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giorgioymatiDAL CIELO ALLA TERRA
 
HO SCRITTO IL 15 APRILE 2014:
 
LA GIOIA DEL MIO SPIRITO MI HA CONDOTTO ALLA META.
SI, HO RAGGIUNTO LA META: INCONTRARE I GIOVANI AMICI E FRATELLI DI CRISTO. I GIOVANI VIRGULTI FIGLI DELL’ALTISSIMO ADONAY NOSTRO SIGNORE E CREATORE.
SONO FELICE E ANSIOSO DI RENDERE GLORIA A DIO E, MENTRE ATTENDO IL GIORNO E L’ORA, CONTINUO A GRIDARE NEL DESERTO DEL MONDO INSIEME ALLA GIOVENTÙ CHE INNALZA LA VITA E ADORA IL PADRE.
LA GIOVENTÙ CHE MATÍAS ED ALTRI COME LUI PERSONIFICANO E RAPPRESENTANO IN CRISTO, CON CRISTO E PER CRISTO.
LEGGETE E MEDITATE!
 
G. B.
Las Parejas-Santa Fe (Argentina)
15 Aprile 2014

VIAGGIO DI GIORGIO BONGIOVANNI IN ARGENTINA
(Aprile dell’anno 2014)

Sentimenti
 
Il Regalo
Dio mi ha fatto un regalo, un dono che soltanto un privilegiato potrebbe ricevere. Spesso provo vergogna e sento di non esserne degno, ma il Padre non dà importanza a questo. Ritenere che sia troppo per me, sarebbe come credere che Adonay commetta errori, quindi lo accetto con gratitudine e servizio verso di Lui.

Il mio regalo è la vita. Essa mi permette di respirare, di vedere e sentire; di avere un corpo sano e lacrime per piangere, un luogo dove dormire, un piatto per alimentarmi e indumenti da indossare, mi consente di essere parte dell’Opera di Giorgio Bongiovanni: il Noè del secolo XXI, poco tempo prima del ritorno di Cristo.

Ritengo sia un dono che la Sua Opera abbia forgiato la mia personalità, inculcando nel mio cuore sentimenti di giustizia e di rivoluzione. Sono, nei miei lati positivi, una Sua creazione, con gli errori umani che io ho aggiunto. Sono un segnato da Dio per servirla, non ho un’altra spiegazione. A volte penso: come sono arrivato fin qui? È l’unica risposta che trovo è che sono parte di un miracolo. Un miracolo per il quale ho la certezza di servire Cristo fino alla morte, di consumare le mie forze e le mie ossa per adempiere la Sua volontà, a favore degli innocenti e contro i potenti.

Mentre scrivo queste parole, comprendo che le mie certezze sono frutto di un altro dono che oggi mi offre il Creatore, il quale mi dà delle nuove responsabilità e diminuisce la tolleranza verso i miei errori.
Ed ecco che tutta la mia vita è un regalo, che custodirò e moltiplicherò con l’aiuto dei miei fratelli; condividerò insieme a tutti coloro che vorranno avere il privilegio di servire il Signore.

Niente di quello che ho mi appartiene, la mia vita non è mia e l’affido completamente alla volontà divina. È il mio osservatorio, dal quale guardo come agisce Dio, in ogni insetto, in ogni fiore, in ogni stella, nel gesto di un bambino, in tutto il Creato. Mi sento niente e tutto allo stesso tempo, una particella di polvere dell’umanità privilegiata per grazia di Dio.
Non ho di cosa lamentarmi, di che rattristarmi, non ho, se paragonato alla sofferenza di altri, motivi per piangere, pertanto ho un solo destino possibile, una sola opzione: lottare con tutto il mio essere per coloro che non possono farlo, usare gli strumenti che mi sono stati dati a favore di chi è stato privato di ogni cosa, calpestato e violentato nella dignità, che ogni essere umano merita. Grazie a loro, mi è stato elargito tutto nella vita e per loro devo usarlo.

Qualunque azione io possa realizzare pensando a me stesso, sarebbe un errore a causa del quale il Padre mi ammonirebbe. Posso solo servire e questo è il più grande dono che io abbia mai ricevuto.
Il protagonismo è mio nemico, l’umiliazione il mio cammino, l’astuzia e la bontà sono le mie armi e le parole le mie frecce. La fede è la mia forza, l’amore il mio stimolo, la giustizia la mia bandiera, i segni la mia speranza ed i messaggi del Cielo l’energia che mi mantiene vivo.

Matías Guffanti
20 anni

Arca Lily Mariposa
Rosario, Santa Fe (Argentina)
15 Aprile 2014