Sempre più numerosi i camion blindati usati dalle bande per proteggere le spedizioni di droga e i raid
WASHINGTON – Gli scontri tra narcos messicani sono sempre più intensi. E le gang si organizzano con nuovi mezzi: in speciali officine vengono costruiti gli ormai famosi «mostri», camion blindati usati negli assalti e per scortare i convogli di droga. Domenica pomeriggio l’esercito messicano ha sequestrato nella cittadina di Camargo (al confine con il Texas), alcuni mezzi corazzati in modo artigianale. Delle vere «testuggini» con torrette e feritoie. Il ricorso a questi veicoli è una risposta alla presenza di armi sempre più temibili nelle mani dei cartelli. All’inizio i banditi usavano solo pistole e mitra Kalashnikov, poi sono passati ai razzi Rpg e alle granate.
ARMI ANTICARRO - E' aumentato il sequestro da parte dell’esercito di sistemi di controcarro di varia provenienza. Pezzi acquistati nel mercato centramericano (Salvador, Guatemala) o importati dall’Est Europa. Altri sono invece arrivati dagli Stati Uniti. In un recente combattimento nello stato di Nayarit un corteo di mezzi dei Los Zetas è caduto in una trappola. In testa al convoglio c’erano un paio di fuoristrada blindati che sono stati distrutti con ordigni simili a quelli impiegati dai ribelli in Afghanistan o in Iraq. Altri mezzi sono stati inceneriti a colpi di Rpg: 29 i trafficanti uccisi. I «mostri» servono per proteggere le spedizioni di droga oppure nei raid che i cartelli lanciano in territorio «nemico». I primi a costruirli sono stati i «Los Zetas», una delle organizzazioni più attive e feroci nelle zone al confine Messico-Stati Uniti.
Guido Olimpio
06 giugno 2011 - Corriere della Sera