Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
FUKUSHIMA: SENZATETTO IMPIEGATI PER PULIRE I RIFIUTI RADIOATTIVI
Per pulire i rifiuti radioattivi che invadono ancora molti siti di Fukushima sono impiegati i senzatetto. I "contractors", facenti parte della mafia giapponese, la Yakuza, li reclutano in posti come la stazione di Sendai: la paga può arrivare anche a 90 dollari al giorno, da cui però vengono scalati i soldi per il vitto e l'alloggio. Alla fine ai clochard restano pochi spiccioli in tasca, alcuni addirittura si indebitano con i datori di lavoro. A tutto ciò si aggiungono gli elevatissimi rischi per la salute. Insomma siamo davanti a un vero e proprio mercato nero per il reclutamento, per un business da circa 23 miliardi di euro che è finito in mano alla criminalità organizzata.
L'INCHIESTA DELLA REUTERS
A denunciare questa nuova "tratta" è stata l’agenzia di stampa Reuters in un’inchiesta che, insieme alle autorità giapponesi, ha portato a diversi arresti.
Due giornalisti, Mari Saito e Antoni Slodkowski, hanno intervistato Seji Sasa, un affiliato della mafia nipponica. Nell’inchiesta sui lavori attorno a Fukushima, la Reuters si è imbattuta in ben 733 società, tutte parte del progetto di riqualificazione dal ministero dell’Ambiente giapponese. I giornalisti hanno così scoperto che sono almeno cinque le  aziende di cui non vi è alcuna traccia nei registri, e che altre 56 non avrebbero potuto ottenere degli appalti pubblici perché fuori controllo del ministero. Tre organizzazioni della Yakuza (Yamaguchi-gumi, Sumiyoshi-kai e Inagawa- kai) si sarebbero infiltrate, utilizzando un sistema di procedure all’interno di un appaltatore legale, la società Obayashi, per assumere i senzatetto e spedirli a Fukushima.
UNA TESTIMONIANZA
Sejii Sasa, un uomo di 67 anni, è uno di questi “reclutatori”,  a sua volta pagato 100 dollari per ogni senzatetto assoldato. I clochard vengono messi a lavorare con i rifiuti tossici senza un’adeguata informazione. Tanto più che, a detta degli esperti, in una sola ora si può superare il limite massimo di radiazione consentito in un anno. “Siamo un facile bersaglio per chi va in giro a reclutare gente”, ha detto un senzatetto. “Siamo sempre qui intorno alla stazione, a girare con le nostre buste. Ci chiedono stai cercando un lavoro? Sei affamato? E se rispondiamo di sì poi ci offrono di andare a Fukushima”.

3 Gennaio 2014

www.nanopress.it