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giovanni100Di Elisabetta Montevidoni
L’ing. Salvatore Bova è uno di quei fratelli straordinari che, dopo aver riconosciuto attraverso un programma televisivo Giorgio Bongiovanni quale Messaggero delle Potenze Celesti e dopo averlo incontrato circa due anni fa, si è subito attivato riconoscendo la valenza dell’Opera non solo nell’universalità del messaggio ma per la coerente concretezza delle attività sociali di aiuto ai bambini del terzo e quarto mondo e  di impegno nella lotta alla mafia e alla corruzione. È così che è iniziata la sensibilizzazione dei ragazzi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Primo Levi di Torino, ai quali Salvatore insegna fisica, promuovendo diverse conferenze a tema nell’auditorium della scuola, sull’ufologia, sulla legalità e infine sul messaggio spirituale attraverso la proiezione del video “I messaggi segreti della Madonna” avvenuta il 20 novembre 2011 aperta anche al pubblico.
L’entusiasmo e la grande fede di Salvatore hanno dato i suoi frutti nel risveglio di anime.
È proprio vero che “gli ultimi saranno i primi” (Mt 20,16). Mentre alcuni dei primi che si erano risvegliati nella Verità ora si ritrovano con le mani in mano dissuasi e annichiliti dalle prove, nel tempo in cui mai come ora si erano visti così tanti Segni tangibili annuncianti il ritorno del Re dei Re.
Così dopo due anni di semina è stata finalmente fissata la data della conferenza spirituale di Giorgio a Torino. “Ho conosciuto Giorgio e con tutto il cuore l’ho voluto a Torino” così Salvatore ha esordito  presentando  la conferenza.
Per i lontani fratelli del sudamerica  inserisco una breve sintesi su Torino che è il quarto comune italiano per densità di popolazione dopo Roma Milano e Napoli e costituisce il terzo polo economico del paese; è uno dei maggiori centri universitari, culturali, turistici e scientifici e capitale italiana dell’industria dell’automobile nonché importante centro dell’editoria. Ospita il Museo Nazionale del Cinema, il principale d’Europa;  il Museo Egizio, il più importante al mondo dopo quello del Cairo; la rinascimentale Cattedrale di San Giovanni Battista famosa in quanto custode della Sacra Sindone; Torino ha dato i natali a San Giovanni Bosco che ebbe numerose visioni profetiche ma è anche conosciuta per la tradizione di magia ed occultismo. A Torino ha soggiornato Nostradamus ed è vissuto un singolare personaggio come Gustavo Rol che secondo Giorgio era dotato di poteri paranormali concessigli dagli extraterrestri. A 20 km da Torino si erge il Monte Musinè dove gli extraterrestri avrebbero impiantato una loro base.
Esperti di esoterismo sostengono che Torino sia il vertice di due triangoli magici: il primo, quello bianco,  insieme a Praga e Lione mentre il secondo, quello nero assieme a Londra e San Francisco.
Da un punto di vista strettamente storico l’origine di questa tradizione va ricercata nel Risorgimento e nella massiccia campagna di discredito organizzata contro la città dalla Curia Romana che era contraria all’unità nazionale. In questo clima di contrapposizione furono tollerati e sostenuti dallo stato e dalla corte circoli massonici e associazioni teosofiche. Simboli massonici sono presenti in molti palazzi e in alcune tombe del Cimitero monumentale.

Arrivando a Torino siamo stati colti da un’improvvisa ondata di gelo causata dall’espansione dell’anticiclone russo siberiano. Io, Mara, Lorella, Barbara, e Pier Giorgio siamo partiti il giorno prima della conferenza perchè i ragazzi facenti parte dell’associazione  degli studenti “Levitazione” ci aspettavano presso l’auditorium dell’Istituto  per realizzare un’intervista a Pier Giorgio Caria e un’altra con lo staff  di Funima International  da inserire nella loro radio online. Abbiamo incontrato giovani dallo sguardo pulito e determinato, attivi e impegnati nella società civile, mosche bianche in una società come la nostra,  ragazzi che fanno intravedere un futuro, un barlume di speranza per il nostro pianeta alla deriva e di cui Salvatore ha buona cura.
Abbiamo finalmente conosciuto anche i nostri contatti epistolari: Paola, insieme a suo marito Antonio e alla loro splendida bambina, che ha collaborato con Salvatore sia nell’ospitalità che nella preparazione della Sala per la conferenza e la dolcissima e sensibilissima Marilena che da tempo sostiene Funima. Sorelle che mi sembrava di conoscere da sempre anche se quella era la prima volta che ci abbracciavamo.
Intanto un’abbondante e fitta nevicata aveva ricoperto in serata le strade della città rendendo l’atmosfera magica ma causando anche enormi disagi. La neve continuava a cadere e noi eravamo preoccupati perché nel frattempo stavano arrivando telefonate di gente desiderosa di incontrare Giorgio che non sarebbe riuscita a venire l’indomani alla  conferenza.
Nonostante ciò la domenica in tarda mattinata Giorgio è arrivato accompagnato da alcuni fratelli di Pordenone dopo aver percorso sei ore in auto. Stanchissimo si è ritirato nella stanza d’albergo perché aveva ricevuto la chiamata dalle potenze Celesti a cui avrebbe fatto seguito la sanguinazione. Il portalettere, come si definirà poi Giorgio in conferenza, è li a Torino per consegnare il messaggio celeste da parte del suo direttore GesùCristo anche ad una sola anima, perché il Maestro è in cerca dei Suoi, quei “molti” (Vangelo Matteo 20,28) sparsi nel mondo che si sono reincarnati soprattutto nei popoli latini  e per i quali Lui ha offerto la Sua vita duemila anni fa.  
Nella sala nonostante il maltempo erano presenti un centinaio di persone tra cui anche alcuni  giunti  da Milano e Varese. A seguire la conferenza via streaming  anche  un centinaio di collegati.
Per la razionalità umana si tratta di un numero esiguo considerando l’elevata  densità di popolazione della città di Torino ma al Cielo non interessa la quantità bensì una qualità di persone con determinate caratteristiche spirituali che possano rendersi  idonee a ricostruire una società pacifica nel futuro "perché di questa generazione non rimarrà nemmeno memoria” dirà Giorgio durante il suo intervento.
Dopo la presentazione del progetto Hijos del Sol da parte della Funima International.
Pier Giorgio Caria ha introdotto come sempre il messaggio celeste facendo un preciso lavoro di controinformazione con una ricostruzione certosina di tutte le prove raccolte durante vent’anni di viaggi nel mondo. Ha spiegato la Profezia Maya ricollegandola a Profezie di mistici e ad eventi che hanno cambiato la storia del secolo scorso e infine all’esperienza mistica di Giorgio Bongiovanni.
“21 dicembre 2012: si parla sempre in termini catastrofici di fine del mondo ma tutti si dimenticano di dire che il calendario Maya ricomincia il giorno dopo”  ha precisato Pier  perchè  in realtà la data segna la fine di un modo di vivere e se l’uomo non prende coscienza  entro questa data e non si proietta nel cambiamento con una scelta spirituale netta e precisa  dopo il 2012 non avrà più tempo per organizzarsi perché gli eventi incalzeranno sempre più e verrà  quindi risucchiato nel vortice della Legge di Causa ed effetto. “Nel tempo della crisi dell’umanità bisogna scegliere e lavorare per il Bene comune, l’indifferenza e il non fare non fanno evolvere… il nostro futuro dipende dalle scelte che facciamo perché siamo fautori del nostro destino e per essere felici dobbiamo arrivare ad essere collettivamente in armonia con le Leggi cosmiche”.
Nel frattempo Giorgio è arrivato in sala con il suo luminoso e smagliante sorriso che velava la sofferenza dell’avvenuta sanguinazione dalle sacre stigmate.
Ha parlato  al pubblico della sua esperienza mistica un po’ fuori dai canoni per la spiegazione che fornisce sugli  angeli e sulla gerarchia divina. Delle visioni che lui ha e che riguardano l’Apocalisse scritta da Giovanni l’Apostolo e che il tema centrale di queste visioni è un grande evento che si deve manifestare a breve e di cui nessuno parla: la seconda venuta di Cristo sul nostro pianeta in veste di Giudice. Questo annuncio è il cuore della missione di Giorgio, il resto è un impegno nel sociale per mettere in pratica l’insegnamento cristiano. Giorgio inoltre ha sottolineato di essere molto risentito e deluso dai vertici del Vaticano che dovrebbero essere al suo posto a denunciare i mali del mondo e ad aiutare le anime, invece di prostituirsi col potere.  
“Dio interverrà con la Sua giustizia per mettere ordine laddove regna il Caos ma è l’uomo che sta facendo realizzare le profezie dell’Apocalisse perchè ha sfidato le leggi divine... Dio solleverà gli oceani e distruggerà il mondo per purificarlo avviare  una nuova società pacifica con i prescelti…
Come possiamo definirci civiltà con 30000 bambini al giorno che muoiono per fame, spendendo centinaia di miliardi in armamenti, inquinando l’aria e l’acqua fonti di vita primarie del pianeta…
Il mio messaggio è un ammonimento all’uomo che sta sfidando Dio mettendo a rischio la Creazione ed è un invito al ravvedimento perché di fronte allo scenario apocalittico mondiale c’è una presenza divina che cerca ancora di richiamare l’uomo alla conversione inviando Segni sulla terra…
Per scampare al severo giudizio divino non sarà sufficiente l’onestà, bisogna dimostrare di essere  altruisti, dare amore e avere senso della giustizia per tutti… Cristo non ci impedisce di essere materialisti ma ci chiede di perdere il desiderio di possesso e di mettere le cose che abbiamo a servizio del prossimo perché il regno di Dio sarà una nuova concreta forma di vita sulla terra… io credo nelle promesse di Cristo, spero ci crediate anche voi”.

-“Come si fa a seguire Gesù se i Vangeli sono stati manipolati?” È una delle domande che irrompono dalla platea e Giorgio spiega che a determinate affermazioni “per sentito dire” deve necessariamente seguire una ricerca delle prove. I Vangeli sono fonti storiche, testimonianze veritiere che coincidono con i testi in aramaico con i rotoli di Qumran, con gli apocrifi. I Vangeli vanno letti approfonditamente per constatare che  la manipolazione della parola di Cristo è avvenuta attraverso i dogmi e l’indottrinamento ecclesiastico tant’è vero che nonostante la reincarnazione sia stata cancellata dal cristianesimo con un Concilio nel Vangelo possiamo trovarne passi chiari, espliciti e non parabole da interpretare.
Il paradosso dell’uomo è che non ricerca, non approfondisce e non applica il proprio discernimento perdendo così la via spirituale,  solo per stupida e comoda ignoranza, perché la Verità è scomoda e ti impone di cambiare, restando così intrappolato nella rete di uomini ingannevoli che hanno sposato il potere del principe di questo mondo.
“Per essere un buon cattolico bisogna credere nella reincarnazione perché il Vangelo la insegna”.
E così continuano le domande di conoscenza sul dopo morte, sui defunti, sugli angeli, sulla morte seconda, sul perdono. Domande che saranno riportate nella cronaca di approfondimento.

Un fraterno abbraccio

Elisabetta
Sant’Elpidio a Mare 1 febbraio 2012