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indignadosIL SALTO DI QUALITÀ DEGLI INDIGNADOS
Trentasei feriti, strade trasformate in terreno di guerriglia urbana, elicotteri per 'liberare' i parlamentari. Non a Grozny, Cecenia, ma a Barcellona, ieri, dove
2mila indignados hanno protestato contro i tagli al budget per istruzione e sanità cercando di impedire ai deputati di raggiungere il Parlamento catalano.
Venticinque parlamentari sono riusciti a entrare solo ricorrendo agli elicotteri delle forze di sicurezza. Tra loro c'era anche il presidente regionale Artur Mas, che ha avvertito che la polizia aveva l'autorizzazione a ricorrere a "un legittimo uso della forza": "La coercizione e la violenza per fermare le normali funzioni del Parlamento che rappresenta il popolo catalano non sono ammissibili - ha aggiunto Mas - Ci sono limiti che non possono essere oltrepassati".
Caccia al deputato
Secondo una portavoce della polizia, rimasta anonima, vari politici sono stati scherniti e almeno due di loro sono stati spruzzati di vernice. Un deputato non vedente ha subito spintoni e insulti. Altri deputati regionali hanno denunciato
colpi, sputi, spruzzi d'acqua e di vernice. Altri ancora sono stati bersagliati da lattine di birra, bottigliette di plastica, uova, bucce di banana. Il presidente della Regione, il
nazionalista moderato Artur Mas, il suo ministro degli interni Felip Puig, la presidente del parlamento Nuria de Gispert sono stati portati in parlamento in elicottero. Diversi deputati, come l'ex-presidente del Barcellona Calcio Joan Laporta, ora parlamentare indipendentista, si sono dovuti infilare nei furgoni blindati dei Mossos d'Esquadra per poter raggiungere i loro scranni nell'emiciclo. Alcuni parlamentari, secondo
l'emittente catalana Tv3, hanno dovuto ricevere assistenza medica al loro arrivo nella sede del parlamento.
Eredità scomoda
La protesta era stata convocata dagli indignados attraverso i siti sociali contro la manovra di austerità, e i tagli alla spesa sociale, decisi dal governo Mas per far fronte al pesante deficit ereditato dalla precedente amministrazione regionale a
guida socialista. Sull'ex-'ministro' regionale degli interni Joan Boada e' stata rovesciata vernice rossa. La deputata Monserrat Tura, ex-'ministro' della giustizia, è stata bloccata mentre le veniva spruzzata una croce nera sulla schiena.
Guerriglia urbana
I primi scontri fra manifestanti, che gridavano ai deputati "Non ci rappresentate" e polizia si sono verificati in mattinata a calle Welington, di fronte al parlamento. Decine di manifestanti hanno costruito barricate precarie con i cassonetti, i Mossos di Esquadra li hanno dispersi con candelotti lacrimogeni.
Duri i commenti dei leader politici catalani
La presidente del Pp catalano Alicia Sanchez Camacho ha detto che e' stato il suo "giorno più triste" da parlamentare. "Si e' voluto paralizzare la  vita di un paese, un parlamento". Il governatore catalano Artur Mas ha accusato gli indignados di avere "superato una linea rossa", cercando di impedire ai rappresentanti del popolo di riunirsi, e da Madrid il ministro della presidenza del governo Zapatero, Ramon Jauregui, ha detto che i parlamentari assediati dai 2000 giovani indignados "sono stati eletti da 3,2 milioni di cittadini". Anche El Pais, che aveva salutato con entusiasmo la nascita del movimento 15M, ora ne prende le distanze: è stato passato, si legge nell'editoriale di oggi, il Rubicone che spinge la protesta legittima "verso una deriva anti democratica".
Barcellona, 16-06-2011

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=153819