Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
charlyDAL CIELO ALLA TERRA
 
CARLOS CARO E FRATELLI DELL’ARCA DEL MESSICO.
IL VOLTO DI CARLOS, LA SUA AMICIZIA, LA SUA UMILTÀ, IL SUO SPIRITO E LA SUA FRATELLANZA SONO LA PERSONIFICAZIONE DI TUTTI VOI, I MIEI FRATELLI DEL MESSICO. IL CIELO AMA IL MESSICO E IO SONO QUI PER ESSERE SERVITORE DELLE TERRE CHE CRISTO AMA, E MESSICO È TERRA BENEDETTA DAL PADRE ADONAY.
GRAZIE CON TUTTO IL NOSTRO AMORE E QUELLO DI CRISTO.
GIORGIO
 
1 Maggio 2013

Di Carlos Alberto Santana
 
Nel giorno che precedeva la partenza per l’Argentina, in occasione della riunione di tutte le Arche, vi erano ancora molte difficoltà da superare, spesso alimentate da noi stessi; forse per mancanza di consapevolezza verso ciò che un tale evento rappresentava all’insegna dell’amicizia, dell’amore cristico che si prova nell’incontrare i fratelli.
Finalmente il Cielo mi ha dato la possibilità di intraprendere questo viaggio per poi trasmettere i momenti vissuti agli altri fratelli messicani; purtroppo viviamo in un luogo di inquinamento mentale e indifferenza totale.
Dopo aver trascorso un lungo tragitto sono arrivato a Buenos Aires, per poi proseguire con destinazione Campana. Entrando nel salone, sede dell’incontro dove c’erano già i fratelli, ho trovato sorrisi, volti familiari, come se li conoscessi da una vita. Ho incontrato Giorgio e Sonia e, a quel punto, ho compreso il motivo per cui dovevo essere lì e la responsabilità di rendermi portatore di un messaggio importante per i fratelli del Messico: cioè che niente è perso, dobbiamo fortificarci perché avremo prove dure da superare, quindi manteniamoci uniti nell’amicizia, un tesoro che non lascia spazio al male se siamo insieme in una sola voce.
Mi sono reso conto in quel momento che le parole penetravano il petto e mi proiettavano in una realtà che trascende il mero incontro tra arche, adesso sono consapevole che era qualcosa di più. Non ho parole per descrivere le mie sensazioni, ascoltare le parole del nostro fratello Giorgio e la sua musica mi hanno fatto pensare al cosmo e al nostro Signore Gesù Cristo; so che Lui era lì insieme a noi. Anche se non potevamo vederlo Lui era presente, nonostante io non ne fossi  pienamente cosciente.
Con il trascorrere dei giorni, il desiderio di stare insieme a tutti aumentava sempre di più e mi sentivo una cosa sola con Giorgio e Sonia.
Abbiamo gridato di fronte all’impianto nucleare di Atucha, eravamo una cellula buona in mezzo a migliaia di cellule cancerogene, consapevoli che il nostro grido poteva aprire le coscienze alla verità. Bisogna dire no agli impianti nucleari e al sistema così nefasto che ci governa e tiene addormentati a causa dell’egoismo, rendendoci indifferenti e complici di un’enorme violazione nei confronti della Madre Terra. Queste parole ascoltate nella riunione delle arche risuonavano nel mio essere, vedevo la sofferenza dei bambini che si ammalano a causa di quel tipo di inquinamento, generato dalla malvagità estrema derivante dall’avidità di denaro.
Durante la conferenza, il mio fratello e amico Giorgio Bongiovanni mi ha trasmesso il valore dell’amicizia e dell’amore tra tutti noi, le sue parole hanno illuminato ogni cellula di coloro che erano lì ad ascoltare, in mezzo ad un’umanità immersa nell’oscurità.
Le parole di Giorgio vibrano ancora oggi dopo la sua partenza e le ho condivise con i fratelli del Messico: avere un cuore allegro, niente è perso e, soprattutto, il valore dell’amicizia.
In Argentina sono stato ospitato con amore e amicizia dalla mia amica Dora, con la quale ho parlato dell’Opera; penso che il Cielo abbia messo la Sua mano, così  sono riuscito a prolungare di qualche giorno la mia permanenza in questo bel Paese.
Alla vigilia del mio ritorno in Messico, questa mia terra così flagellata dall’egoismo, mi sono lasciato andare in un pianto profondo. Ho rivisto il volto di tutti i fratelli delle arche, i sorrisi, sentivo il desiderio di essere sempre con loro, perché mi sono sentito a casa e avrei voluto tanto che gli altri fratelli messicani avessero vissuto insieme a me momenti tanto significativi e intrisi di rivelazioni. Avrei desiderato trasmettere loro, in quel momento, le parole del nostro caro amico e fratello Giorgio che adesso sento così vicino: di non avere un cuore triste, ma allegro e tanta forza di fronte alle dure prove e tentazioni che potrebbero presentarsi in qualunque momento. Questo mi fa sentire che non siamo soli; abbiamo condiviso questa esperienza nella riunione della nostra piccola arca messicana, la quale forma un solo corpo spirituale insieme alle altre arche.
Grazie a Giorgio e Sonia per essere sempre vicini e presenti tra noi, per la loro pazienza e amore. Grazie Giorgio perché ci risvegli in questa addormentata esistenza, dove manca l’amore. Sappiamo che CRISTO ci ama e che bisogna lavorare a favore della vita e lanciare questo messaggio costantemente: RESISTENZA, RESISTENZA, RESISTENZA, parole del nostro calice vivente.
Nueva Tierra Messico
Carlos Alberto Santana
1 Maggio 2013