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LO SHUTTLE MILITARE SEGRETO USA SCOPERTO E RIPRESO IN ORBITA
Lanciato il 22 aprile scorso senza uomini a bordo e completamente automatico.
MILANO - Come ci sono i cacciatori di asteroidi e comete altrettanto esistono agguerriti cacciatori di satelliti in orbita. Puntano i loro telescopi verso il cielo notturno per registrare la debole luce solare riflessa, transitando nelle loro traiettorie cosmiche: assomigliano a stelle in rapido movimento. Naturalmente i cacciatori sono forniti di dati orbitali adeguati senza i quali è difficile comunque individuare le flebili tracce luminose. Ma non sempre è così: quando si tratta di veicoli militari i dati scarseggiano o sono inesistenti.
SEGRETISSIMO - Come nel caso del segretissimo shuttle militare lanciato dall’Usaf con un vettore Atlas V il 22 aprile scorso senza uomini a bordo e completamente automatico. È una navetta spia di nuova generazione (codice X-37B/OTV-1), ben più avanzata dello shuttle della Nasa che quest’anno va in pensione. Nonostante il rigoroso silenzio del Pentagono, Greg Roberts di Città del Capo (Sudafrica) e Kevin Fetter di Brockville (Toronto) hanno scovato nel buio, in modo del tutto indipendente, il veicolo segreto e ne hanno registrato il passaggio. Grazie ai due scopritori si conosce ora l’orbita precisa dell’X-37B: perigeo 401 km, apogeo 422 km, inclinazione orbitale 39,99 gradi. I dati tuttavia potrebbero variare perché lo shuttle militare è dotato di sistemi di guida e di propulsori con i quali, su comando da terra, è in grado di variare la sua posizione nello spazio. Si sa che nella stiva porta strumenti di osservazione da collaudare e si ritiene che già in questa prima missione abbia compiti specifici di ricognizione da assolvere per il National Reconnaissance Office.
CACCIA - Ma la caccia è solo a metà dell’opera. Ora i radioamatori stanno tentando di ricevere i segnali radio che trasmette a terra, individuando le frequenze sulle quali opera e che ovviamente sono anch’esse segrete. Rilevarle non significherebbe molto, tuttavia, perché naturalmente sono cifrate e incomprensibili. Il primo shuttle militare, lungo 9 metri, dovrebbe rimanere in orbita per 270 giorni: ma anche questo dato non è confermato. Certamente la fase più difficile della missione sarà il rientro sulla pista di Vandenberg in California o in alternativa alla base sperimentale di Edwards nel deserto di Mojave, sempre in California. Intanto l’Usaf sta preparando un’altra spedizione con un secondo veicolo che dovrebbe partire l’anno prossimo. L’X-35 è gestito dal 3° Space Experimentation Squadron dell’Air Force Space Command e il centro di controllo è situato nella Schriever Air Force Base in Colorado. Nel caso i controllori non fossero in grado di gestire il veicolo per qualche anomalia possono comandarne la distruzione totale: a bordo è dotato anche di esplosivi proprio per l’autodistruzione.
Giovanni Caprara
11 giugno 2010 -  Corriere della Sera