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adriana_nav_01STORICO INCONTRO CON MARA,  IN UN MOMENTO IN CUI LA MADRE CELESTE INSISTE NEL SUO RICHIAMO DI MISERICORDIA E DI AMMONIMENTO
È stato difficile per noi controllare l’emozione che ci ha avvolto durante la riunione di tutte le arche del mondo il 21 novembre del 2009 a Rosario-Argentina. Si è trattata di un’ iniezione energetica per il nostro fisico e la  nostra anima. La missione di Giorgio, come annunciatore della seconda Venuta di Cristo insieme alla denuncia dell’anticristo, entrava inesorabilmente a fare parte di noi stessi, delle nostre vite, della nostra esistenza, il senso del nostro vivere. Può incutere un po’  di timore dire queste parole, ma è stato come identificarci, nel significato più profondo, nel nostro compromesso di dare la vita per l’opera... Una disponibilità –non fanatica, è chiaro- che dovrebbe trascendere dai nostri stati di animo temporali, dei nostri capricci del momento, delle nostre debolezze di esseri umani. Questo è necessario se realmente desideriamo accompagnarlo (perchè possiamofdare un passo indietro), nel compimento della sua ultima missione che lui, fedele a Cristo, alla Vergine, con coraggio e fermezza, continua a portare avanti.
Se ricordiamo le cronache scritte sull’evento di Rosario, molte delle cose che Giorgio ha detto in quella occasione sono iniziate ad avverarii appena iniziato il 2010.
Abbiamo seguito molto da vicino i suoi  passi in Italia –così come ci aveva chiesto di fare, e aspettiamo con ansia la sua nuova visita in Latinoamerica i primi di giugno di quest’anno 2010. Sono trascorsi oltre 6 mesi dalla sua ultima visita in Uruguay. Le ultime due riunioni di arca a Montevideo furono l’11 e il 18 novembre del 2009.
Proprio  mercoledì 18 novembre la nostra sede dell’arca di Montevideo, ha ricevuto per la prima volta la visita di Mara Testasecca, un evento storico per noi data l’importanza che questa donna riveste nell’opera di Giorgio Bongiovanni. In quell’ occasione Giorgio ci ha annunciato per la prima volta la richiesta sommamente importante della Madre Celeste tre giorni prima, il 15 novembre 2009, a Peña Blanca (Villa Alemana), Cile. Gli ha dato anche una data, 13 maggio 2010, per esaudire questa Sua richiesta: un video documentario da diffondere nel mondo con tutti i Suoi messaggi e le apparizioni più importanti in tutto il mondo.
Siamo giunti a quella data ed è nostro desiderio immortalare sottoforma di cronaca quell’ultima riunione dell’arca di Montevideo, quel mercoledí 18 novembre 2009.
Apre l’incontro Daniel Amaral che racconta della prima volta che ha incontrato Giorgio e Mara che oggi è con noi e legge un poema di benvenuto che ha scritto dedicato a lei:

Mara... che vieni dal mare di Italia…

A te che vieni dal mare di Italia,
che hai camminato lungo i fiumi, i laghi, i ruscelli della nostra Madre…
A te che hai sostenuto il calice vivente nelle tue braccia,
compagna di ore amare e dolci.
A te che non avrai altro premio che quello riservato da Cristo stesso
per uno dei suoi angeli sulla Terra..
A te che oggi doni la tua vita per i pargoletti,
per i nostri bambini che sono i santi innocenti.
A te che oggi ritorni in queste terre del sud, che sono anche le tue terre,
la tua casa, il tuo focolare
A te che sai soltanto donare amore incondizionato ai tuoi simili,
Benvenuta ancora una volta
Che un sorriso tuo basterà per sanarci, sorella Mara
che viene dal mare di Italia

Erika: "Per coloro che non sanno chi è Mara o che non l’hanno mai vista voglio dire che quando Giorgio ha ricevuto le stigmate Mara faceva parte dell’arca e Giorgio ha sentito che lei doveva accompagnarlo in tutti i suoi viaggi, erano i momenti più duri –ricordate che Giorgio aveva 26 anni e la responsabilità assunta era enorme – e se lui ha compiuto la sua missione è stato grazie anche ad una persona come Mara che lo ha sostenuto. Lo fa ancora oggi, sostiene anche Giovanni, il figlio di Giorgio, portando avanti Funima International. Se c’è un simbolo di sacrificio e di dedizione nll’opera, dopo  Giorgio, questa è Mara. C’è un carisma speciale in lei, non c’è  video ripresa di Giorgio in cui lei non sia presente ed è per questo motivo che il Cielo ha voluto che stia insieme a noi a Rosario e che adesso sia seduta qui con tutti noi. Sei un simbolo per tutti noi e ti vogliamo bene.
Mara: "Adesso sono emozionata e non è facile parlare. Voglio salutare tutti voi, ci sono molti volti che conosco, ma non ricordo i nomi, però non dimentico i momenti vissuti. Vedo che mancano diverse persone perchè circa 70 andranno in pulman a Rosario. Una parte importante della mia vita e di quella di molti fratelli, quella parte che anima il nostro spirito a cambiare la condizione umana è il miracolo di Giorgio Bongiovanni. È qualcosa che non nasce da un ragionamento freddo “faccio questo sacrificando quello…” NO! è qualcosa che si sente dentro; non è un contratto, uno statuto, è qualcosa che trascende dalla condizione umana, significa riconoscere che si sta manifestando qualcosa che può cambiare il sistema. Qualcosa che va al di lá della condizione umana si è manifestato nelle stigmate di Giorgio Bongiovanni e questo è molto importante, è un onore, non è un sacrificio. È, come dice Daniel, come un’onda di mare, adesso che ho qualche anno in più e ho viaggiato molto, me ne rendo conto che quando è l’amore, lo spirito a manifestarsi rimane il seme. Adesso ci tocca vivere una tappa difficile, lo vedremo con i nostri occhi, è necessario per crescere. Io ho chiaro questo concetto, abbiamo il vantaggio di avere Giorgio accanto a noi, di ricevere un messaggio, una direttiva. Ecco perchè non bisogna viverlo come un sacrificio. Io posso dire che ho ricevuto moltissimo, ma sento che non ho dato molto, la tappa che ci tocca vivere prima della manifestazione del Figlio, Gesù, è una preparazione. È un onore essere vicino a Giorgio, è un insegnamento che ti tocca dentro, non è un sacrificio, almeno io non lo sento così. Lo è per Giorgio, per la sua famiglia, per Lorella, che è una grandissima amica mia, e vi manda un abbraccio a tutti- il suo esempio di vita è stato illuminante per le donne vere. (A questo punto Mara non riesce a contenere le lacrime). Perchè in questo cammino abbiamo avuto tante prove, perchè vediamo le cose sotto un’ottica umana. Lei ha avuto sempre presente il sacrificio di Giorgio, prima che si manifestassero le stigmate lei sentiva che il suo spirito non era di questo mondo e che era molto difficile per lui vivere in questo mondo. Bene, adesso sta arrivando Giorgio".
Giorgio: "Buona sera, prima ho un regalo, le bambole di Sonietta per le bambine della mensa (Elena Barboza, responsabile della mensa prende il regalo e ringrazia Giorgio). Vi  presento Mara. Bella Mara, eh?, un essere molto speciale per me, per la mia famiglia. La stanno aspettando a Rosario. Daniel, quello che hai scritto per Mara è molto bello, bisogna pubblicarlo. Visto che avete Mara qui, approffitatene. In Cile ho avuto l’apparizione della Madonna e ho ricevuto un messaggio molto importante nello stesso luogo dove apparve ad un ragazzo, Miguel Angel Poblete, un ragazzo giovane che è morto nel 1987. Quando la Madonna “si ritirò” soffrì moltissimo. Dovette affrontare grandi prove, debolezze umane, il demonio lo ha attaccato forte, è morto alcolizzato, era diventato un transessuale e nessuno lo aiutò, ma non ha compromesso la sua esperienza. Questo fatto ha provocato grandi traumi nelle persone che lo seguivano che erano tantissime. Fino il 1987 ha avuto le stigmate che apparivano e scomparivano, oggi il luogo dell’apparizione è meta di pellegrinaggio. È grave quello che gli è successo, ma è un avviso per tutti i veggenti. Il giorno che io terminerò la mia missione, dato che ho la fortuna di avere tanti amici, fratelli e famiglia che hanno cura di me, penso che non cadrò nella disperazione come questo ragazzo. Lui non ha avuto questa fortuna. Non dimenticate che siamo tutti peccatori. Non dimenticate che gli Apostoli, quando rimasero senza Cristo, lo tradirono. Pietro, che è stato San Pietro, lo ha rinnegato. In quel momento ebbero delle debolezze che in seguito superarono. Non possiamo giudicare questo ragazzo per essere caduto in questa gravissima situazione, comunque sia, io ho avuto l’Apparizione della Madonna in questo luogo sacro e mi ha dato questo messaggio: Dal cielo alla terra. È desiderio del mio spirito, figliuolo mio, che tu diffonda, ancora una volta, i messaggi di misericordia e di ammonimento che il mio cuore immacolato ha trasmesso al tuo spirito e ai veggenti nel mondo durante le apparizioni dove io mi sono manifestata. Si figliuolo, desidero che tu diffonda i miei messaggi che i figli di Satana hanno voluto mantenere segreti. Io ho manifestato ai miei figli del mondo miracoli visivi e auditivi, miracoli attraverso suoni ed immagini che i miei angeli hanno appalesato ai quattro angoli della terra. Ho annunciato a tutti la prossima manifestazione con Potenza e Gloria del mio santo figlio il Cristo. Ho annunciato la divina giustizia del Padre se fosse venuto meno il ravvedimento dell'umanità. Desidero, figliuolo mio, che tu componga questo celeste mosaico visivo-auditivo con l'aiuto dei fratelli che ti accompagnano entro il 13 maggio 2010 perché i tempi si sono accorciati. La luce del mio Santo Figlio il Cristo sia sempre in te figliuolo.
La Madonna mi ha chiesto che entro il 13 maggio 2010 io diffonda un video che lei definisce un celeste mosaico visivo-auditivo, Che bella frase!-, mi chiede di diffondere tutti i Suoi messaggi che sono stati occultati. Io conoscevo la storia del veggente Miguel Angel Poblete, mi ha sempre emozionato. Nel 1983 Eugenio aveva un apparecchio di onda corta –a lui piaceva leggere notiziari, ascoltarli- trovò una trasmissione radio che parlava dell’apparizione di questo ragazzo in Cile. Miguel Angel  mentre stava dando in diretta il messaggio. Chiamò in Cile, a César (César Díaz) e gli disse: “Cerca notizie su questa apparizione che abbiamo sentito nella radio nazionale cilena, di Miguel Poblete”. Eugenio piangeva emozionato “Giorgio, questa è un’apparizione, bisogna pubblicarla in Nonsiamosoli". Il messaggio a Miguel Angel in un certo modo era più chiaro di quello di Medjugorje o Garabandal, perché annunciava il Ritorno di Cristo, degli ufo e questo mi ha causato molta commozione. Il veggente diceva: "La Madre mi dice ufo", "la Madre mi parla della Seconda Venuta di Cristo”. Il veggente sanguinava dalla testa e Eugenio piangeva. Il giornalista che stava intervistandolo in diretta iniziò a gridare: “l’ostia! l’ostia! l’ostia!". Il veggente aveva la bocca aperta e apparve un’ostia dal nulla, il pubblico era lì, lo vedevano tutti. Di fatto il ragazzo fu denunciato perchè alcuni pensavano che Pinochet stesse tramando qualcosa con i militari e che stavano organizzando questa apparizione. Ma in quel momento il veggente disse: "che Pinochet la smetta di imprigionare la gente", "che i militari la smettano con gli omicidi”. Questo mi dimostrò che non c’entravano i militari, perchè diede un messaggio contro di loro. Il demonio vuole distruggere i veggenti, i contattati, i mistici, e ancora di più, il messaggio. Lui vuole che il messaggio di Fatima scompaia, non gli interessa Poblete o Giorgio, ma non vuole che si faccia conoscere il messaggio di Fatima, che è stato occultato e la veggente Lucia è stata rinchiusa per anni in un convento. Ci sono libri che sono stati occultati. Per questo motivo Eugenio si è emozionato ascoltando il veggente e lo ha voluto vivere con me. Eugenio era troppo profeta e adesso capisco molte cose, per questo motivo il cammino mi conduce adesso a Peña Blanca.
Faremo questo video sui messaggi di Poblete, di Fatima, di Giorgio, cose che non sapete, faremo conoscere i messaggi della Madonna che sono stati occultati. Non so perché prima del 13 maggio 2010, forse perchè la Madonna dice che i tempi si sono accorciati o perché da quí al 2012 gli eventi si intensificheranno, o forse perchè dopo non potrò muovermi per il mondo tanto come adesso. I messaggi della Madonna sono stati tenuti segreti, per questo è triste. Lei desidera che siano raccolti tutti i Suoi messaggi in uno solo che riporti tutto ciò che ha detto: la Seconda Venuta di Cristo, il grande castigo, le catastrofi, il Terzo Segreto di Fatima e il contatto con esseri del cosmo. Il perchè delle stigmate.
In Cile si è formata un’arca, con Luis Ayala che voi conoscete. Abbiamo tenuto una conferenza a Viña del Mar, c’èrano persone da tutto il Cile e penso che ritorneremo. Erika, tu sei stata in Cile, vero? Hai scattato delle bellissime foto. Veramente è stata una sorpresa per me la visita della Madonna, della quale io non mi sento degno. Il motivo per il quale la Vergine parla ad un peccatore come me è che Lei sa che io non ho nessun condizionamento e che non rimarrò in silenzio, Lei sa che dirò tutta la verità. Lei ha detto: “Tu sani il mio cuore, sei l’ultima speranza per me”. Non so perchè abbia detto questo, sinceramente non lo so, ma lo farò. Questa è la sintesi del mio viaggio in Cile.
Sto aspettando un messaggio che il Cielo mi darà, ancora una volta, sul fallimento totale, l’ipocrisia sfacciata, senza vergogna, la blasfemia della riunione della FAO sulla fame nel mondo. (Giorgio fa riferimento al Vertice Mondiale della FAO sulla sicurezza alimentare che si è tenuto dal 16 al 18 novembre del 2009 a Roma, dove si è evidenziata l’assenza dei paesi più ricchi. Si è conclusa con un accordo sulla carta per combattere la fame nel mondo, che rischia di rimanere nel nulla di fatto perché non sono stati precisati né l’origine né la quantità di fondi necessari).
Sto cercando di informarmi molto sui temi trattati. La prima cosa evidente è stata l’assenza dei potenti. Il Papa era lì ed è stato corretto ma diplomatico, non ha parlato in modo incisivo come dovrebbe fare un rappresentante di Cristo, dovrebbe gridare. Berlusconi mi ha fatto quasi vomitare, perchè si è messo a raccontare barzelette, mi vergogno di ciò che ha detto. Il documento finale del vertice recita solo che “bisogna aiutare i bambini”. Nessuno ha accolto la richiesta del presidente della FAO di una somma precisa, nessuno gli ha risposto. Ma il presidente della FAO –anche se lui non mi piace- che è un senegalese, ha detto una cosa giusta, si spendono 1.350 milioni di euro per la fabbricazione di armi. Veniva chiesta una mollica di pane per i bambini –se comparato a quanto si spende in armi. Sono triste, deluso, ma mi sento di lottare fortemente, noi siamo i soldati di Cristo, non dobbiamo avere paura di dirlo in faccia a questi assassini, allora aspetto che questo messaggio sia un grande ammonimento per il mondo. Ogni cinque secondi muore un bambino di fame nel mondo, lo ha confermato il Corriere della Sera, che è un giornale ipocrita e se lo dice è perché è così. Dobbiamo continuare con la nostra umile opera, chiedere al Cielo che i bambini si salvino, noi non meritiamo di vivere. Si devono salvare i giusti, i buoni. Il Sole provoca le catastrofi e io so, perché lo conosco, che è pronto come per Sodoma e Gomorra. Nella bibbia c’è scritto: “vigilate, perchè tutto questo avverrà istantaneamente”, avverrà mentre la gente sta lavorando, mangiando, sposando, partecipando ad una festa. State attenti, pronti, in un momento in cui la gente non lo aspetta, Lui ritornerà. Noi dobbiamo essere sempre pronti e preparare le nostre famiglie e i nostri amici a cambiare dentro. Perchè alcuni ascenderanno spiritualmente e altri fisicamente, ma solo quelli che lo meritano. Ci saranno due persone nel campo, uno sarà preso e l’altro lasciato, ci saranno due in un letto, uno sarà preso e l’altro no.
Ci vediamo venerdì, spero di viaggiare insieme a voi a Rosario, ma conoscete la mia condizione di salute, le stigmate, Mara ha scelto di viaggiare insieme a voi. Non posso fare delle profezie ma sento che qualcosa succederà, ma sicuro saremo tutti insieme.”
Erika: “La sensazione profonda che mi è rimasta a Peña Blanca è che la Madonna ci sta guidando”.
Giorgio: “La Madre è felice di quello che stiamo facendo. Un amico che mi visita spesso mi ha detto: “Lei è felice perché tu parli costantemente di suo Figlio”. È quello che voglio fare perchè non abbiamo molto tempo. E adesso più che mai. Il Vangelo è un grande tesoro nascosto, se l’umanità lo prendesse seriamente avrebbe una grande filosofia cosmica, perché esso da la soluzione su come vivere, su come deve essere la nostra società, come deve essere la nostra economia, perché Cristo è stato un rivoluzionario”.
Il venerdí seguente, 20 novembre 2009, Mara ha viaggiato con noi a Rosario, Argentina. Non pretendiamo farne oggetto di cultoi, ne idealizzarla, tutto il contrario, vogliamo lasciare scritto quello che è significato per noi conoscerla; un giorno si dovrà sapere chi ha accompagnato questo uomo che ha fatto dell’Opera di Cristo la propria vita, chi ha caricato sulle proprie spalle insieme a lui l’enorme responsabilità di compiere il mandato della Vergine e di Gesù.
Mara, una donna di media  altezza, magra, con gli occhi molto chiari, dai movimenti delicati e semplici. Appena inizia a parlare rivela la sua enorme simpatia, la sua franchezza, la sua spontaneità, ma allo stesso tempo, la profondità della sua anima, la sicurezza e l’impegno in quello che fa. È una di quelle persone che senza rendersi conto penetrano dentro con le loro parole. Ci ha raccontato qualche anedotto sugli inizi dell’opera di Giorgio che ci ha catturato, ci ha fatto immaginare tre giovani, Giorgio, Lorella e lei, che insieme in un appartamento hanno vissuto il più grande segno che Cristo può darci della sua presenza, un segno vivo, le stigmate che sanguinavano dal corpo di uno di loro… e si sono compromessi, hanno fatto il patto di accompagnarlo insieme a questo segno. Sono trascorsi anni e continuano a rispettare questo patto. Lei parla di Giorgio, coniugando le parole, con la semplicità del vissuto. La grandezza nella quotidianità, l’umano insieme al mistico, non c’è separazione tra la vita di oggigiorno e la vita spirituale. Vedere lei è un po’ come vedere Giorgio. Più tardi abbiamo potuto costatare durante il viaggio a Rosario che quello che diceva era vero, le piacevano questi viaggi perché “non sono brevi”. Non ha sprecato nemmeno un minuto, ha conversato con ognuno di noi, parlandoci dell’opera, lasciando in ognuno di noi quel seme di cui ci ha parlato. Tra risate e foto, dimostrazioni di affetto, non ha trascurato ne dimenticato perchè ci trovavamo lì. A Rosario ci ha commosso tutti fino alle lacrime, con le sue parole ha disegnato una specie di film, non tanto di tutti gli eventi di questi anni, sarebbe impossibile, ma di cosa ha significatoper lei  accompagnare Giorgio, cos’è la sua Opera. Mara è una donna in azione, da quando Giorgio è arrivato in Uruguay, nel 2004-2005 lei è diventata la responsabile di Funima International, che porta avanti insieme a Giovanni, ha ben presente che Funima rappresenta l’intento di alleviare la sofferenza di tanti e tanti bambini nel mondo e un’opportunità di sanare lo spirito di coloro che si commuovono e collaborano con dedizione.
Conoscere lei non è stato soltanto conoscere una persona, ha significato conoscere più profondamente la famiglia di Giorgio, di Lorella, dell’enorme donazione di sè stessi che tutti hanno fatto, dell’amore che hanno messo nelle loro azioni, e certamente su Giorgio stesso, su quei sacrifici di cui lui non parla, di quella intelligenza e disciplina che pratica e insegna a tutti coloro che lo circondano e che hanno dato la loro disponibilità, della passione e determinazione, dell’ubbidienza. Ubbidienza e amore profondo di fronte ad ogni richiesta della nostra Madre Celeste.

Montevideo (Uruguay)
19 maggio 2010.

Adriana Navarro.
Domingo Silva.