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ITALIA - USA, I SEGRETI NUCLEARI

di Gianluca Di Feo
Un dossier firmato Barack Obama divulgato per errore. Con dentro tutti i siti nucleari segreti degli Usa. E a sorpresa anche due progetti italiani
Un reattore della centrale di Caorso
Accomodatevi. Entrate nel cuore nucleare degli Stati Uniti: nei laboratori bunker dove gli scienziati progettano reattori innovativi; nei centri ricerche dove viene studiata la fusione del futuro; negli uffici dove si analizzano formule fisiche lunghe come autostrade. Avete paura di perdervi? Nessun problema: ci sono indirizzi esatti al centimetro, indicando anche i numeri delle stanze e mappe dettagliate dei complessi più significativi. Curiosi, appassionati e terroristi di Al Qaeda potrebbero individuare gli obiettivi senza nessuna possibilità di errore. Perché quello accaduto nel Congresso degli Stati Uniti è stato un errore colossale. Il dossier della Casa Bianca su tutti gli impianti nucleari è finito in rete. È diventato così  pubblico un documento di 267 pagine, firmato dal presidente Barack Obama il 5 maggio scorso e destinato all'Iaea, l'Agenzia atomica internazionale: la precisione degli indirizzi nasce proprio dalla necessità di mettere gli ispettori internazionali in condizione di localizzare e controllare i siti. Cosa che adesso possono teoricamente fare tutti.
Il dossier è classificato come Highly Confidential Safeguards Sensitive: altamente confidenziale e sensibile, ma non formalmente segreto. Una finestra legale che ha convinto alcuni siti americani a rilanciarne la diffusione: primo fra tutti Fas, la federazione degli scienziati americani da sempre molto combattiva sul tema del nucleare. E, sorpresa delle sorprese, il secondo sito dell'elenco firmato Barack Obama riguarda l'Italia. Viene descritto un progetto della Westinghouse di Pittsburghs realizzato insieme a due enti italiani, l'Enea di Bologna e la Siet (società Informazioni ed esperienze termoidrauliche) di Piacenza, che ha tra gli azionisti Enea, Enel e Ansaldo.
Si tratta di un esperimento sugli incidenti nei reattori nucleari di nuova generazione: obiettivo è analizzare le piccole fratture con perdita di liquido di raffreddamento. Il problema classico delle grandi centrali, quello della fuga radioattiva di Three Miles Island nel 1979 che ispirò anche il film "Sindrome Cinese". Obiettivo della ricerca è quello di progettare un laboratorio dove vengano simulati questi incidenti e poi condurre dei test. Lo scopo finale è quello di arrivare a costruire un reattore integrale con sistemi di sicurezza interamente passivi: apparati che entrino in funzione automaticamente, senza bisogno di intervento umano, rendendo l'impianto a prova di errore. Il tutto incluso nel programma internazionale Gnep. Il progetto italo-statunitense è stato approvato - recita la scheda - nel maggio 2005 e si prevede che venga completato entro il settembre 2012. Fa parte degli studi mantenuti in vita nel nostro paese nonostante il referendum del 1986 che decretò la fine della produzione di energia nucleare e la chiusura delle centrali.
Un secondo programma parallelo unisce la Westinghouse, la Siet di Piacenza, il Politecnico di Milano, l'università di Pisa e un ateneo croato. Si tratta di studiare gli incidenti in un altro tipo di reattori integrali. Il progetto è cominciato nel settembre 2006 e si chiuderà tra due anni. Il tutto nell'ambito di una ricerca internazionale chiamata Iris. Il resto dell'elenco è molto suggestivo. Ci sono i laboratori di Los Alamos, quelli dove Enrico Fermi guidò la costruzione della prima bomba atomica. O il centro di ricerche di Oak Bridge e quelli della Pacific Northwest di Richland (Wa). O le analisi sui depositi di scorie di Idaho Falls. Tutto il complesso del gruppo francese Areva di Lynchburg in Virginia viene descritto nei minimi dettagli, piante, sezioni e postazioni di guardia incluse. C'è una sola aerea oscurata, di cui vengono fornite tutte le indicazioni e le mappe ma non la località: sono depositi di plutonio e derivati, fondamentali per il combustibile e per le testate nucleari.
(04 giugno 2009)
espresso online