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bimbo atomica 200 paolo bjpgdi Giovanni Bongiovanni

Scongiuriamo il titolo per un momento e fingiamo di non essere mai stati così vicini ad un olocausto nucleare dal ‘45 ad oggi.

Ci troviamo all’interno di una crisi globale senza precedenti (energetica, climatica, economica, e di valori umani…) che necessita di un nuovo ordine mondiale. Ma di quale ordine abbiamo bisogno veramente? Quale futuro vogliamo per noi e per i nostri figli? In quale pianeta vogliamo vivere? In che tipo di società?

Il numero 7 è la somma dei numeri dell’anno 2023 ed è fortemente collegato al mondo spirituale secondo la numerologia sacra, che non è una credenza per superstiziosi, bensi’ una secolare disciplina studiata nelle scuole pitagoriche, nella Kabala, gli insegnamenti esoterici dell’Ebraismo, nei testi sacri dell’Induismo, i Veda, e non solo… Le scuole pitagoriche ad esempio, analizzavano la sacralità dei numeri, principio di tutte le cose, di ogni fenomeno naturale…

Possono aiutarci a tradurre la realtà che non è mai casualità né caos, ma geometria perfetta di un grande architetto, Dio, la forza dell’universo e le leggi della vita? Fate voi…

Tradurre la realtà non è predizione del futuro, quello spetta solo all’uomo scriverlo o cambiarlo. Possiamo però interpretare i segni che la vita ci manda ad indicarci la giusta via per l’evoluzione, in armonia con la natura, il pianeta, l’universo, noi stessi.

Questo potrebbe essere un anno di svolta verso scelte più etiche, se solo lo volessimo… la guerra potrebbe essere una grande opportunità per instaurare con la diplomazia un nuovo anno di Pace.

Negli ultimi 2 anni il mondo è stato fortemente bombardato dalla propaganda che “i padroni del mondo”, come li definisce il professor Noam Chomsky nel suo libro, utilizzano per condizionare il nostro pensiero, fragile, e le nostre azioni.

Sono i gerarchi delle grandi strutture istituzionali, i magnati dell’economia e della finanza, sono le famiglie che formano l’1% della popolazione mondiale che detiene più della metà delle risorse del pianeta.

Dalla prima crisi pandemica mondiale che ci ha costretti alla reclusione forzata e l’inoculazione di un vaccino “precario”, allo scoppio della nuova guerra in Europa (in cui sono coinvolti, in misura diversa, quasi tutti i paesi), le “élite del pianeta”, per rendere accettabile tutto questo, stanno combattendo una guerra interna contro i popoli del mondo. Si sono accorti del grande gioco dove, ancora una volta, dalla nascita dei diritti umani e delle missioni di pace si nascondono schiavitù e guerra. Ovviamente per quella parte di società considerata meno importante e che viene utilizzata come merce dai governanti privilegiati. O, come si definiscono loro, i governanti migliori, gli aristocratici. La propaganda sta penetrando dentro le nostre menti attraverso il controllo della privacy, camuffato da sicurezza, e va in profondità, assolutamente indisturbata, con il nostro consenso. Incapaci di essere persone libere veramente, libere nel pensiero, sempre meno acculturate, non vi è attenzione o volontà, da parte delle strutture istituzionali, di educare esseri umani autonomi, sin dalla nostra infanzia, con il declino della pedagogia. Viviamo di traumi e di modelli imposti da una società precostituita, xenofoba e materialista.

Oggi si sta alzando una grande voce dalle rivoluzioni sollevate dalle società meno sviluppate, quelle che un tempo si facevano in Europa… sta chiedendo al mondo un cambiamento! Quelle società che ancora non godono appieno dei diritti umani, dei diritti per i lavoratori, conquistati in occidente dalle innumerevoli lotte di classe. Successivamente, utilizzate da “i padroni del mondo”, per rendere più digeribile un altro sistema di schiavitù, il lavoro salariato delle società industriali.

Sono, ad esempio, le popolazioni indigene a chiedere uguaglianza tra i popoli, rispetto dei diritti e dell’ambiente. Le civiltà antichissime che l’Occidente ha deciso di dominare, chiedono allo stesso Occidente di applicare proprio quelle leggi che hanno fondamento nei valori di cui si è proclamato guida nel mondo, quelli illuministici e dello stato di diritto che lo fondano.

Paesi come la Francia e gli Stati Uniti sono stati i primi a tradire loro stessi e ad applicare ancora oggi le regole del colonialismo verso questi popoli. Hanno perso il lume della ragione e oggi c’è solo potere e profitto senza nessuna attenzione alle generazioni future. Più sviluppati tecnologicamente, i paesi occidentali, dovrebbero attuare quelle riforme atte a consentire un cambio di marcia verso l’evoluzione del mondo inteso come Società Umana. Invece, hanno deluso tradendo promesse come l’abbattimento delle povertà, gli investimenti nelle energie rinnovabili e sostenibili, il dialogo e la diplomazia. Lo vediamo ancora con la guerra tra Russia e Ucraina con il supporto di Stati Uniti ed Europa. I popoli non vogliono la guerra ma viene ugualmente imposta o fatta credere necessaria con l’utilizzo della propaganda, per convincere i popoli con la distorsione della verità.

“… Se ci si domanda cosa porterà il futuro, sarebbe forse saggio provare a guardare la specie umana dall’esterno.

Immaginate di essere degli extraterrestri e cercate di osservare con occhio neutrale cosa succede qui sulla Terra; oppure, al limite, degli storici tra un centinaio di anni – sempre che ve ne siano ancora, il che non è scontato – e di esaminare gli accadimenti di oggi. Vedreste qualcosa di straordinario.

Per la prima volta nella storia della specie umana, infatti, abbiamo sviluppato la capacità di annientare noi stessi.

È così dal 1945, ma finalmente oggi si comincia ad ammettere che sussistono dinamiche di lunga durata, tra cui la devastazione ambientale, che portano in quella direzione.
Forse non all’annientamento totale, ma quantomeno alla distruzione di una vita dignitosa.

Anche altri rischi, come le pandemie, sono correlati alla globalizzazione e all’interazione.

Dunque esistono processi e istituzioni, ad esempio i sistemi di armi nucleari, in grado di infliggere un durissimo colpo se non di portare alla fine vera e propria dell’esistenza organizzata.

Il punto è: cosa stiamo facendo? Non c’è nulla di segreto. È tutto alla luce del sole. Anzi, bisogna fare uno sforzo per non vedere. Le reazioni a queste dinamiche sono molto diverse tra loro. Ci sono quelli che si impegnano per scongiurare queste minacce e altri che invece le aggravano.

Se voi, storici del futuro o osservatori extraterrestri, guardaste a chi si trova in ciascuno di questi gruppi, scoprireste una cosa molto strana: quelle che provano a mitigare o a eliminare le minacce sono le società meno sviluppate, le popolazioni indigene o ciò che rimane di esse, le società tribali e le «prime nazioni» del Canada.

Non si occupano di guerra nucleare ma provano invece a mettere un freno al disastro.

Il presidente venezuelano Hugo Chávez, […] all’Assemblea generale dell’Onu di qualche anno […] tenne un discorso molto interessante. Il Venezuela è un grosso esportatore di petrolio; anzi, il petrolio contribuisce quasi per intero al suo prodotto interno lordo.

Ebbene, in quel discorso Chávez mise in guardia dai pericoli dell’eccessivo uso di carburanti fossili ed esortò sia i paesi produttori sia quelli consumatori a unire le forze per trovare un’alternativa. Un fatto decisamente straordinario per un produttore di petrolio. Chávez era in parte indio, con un retroterra culturale indigeno.

Gli Stati Uniti, invece, il paese più ricco e potente del mondo, sono gli unici tra il centinaio di nazioni di un certo peso a non avere una politica nazionale per la riduzione dei carburanti fossili e che non si sono posti il minimo obiettivo in materia di energie rinnovabili.

E non perché la popolazione non lo voglia: gli americani, in linea con l’opinione internazionale, temono il riscaldamento globale. Sono le strutture istituzionali a frenare il cambiamento. Gli interessi economici non lo vogliono, e sono loro ad avere il coltello dalla parte del manico nella formulazione delle strategie politiche”. (Noam Chomsky, Chi sono i padroni del mondo, Ponte alle Grazie, 2022)

Per il nuovo anno auguro a questa società un grande risveglio interiore. Una presa di coscienza e una volontà estrema di abbandonare l’egoismo e guardare al bene comune, di tutta l’umanità, come priorità assoluta.

Per la costruzione di un paradiso sulla terra, di un uomo nuovo, maggiormente spirituale, ricco di valori che ponga l’etica come fondamento della politica e sopra ogni cosa.
Io lavorerò per questo.

Giovanni Bongiovanni
21 Febbraio 2023

Articolo originale:
https://funimainternational.org/2023/02/21/lanno-del-7-e-lalba-della-terza-guerra-mondiale/

bimbo atomica p. bassani

Allegati:

- 10-11-22 Il volontariato in tempi di guerra
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9682-il-volontariato-al-tempo-della-guerra.html

- 1-02-22 Funima International aderisce all'appello contro la guerra in Europa
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9328-funima-international-aderisce-all-appello-contro-la-guerra-in-europa.html