Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
hambre_14PAKISTAN, DISASTRO SENZA FINE. PIÙ 7 MLN DI SFOLLATI, AIUTI INADEGUATI. OLTRE 270MILA BAMBINI RISCHIANO DI MORIRE DI FAME
Le inondazioni scatenate dal fiume Indo continuano a minacciare due città abbandonate da oltre 400mila abitanti nel sud del Pakistan.
Dall'inizio di agosto, oltre sette milioni di persone sono state sfollate nel Sind. Quella che ha colpito il Paese è stata definita la peggior catastrofe umanitaria della sua storia. Gli aiuti non riescono a coprire le necessità di tutti gi alluvionati, denunciano le Ong. Oltre 270mila bambini rischiano di morire di fame.
La bassa valle dell'Indus nella provincia meridionale del Sind è diventata negli ultimi giorni la regione più inondata del Pakistan, mentre nelle altre - principalmente nord e centro - le acque hanno lasciato posto al fango. Nel distretto di Thatta, il più colpito, campi e villaggi sono sotto un lago gigantesco di acqua melmosa che ha sommerso alcuni alberi, tetti e minareti. Alcuni disperati si sono sistemati in cima ad alcune dighe che hanno resistito.
Thatta, capoluogo distrettuale, è diventata da due giorni una città fantasma, abbandonata dalla maggior parte dei suoi 300mila abitanti. Tre dighe che la proteggevano sono state sfondate venerdì e l'esercito, spalleggiato da operai comunali, si sta affrettando a riempire la principale breccia, di una ventina di metri, a circa due chilometri dalla città. "I soldati e gli operai sono sul piede di guerra per superare le acque e salvare Thatta, speriamo di riuscirci nei prossimi due giorni", ha affermato Bakhsh Kalhoro, un alto responsabile del distretto.
Anche perchè più a nord, a Hyderabad - la sesta città della nazione con due milioni e mezzo di abitanti, ritenuti ormai risparmiati dalle acque - le inondazioni hanno timidamente iniziato a ridursi. Alla diga di Kotri, che protegge Hyderabad, l'ingegnere Qadir Palijo lo ha confermato: "Il livello si abbassa lievemente, il processo è lento ma speriamo che si possa accelerare nei prossimi due giorni". Le piogge e i temporali si sono fermati dal 17 agosto. Questo trend dovrebbe successivamente verificarsi più a sud "ma i livelli per ora continuano ad aumentare" nella zona di Thatta, ha osservato l'ingegnere. Così, 33 chilometri a sudest di Thatta, le inondazioni sono arrivate a colpire nella notte la città di Sujawal, lasciata dal "97 per cento dei suoi 120mila abitanti", ha indicato Kalhoro, "Sgomberiamo oggi gli ultimi. Sujawal sarà certamente inondata".
Oltre 270mila bambini rischiano di morire di fame
A seguito della catastrofe, oltre 270 mila bambini, con diversi gradi di malnutrizione, rischiano di morire di fame o di malattie in Pakistan. Aggravata dalla preoccupazione di attacchi terroristici, la situazione è molto critica soprattutto nelle zone più colpite dalle alluvioni. In questo contesto il lavoro dei soccorritori diventa più difficile, ma è sempre più fondamentale per la sopravvivenza di milioni di senza tetto e soprattutto dei più vulnerabili, come i bambini.
L'Unicef ha lanciato un appello urgente per raccogliere circa 80 milioni di dollari necessari per salvare dalla fame decine di migliaia di bambini che sono scappati con le famiglie dalle città allagate. L'agenzia dell'Onu sostiene che tra i 17 milioni di alluvionati, i piccoli al di sotto dei cinque anni sono oltre due milioni e che almeno il 13% di loro soffre di malnutrizione. In particolare, ''72 mila sono fortemente malnutriti, mentre circa 200 mila hanno una forma moderata di malnutrizione'' ha riferito Shahid Mehboob, rappresentante dell'organizzazione.
29-8-10 TGCOM