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“UFO E NEWAGE CONGRESS”

PARTE II
Istanbul – Turchia - Giugno 2009

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La Turchia ci riserva ancora moltissime emozioni e sorprese.
Finita la prima giornata del congresso i relatori e noi accompagnatori capeggiati da Haktan ci rechiamo al centro di Istanbul per consumare tutti assieme la cena. Arriviamo in un posto incantevole. Un ramo del Mar Nero costeggia le moltissime strutture ricettive che riempiono di colori e suoni tutta la costa. Radici d’acqua che penetrano con vigore e armonia la solida e anziana storia turca.
In questo affascinante scenario si inserisce la festa organizzata a nostra insaputa dall’amico Ahmed per i novelli sposi Antonio e Simona. Prato verde fino a bordo acqua, due tavoli addobbati di bianco come colombe innamorate. Un catering di prima classe e musiche da capogiro.
Siamo colpiti dall’ospitalità e dell’attenzione che ci hanno finora riservato.
La serata si consuma a tempo di candela.
Il giorno seguente, il convegno ci richiama ognuno ai propri posti. Pier, Antonio e Simona in sala al tavolo dei relatori ad assistere alla relazione del ricercatore messicano Jaime Maussan, mentre Fabio e io al solito banchetto allestito con i nostri DVD.
La sala sempre gremita di gente ad avallare anche oggi il serio lavoro svolto da Haktan e il suo staff. Dopo un rapido spuntino il pomeriggio diventa teatro di eventi cosmici.
Antonio è nervoso… sono appena le 14:50… esce dalla sala, mi invita a seguirlo fuori perché sente il solito richiamo interiore. Fabio e Simona ci seguono e ci posizioniamo in un prato adiacente l’ingresso del convegno. Un cielo limpido e privo di nuvole si anima con la presenza di un oggetto luminoso. E’ Antonio a segnalarlo. Filma tempestivamente il movimento di un oggetto bianco di energia, una tipologia ben nota ad Antonio, filmata e fotografata in varie occasioni anche da altri testimoni in varie parti del mondo.  Immediatamente ci raggiunge Yalcin Yalman, un importante testimone e “vigilantes” turco, che con la sua telecamera cattura anche lui i veri protagonisti del convegno. Timidamente fanno capolino oltre al personale dell’hotel, anche le moltissime persone giunte ad ascoltare i relatori… ignari che sarebbe stato solo l’inizio.
L’oggetto si fa riprendere per circa 5 minuti, tempo necessario a scolpire nelle coscienze dei testimoni la loro presenza pacifica e incisiva. Rientriamo tutti all’interno della sala a continuare a rivestire ognuno la propria parte per un attimo smarrita e unificata in un unico ruolo collettivo: la veste di testimone. L’astronave viene denominata da Antonio “deltoide” di tipo “geometrico variabile” a causa della struttura mutaforme manifestata durante la sua evoluzione.
Riprendo la mia postazione e cerco con tempestività un contatto attraverso Skype con i fratelli di Porto Sant’Elpidio in Italia per commentare e condividere l’accaduto. Dopo circa 30 minuti richiamano la mia attenzione moltissime persone che dalla mia sinistra escono dalla sala e si riversano nuovamente all’esterno dell’hotel. Un vero fiume in piena che con frenetico entusiasmo scavalca la diga dell’ufficialità e si lascia trasportare da un letto già disegnato.
Come un forte abbraccio, fanno da cornice ai due strumenti del cielo Yalcin e Antonio, già posizionati a riprendere una seconda manifestazione di questi esseri che irrompono nel nostro quotidiano torpore.  Assistono tutti all’evoluzione di una “sfera ad alta quota” che pulsa in direzione del sole scomparendo poi dopo 3 minuti dietro le nuvole, questa volta anche in compagnia della troupe televisiva nazionale appena giunta con un mezzo attrezzato. Un vero evento!
Il programma richiama tutti, relatori compresi, a presenziare la parte finale del convegno: “le domande dal pubblico”. Composti e un po’ disorientati, nuovamente rientriamo in sala attraversando un corridoio oramai familiare. Alcune persone rimangono fuori augurandosi che la giornata possa continuare a offrire loro ulteriori emozioni, che pochi minuti dopo sopraggiungono per Antonio, Pier e Simona per la terza volta.
Antonio sente nuovamente il richiamo e si posiziona al centro del piazzale. Proprio sopra la loro testa all’altezza dello zenit, una sfera ad alta quota sosta nel cielo blu. Jaime Maussan interrompe una sua intervista per assistere all’evento. Pier e Simona vedono ad occhio nudo la sfera nel cielo ferma. Ad un tratto compare accanto alla prima una seconda sfera più piccola che con un movimento fulmineo la supera passandola accanto.  Dal basso sale un boato! Tutti hanno visto! Dalla forte emozione Antonio intento a coinvolgere le persone presenti non riesce a catturare su nastro il “terzo atto”.
Come una fotocopia a colori rientriamo concitati in sala per la chiusura dei lavori. Pier nel frattempo si reca in camera a editare i video filmati da Yalcin e Antonio in un unico video da proiettare in sala. Nessuno dei presenti si alza fino all’arrivo di Pier.
Applausi e commenti.
Haktan lasciando alle spalle le porte chiuse del convegno, invita i relatori e noi accompagnatori ad un ultimo aperitivo prima della cena. Un tappeto di note percorrono i corridoi dell’hotel, un richiamo efficace ad indicarci la sala! Un’orchestra composta da quattro elementi ci accoglie festante. Ennesimo segno di stile che  sempre di più valorizza il giovane e determinato direttore d’orchestra: Haktan. Tra drinks e scambi di opinioni, ancora una volta Antonio richiama la nostra attenzione. Esce fuori e filma un quarto disco fisso nel cielo. Questa volta circolare, ben visibili e netti sono i lineamenti. E’ di color bronzeo canna di fucile. Non appena Antonio inizia a zoommare, l’oggetto con un breve movimento nel cielo limpido si nasconde dietro le alte mura dell’Hotel, per poi scomparire. Anche in questa occasione, molti sono i testimoni.
Un'emozione dietro l’altra. 
Abbiamo visto un film in 4 tempi. Gli attori protagonisti in cielo hanno catturato magicamente i nostri spiriti con un’ottima interpretazione tra movimenti e bagliori.
Un filosofo di cui non ricordo il nome, puntando il dito per far vedere ai presenti un astro, affermava che  le persone si soffermavano solo ad osservare la punta del dito. Qui ad Istanbul la punta del dito è rappresentata da questi mezzi, e il vero obiettivo è il Cristo, autore e regista del film che è sempre presente nella nostra vita manifestandosi nel sole.
“Sono veramente felice, dovrebbe andare sempre così”, questa è una delle dichiarazioni di Haktan
l’organizzatore del congresso che ci confida di non essere meravigliato in quanto sentiva tra lo staff e i relatori una bella vibrazione e armonia. Con queste parole ci invita a salire nuovamente sul bus per concludere tutti assieme la serata in una splendida gita in barca sul mare Bosforo.
Ad attenderci sulla prua è nuovamente Ahmed e la sua famiglia che ci invitano a salire a bordo.
Costeggiamo le bellissime sponde di Istanbul. Passiamo sotto imponenti ponti. Incrociamo piroscafi che ci proiettano in epoche più antiche. Le luci disegnano una cultura diversa e misteriosa. In questa atmosfera conosciamo altre persone, sempre amici carissimi di Haktan che avevano deciso di passare la serata con noi e conoscerci più a fondo. La serata si consuma tra un bicchiere di vino e  un sorriso.

Luca

Domenica 14 giugno 2009
Istanbul – Turchia - Giugno 2009

Alle 9:00 il nostro primo appuntamento lo abbiamo con Erich Von Daniken. Ultimo momento per approfondire la nostra amicizia prima di separarci definitivamente, in quanto parte dei relatori rientrano oggi, mentre Jaime Maussan, Guillermo, Roger Leir e consorte, Haktan e il suo staff e noi rientreremo il 18.
Ci scambiamo opinioni ed esperienza. Erich con gesto spontaneo e sincero ci invita calorosamente a Interlaken nella sua dimore per realizzare un’intervista sui suoi ultimi lavori e promettendoci di accompagnarci personalmente al Mystery Park. Unico parco a tema al mondo, da lui ispirato, sul contatto tra le antiche civiltà della terra e gli extraterrestri.   
In tarda mattinata ci prepariamo a lasciare l’hotel per dirigerci a Kumburgaz, località costiera nota per gli avvistamenti di Yalcin Yanman con l’obiettivo di realizzare uno speciale sulla sua esperienza.
Haktan molto fiero e felice ci mostra alcuni articoli usciti sui principali giornali nazionali a tutta pagina sul convegno, sui relatori e sugli eventi straordinari avvenuti nei giorni scorsi.
Antonio richiama l’interesse di altri giornalisti che ci raggiungono all’hotel per realizzare un’ultima intervista sui filmati da lui registrati. Dopo una breve ma interessante chiacchierata terminata con foto e abbracci ci salutiamo con i giornalisti e saliamo tutti nel bus per la volta di Kumburgaz a circa 40 km da Istanbul.  Una cittadina di villeggiatura dal sapore italiano anni 70.
Ci ospitano sempre amici di Haktan in una casa a vista mare. Sempre più ci conferma la generosità e l’amore che circonda Haktan e la nostra presenza. Persone semplici, umili e attenti ad ogni nostra esigenza.  Antonio per ricambiare il gesto, a modo suo ci fa partecipi nuovamente della sua straordinaria esperienza filmando delle sfere bianche passare velocemente sopra di lui tra la coreografia di nuvole silenti.
Il sole sta tramontando. Tutti noi intorno ad un tavolo fuori all’aperto commentiamo e organizziamo le ore successive. Jaime Maussan desidera restare assieme tutta la notte con Antonio e Yalcim affinchè possano in nostra compagnia filmare OVNI e documentare giornalisticamente questo evento unico.
La notizia arriva alla TV nazionale che tempestivamente contatta Haktan. Chiede di partecipare con due cameraman e un mezzo mobile per effettuare una diretta della nostra “notte bianca”. Accettiamo………
Sono molte le emozioni vissute in questi giorni. Non nascondo l’imbarazzo nel cercare di trasferirvi tutto ciò che accade in questa parte di terra turca. Eventi attesi ma nello stesso tempo inaspettati. Sguardi, sorrisi, gesti d’affetto, interviste, presentazioni,…. tutto così veloce che sono io stesso in ritardo con il presente.

 

VIDEO TV NAZIONALE (TURCHIA): http://www.segnidalcielo.it/ufo_roma_istambul.html

Un abbraccio fraterno

Luca

Lunedì 15 giugno 2009