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DAL CONGO ALL'AIDS: LE CRISI DIMENTICATE
Rapporto di Medici Senza Frontiere con la top ten delle emergenze assenti dai telegiornali nel corso del 2009.
L'appello: facciamo tutti qualcosa perché il mondo sappia.
MILANO - Sei per cento. È uno di quei numeri che "parlano": nella fattispecie si tratta della percentuale dedicata dai telegiornali italiani nel corso del 2009 alle crisi umanitarie dimenticate, quelle situazioni di emergenza senza fine che non trovano spazio per diverse ragioni nell'opinione pubblica mondiale. Crisi denunciate da poche voci, spesso isolate, ben oltre il momento dell'emotività collettiva (si pensi al terremoto di Haiti). Medici Senza Frontiere, organizzazione umanitaria indipendente insignita del Nobel per la pace nel '99, ha voluto fare il punto con un rapporto, "Le crisi umanitarie dimenticate dai media 2009", che è anche un libro edito da Marsilio (sarà presentato il 20 maggio alla Fondazione Corriere della Sera). Un testo pensato in modo agile: oltre alle dovute riflessioni c'è una sintetica "top ten" delle emergenze lasciate in cantina e un'analisi dell'Osservatorio di Pavia sui tg italiani.
La top ten delle crisi dimenticate
LA CLASSIFICA - Ecco dunque le crisi dimenticate in ordine di "nullità" mediatica: le malattie tropicali dimenticate; la guerra nella Repubblica Democratica del Congo; il conflitto nello Sri Lanka e in Yemen; gli scarsi finanziamenti per la lotta all'Aids; le condizioni drammatiche per le popolazioni del Sudan; i fondi inadeguati per la malnutrizione; i civili intrappolati nella morsa della violenza in Pakistan, come in Somalia e Afghanistan, dove l’accesso alle cure per i civili è estremamente difficile (come si è visto nel caso degli operatori di Emergency arrestati). L'analisi dell'Osservatorio di Pavia prende in esame come e quanto tali questioni sono state trattate nei telegiornali lungo il 2009. Come si accennava, dall'1 gennaio al 31 dicembre lo spazio dedicato a tali argomenti è stato il 6% del totale delle notizie messe in onda: una percentuale uguale a quella del 2008 ma peggiore a quella degli anni precedenti (8% nel 2007; 10% nel 2006). Per la top ten i numeri sono questi: malattie dimenticate zero notizie; Congo 7 notizie; Sri Lanka 53 notizie; Yemen 54 notizie; Aids 77 notizie; Sudan 112 notizie; malnutrizione 116 notizie; Pakistan 225 notizie; Somalia 293 notizie; Afghanistan 1.632 notizie. A mo' di esempio, l'Osservatorio presenta alcuni significativi dati comparativi: alle due stagioni di saldi sono state dedicate 122 notizie, ai tre mesi di caldo 246 e ai nove mesi di influenza suina 1.337.
I TEMI - Le cosiddette malattie tropicali dimenticate (leishmaniosi viscerale/kala-azar, malattia del sonno, Chagas e ulcera di Buruli) si trovano in un totale cono d’ombra informativo. Eppure più di 400 milioni di persone sono a rischio nel mondo e mancano fondi per lo sviluppo di nuovi medicinali e presidi diagnostici. In Congo è in corso un lungo conflitto che colpisce in particolare la parte orientale del Paese. La crisi della Somalia per i media si consuma per lo più in mare, negli attacchi dei pirati a imbarcazioni italiane, ma i somali continuano a essere vittime di violenze indiscriminate e milioni di persone hanno bisogno urgente di cure sanitarie. In Pakistan e Sudan è stato ostacolato alle organizzazioni umanitarie l’accesso alle popolazioni intrappolate dalla guerra. Delle 225 notizie sul Pakistan, la maggior parte riguarda la cronaca di attentati e il resoconto delle violenze. Nella provincia del Balochistan, il lungo conflitto che infiamma la zona continua a rimanere nell’ombra dei riflettori dei media, la popolazione è vittima di una totale mancanza di cure mediche. Il Sudan (con 112 notizie) e la situazione in Darfur è una crisi visibile a singhiozzo, concentrata sull’ordine di arresto della Corte penale internazionale per il presidente Bashir e sul rapimento di operatori umanitari di Msf. Lo Yemen appare nei telegiornali solo in caso di rapimento di occidentali o come possibile base terroristica. La crisi più visibile della top ten è l’Afghanistan, con due focus principali: uno italiano (la missione militare) e l’altro statunitense. In Afghanistan la violenza colpisce il sistema sanitario già precario: solo pochi ospedali e centri di salute nei capoluoghi di provincia funzionano, ma a servizio ridotto. Si parla di Aids e di malnutrizione solo in caso di vertici internazionali o di visite del Pontefice in Africa. Tuttavia ogni anno da 3,5 a 5 milioni circa di bambini muoiono per cause legate alla malnutrizione, un decesso ogni sei secondi. E 178 milioni di bambini, di cui 20 milioni in forma grave, soffrono di questa malattia. Sei milioni di persone malate di Hiv/Aids hanno bisogno di terapie antiretrovirali nei Paesi in via di sviluppo.
DUE PROGETTI - Per chi vuole fare qualcosa attivamente Msf ha messo a punto due azioni. "Adotta una crisi dimenticata" coinvolge i mezzi d'informazione, le università e le scuole di giornalismo. Obiettivo: far uscire dall'oblio le crisi umanitarie e le persone che sono vittime di guerre, malattie o catastrofi naturali. La copertura da parte dei media, le lezioni e gli incontri sono gli strumenti più diffusi, utilizzati per informare e far riflettere il grande pubblico su quanto accade negli angoli più remoti del mondo: guerre, epidemie, malattie dimenticate. I soggetti che decidono di aderire all'azione si impegnano, in base alle loro disponibilità e alla loro realtà editoriale o accademica, a dare spazio e a creare momenti di confronto su una o più crisi. Il secondo progetto è "Accendi un riflettore sulle crisi dimenticate": chi aderisce cerca di attirare l'attenzione sulle crisi nei modi più diversi. In modo virtuale, attraverso il sito Crisidimenticate.it o Facebook. Oppure partecipando in prima persona o organizzando un FlashMob nella propria città, proiezione di filmati, mostre fotografiche, dibattiti. Qui entrano in gioco gli speciali "cartelli stradali" (in forma di adesivi e cartoline) creati dagli studenti dell'Istituto europeo di design di Milano.
21 aprile 2010  -  Corriere della Sera