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MAREA NERA NEL GOLFO DEL MESSICO. GLI SCIENZIATI: PRESTO MORIRANNO TARTARUGHE, SQUALI, DELFINI
Le spiagge e le paludi costiere colpite per centinaia di chilometri dalla marea nera sono ancora il minore dei problemi.
Il Golfo del Messico è contaminato sott’acqua molto più che in superficie. Fra non molto, dicono gli scienziati, si vedranno i cadaveri di squali, delfini, tartarughe.
Il petrolio sgorga da40 giorni dal pozzo Bp, e i disperdenti usati per mascherarne l’impatto sembra che abbiano soltanto peggiorato la situazione: l’intera catena alimentare risulta avvelenata. Smantellata pezzo per pezzo.
Le conseguenze? Sono a rischio 8.300 specie di esseri viventi. Tutte quelle che popolano la zona. Lo affermano gli esperti interpellati dal quotidiano britannico Independent.
Si conoscono bene gli effetti del petrolio che si riversa in mare anche in enormi quantità dalle petroliere. Ma qui è diverso: sgorga a 1500 metri di profondità. Una cosa mai vista prima.
E mai visto prima è anche un uso così massiccio di disperdenti, anch’essi tossici: ne sono stati buttati in mare ormai tre milioni di litri. Nientemeno.
I disperdenti frammentano il petrolio e lo distribuiscono lungo tutta la colonna d’acqua, così che non appaia in superficie. Nelle profondità del Golfo del Messico ci sono enormi distese di “nuvole” velenose formate da goccioline di petrolio e disperdenti.
Il plankton e piccoli animali, come i gamberetti, si contaminano venendo a contatto con queste “nuvole”.
Plankton, gamberetti eccetera sono alla base della catena alimentare. O muoiono – e allora non c’è più cibo per le altre creature – o si imbrattano di petrolio e disperdenti, portandoli con sè nello stomaco dei predatori.
Viene appunto smantellata la catena alimentare della zona. Tutte le creature legate al mare ne subiranno gli effetti per chissà quanto tempo. E in questo senso tutte sono a rischio.
Gli scienziati interpellati dall’Independent dicono che presto si vedranno gli effetti di questa situazione: cioè appunto i cadaveri di squali, balene, tartarughe, delfini.
Sull’Independent gli effetti della marea nera del Golfo del Messico sulle creature del mare
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