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giorgioDi Carmen de Huertos 
Buenos Aires  
Circa un anno fa Giorgio Bongiovanni, dai microfoni di Radio Mantra, convocò tutti i gruppi spirituali, tutti i gruppi che lottano a favore della vita, tutte le organizzazioni sociali e tutti coloro che si preoccupano del nostro pianeta, a partecipare ad una manifestazione a Plaza de Mayo.  

L'Associazione Del Cielo a la Tierra, coordinata dal Dr. Juan Alberto Rambaldo, accolse la convocazione di Giorgio e iniziò da subito a lavorare all’organizzazione dell’evento con la collaborazione del Movimento Argentina No Nuclear, il quale nacque in seguito alla manifestazione organizzata dagli alunni di una scuola della città di Las Parejas, provincia di Santa Fe e che accese la scintilla che avrebbe stimolato i gruppi ambientalisti, sociali e persone che lottano a favore della vita ad unirsi.  

Il movimento Argentina No Nuclear ha ispirato la nascita di altri movimenti in altri punti del paese: Movimento Argentina No Nuclear di Buenos Aires, con Noelia Bernardone, Juan José Méndez ed altri, il Movimento Argentina No Nuclear di Rosario con Bruno Alod, Patrizio Alod, Matías Guffanti ed altri, e rappresentanti appartenenti anche all'Argentina No Nuclear di Paraná, Santa Fe, Las Rosas, Cañada de Gómez, San Genaro, Neuquén, Rio Negro, ecc. Ha aderito anche il Movimento Zárate-Campana, coordinato dall’Ing. Agustín Saiz e da Paola Becco, insieme ad altri gruppi ambientalisti come UAC, Greenpeace, Conciencia Solidaria, MACH, ACCAEE, ANTIMAFIA DOS MIL ARGENTINA, TERRA VIVA, RENACE, ed altri. La data scelta per l’evento: il  19 Aprile e Giorgio Bongiovanni sarebbe stato tra i principali relatori.   
Presenti alla manifestazione rappresentanti di differenti movimenti ambientalisti dell'Uruguay, del Cile, adesioni sono pervenuti anche dal Brasile e dal Paraguay.  Hanno preso parte anche alcuni deputati nazionali.  

Il giorno dopo si è tenuta una riunione di arche alla quale hanno partecipato fratelli di diverse parti dell'Argentina, Uruguay e Cile.  
Giorgio, con la sua magistrale saggezza ed amore incondizionato verso l'opera e tutti noi, ci ha parlato di concetti fondamentali per il nostro futuro agire.
Ci ha esortato come sempre, e come farà fino al suo ultimo respiro, a “Stare uniti”, e ha aggiunto che non possiamo salvare le nostre anime se non siamo uniti, se non ci amiamo. Non basta diffondere il messaggio, possiamo diffondere il messaggio a centinaia o migliaia di persone ma se non siamo uniti non entreremo nel Regno di Dio. Per il Maestro il centro del messaggio è essere uniti e la diffusione è la sfumatura. Ma entrambe le cose devono andare insieme.  
Ha anche detto che bisogna cercare la verità e la giustizia con autorità, ma con umiltà, non allo scopo di cercare potere. Quindi ha risposto alle domande dei fratelli presenti.  
 
Rosario  
A Rosario si è tenuta una riunione di arche per i fratelli a cui è stato impossibile recarsi a Buenos Aires, dove Giorgio ha continuato a dare i suoi insegnamenti.  
Ha detto che siamo tutti pescatori, pescatori di anime, che dobbiamo rimanere sempre in attesa e pronti quando le anime arrivano da noi per essere risvegliate.  Noi siamo stati pescati da altri pescatori e ora la nostra missione è quella di risvegliare anime, è il nostro compito, il nostro dovere, il nostro compromesso con Cristo.    
Dobbiamo restare lì a pescare, benché non tutti mordano l'amo, fino all'ultimo respiro, se crediamo che Gesù ritorni.
Ci ha detto che noi siamo fortunati di avere conosciuto la verità più ecumenica, quella che offre il nuovo Regno anche a chi non crede, ma che lavora a favore della vita, perché Cristo ci premia se vogliamo giustizia per gli altri e non per noi.
Ha parlato della paura. La paura è la tentazione più grande, paura di perdere il lavoro, i figli, la famiglia, la fede, di non avere denaro, di perdere la casa. Molte sono le paure, ma il rimedio per la paura è la fede.  
Ha continuato rispondendo alle domande dei fratelli.  
 
Las Parejas
Giovedì 26 è accaduto un fatto molto importante, una veggente si era recata a Las Parejas dietro richiesta della Madonna e si è incontrata con Giorgio Bongiovanni che, non per caso, quello stesso giorno era arrivato in città.   

Venerdì si è tenuta una nuova riunione delle Arche durante la quale sono stati proiettati i video della manifestazione di Plaza de Mayo, realizzato da Studio3 SRL, svoltasi in contemporanea a Rosario organizzata dai giovani dell’Arca di Rosario.  
Giorgio ha aperto l’incontro dicendo che il Cielo è contento e ci ama quando ci vede protagonisti di eventi come quello di Plaza de Mayo, lo stesso quando vede le azioni a favore della vita di altre comunità nel mondo.
Il Cielo vuole la nostra unione, è a favore della giustizia e ci sostiene.
Quindi ha letto il messaggio riferito alla partecipazione del Re Juan Carlos in un Safari, in risposta alla sua richiesta al carica di sete di giustizia.
http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2012/4203-uno-dei-vostri-re-della-terra.html

Giorgio ha continuato dicendo che non dobbiamo arrenderci, dobbiamo resistere, perchè siamo l'avanguardia di un esercito che vincerà la guerra. L'esercito che è dietro questa avanguardia è il Liberatore, il Salvatore.  
Egli sta dietro questa avanguardia.  
Ha proseguito dicendo che la paura sarà la prossima prova che dobbiamo superare, e va superata immediatamente. Dopo un lungo silenzio carico di emozione ha detto: “voi siete il mio popolo, non soltanto i miei fratelli, ma il mio popolo, la mia famiglia, la mia tribù, la tribù di Giovanni”.   
A questo proposito ha donato il rubino a Ramón Gómez, un apostolo, come lui lo definisce, perché testimonia la verità nella zona dove abita.   
Ha aggiunto che questo è l'anno della scelta… che noi abbiamo scelto, ma per alcuni potrebbe essere anche l'anno della perdizione, perché abbiamo scelto, ma la paura può farci perdere la chiamata. Non dobbiamo permettere che accada, l'unione è la chiave.  Dopo sono state poste diverse domande a Giorgio, tra cui quella di un giovane di meno di 15 anni, alle quali ha risposto una per una.

Abbiamo cenato insieme condividendo un momento di unione fraterna e ci siamo salutati con le lacrime agli occhi in attesa di un altro desiderato prossimo incontro.

Carmen de Huertos  
30 aprile 2012