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Lo affermano due Ong del circuito Cluster Munition Coalition

Venti miliardi di dollari investiti da 138 banche in otto società che producono bombe a grappolo. Messe al bando appena dieci mesi fa dalla Convenzione di Oslo. La denuncia è di Ikv Pax Christi e Netwerk Vlaanderen, due associazioni non governative appartenenti alla Coalizione contro le cluster bombs.
Nel rapporto presentato oggi a Londra, denominato Worldwide investments in cluster munitions: a shared responsability, le due ong tracciano una precisa mappatura degli istituti finanziari di tutto il 
mondo in relazione alle bombe a grappolo. Distinguendo le banche virtuose da quelle che finanziano la produzione di queste armi. Nella lista nera sono menzionati istituti di credito affermati come la Hsbc (capofila con circa 650 milioni di dollari di investimenti), la Goldman Sachs, la Merril Lynch, la Deutsche Bank, la JP Morgan, Citigroup, Barclays e Bank of America. L'elenco comprende anche una banca italiana, Intesa Sanpaolo, per i propri rapporti con la statunitense Lockheed Martin, una delle più grandi aziende produttrici di armi al mondo.
http://it.peacereporter.net/articolo/18661/Gran+Bretagna%2C+banche+di+tutto+il+mondo+investono+nelle+bombe+a+grappolo