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IL TEMPO....

Di Michela Raddi

Mentre il Cielo si tinge di un rosso fiammante, un pensiero affiora alla mente: In questo bagliore che tutto travolge sta per “morire” un altro giorno. Un altro piccolo granello di vita terrena che volge al tramonto, per poi aspettare e rinascere in una nuova Alba.

Quante sfumature, quanti colori delineano le linee del Tempo…
Tempo… Mi ritrovo a pensarti spesso.

Ah, se solo tu potessi smettere di scorrere a volte. O fluire lentamente.

Amico e nemico dell’uomo.

Crediamo che tu sia abbastanza, ma così non è.

Tempo, riesci a sentirmi? Avrei così tante domande.

Per un lungo attimo il silenzio, e poi una voce.
“Ti ascolto”.

Io ti temo Tempo, ti rincorro a fatica. Sei più veloce di quanto vorremmo, e mi spaventi perché scivoli via dalle mani come sabbia.

Dimmi, perché non ci è concesso di afferrarti? Perché sei tutto ciò che abbiamo, ma non sarai mai in nostro possesso?

“Esisto dal principio del Tutto, eppure continuo a nascere costantemente con voi, insieme a voi. Tra i primi soffi dell’esistenza, vi ho cullato.

Assisto ogni passo, ogni nuova scoperta, ogni inciampo. Rido e soffro con voi.

Non esiste separazione.”

Eppure Tempo, molti di noi vorrebbero fosse possibile poter tornare indietro e cambiare il corso degli eventi, evitare errori, parole sbagliate, delusioni…

“Perché cancellare le strade che avete percorso e che vi hanno reso ciò che siete oggi, in quest’attimo presente?

Quel che è stato è ormai andato, sarebbe uno spreco cancellare ciò che non piace, o ciò che ancora può essere per voi doloroso. Le sofferenze aprono le porte di nuove percezioni e consapevolezze, ed ogni errore è portatore di consapevolezza per chi sa confrontarsi con esso.

Ogni vostra reazione alle situazioni è il frutto di ciò che eravate in quell’esatto momento.

Ogni esperienza vi è stata da maestra, ognuna ha delineato la vostra personalità, la vostra crescita.”

A volte ti ho ritenuto cosi ingiusto, Tempo… Quando riaffiorano alla mente ricordi passati, è inevitabile che la malinconia bussi alla nostra porta.

“Accade quando si guarda a ciò che fu in passato con questa condizione d’animo. Quando aprite quella porta alla malinconia e lasciate che entri.

Perchè non provare a ricordare, “a portare al cuore” quegli istanti, rammentandoli con gioia?

Sono stati vissuti, marchiati nell’animo, e appartengono a voi solamente. Sono tanti piccoli pezzi che compongono il mosaico della vostra vita.

Potete “raccoglierli” quando volete, fanno parte di voi.

Sono un vostro tesoro.”

Si, forse hai ragione. Continuiamo a guardarci indietro con nostalgia, ma poche volte siamo grati dell’aver già avuto la possibilità preziosa di viverli. L’idea di ciò che non tornerà o non sarà più uguale ci affligge...

“Ogni respiro è nuovo, ogni battito. Non sarà mai simile al precedente. Ogni istante della vita è un rinnovo. Quale benedizione più grande? Ogni secondo di questa vita terrena è a vostra disposizione. Siete voi a decidere quale importanza dargli, o non darne affatto.

Siete voi a scegliere se usufruire di quel secondo per cambiare, per fermarvi a riflettere, per agire, anche per amare.”

Ma Tempo… molto spesso ho sentito dire a causa tua l’amore si affievolisce… Che fai mutare i nostri sentimenti…

“Nulla di più sbagliato. Io e l’Amore siamo dei gran compagni di viaggio, sai?

Ci divertiamo a guardarvi, ad osservarvi, e a volte a dispiacerci del vostro modo di essere.

Pensate sia io a trasformare i sentimenti che albergano nel vostro cuore, ma non vi accorgete che voi stessi mutate ogni giorno, siete voi a plasmare, a rinnovare o a lasciar andare i sentimenti; decidete voi a chi o cosa rivolgere la vostra attenzione.”

Cosa posso fare Tempo, per non vivere lontano dalla tua percezione?

Non ‘c è nulla se non questo preciso istante, sii consapevole.

Sono l’abito che indossi sulla pelle dell’Anima. Non vi chiedo di pensare a me come a un dono, ma accogliete ciò che ho da offrire. Vivete come ogni Vita merita di essere vissuta, nella sua totalità.

Ve lo sentite dire spesso, ma non è mai abbastanza: Amate, amatevi, perdonate, fate che i vostri limiti siano solo punti di partenza. Coltivate passioni, speranze, sogni. Curate il giardino della Spirito. Abbracciate con lo sguardo ogni essere vivente. Ponetevi domande, e cercate le risposte. Fate sbocciare i vostri talenti. Sappiate andare sempre oltre al Visibile. Donate voi stessi al mondo, mostratevi in tutto il vostro splendore, accogliete il dolore anche se vi porterà a piegarvi. Non temete, saprete ricomporvi e riscoprirvi più integri e forti di prima.

Non tralasciate nulla. Respirate l’Essenza del Tutto che fluisce in voi.

Entrambi, siamo figli dell’Eterno.

E ricordate: In questo spazio di Vita, sorridete. Sorridete sempre”.

Michela Raddi
20 Maggio 2021

 

 
IL DONO DELLA BELLEZZA
Di Michela Raddi

La Bellezza era la virtù più amata e desiderata dagli esseri umani, sin dal principio.

Essi l’ammiravano con incanto e stupore, adorandola come musa della Vita.

Di lei si scriveva e cantava.

Di Lei, si leggeva tra strofe di poesie, note e profumi.

Immortalata nell’arte e nell’eterno.

Ogni frammento della Creazione era il suo riflesso.

“Ah, se possedessimo un pezzo della sua essenza!”

Cominciarono a pensare gli uomini.

“Saremmo certamente più felici.”

Ascoltando i loro pensieri, Dio decise di donare ad ognuno una parte di quella virtù.

“Gli uomini della terra la custodiranno nella propria anima, e come un seme, germoglierà in loro il frutto della grazia.”

Ma gli uomini, sempre più avidi ed illusi, si servirono del suo valore per soddisfare ogni desiderio infimo ed egoistico, perseguendo le loro vane aspettative di felicità.

Al mondo, tutto iniziò a perdere la propria primordiale purezza.

Ogni forma di vita fu macchiata dal loro egocentrismo.

Un Angelo che vegliava sulla Terra non poté più sopportare il male che si propagava su di essa, e discese tra gli uomini e le donne, ammonendoli.

Se non avessero prestato ascolto, sarebbero stati privati della celeste virtù.

Disse loro:

“Vi è stato concesso di custodire parte del Divino per prendervi cura di questo mondo; per far splendere la Luce dell’armonia universale lì dove aleggia la nebbia del disequilibrio…

La Bellezza che vi è stata affidata è lo strumento con cui Dio opera attraverso di voi, affinché possiate scoprire quale potere ha di lenire il male.

Bellezza è immergersi nel proprio dolore… abbracciarlo nonostante le sue pungenti spine e scoprire quanto siano delicati, infondo, i suoi petali.

La bellezza saprà asciugare il vostro pianto e vi mostrerà nuovi inizi e se il vostro animo si vestirà di sensibilità, sarete in grado di scoprire enormi distese di ispirazione, e da ogni lacrima potrete coglierne nuova consapevolezza.

La Bellezza nell’Amore vi condurrà in terre a cui molti anelano, ma che pochi raggiungono. Ogni giorno di questa Vita sarà un’eterna primavera, in cui il cuore non smetterà mai di fiorire.

Se ogni parola sarà intrisa della sua natura, germoglierà ovunque il seme della pace.

Nel silenzio, sarà una fedele compagna… prestando ascolto alle vostre anime, udrete il suo canto nascere in voi. E vi accorgerete che anche l’assenza di suono è invece la Voce di Dio.

Non cercatela fuori di voi, in forme mutevoli che donano gioia passeggera… Il castigo sarà amaro. Delusione, tristezza e sofferenza non tarderanno a turbare il vostro animo.

Abbiate occhi che guardano aldilà di ciò che vedono.

E un sentire che sa andare oltre ciò che la materia vi offre.

Sappiate essere dei contenitori viventi dei doni del Cielo”.

Michela Raddi
10 Giugno 2020