione analoga è il vastissimo territorio sud-americano che gli Usa cercano di recuperare appoggiando governi fascisti per poter avere il controllo totale del continente americano.

Poiché le massime potenze mondiali – Russia, Cina, Usa – farebbero di tutto per evitare conflitti in casa loro, resta di fatto che l'Europa diventerebbe per l'ennesima volta il miglior campo di battaglia per imporre le proprie supremazie. Naturalmente prendiamo atto che in caso di conflitto nucleare non ci sarebbero né vincitori né vinti ma solamente macerie ovunque per cui la follia umana non avrebbe scampo. Oggi quello che ancora divide le maggiori potenze mondiali sono le diverse politiche internazionali. La Russia non ha interesse ad attaccare perché non fa parte del suo modo di fare politica. Il più grande stato del pianeta ha risorse alimentari ed industriali sufficienti a sfamare la propria popolazione per più di cento anni. Per questo motivo può benissimo chiudere le proprie frontiere ed interrompere qualsiasi rapporto con gli altri paesi fermo restando di mettere mano alle armi in caso di attacco.
Putin, il presidente russo sembra gestire molto bene i problemi interni della propria nazione anche sul piano della mafia locale che risulta essere molto potente. La sua grande personalità sembra abbia avuto il sopravvento sull'organizzazione malavitosa assoggettandola agli interessi nazionali evitando così scontri interni. Il vero pericolo è rappresentato dagli Stati Uniti d'America che, essendo ultra indebitati e sempre bisognosi di nuove risorse, pensano di riuscire a predominare nel mondo e questa loro mania di grandezza rappresenta un pericolo costante. La Cina, terza potenza mondiale, per il momento funge da ago della bilancia avendo rapporti commerciali con gli Usa ma rapporti molto stretti con la Russia sul piano politico. Certamente non considero Putin un santo e nemmeno un’incarnazione dell’etica, la sua scelta è non di annientare la mafia russa ma di sottometterla al suo potere a favore degli interessi nazionali. Non sono d'accordo, è una scelta strategica della sua politica in difesa delle minacce e dell'embargo che subisce da parte dell’occidente.

Una situazione generale che desta non poche preoccupazioni. Per quello che riguarda il nostro operato, continua Giorgio, noi dobbiamo continuare a portare avanti le nostre idee sia sul piano spirituale sia sul piano operativo ed in questo campo, i giovani, in questo momento è la nostra testa d'ariete capace, con le sue rappresentazioni, di smuovere le coscienze giovanili. Dobbiamo risvegliare tutte quelle anime che da troppo tempo sono assopite e succubi di un sistema dittatoriale.
Avremmo bisogno di un nuovo Che Guevara capace di sovvertire le sorti ma poiché siamo portatori di pace la nostra guerra la dobbiamo fare con la voce, con il canto, con la musica. È nostro dovere lottare fino alla fine anche a costo della vita perché il Cristo è con noi.
che
20 Gennaio 2020

Messaggi allegati:

- 3-01-20 Iran e bomba atomica
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2020/8303-iran-e-bomba-atomica.html

- 25-12-19 Santo Natale 2019
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2019/8288-santo-natale-2019.html

- 18-01-11 La Seconda Venuta di Cristo
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2011/3053-la-seconda-venuta-di-cristo.html