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obelisco100Di Ale Maceiras
11 Marzo. Primo anniversario dell'incidente nucleare avvenuto a Fukushima, Giappone.  
“Io sono Juan Alberto Rambaldo, uno dei fondatori dell'Associazione Del Cielo a la Tierra in Argentina. Collaboro con il sito web www.antimafiadosmilargentina.com  
 
Ciò che mi spinge a partecipare a questo evento è la cattiva informazione su cosa sia l'energia nucleare, e l'uso indiscriminato delle centrali nucleari.  
Oggi, primo anniversario dell'incidente di Fukushima, ho voluto coinvolgere altri fratelli nella protesta contro gli impianti nucleari in Argentina. Questo evento è stato organizzato dall’UAC che ha invitato diverse organizzazioni contrarie all'uso dell'energia nucleare e che ripudiano la manipolazione avvenuta nella gestione del disastro di Fukushima”.
 
- Perché NO ALL’ENERGIA NUCLEARE?
Innanzi tutto per tre motivi. L’aspetto mistico, l’aspetto filosofico e l’aspetto della vita in se. Preferirei portare la tua attenzione sull’aspetto della vita. Da questo punto di vista, l'energia nucleare che si basa sulla fissione dell'atomo, è totalmente dannosa perché genera un'espansione radioattiva che non si vede, non si sente, non si odora, ma si propaga e non c'è modo di controllarla. Chi sostiene il contrario, MENTE.”

- Ci sono energie alternative?  
“Ci sono centinaia di modi per produrre energia alternativa. Il problema dell'Argentina deriva dal piano nucleare e strategico previsto ai tempi del generale Castro Madero. Un progetto che prevede la creazione di nuove centrali nucleari. Questo è il loro obiettivo in questo momento.
Siamo chiari. Qualsiasi tipo di produzione d'energia inquina. Non diciamo che non lo sia. Ma una cosa è l'inquinamento distruttivo prodotto dall'energia nucleare e quello inferiore di altre forme energia.

L'energia eolica nel sud è possibile. Il bioplasma si produce a partire dai residui organici delle grandi città che oltre a generare energia, elimina la tossicità delle grandi discariche. Città come Buenos Aires, Cordoba, Rosario, Mendoza, sarebbero grandi generatori di energia. Anche l'energia vulcanica, è stata già esperimentata in Argentina. Ci sono molte opzioni. La cosa importante è mettere l'accento sul fatto che questa alternativa è possibile, è possibile riuscirci e bisogna lottare contro le grandi corporazioni ed i grandi interessi che tentano di imporre l'energia nucleare nel paese.”
 
- Il cittadino che vuole impegnarsi in questa lotta come può fare? Il cittadino può creare leggi?
“No, i cittadini non possono creare leggi, ma possono presentare proposte di legge al Congresso e proprio per questo, stiamo raccogliendo firme per fermare l'installazione di nuove centrali nucleari. Perché la nostra Costituzione prevede che con un numero determinato di firme, il Congresso è obbligato a trattare il tema.  

- Juan Alberto, spiegaci come possiamo partecipare a questa lotta…  
“Noi abbiamo già creato un progetto nella città di Las Parejas.
Con la collaborazione dei professori l'argomento è stato introdotto nelle scuole per sensibilizzare ed educare i ragazzi, spiegare il vero utilizzo dell'energia nucleare nel mondo. Un lavoro che con il tempo è entrato a far parte del programma scolastico.
Noi siamo assolutamente convinti che bisogna fare una campagna contro l'utilizzo di questa energia.  

Invito tutti i cittadini dell'Argentina e dei paesi limitrofi ad aderire alla manifestazione prevista per il prossimo 19 Aprile. Alle 17:30 ci troveremo a Plaza de Mayo per protestare contro il progetto per la costruzione di nuove centrali nucleari su tutto il territorio. Alcuni di voi hanno già confermato la loro presenza. Invito in particolar modo gli Uruguaiani perchè vivono con il costante pericolo della centrale di Atucha e i Paraguaiani anche loro minacciati dalla presenza di una centrale nucleare e Formosa.

Queste sono state le parole che hanno aperto il pomeriggio di domenica 11 marzo.
Un'intervista rilasciata da Juan Alberto a una giornalista ai piedi dell'Obelisco di Buenos Aires.
All'incontro, organizzato dall'Unione delle Assemblee Cittadine, hanno partecipato i nostri fratelli di Buenos Aires e Fabián de La Plata. Alla chiamata, hanno risposto: Presente! con forza e grande emozione. Tutti ci siamo dati appuntamento all’Obelisco con lo slogan “Obelisco Radioattivo”.
Nel pomeriggio la popolazione ha assistito ad una simulazione di incidente radioattivo attraverso la proiezione di gigantesche immagini di bambini con malformazioni causate dalle radiazioni, documentari su incidenti radioattivi avvenuti in questi anni nel mondo. Gli automobilisti dimostravano la loro adesione suonando i clacson, la gente si avvicinava e faceva domande, i nostri fratelli informavano e raccoglievano firme di adesione alla protesta.    

Grazie a Skype ci siamo collegati con i nostri fratelli del movimento Zárate - Campana che manifestavano nella Plaza de Zárate. Le immagini proiettate sugli schermi giganti erano emozionanti e non lasciavano spazio a dubbi.
Al tramonto, gli oratori: Javier Rodríguez Bruno, dell’UAC (Unione Assemblee Cittadine), Claudio dell’ACCAEE (Associazione contro l'Inquinamento ambientale di Esteban Echeverría), Juan José Méndez per l'Argentina Non Nucleare e molti altri ancora si sono intrattenuti con i presenti.
 
Juan José si è così espresso:  
Le centrali nucleari! sono una bugia!! la grande bugia! In Argentina forniscono meno del 10 percento di elettricità alla rete nazionale, dobbiamo dire la verità, queste centrali atomiche vengono usate per la fabbricazione di complementi per armamenti nucleari che le potenze mondiali si portano via. Dobbiamo prendere coscienza del pericolo, solo la bomba nucleare fatta esplodere a Hiroshima aveva una potenza di 16 kilotones, oggi si fabbricano bombe di 4,5 gigatoni capaci di distruggere simultaneamente con una sola testata fino a 20 città. Usciamo da matrix, usciamo da matrix e prendiamo coscienza.  

Cosa accade se si apre una crepa nella diga di contenimento Yacyretá nel fiume Paraná? Si verificherebbe un grande tsunami che trascinerebbe tutto ciò che trova sulla sua strada sino alla centrale atomica Atucha I ed Atucha II per poi sfociare sul Fiume de la Plata. Fiume dal quale estraiamo l'acqua potabile. Al momento la centrale non è ancora funzionante ma già contiene elementi radioattivi

Signore/signora, lei sa da dove proviene l'acqua del suo rubinetto? Signore, lei lo sa? Quello che è certo è che i nostri rubinetti ricevono l'acqua dal Rio de la Plata.
Cosa succederebbe in caso di inquinamento?  

Il macrocosmo influenza il microcosmo, le forze sono analoghe e si ripercuotono sulle placche tettoniche del nostro pianeta. L'uomo, anche se utilizza strumenti tecnologici, non può predire con precisione i movimenti tellurici.
 
Il macrocosmo influenza il microcosmo, le forze sono analoghe e si ripercuotono sulle placche tettoniche del nostro pianeta. L'uomo, anche se utilizza strumenti tecnologici, non può predire con precisione i movimenti tellurici.

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Sono trascorsi così, momenti indimenticabili per noi e per tutti coloro che si sono visti in qualche modo impegnati a favore della vita, e del pianeta.  
Tutti ci sentiamo soldati, militanti impegnati nella causa del Cristo.  
Con la certezza che la Verità ci farà liberi…   
Amen.  
 


Ale Maceiras   
5 aprile 2012