Di Chiara Linguanotto
Io mi chiedo come l'abbiano potuta vivere questa mattanza i nostri fratelli celesti. Sarà il mio sicuramente un pensiero approssimativo e lontano rispetto la realtà ma mi chiedo come abbiano potuto sopravvivere a un tale dolore. Mi immagino che quel giorno il cielo fosse invaso da astronavi, mi immagino le 12 legioni che avrebbero voluto e potuto salvare il loro comandante da quelle bestie feroci, inermi osservatori. Una potenza inimmaginabile, immobile, impotente davanti all'insindacabile volere dello Spirito Santo. Questi esseri evoluti in spiritualità miliardi di anni più di noi, esseri che hanno imperniato la loro esistenza sui valori etici e Cristici emanando amore puro e incondizionato, hanno dovuto restare paralizzati davanti al più atroce e grave delitto che l’uomo potesse compiere. Cosa avranno provato quando Gesù sudava sangue nel Getzemani? Quando l'hanno torturato con la flagellazione e nella terra scorreva il suo sangue preziosissimo? Come si saranno sentiti durante la crocifissione mentre Gesù grido 'Padre mio perché mi hai abbandonato’ sapendo che loro erano in migliaia che tendevano le loro braccia invisibili verso di lui? Mi chiedo se nessuno di loro abbia avuto la tentazione di fermare tale atrocità entrando nella mente dei boia e indurli al suicidio. Io non riesco a comprendere il dolore che l'esercito celeste abbia potuto provare visto che io da umana non reggo a questo pensiero. Quindi loro come hanno potuto farcela? Come hanno potuto essere spettatori invisibili di una potenza che in un secondo avrebbe potuto cambiare tutto?
L'unica risposta che mi viene è questa:
Ubbidienza al servizio, amore e unione. Si perché loro al servizio dall'Altissimo hanno ricevuto un ordine e nonostante fosse insostenibile da accettare l'hanno fatto. Hanno dimostrato la loro totale Ubbidienza e devozione al servizio al Padre, anche attraverso questa dura prova perché penso che loro lo sia stata. Gesù Cristo era il loro maestro, il loro Comandante e non penso sia stato semplice restare fermi davanti al Suo assassinio. L'uccisione del Figlio di Dio. Probabilmente sarebbe bastato solo uno di loro per salvarlo e cambiare gli eventi ma nonostante ciò hanno rispettato l'ordine supremo restando uniti. Sono rimasti uniti e compatti nella prova più grande che il cielo potesse loro chiedere e nonostante tutto ciò sono ancora qui che ci parlano di amore. Questo evento mi porta 2000 anni dopo a parole che il nostro maestro, generale Giorgio ci ripete come un mantra costantemente. L'intelligenza manifesta e non ancora manifesta che tutto crea e tutto può ci chiede ancora adesso attraverso il suo ultimo messaggero le stesse identiche cose: SERVIZIO, UBBIDIENZA E UNIONE TRA FRATELLI. I nostri fratelli celesti sono riusciti a ubbidire, ci riusciremo noi?
Chiara Linguanotto
3 Febbraio 2021
Allegati:
- 14-03-20 Cos’è la paura
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2020/8393-cos-e-la-paura.html
- 10-03-20 Il fallimento dell’uomo
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2020/8389-il-fallimento-dell-uomo.html