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ACCORDO FRA LE INDUSTRIE MILITARI DEI DUE STATI: UN MERCATO DA 1 MILIARDO DI DOLLARI L´ANNO
Si alleano gli ex nemici dei Balcani Serbia e Croazia venderanno armi.
ZAGABRIA - La vita continua, il business chiama: a quindici anni dalla fine della guerra, Croazia e Serbia hanno firmato ieri un accordo di cooperazione militare che favorisce la riconciliazione dell´intera area - e gli affari delle industrie di armi dei due ex nemici. Molte delle conseguenze della guerra, come il ritorno a casa dei rifugiati, la protezione delle minoranze, i destini dei dispersi, sono ancora da risolvere. Ma l´accordo viene salutato unanimemente come un passo nella direzione giusta.
Uno dei due firmatari, il ministro della Difesa serbo Dragan Sutanovac, ha tenuto a definirlo «di grande importanza politica ed economica». Il suo collega croato Branko Vukelic ha chiarito: «L´importanza è dovuta a una possibile cooperazione fra le nostre industrie militari, che sono abbastanza complementari. Infatti è possibile che appariranno presto insieme sul mercato internazionale». A quel punto è stato Sutanovac a dare il quadro dell´industria militare serba: nel 2009 le esportazioni del settore hanno fruttato più di 650 milioni di dollari, e la previsione di fine 2010 è di un miliardo di dollari. Merito dell´aumento di produzione degli ultimi tre anni e delle crescenti commesse arrivate sia da Iraq e Stati Uniti che da Libia e Myanmar.
Dopo gli eccidi della prima metà degli anni Novanta, fra i due Paesi più grandi dell´ex Jugoslavia ci sono state anche contrapposizioni recenti, con rapporti tesi tra la Serbia e tutti gli altri Stati dell´area quando il Kosovo si è staccato da Belgrado dichiarando la propria indipendenza nel 2008. Ma quest´anno il presidente serbo Boris Tadic e quello croato Ivo Josipovic hanno fatto in modo di incontrarsi più volte. Alcuni giorni fa Josipovic ha anche commentato in anticipo con l´agenzia Reuters la firma di ieri, salutando l´accordo come «grosso segnale di normalizzazione e di buone prospettive future».
Restando al presente, le posizioni dei due Paesi nei confronti della comunità internazionale sono ancora molto diverse. La Croazia è entrata nella Nato nel 2008 e spera di entrare nell´Unione europea entro il 2012. La Serbia non chiede di far parte della Nato - dalla quale fu bombardata nel ´99 affinché ponesse fine alla feroce repressione degli albanesi in Kosovo - ma il ministro serbo Sutanovac ricordava ieri che avere aperto un dialogo entrando nel Partenariato per la Pace della stessa Nato nel 2008, insieme a Montenegro e Bosnia-Erzegovina, sia «per ora, una cornice sufficientemente buona entro cui cooperare».
LA REPUBBLICA 9 GIUGNO 2010