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lazzaretti antonioDi Antonio Caldarelli e Maria Marzullo

Prima parte

Titolo: da RE DAVID di Israele a PIPINO III detto il Breve Re dei Franchi, a GIOVANNA D’ ARCO di Orleans, a DAVID LAZZARETTI dell’Amiata,a GIORGIO BONGIOVANNI.

Per capire in modo riassuntivo la vita e le opere di David Lazzaretti, guarda caso, bisogna arrivare ai nostri giorni, vedendo in Giorgio Bongiovanni, COLUI che continua la Eredità di David per integrarla dei suggerimenti della Verità del “Consolatore”.



Molte “Azioni” o “Segni” sono comuni ai Due :

- Un “SEGNO” sulla Fronte, o “STIGMATE”;

- RIGENERAZIONE globale della CHIESA ;

- Cambiamento della Vita di COMUNITÀ ispirata alle Tre Virtù Teologali: Fede, Speranza e Carità ;

- PROGETTO di una Nuova SOCIETÀ basata su: “Uguaglianza dei Popoli” , “Giustizia” ,

“Istruzione” , “Equità Fiscale” e “Distribuzione della Ricchezza” ;

- La FRANCIA, con i suoi corsi e ricorsi storici, dalla “Pulzella di Orleans” alla Giovanna D’Arco di oggi.

- DESTINANO i Loro averi agli altri, e non tengono nulla per sé;

- Realizzazione delle Opere con il contributo economico volontario da parte di fratelli e fedeli consapevoli.

- La REDENZIONE: cammino ancora in Itinere.

- La Collocazione del CRISTO, come il Gran Monarca, in qualità di “RE DEI RE all’apice della Piramide.

- Ambedue REAZIONARI.
Per alcuni la parola reazionario significa “sovversivo”, in quanto non sta nei canoni costituiti.
Per altri, la parola reazionario è costituita da: “RE “ ed “AZIONARIO”, completandosi quindi in Principe - Re, dell’Azione.
- Ambedue “SEGNATI”.

Individuiamo solo il “segno” di David:
Esso è composto da due grandi “C", una capovolta all’altra.
Una “C” sta per la Grande CHIESA CATTOLICA di Pietro (come si evince dai suoi scritti).
l’altra “C” capovolta, può individuarsi in piccola “Comunità-Confraternita” di Giovanni.
Ambedue le “C” sono lambite dalla Croce di Cristo.
La Grande “C” resta immobile, mentre la “C”capovolta predispone all’attivismo.

Prima di arrivare al riassunto della vita e delle opere di David, dobbiamo collocare i personaggi di riferimento della sua Storia.

1) RE DAVID (Nibiru Arat Ra).

Nell’Ebraismo RE DAVID appartiene alla Tribù di Giuda ed è il Re di Israele.
Da LUI Discenderà il MESSIA.

Re David nasce nel 1040 a.C. a Betlemme. È un Pastorello un po' gracile e fatto ancor più strano nel mondo ebraico, con i capelli rossi. Fu scelto dal Profeta Samuele, inviato del Signore per
“ungerlo” come nuovo Re. Sconfigge il Gigante Golia con la sua fionda.
Divenuto Re voleva costruire un Tempio per custodire l’ARCA della Alleanza e voleva cambiare la “Liturgia”, in quel tempo ad appannaggio dei Leviti, per evolvere i fedeli israeliti alla comprensione della libertà nel cammino della Giustizia.
(si cita questo antico Re David, in quanto lo zio dotato di percezioni extra sensoriali accostava il nipote David Lazzaretti allo stesso Re).

Una curiosità per noi lettori: il sostantivo Ebraico del nome “AARON" sta a designare una “ARCA”.

2) PIPINO III detto IL BREVE (714 d.C.- 768 d.C.)
(questo personaggio viene citato in quanto compare nella vita di Lazzaretti come padre del figlio bastardo tale Manfredo Pallavicino il quale rivela che David stesso è il suo sedicesimo discendente).

Pur essendo al Trono di Francia il legittimo Re Childerico III, PIPINO il BREVE viene incoronato Re dei FRANCHI dal Papa, per l’aiuto che lo stesso apportò al papato nello scacciare i Longobardi dalla loro avanzata.
Fu così sancita la fine del legittimo Re dei Merovingi: Childerico III.
Il Papa si convinse che il titolo di RE appartenesse a chi esercitava il “potere” e non la  provenienza da “sangue Reale”.
Pipino il Breve fu così incoronato RE DEI FRANCHI da Bonifacio Vescovo di Magonza a Soissons.

La “UNZIONE” REGALE avvenne con uno speciale OLIO BENEDETTO che si rifaceva direttamente alla Unzione dei RE DI ISRAELE presente nella Bibbia.
Questo Olio era accostato alla leggenda della Unzione di un Antico RE.
L’Olio fu portato miracolosamente da una colomba allo Arcivescovo di Reims, San Remigio, per volere dello Spirito Santo.
E così la “nuova sacralità” arrogata dai CAROLINGI, a cui Pipino apparteneva, si poneva più “alta” della “tradizionale sacralità” arrogata dai Merovingi.

(curiosità: i Merovingi si consideravano gli eredi della dottrina della “unione” tra Gesù e la Maddalena).

Nel 744 d.C, PIPINO sposò Bertranda di Laon. Dalla loro unione nacque il futuro Imperatore CARLO MAGNO.

3) GIOVANNA D’ARCO (Sonia Tabita)
(questo personaggio viene citato, perché con le sue gesta e la sua ispirazione divina, portò alla liberazione della Francia dal giogo britannico. Francia che sarebbe risultata determinante per la vita di David Lazzaretti).

Giovanna nasce in Borgogna a Domrémj da una famiglia di contadini della Lorena, sotto la sovranità francese.
Alla età di tredici anni, iniziò ad udire delle “Voci Celesti” spesso accompagnate da un bagliore e da Visioni dell’Arcangelo SAN MICHELE (Ashtar Sheran), di SANTA CATERINA e di SANTA MARGHERITA.
Sorpresa da questa esperienza decide di “consacrarsi” interamente a Dio, nella fede, nella obbedienza e facendo voto di castità.

Nel 1429 gli Inglesi erano ormai prossimi a conquistare la città di Orleans. Fu in questo momento sollecitata dalle “voci” e decise di correre in aiuto di CARLO DELFINO DI FRANCIA contro gli Inglesi e i loro alleati Borgognoni.
Recava con sé la “promessa” di un aiuto SOPRANATURALE che sarebbe stato in grado di rovesciare le sorti della guerra a favore di Carlo VII.
Dopo numerosi tentativi di mettersi in contatto con quest’ultimo, per niente scoraggiata, riesce ad arrivare al suo cospetto. Nonostante il Delfino di Francia si fosse confuso tra la folla
pensando di mettere alla prova l’onestà di Giovanna, essa riesce ad individuarlo e ad inginocchiarsi al suo cospetto, confermando cosi l’aiuto dall’Alto ed esclamò:

"È QUESTO IL RE di FRANCIA. IL RE DI FRANCIA È IL RE DEI CIELI. SONO STATA INVIATA DA DIO PER POTER PORTARE SOCCORSO A LUI E AL SUO REAME”.

Giovanna con il benestare del Delfino e di numerosi “volontari”, impugnando la spada e uno Stendardo Bianco raffigurante “DIO BENEDICENTE IL FIORDALISO FRANCESE”, si mosse vittoriosa alla conquista di Orleans e poi di Pataj.
Il Delfino cosi potè raggiungere REIMS e farsi INCORONARE RE.
Lasciata poi sola, venne catturata dai Borgognoni, e portata agli Inglesi per essere processata.
Con un processo farsa fu condannata a morte per Eresia.
Giovanna morì sul rogo il 30 maggio 1431 ad appena 19 anni.

SECONDA PARTE

lazzaretti antonio1Fonte bibliografica sulla vita di David Lazzaretti: G. Baietti, Il Cristo delle dolci colline, 2009, Verdechiaro edizioni.

DAVID LAZZARETTI nasce il 2 novembre 1834 ad Arcidosso sul Monte Amiata.

Nel venire al mondo David nasce con “doppi occhi e con doppia lingua” che sarebbero scomparsi alcune ore dopo la nascita (testimoni il sacerdote Don F. Imperiuzzi ed altri) segnale di qualcosa di speciale.
Fu battezzato con il nome di DAVID (e non come consuetudine Davide) su indicazione dello ZIO, e padrino Giovanni Battista Biagioli, che profetizzò:
“Un giorno questo Bimbo diventerà RE DAVID”.

Crescendo, pur appartenendo ad una famiglia povera di Barrocciai,  impara a leggere e scrivere cosa inconsueta per quei tempi.
Come barrocciaio, trasportando merci da un posto lontano all’altro, ha il tempo di prepararsi alle sue meditazioni.

Il 25 aprile 1848 riposando fra i suoi muli, David quattordicenne, dopo un improvviso attacco di febbre alta “vede” comparire un frate abbigliato di grigio che gli raccomanda di essere sempre devoto alla Vergine Maria ed al Papa Pio IX e gli rivela che “la Sua VITA è un MISTERO che solo un giorno gli sarà SVELATO”.

Con il passare del tempo David abbandona le sue meditazioni e diventa il barrocciaio tipico toscano del tempo. Gran bevitore, amante delle donne e rissoso.
Sembrava un giovane portato più all’aspetto materiale e terreno che alla spiritualità e ricerca di Dio.

Trascorso questo periodo David si innamora di una donna dolcissima Carola Minucci che sposa il 23 agosto 1856 (nasceranno 5 figli, ma solo 3 sopravviveranno).
Sull’onda dell’entusiasmo per i “Moti Risorgimentali” di quel periodo, David inizia a comporre poesie ed Inni Patriottici che spedisce a VITTORIO EMANUELE II, a CAMILLO BENSO conte di CAVOUR ed a Giuseppe GARIBALDI.
Nel 1860 si arruola nelle Truppe Piemontesi.
Di questo periodo gli rimarrà un forte DISGUSTO nei confronti delle Gerarchie Militari e fa sua l’ INUTILITÀ della GUERRA.

Ritorna ad Arcidosso e riprende l’attività di barrocciaio, ma ora si rende conto che l’Unità d’Italia non ha giovato alle plebi dell’Amiata, anzi ne ha peggiorato la situazione.
Arriva il 1868, anno della sua Svolta Spirituale (GUARDA CASO 100 ANNI PRIMA DELLA CONTESTAZIONE GIOVANILE DEL 1968-1969).
Torna ad avere una “visione” il 25 aprile, esattamente 20 anni dopo la prima.
Questa volta compare San Pietro il quale gli svela che dovrà recarsi a ROMA per parlare con il Papa PIO IX. Dopo l’incontro, David su indicazione di San Pietro, si sarebbe dovuto ritirare in eremitaggio in un convento e fino alla Visione di un SEGNO. Così avvenne.
Dopo vari tentativi riuscì a parlare con il Papa PIO IX.
Al cospetto del Papa, Lazzaretti gli chiese formalmente di dare vita a UNA RIGENERAZIONE GLOBALE DELLA CHIESA AL FINE DI RITROVARE LA VIA DELLA MORALE EVANGELICA ORMAI PERDUTA.
Dopo questo incontro, un’altra visione, gli ordina di ritirarsi nelle Montagne della Sabina.

David Lazzaretti si ritira in una grotta di Monte Calvo e scopre che in passato era già stata occupata da un eremita, tale Beato Amedeo.
Qui incontra un secondo eremita, di origine tedesca, in carne ed ossa: Ignazio Heineusen, noto come Frate Mikus. Con lui convive in amicizia e collaborazione.
Il soggiorno in questa grotta porterà a due avvenimenti:
- la comparsa di un “Segno” sulla fronte.
- la scoperta di uno scheletro di un antico guerriero.

Il “segno” o “BOLLO DIVINO” O, “STIGMATE”, si forma nella FRONTE, dopo ricorrenti visioni.
Il Segno è composto da Due Lettere.
DUE GRANDI “C”; una girata dal VERSO GIUSTO, e l’altra CAPOVOLTA con in Mezzo una CROCE.

Lazzaretti del Segno non si vanterà mai, anzi cercherà di nasconderlo con una lunga frangetta.
La visione fa riconoscere a David, nello scheletro, lo Spirito di un Antico Guerriero che si presenta con il nome di MANFREDO PALLAVICINO DA MILANO, figlio illegittimo del RE di FRANCIA PIPINO IL BREVE, privo di titolo in quanto frutto di una relazione extra coniugale.

Lo Spirito del Guerriero rivela che David stesso è il Suo SEDICESIMO DISCENDENTE e come tale ha un compito: riportare sul Trono di Francia il Giusto Pretendente che sarà denominato “GRAN MONARCA”.
David riesuma scavando a mani nude i resti dello scheletro di Manfredo e dandone degna sepoltura.

Ha poi un’altra visione, quella di SAN FRANCESCO DA PAOLA, figura amata da Lazzaretti per i suoi scritti profetici.
Il Santo stesso conferma la DISCENDENZA di David dalla Schiatta di PIPINO IL BREVE ed il “bollo” o “segno” che porta in Fronte ne è il SIMBOLO e il MARCHIO di RICONOSCIMENTO per gli “altri”.
SAN PIETRO conferma poi che “Colui che Regna nei Cieli” ha ordinato di mettere una “marca” in fronte a David per ESSERE RICONOSCIUTO DAI POPOLI e se vincerà questa battaglia sarà
“Il VINCITORE”.

David ricomincia ora a scrivere Nuovi Versi non facilmente comprensibili per la gente di quel tempo che lo ha rimarcato “stravagante”.
Un esempio:

IO SONO, MA CHI EGLI SIA NON SO, MA SONO COLUI CHE ESSER DOVRÒ
CHI ERO IN PRIMO, MA PRIMA DI ME NON CONOSCEVO ME STESSO,
MA OR CHE CONOSCO ME NON SO CHI ERO.
E COLUI CHE ERA IN ME NON È PIU’ MECO PERCHÈ SON SECO A CHI CON
ME PRIM’ERA, ED ESSENDO SECO OPRO CON SECO, ED EGLI OPRA CON ME,
COME OPRO IN LUI E LUI OPRA CON ME IN SE’ STESSO, PER CUI ME STESSO
OPRO IN VOLER DI LUI.
CON QUESTO MIO PROFETICO TRATTARE MOLTO VI DICO, E POCO SONO
INTESO. D’ORA IN AVANTI COSI USO PARLARE: CHI MI VORRÀ CAPIR, POCO
CAPISCE, E CHI POCO CAPISCE, MOLTO INTENDE.

David dopo tempo ritorna ad Arcidosso e si fa crescere barba e capelli. Si veste in modo stravagante con in mano un bastone formato da tre pezzi di ulivo, per lui “segno del comando” riscuotendo molto credito tra la comunità dell’Amiata.

Il 13 aprile 1869 un folto gruppo di volontari concittadini svolge in un campo di proprietà Lazzaretti lavori agricoli necessari per il mantenimento suo e della famiglia. Il campo verrà denominato “Campo di Cristo” ; Lazzaretti si convince che tutto ciò è un segnale importante, e così con i concittadini organizza un lavoro collettivo.

Dobbiamo ricordare che siamo nei primi anni della UNITÀ d’ITALIA verso la fine dello STATO PONTIFICIO.
I nuovi “padroni” sono i PIEMONTESI, e nel contesto nasce un’ondata di anticlericalismo.
Insieme al Parroco di Arcidosso, David dà il via alla costruzione di una Chiesa intitolata “Madonna degli Angeli”. A seguito di un incidente ad un muratore durante la costruzione della Chiesa, le Autorità decretano la fine dei lavori.
Comprende così che quello non è il Suo mondo e si ritira nuovamente.
Questa volta però lo fa nel Monte LABBRO, in un luogo privo di vegetazione a 1193 metri di altitudine
Qui, ha un’altra visione che gli fa capire che DEVE LASCIAR PERDERE LA CHIESA UFFICIALE, QUELLA CON LA “C” MAIUSCOLA, la stessa del “SEGNO”, per dedicarsi ad EDIFICARE UN PROPRIO TEMPIO: una TORRE in cima al Monte.

Verrà poi un’altra Visione nella quale gli viene indicato dove scoprire in quel luogo le Tombe di “Guerrieri Preistorici”.
In quel luogo David stesso scava con le mani e porta alla luce vasi Etruschi e scheletri Umani accanto ai quali trova una Lancia.
Uscito dalla grotta darà inizio ai lavori del TORRE come Simbolo della “NUOVA ALLEANZA”. La Torre sarà visibile da grandi distanze.
Durante i lavori, tra la moltitudine dei seguaci, ne sceglie 33. Per David i più idonei allo scopo. Costituisce con loro l’ “ISTITUTO DEGLI EREMITI PENITENZIERI E PENITENTI” che dovranno essere di Esempio per gli altri.
La cerimonia di costituzione del nuovo Ordine venne fatta su imitazione dell’ULTIMA CENA, aumentando da 12 a 33 il numero degli Apostoli.
David descrive poi loro nuovi segnali ricevuti da Dio:

a - la costruzione di una grande Piramide sopra il Monte Labbro;
b -il cambiamento della vita di comunità ispirandola alle Tre Virtù Teologali: Fede, Speranza, Carità.

FEDE: rappresentata dagli Eremiti Penitenti sulle orme dei 12 Apostoli.
SPERANZA: le famiglie della comunità dovevano associarsi per risultare più forti nei confronti dell’Esterno, mettendo in comune tutti i beni ed il lavoro.
CARITÀ: istituire una “santa lega” o “fratellanza cristiana”.

Si ritira poi, nuovamente, non nei monti, ma su un’ isola del mare, di fronte all’Amiata: l’ISOLA DI MONTECRISTO.
Su insistenza della moglie, e di un gruppo di fedelissimi, lascia l’isola e ritorna al monte, in groppa ad un cavallo e con la Mano Benedicente.
Immediatamente si mise a leggere un poema di suo pugno nel quale affermava che tramite la Sua Bocca, DIO dava indicazioni sulla VITA e sui DESTINI DEL MONDO. Così enunciò per sua bocca:

CHI SONO I RE DEL MONDO? NON SONO CADUCA POLVERE ?
PERCHÈ SON COSÌ ORRIBILI E STUPRANO IL MIO ONOR ?
DI ESSERE MORTALI IGNORANO, E VANTANO IL POTER.
NON SERVIRANNO L’ALGEBRE DEI VOSTRI COMPUTISTI.
L’INGEGNO DEI MECCANICI LA MANO DEGLI ARTEFICI
A REGGERVI SUL TRONO.
CADRETE IN MAN DEI POPOLI. UNO SOLO SARÀ RE.

Quest’ultimo verso “uno solo sarà Re” sarà invisa ai liberali delle autorità di Arcidosso vedendone un incitamento ad abbattere il regno di Vittorio Emanuele II.

Nel frattempo la costruzione della TORRE viene ultimata, ma dopo 10 giorni, il 10 settembre 1870, la TORRE DAVIDICA crolla tra lo stupore e la diserzione dei concittadini.
David in tutto ciò vede ancora un Segno di Dio.
Infatti nello stesso periodo a Sedan crolla Napoleone e il 20 settembre con la Breccia di PORTA PIA, ne consegue la FINE dello STATO PONTIFICIO.

Si ritira nuovamente e detta ad uno scrivano tale Coriolano Marcelli, il proprio pensiero che si tradurrà in due nuovi libri: Il Risveglio dei Popoli e Gli avvisi di un incognito profeta, dai quali emerge il Progetto di una Nuova SOCIETÀ basata sull’uguaglianza dei popoli, sull’istruzione, sull’equità fiscale e sulla distribuzione della ricchezza. Ecco alcuni passi:

- la miseria dei popoli deve essere sollevata dall’intervento dei ricchi che dovranno dare lavoro e
fare opere di carità fraterna.
- ogni persona deve pagare una tassa calcolata sul suo guadagno certo e netto.
- i codici e le leggi devono essere scritti in modo chiaro per essere compresi da tutti.
- i processi devono essere sbrigati in pochissimo tempo e con poca spesa.
- il voto di celibato dei sacerdoti è libero.
- il denaro non deve essere sepolto negli scrigni, ma deve essere messo in circolazione a beneficio
della società.
- il giornalismo deve essere frenato nei limiti della verità e della giustizia.

Lazzaretti mette in pratica sulla base di questi concetti i valori di Fede, Speranza e Carità.
Organizza una GRANDE COOPERATIVA FAMILIARE DI LAVORO.
A capo vi è un Presidente coadiuvato da dodici “magistrati” scelti tra i cittadini per onestà e competenza.

Le DONNE hanno gli stessi diritti e doveri degli uomini e sono elette alla massime cariche.
È una Società basata sui PRINCIPI SOCIALISTI DEL VANGELO.

Ancora una volta lo Stato si intromette.

Il 19 agosto 1871 i carabinieri bussano alla porta di Lazzaretti con un’accusa di MACCHINAZIONE SOVVERSIVA, TRUFFA E RAGGIRI, anche a causa di un GIUDA, il predetto scrivano Coriolano Marcelli, che con una denuncia scritta informa il Prefetto.

Una grande folla si riunisce per difenderlo, ma lui li calma con queste parole:

“QUESTO È IL MIO CALVARIO, MA NON È ANCORA GIUNTO IL MOMENTO DELLA MIA CROCIFISSIONE”.

Tale Giovanni SALVI, fino a poco tempo prima PROCURATORE GENERALE DEL GRAN DUCATO DI TOSCANA, si offre per difenderlo.


n una settimana Lazzaretti viene messo in libertà e si trasferisce presso casa Salvi.
Qui incontra molti personaggi, sopratutto “PAPISTI”, che vedono in Lui uno strumento per rovesciare il Regno d’Italia.
Incontra poi anche due donne che diverranno importanti nel suo proseguio.

- l’Inglese ALICE GORDON, giovane a bella ereditiera che si innamora di DAVID. La stessa abbandona l’Anglicanesimo, convertendosi alla religione Cattolica, e diviene per David la Sua potenziale finanziatrice.
- la Francese MARIE GREGOIRE, suora Brettone dell’Ordine della Carità di San Luigi dei
Francesi e FERVENTE MONARCHICA. La Suora scoperta la discendenza di Sangue di PIPINO IL BREVE, si convince che David non è altro che l’EREDE al TRONO di FRANCIA.

Il 9 marzo 1872, il Tribunale di Scansano, proscioglie totalmente David che così può dedicarsi totalmente ai suoi insegnamenti.
La Comunità crede in quello che sta facendo ed i risultati economici si vedono.
Ora centinaia di persone vogliono vedere il “PROFETA” Lazzaretti.

L’avvenente inglese Alice Gordon finanzia con soldi suoi il “movimento” e la francese Suor Marie raccoglie grosse somme di denaro tramite i contatti Monarchici di Francia.

La Suora stessa, nel suo cuore, rivolgendosi a Dio, è felice di aver mantenuto la sua “Promessa” stando vicino a Colui che il Signore Iddio, GIUDICA DEGNO di essere il futuro RE di Francia.

In quel tempo in Francia c’era confusione tra i Nobili, alcuni seguaci della Monarchia di Orleans ed altri della Monarchia Tradizionalista.
Comunque tutti i Nobili riconoscevano che il “Piccolo Lazzaro”, ossia “resuscitato”, ossia Lazzaretti, poteva giocare un ruolo rilevante negli avvenimenti futuri di Francia e d’Italia.

Per VICTOR DE STENAJ ed i REALISTI di Francia, che si basavano sui testi profetici di San Francesco da Paola, di Santa Ildegarda e del Padre di Monfort, il SANTO PADRE ed il GRANDE MONARCA, avrebbero stabilito un “Nuovo Ordine Religioso”.
D’altro canto David, non faceva mistero di sentirsi investito di questa grande Missione, ma quando gli chiesero se il Gran Monarca era da identificarsi in Vittorio Emanuele II, rispose di NO, perché “È UNO CHE È TRA VOI”.

E alla gente di Arcidosso che chiedeva miracoli per poter credere in Lui, rispose:

“DISGRAZIATI DI CHE TINTA LI VEDRETE I MIRACOLI.
QUANDO SARÀ IL TEMPO DEI MIRACOLI NON VORREI CHE VI SI TROVASSE NEMMENO LA SUOLA DELLE MIE SCARPE”.

I legittimisti transalpini attendono freneticamente il loro “Salvatore” David, ma egli si reca a Roma ed incontra svariati personaggi che apportano consigli per il suo prossimo viaggio in Francia.
Tra questi un Nobile inglese Lord Stapons, che lo accompagna a Torino, in via Cotolengo, presso l’abitazione del Futuro Santo DON BOSCO.
Con quest’ultimo David concorda che la destinazione francese è la Grande CERTOSA di GRENOBLE, primo insediamento dell’Ordine dei CERTOSINI e punto religioso di primaria importanza per la Francia intera.
In questo luogo David scrive un nuovo volume: Il Libro Dei Celesti Fiori, riferendosi al Grande Monarca, ove riporta le Sue Previsioni.

Ecco alcuni passaggi:

- Signore salvaci o periremo;
- non c’è niente da sperare nel mondo, niente da attendersi dai raggiri abili degli uomini politici;
- dovremo pagare i nostri debiti alla inevitabile Giustizia.
Sempre nel libro Lazzaretti ipotizza la costituzione dell’ARCA dell’Alleanza e della TURRIS DAVIDICA che avrebbe potuto guidare il Mondo fino alla Nuova Legge Divina.

La “REDENZIONE” NON SI ERA COMPIUTA CON IL SACRIFICIO DI GESÙ IN CROCE, MA SI SAREBBE CONCLUSA IN QUESTA EPOCA.

La Madonna esorta David a divulgare questo libro per RISVEGLIARE le masse da tempo assopite e per RIFORMARE completamente la CHIESA DI ROMA.
Lazzaretti confida pure che un “Demone” lo ha rapito per offrirgli il Mondo intero, in cambio della Sua Rinuncia della Sua OPERA SALVIFICA.
A causa di quest’ultima affermazione i Frati certosini, scandalizzati, lo allontanano dalla Certosa.
E così, rimasto solo, vaga per le campagne del Delfinato.

Cercato nuovamente dai suoi fraterni amici, e trovatolo il 19 novembre 1873, David ritorna al Monte Labbro.
Nuovamente i Carabinieri lo arrestano per vagabondaggio e cospirazione politica.
I suoi scritti vengono giudicati come opera di un agente fomentatore, seguace del Papa, e contro l’Ordine Costituito. Viene così condannato a 15 mesi di carcere.

La moglie Carola, con una inaspettata forza interiore, organizza una colletta, per assumere un avvocato di grido, tale Pasquale Stanislao MANCINI, già Ministro di Grazia e Giustizia, già dell’Istruzione e degli Esteri, specializzato in Diritto Privato Internazionale.
Con un avvocato così, nel luglio 1874, la Corte di Appello di Perugia, scagiona Lazzaretti da ogni accusa.
Contò molto durante il dibattimento anche una lunga lettera di DON BOSCO, che definiva David uomo buono e generoso.

Nei mesi di lontananza, causa le problematiche giuridiche nel Monte Labbro, le cose peggiorarono.
Senza di Lui c’è stato chi ha approfittato della gente semplice e si è intascato illegalmente il denaro. Un tale Vincenzo Tonioni, che David stesso lo aveva nominato “Ministro Generale”.
Ai ripetuti richiami di David, Tonioni rifiutò qualsiasi spiegazione. Un altro “Giuda”.

Per vie legali Lazzaretti non la spunta e cosi decide di assumere a suo carico, i truffati.
Ma dove prendere i soldi?
La Francia si rifà viva come divina provvidenza, nella persona del Magistrato LEON DU VACHAT, una sorta di mecenate.

Ancora una volta, nella casa di DON BOSCO, Lazzaretti ed il francese si incontrano.
David ritorna ad Arcidosso ricco, ma non TIENE NULLA PER SÈ; destina tutto agli altri e ultima i lavori della Sua Chiesa il 29 settembre 1875.
David con la famiglia viene poi ospitato in una villa di Du Vachat, ma percependo l’aperta ostilità della moglie di quest’ultimo, si ritira in una “stanzetta” sempre di Du Vachat, per trentatrè giorni a pane ed acqua.

Scrive ancora un nuovo libro: Manifesto ai popoli e ai Principi della Cristianità e getta le basi per la sua opera più controversa e discussa: La Mia Lotta con DIO.
Successivamente con la famiglia si trasferisce a LIONE, dove s’incontra con altri legittimisti francesi.

Siamo nel 1878, e le ricorrenti previsioni di David, annunciano un grande lutto. Infatti, in quell’anno, muore Vittorio Emanuele II, e il 7 febbraio muore Papa Pio IX.
Dopo ulteriori pellegrinaggi, Lazzaretti si ferma nel Monte Labbro e comincia a predicare ed a ipotizzare con i suoi fedelissimi:

LA NUOVA SOCIETÀ CHE DOVEVA CREARSI SULLA TERRA.

Fissa una data per mettere nero su bianco: il 15 agosto Festa della ASSUNTA.
Fa’ comprare centinaia di metri di stoffe per “vestire” il Suo esercito, per “segnare” la differenza con gli “altri” cioè quelli che non credono e che non si salveranno.
Nell’attesa del Giorno della ASSUNTA, c’è grande fervore tra i seguaci.
Una ragazza sordomuta si mette a gridare riconquistando la parola:

“QUANTO FUOCO VI È A MONTE LABBRO!”,

Più in basso la gente di Arcidosso alzando lo sguardo verso il Monte, vede una GRANDE CROCE DI FUOCO.
Parimenti una fonte presso Stribugliano, avrebbe improvvisamente sgorgato sangue.

David fa’ preparare un grande stendardo con la scritta:

VIVA LA REPUBBLICA REGNO DI DIO, una contraddizione in termini, ma che traduce ciò che David ha appreso nel suo lungo soggiorno francese.
Alla vigilia della sera David raccoglie una folla enorme in Chiesa ed annuncia:

“Io devo morire e non devo morire. Sono morto Io, i miei due figli, quattro dei miei fratelli, gli Apostoli, i Condiscepoli, 49 vittime com mè. Io solo basto per tutti. Voi siete morti al Mondo”.

E prosegue il discorso:

“ECCO IL NUOVO MOSÈ COL POPOLO E CON LA SUA MILIZIA.
IO SONO IL GRAN MONARCA PREDETTO DALLE PROFEZIE E MI MANIFESTO AL
POPOLO LATINO.
IO SONO LA VERA CONTROFIGURA DI GESÙ CRISTO, DUCE E GIUDICE.
IO SONO IL RE DEI RE.
QUESTA È LA MASCHERATA CON LA QUALE IL FIGLIO DELL’UOMO FA’ OGGI LA COMPARSA IN MEZZO AI CANTICI DELLE FIGLIE DI SION E DEI MACCABEI”.

Nel medesimo 15 agosto i segni tanto attesi da David non giungono.
In ogni modo la Cerimonia si compie ed in quella giornata comincia ufficialmente la REPUBBLICA DEL REGNO ETERNO DI DIO.
Dove si va? - chiedevano in molti- ma David non dava una risposta.

Tre giorni dopo, il 18 agosto 1878, Lazzaretti comprende che il Suo compito è di scendere dall’eremo del monte Labbro, e di recarsi tra la “perduta gente”, cioè tra gli abitanti di Arcidosso con i quali vi era sempre stato un rapporto conflittuale.
David guida il corteo che coreograficamente scende dal Monte.
Davanti a tutti, TRE GIOVANI portano una Bandiera ROSSA con la scritta “La Repubblica è il Regno di DIO”.
Seguivano 12 BAMBINE con la Bandiera della Madonna.
Venivano poi 12 GIOVANETTE e 12 ANZIANE portanti il velo in testa.
Seguivano poi 7 UOMINI che portavano la BANDIERA delle TRE NAZIONI LATINE.
Quindi 12 APOSTOLI con la Bandiera di CRISTO e la Bandiera dei LEVITI.
Poi ancora 12 DISCEPOLI e per ultimi 12 CONDISCEPOLI.
David dirigeva il Corteo con in mano un Bastoncino.

Giunti ad Arcidosso un messaggero del fratello Pasquale riferisce a David:

“TUO FRATELLO HA DETTO CHE TU NON VENGA IN ARCIDOSSO PERCHÈ SE VIENI TI FANNO FUOCO ADDOSSO”.

Molti sentirono ciò e si misero in timore.

A questo punto David con voce forte disse:

“VENITE IN NOME DELLA SANTISSIMA TRINITÀ POICHÈ NESSUNO DI VOI RESTERÀ IMPEDITO, NE DA ARMI NE DA INSIDIA MORTALE. SE MAI LA VITTIMA SONO IO”.

Prima del centro di Arcidosso la folla che scendeva (più di tremila persone) venne bloccata da sette Carabinieri, due Guardie Civiche ed un Bersagliere, tutti guidati dal Delegato DE LUCA.
Queste Forze dell’Ordine, intimano a Lazzaretti di sciogliere il corteo e di retrocedere.

“IO VADO AVANTI IN NOME DI CRISTO, DUCE E GIUDICE. SE VOLETE IL MIO SANGUE, ECCO IL MIO PETTO” risponde.

A quel punto il Bersagliere (le fonti non sono certissime), tale Antonio Pellegrini, dopo aver bestemmiato la Madonna, SPARA un colpo, centrando in pieno la Fronte di Lazzaretti, proprio in mezzo al “SEGNO”, al “BOLLO DIVINO”.
Comunque un omicidio premeditato.
Lo scontro lasciò purtroppo sul terreno numerosi altri pellegrini.
Alle 9 e mezza, Lazzaretti spirò tra il pianto dei figli, della moglie e dei seguaci
Poche ore dopo sopraggiunse il Procuratore del RE, Pretore di Arcidosso, che schermì il cadavere strappandogli la camicia rossa e trapassandola con la baionetta.
La salma di Lazzaretti venne portata nel cimitero di Santa Flora, perché ad Arcidosso, non la volevano.
Famigliari e seguaci vennero arrestati e processati, ma grazie alla difesa di Isidoro Maggi, vennero assolti.

TUTTO FINITO?

No, per fortuna.
Il PENSIERO e L’OPERA del GRANDE PROFETA DAVID sono rimasti nell’intera regione toscana come un SEME.
Questo seme è l’odierna Fratellanza della CHIESA GIURISDAVIDICA di Monte Labbro.

Qualcuno ha scritto:

“David Lazzaretti merita un posto vicino a ZOROASTRO, a MOSÈ, a MAOMETTO ed a GESÙ NAZZARENO. In un altro secolo sarebbe agli Altari”.
Egli ha portato alla ribalta un Grande Progetto che intendeva annunciare la SECONDA VENUTA DI CRISTO in un contesto alla portata di tutti.
Ha anticipato i tempi nei contesti sociali ponendo la donna quale protagonista della propria iniziativa.

Fatto ancora più straordinario è che la “C” capovolta del segno indicante la comunità di monte Labbro, ha lasciato per il futuro, dopo aver con il cuore seminato al Sole, la volontà di continuare.
Dopo 150 anni sono nate tante piccole “C”, Confraternite di fratelli diffuse in tutte il mondo, oggi definite ARCHE. Insieme, con fede, compiranno la profezia di David Lazzaretti prima e Giorgio Bongiovanni poi, cioè l’Annuncio della SECONDA VENUTA DI CRISTO.

Arca Alea-Lores

31 luglio 2023

Antonio Caldarelli
Maria Marzullo

Allegati:

- 8-04-23 Da Enoch ad Elia
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/9908-da-enoch-ad-elia.html