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ISRAELE, IL FUOCO DEVASTA I BOSCHI DI HAIFA
Quaranta morti per un gigantesco rogo sul Monte Carmelo: in fiamme 3000 ettari La maggior parte delle vittime erano su un autobus che si è rovesciato ed è andato in fiamme
FABIO SCUTO
dal nostro corrispondente
GERUSALEMME - Un enorme incendio infuria sulle pendici del Monte Carmelo che sovrasta la città di Haifa, forse il peggior rogo nella storia di Israele. Diversi focolai, rinforzati dal vento costiero, si sono estesi con una rapidità impressionante sulle pendici della montagna mettendo in seria difficoltà i pompieri, le squadre di soccorso, i reparti dell´esercito fatti arrivare da altre zone del Paese. Ieri sera il bilancio di ore e ore di fuoco era drammatico: 40 morti, decine di feriti, interi villaggi evacuati con migliaia di sfollati, l´allarme è scattato anche a Haifa dove gli abitanti sono stati invitati a non uscire dalle case. La battaglia con le fiamme è andata avanti tutto il pomeriggio, e ancora nella notte le forze antincendio non erano riuscite a mettere sotto controllo il rogo che in poche ore ha divorato 2000 ettari di foresta naturale.
Il bilancio dell´incendio è ancora provvisorio, le vittime finora accertate sono 40 agenti carcerari che si trovavano su un pullman diretto verso la prigione di Damon per aiutare il personale nello sgombero della struttura, che ospita 500 detenuti palestinesi proprio perché era minacciata dalle fiamme. Il bus si sarebbe rovesciato e successivamente è stato avvolto dalle fiamme.
Decine i feriti gravi trasferiti negli ospedali di Haifa. Le cause dell´incendio non sono state accertate ma sembra escluso che si possa trattare di un evento doloso, data la forte siccità nella regione e le alte temperature di questi giorni. «Questo grande incendio si è diffuso per i forti venti», ha detto alla Radio israeliana il vice sovrintendente Ahuva Mishne, responsabile delle operazioni sul campo.
Vista la gravità della situazione il primo ministro Benjamin Netanyahu - che ha cancellato tutti gli appuntamenti per dirigersi sul posto - ha chiesto l´intervento di Grecia, di Italia, di Russia e Cipro per aiutare a spegnere l´enorme rogo sul Monte Carmelo, in particolare con aerei antincendio. Oltre a tutte le squadre di pompieri disponibili nella regione - appoggiati da quattro aerei e alcuni elicotteri - una grande forza di soccorritori è stata chiamata sul posto per evacuare centinaia di case e chiudere il traffico sulle strade limitrofe il rogo. Due paesi, Beit Isfiyeh e Oron, sono stati sgomberati nel primo pomeriggio; così come il vicino Hotel Carmel Forest e il Carmelo Farm. Evacuati anche diversi kibbutz e villaggi, ma si teme per un deposito di cloro nella zona che - se investito dalle fiamme - potrebbe produrre esalazioni tossiche. L´allerta è scattata anche in alcuni quartieri e nell´università di Haifa, dove le autorità municipali hanno fatto evacuare il campus e invitato la popolazione di alcuni quartieri a non uscire in strada.
REPUBBLICA 3 DICEMBRE 2010