Il Vaticano ha portato in un luogo segreto l'ex vescovo di Bruges, pedofilo confesso
Monsignor Roger Vangheluwe è andato via dal convento francese in cui era stato mandato a meditare
MILANO - Non è scappato dal convento, ma è stato mandato via in una località segreta, in modo che non possa più rilasciare interviste come l'ultima, in cui narrava di aver abusato sessualmente di un altro suo nipote. Un crimine che però risalendo agli anni '70 è prescritto in Belgio e quindi destinato ad essere impunito. «Si è appreso da una fonte vicina al Vaticano che è stato chiesto all'ex vescovo di Bruges Roger Vangheluwe», che ha ammesso di aver abusato sessualmente di due suoi nipoti, «di lasciare la comunità religiosa di Loir-et-Cher dove si era rifugiato e di non concedere più interviste». È quanto si legge in una nota diffusa sul sito internet della Chiesa cattolica del Belgio. L'ex vescovo quindi non si sarebbe allontanato spontaneamente.
LA POSIZIONE DEL VATICANO - Il Vaticano, prosegue la nota, che si dice «cosciente della gravità delle rivelazioni di Vangheluwe sui suoi atti di pedofilia, non ha ancora preso una decisione ufficiale sulle sorti dell'ex vescovo». Nel testo, si ricorda che il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, lo scorso 15 aprile, ha affermato che la Santa Sede «segue attentamente la situazione, essendo cosciente della sua gravità, e raccoglie gli elementi necessari, in vista di una valutazione approfondita». L'ex vescovo la scorsa settimana ha scandalizzato il Belgio con un'intervista televisiva in cui rivelava di aver abusato sessualmente di due suoi nipoti, minimizzando l'accaduto. La maggioranza dei cattolici belgi invoca per Vangheluwe misure esemplari, mentre il primate della Chiesa belga, monsignor Andrè-Joseph Leonard, ha detto che non parlerà prima di domenica prossima.
18 aprile 2011 - Corriere della Sera
MILANO - Non è scappato dal convento, ma è stato mandato via in una località segreta, in modo che non possa più rilasciare interviste come l'ultima, in cui narrava di aver abusato sessualmente di un altro suo nipote. Un crimine che però risalendo agli anni '70 è prescritto in Belgio e quindi destinato ad essere impunito. «Si è appreso da una fonte vicina al Vaticano che è stato chiesto all'ex vescovo di Bruges Roger Vangheluwe», che ha ammesso di aver abusato sessualmente di due suoi nipoti, «di lasciare la comunità religiosa di Loir-et-Cher dove si era rifugiato e di non concedere più interviste». È quanto si legge in una nota diffusa sul sito internet della Chiesa cattolica del Belgio. L'ex vescovo quindi non si sarebbe allontanato spontaneamente.
LA POSIZIONE DEL VATICANO - Il Vaticano, prosegue la nota, che si dice «cosciente della gravità delle rivelazioni di Vangheluwe sui suoi atti di pedofilia, non ha ancora preso una decisione ufficiale sulle sorti dell'ex vescovo». Nel testo, si ricorda che il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, lo scorso 15 aprile, ha affermato che la Santa Sede «segue attentamente la situazione, essendo cosciente della sua gravità, e raccoglie gli elementi necessari, in vista di una valutazione approfondita». L'ex vescovo la scorsa settimana ha scandalizzato il Belgio con un'intervista televisiva in cui rivelava di aver abusato sessualmente di due suoi nipoti, minimizzando l'accaduto. La maggioranza dei cattolici belgi invoca per Vangheluwe misure esemplari, mentre il primate della Chiesa belga, monsignor Andrè-Joseph Leonard, ha detto che non parlerà prima di domenica prossima.
18 aprile 2011 - Corriere della Sera