È bastata una segnalazione per diffondere rapidamente la voce e tantissimi curiosi si sono recati al pronto soccorso dell’Ospedale Piemonte di Messina. Nella struttura, infatti, da un paio di giorni c’è un frenetico via vai di persone, attirate dalle lacrime della statua della Madonna con in braccio il Cristo, custodita in una teca.
Ovviamente, come succede in questi casi, si pensa subito al miracolo, ma molti restano scettici e sia i dipendenti che i cittadini preferiscono essere cauti.
Ci si avvicina, quasi schiacciando il viso contro il vetro, per controllare se si tratti di lacrime vere, altri si accontentano di uno sguardo veloce, sufficiente per convincersi che non siano reali.
Si guarda, si discute e si fanno diverse ipotesi: uno scherzo di cattivo gusto di qualcuno lasciato ad agire indisturbato, l’effetto delle luci al neon che illuminano la Madonna o solo il risultato del recente restauro che ha evidenziato in maniera netta le lacrime.
Nessuno però passa da lì senza dare almeno un’occhiata e farsi un’idea, senza rinunciare a qualche scatto con il telefonino. I più religiosi si fermano, pregano e qualcuno si commuove anche.
Alcune infermiere dell’ospedale, invece, spiegano così l’evento: “Con tutto quello che sta succedendo al Piemonte (rischio chiusura e trasferimento dei reparti) hanno fatto piangere pure la Madonna”.
Più decise le opinioni di un dipendente, “gli esseri umani piangono, non le statue”, e di un cittadino, “con tutto quello che si vede e si sente, non è importante credere o no, ma avere fede”.
di Davide Billa
http://www.livesicilia.it/2010/07/25/lacrime-dalla-statua-della-madonnae-a-messina-si-grida-al-miracolo/
Ci si avvicina, quasi schiacciando il viso contro il vetro, per controllare se si tratti di lacrime vere, altri si accontentano di uno sguardo veloce, sufficiente per convincersi che non siano reali.
Si guarda, si discute e si fanno diverse ipotesi: uno scherzo di cattivo gusto di qualcuno lasciato ad agire indisturbato, l’effetto delle luci al neon che illuminano la Madonna o solo il risultato del recente restauro che ha evidenziato in maniera netta le lacrime.
Nessuno però passa da lì senza dare almeno un’occhiata e farsi un’idea, senza rinunciare a qualche scatto con il telefonino. I più religiosi si fermano, pregano e qualcuno si commuove anche.
Alcune infermiere dell’ospedale, invece, spiegano così l’evento: “Con tutto quello che sta succedendo al Piemonte (rischio chiusura e trasferimento dei reparti) hanno fatto piangere pure la Madonna”.
Più decise le opinioni di un dipendente, “gli esseri umani piangono, non le statue”, e di un cittadino, “con tutto quello che si vede e si sente, non è importante credere o no, ma avere fede”.
di Davide Billa
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