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PIÙ CATTIVE DOPO L´INVERNO RIGIDO ECCO LE ZANZARE DELL´ESTATE 2010
L´allarme dalla Germania. E in Italia si corre ai ripari. Arriveranno presto: già a metà maggio. E solo un terzo dei prodotti in vendita saprà combatterle.
Si diffondono i rimedi naturali: pipistrelli, pesci rossi e piante con proprietà repellenti.
ALESSANDRA RETICO
ROMA - Zanzare 2010, generazione parecchio pungente. Arriveranno presto, saranno milioni, molto affamate in tutta Europa. L´inverno freddo secco non le ha intorpidite, sanno adattarsi, si sono trasferite in città. Le prime già a metà maggio, ma continueranno per dodici generazioni a svolazzare nella nostra vita, dunque per tutta l´estate. Benvenute (si fa per dire). I vari ddt d´altra parte sono inutili, o quasi secondo la Stiftung Warentest, l´ente tedesco che testa i prodotti in commercio: su 21 creme e spray antizanzare solo un terzo sono risultati efficaci come ieri ha raccontato Die Welt lanciando in prima pagina l´allarme per tutti i cittadini comunitari: saranno più cattive e assetate che mai.
L´Italia dei rimedi si attrezza, vedendole schiudersi allegre ai primi soli di questo mese: pesci rossi, pipistrelli, piante respingenti. Ordinanze dei comuni, ogni cittadino sia vigile nella manutenzione dei pozzetti, delle piscine, delle acque stagnanti. Altrimenti multe salate. Perché è una lotta, e non sempre efficace. Ecocompatibile sì: in molti comuni, vedi Cremona, nelle piazze sorgono ovunque le "bat box", piccole tane di legno artificiali per accogliere i pipistrelli, gran divoratori di insetti: fino a duemila al giorno. E così ha deciso Godega Sant´Urbano (Treviso) dove il sindaco Alessandro Bonet punta sulla campagna "Adotta un pipistrello". L´amministrazione si è impegnata a mettere le casette per i chirotteri in alcune aree verdi e nei giardini delle scuole, invita i cittadini a fare altrettanto. Schierate anche le catambre, piante che contengono una sostanza repellente, il catalpolo, e che verranno sistemate nel primo giardino pubblico "zanzare free". Fino a ottobre a Ravenna è iniziato un programma territoriale di contrasto: trattamenti nei pozzetti stradali, aree verdi, scuole. Ordinanze ferree per i cittadini che devono: evitare acqua stagnante in spazi aperti, tenere sgombri cortili e giardini da erbacce, sterpi e rifiuti. Controlli della polizia municipale, sanzioni fino a 516 euro per i trasgressori. La Regione va giù duro visti i due casi di virus da West Nile registrati lo scorso anno. E così controlli attenti a Forlì per chi non procede secondo le ordinanze del comune, due in vigore dall´inizio del mese. Interventi chimici e naturali a Spoleto nelle zone pubbliche, anche qui regole stringenti, multe fino a 100 euro. A Bologna prodotti antilarvali ovunque, e un invito a comprare pesci rossi: belli e utili, mangiano dalle larve agli adulti (di zanzara). È la soluzione che piace di più anche a Claudio Venturelli, entomologo, Ausl di Cesena: «Ben vengano le bat box, ma la zanzara tigre vola di giorno, e il pipistrello come è noto di notte. Nessuna prova scientifica sulla repellenza di alcune piante. Meglio i pesci rossi, e i corretti comportamenti dei singoli: pulire i giardini, evitare l´acqua stagnante».
Tremiladuecento le specie nel mondo, 70 in Italia, ma non è detto che non ne arrivino altre, come la temuta Aedes Aegypti: trasmette la febbre gialla. Quella comune non è da meno, porta la West Nile, tre casi nel 2008 e nove nel 2009. L´integrazione perfetta l´ha realizzata la Tigre (Aedes albopictus), immigrata arrivata a bordo di copertoni dall´Asia e ormai zanzara di città. In Emilia Romagna ha trasmesso nel 2007 l´epidemia di Chikungunya, e quest´anno va data tutt´altro che smunta. «I cambiamenti climatici, 0,4 gradi in più in dieci anni, hanno favorito la loro crescita» spiega Venturelli. «Un buon rimedio è un batterio, il Bacillus thuringiensis israelensis, in commercio, è efficace». Il freddo dell´inverno non le ha toccate, nei tombini resistono fino a meno 5 gradi. Tigri sì, ma metropolitane.
LA REPUBBLICA 5 MAGGIO 2010