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aliciaGLI ALUNNI SIAMO NOI

In questi tempi apocalittici, polarizzati, estremi, che stiamo vivendo, dove  è sempre più difficile respirare, dove il viaggio più esotico spesso è il semplice contatto con la natura, dove ci troviamo a correre dietro ai sempre più numerosi impegni che la società ci impone, con quel poco tempo che ci rimane per gli affetti, con uno sguardo senza emozioni con il quale cerchiamo di sopravvivere, una risorsa naturale di sopravvivenza a tanto dolore, a tanta ingiustizia, a tanta pazzia studiata ad hoc per confonderci fino a farci diventare semi-macchine, con l’unico intento
di continuare a servire il sistema… sarebbe consigliabile prendersi un attimo di calma e decidere con fermezza cosa desidera il nostro più profondo essere … continuare per inerzia ad essere dei robots che lavorano, mangiano, dormono, apatici, insensibili, con un muro davanti che ci allontana dal resto del mondo, da coloro che soffrono, da coloro che non hanno niente e che non si aspettano niente (e questa è la cosa più terribile).
Il cammino alternativo è quello della solidarietà, guardare con lo sguardo dell’Amore agli altri, quelli che soffrono, quelli dimenticati da secoli dalla nostra società.
Il cammino alternativo è quello del compromesso,  fare il primo passo per cambiare le cose, è la sete di giustizia, è l’integrità morale e etica e il rispetto permanente verso il prossimo.
Di certo esiste un’infinità di “strade” dietro ad azioni lodevoli, di certo ci sono tante “strade” come ingiustizie da risolvere. Noi,  fratelli che facciamo parte di quest’Opera, l’Opera di Giorgio, l’Opera di Cristo, abbiamo trovato nella nostra mensa “UN RAYO DE LUZ” (Un raggio di luce), il luogo fisico ed emotivo dove sviluppare questi concetti.
Questi bambini a cui manca quasi tutto, che vengono qui in cerca del pasto giornaliero (forse l’unico della giornata), in cerca di indumenti per affrontare il duro inverno, sono portatori di una elevatissima spiritualità , i loro occhi riflettono la speranza di un mondo migliore, pur vivendo nelle condizioni in cui loro vivono. Sono venuti per portarci un grande insegnamento e credo fermamente che saranno ricompensati da tanto dolore, essendo proprio loro il seme vivente della Nuova Era.
Sabato 15 agosto abbiamo festeggiato nella mensa., come ogni anno, il giorno del Bambino.
L’appuntamento era  fissato per la domenica, ma la previsione di temporali ci ha costretti ad anticipare di un giorno la piccola festa. Niente succede a caso e il giorno scelto era proprio quello dedicato alla Madonna, eravamo in sintonia con Lei.

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Una giornata splendida per il periodo, una parentesi di brezza tiepida nel duro inverno, che ci ha dato la possibilità di stare all’aperto.
Elena, suo marito Ariel e la loro figlia Liliana avevano preparato tutto con infinito Amore e attenzione, curando i minimi dettagli, regali personalizzati, accuratamente scelti con calma da Liliana, i “panchos”, gassosa, dolci e cioccolato che tanto sono piaciuti ai ragazzi.
L’Arca di Maldonado, rappresentata da quattro dei suoi membri, ha svolto un prezioso lavoro raccogliendo una quantità enorme di giocattoli, per la maggior parte nuovi.

Quando i bambini felici hanno iniziato ad andare via con i loro giocattoli e dolci, con un ampio sorriso sulle labbra, noi gli “alunni”, soddisfatti della giornata, siamo rimasti ancora un po’ a riflettere sui progressi della mensa. In così poco tempo abbiamo raggiunto degli obiettivi, un lavoro di gruppo, in armonia, in silenzio, nella semplicità, oserei dire con la saggezza di ognuno di essere cosciente del proprio ruolo.
Sicuramente la nostra analisi interiore ci porterà a valutare quanto abbiamo avanzato nel nostro cammino spirituale. Quanta saggezza abbia acquisito la nostra anima, quanto sia cambiato il nostro sguardo interno e esterno e se sia caduto il nostro velo di maya per riuscire a vedere la Verità.
Abbiamo ricordato le parole del nostro Maestro Giorgio:

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“L’azione è il cammino migliore e più veloce per evolvere”

Alicia Becerra.
Montevideo, Uruguay
17 Agosto 2009