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genteDe Carmen de Huertos
Il 19 aprile 2012 è stata una giornata memorabile, una giornata che ha segnato l’inizio di una presa di coscienza a livello nazionale e latinoamericano, per adoperarsi a favore della vita, per dire Sì alla vita e No alla morte, No all’energia nucleare!!!
La manifestazione si è svolta a Plaza de Mayo, a Buenos Aires, un punto di incontro storico dei cittadini argentini nel far valere i propri diritti; in questo caso, per esercitare il più prezioso di tutti: il diritto alla vita.
Sono state invitate tutte le organizzazioni sociali, i gruppi spirituali e tutti gli uomini impegnati a favore della vita.

Molti di loro hanno accolto l’invito e si sono presentati con i cartelloni, persone provenienti da Cañada de Gómez, Las Parejas, Las Rosas, San Genaro, Santa Fe capital, Rosario, Paraná, Neuquén, Río Negro, Buenos Aires, Zárate, Campana, ecc.

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Alla manifestazione vi erano rappresentanti del Cile e dell’Uruguay, hanno espresso la loro adesione anche dal Paraguay e dal Brasile.

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 14pardoHa aperto l’evento l’ambientalista Javier Rodriguez Pardo, rappresentante dell’UAC, RENACE e MACH, il quale ci ha illustrato la sua profonda conoscenza sul tema. Egli ha chiuso il suo intervento dicendo: “quel giorno, l’11 marzo, abbiamo visto in televisione le fiamme che fuoriuscivano dai reattori di Fukushima. Perché era preoccupato il mondo intero? Dobbiamo riflettere sul perché, la gente non si ferma un attimo a pensare sui motivi per cui il mondo si preoccupa di fronte ad un fatto simile… Compagni, le radiazioni si accumulano perché sono sottili, perché non le vediamo, non le tocchiamo, non le odoriamo, non le sentiamo, ma ci sono ed alterano le cellule dell’informazione genetica. Ne consegue un’accumulazione radioattiva che trasmetto alla mia discendenza. Mio figlio avrà la sua dose di radioattività aggiunta alla mia, radiazioni che finiranno poi nei  geni di mio nipote e così all’infinito”.

 21comiÈ stata la volta del Deputato Nazionale di Santa Fe, della Coaliciòn Cìvica, Carlos Comi: “Per me è un grande orgoglio partecipare a questo evento, soprattutto in un  luogo come Plaza de Mayo, dove sempre sono stati discussi, durante la storia, i grandi temi di interesse per il nostro popolo… Abbiamo presentato insieme a Los Verdes un progetto che prevede la chiusura di tutte le centrali nucleari entro il 2020.  Il fine è di affacciarci al 2025 con un 25% di energie rinnovabili in Argentina, modificando radicalmente la matrice energetica di questo Paese  intorno al 2050”.

  La parola è passata al giornalista italiano e Direttore della rivista AntimafiaDuemila Giorgio Bongiovanni, che 19giorgiononuclearcosì si è espresso: “… il piano dei governi per produrre sempre più energia è veramente un piano criminale… Abbiamo 438 centrali nucleari nel mondo, che producono residui radioattivi a tonnellate, non c’è un solo governo in possesso di tali centrali che  dica dove vanno a finire questi residui. È stato dimostrato anche da indagini giudiziarie in Europa, particolarmente nel mio paese Italia, che alcuni di questi rifiuti sono andati a finire nel sottosuolo dell’Africa, in alcuni punti del Latino America, dei mari italiani e di altri luoghi del mondo. Ciò significa contaminare praticamente tutto il pianeta, mettere a rischio la vita della civiltà umana. Inoltre, il vero motivo della realizzazione delle centrali nucleari è quello di costruire bombe atomiche. Questo lo nascondono, non lo dicono, non dicono la verità. Hanno anche un altro motivo nefasto: alimentare l’economia criminale, sì, perché le istituzioni, le organizzazioni che si occupano di trasportare i residui nucleari in luoghi sconosciuti, sono le grandi organizzazioni criminali. I governi o i loro rappresentanti, a volte pagano le organizzazioni criminali affinché depositino questi rifiuti in luoghi che nessuno saprà mai, a volte sotto le città, sotto i deserti, persino in luoghi abitati.
… Allora è importante che la cittadinanza, il popolo, prenda coscienza. In questo caso, il popolo argentino deve chiedere al governo con forza, con insistenza, di chiudere le centrali nucleari che avete; non servono. Devono sviluppare progetti usando l’energia alternativa solare, oppure quella termodinamica solare, che è stata sviluppata da uno scienziato italiano premio Nobel Carlos Rubbia, il quale ha dimostrato la validità dei suoi progetti in Spagna. Infatti, alcune province spagnole hanno già messo in pratica il progetto del professor Rubbia e grazie all’energia termodinamica solare intere popolazioni della Spagna hanno la luce. Se tutti i governi del mondo investissero denaro in questo progetto, questi specchi solari potrebbero essere collocati nei deserti, come il deserto del Sahara e illuminerebbero tutto il pianeta… Voi dovete chiedere questo al vostro governo. Allora NO, senza condizioni, all’energia nucleare, cancellarla assolutamente e definitivamente per evitare che la nostra generazione possa vivere un’altra tragedia come quella di Fukushima. Io lo chiedo a modo mio, nel nome di Dio, No al nucleare. Grazie”.

 Il deputato del “Progetto Sur por CABA”, Pablo Bergel, impossibilitato nel rimanere alla manifestazione, ha comunque fatto atto di presenza e lasciato un suo intervento scritto; anche il Deputato Nazionale Nito Artaza, dell’Uniòn Cìvica Radical, ha fatto pervenire la sua adesione.

22green2Ha parlato un rappresentante di Greenpeace, Mauro Fernàndez: “… Sappiate che siamo qui insieme a voi, è fondamentale che possiamo stare tutti insieme, è essenziale che ci siano tante bandiere, tante realtà diverse accomunate da questo argomento. Inizia a sollevarsi un dibattito negato fino ad oggi,  dalla nascita della Commissione Nazionale per l’energia atomica.”

A nome dell’ACCAE, hanno preso la parola il presidente Claudio Caruso ed il Dr. Valentin Stigli, socio fondatore.
12conc La presidente di Conciencia Solidaria, Mariela Silberstein, si è così espressa: “…stiamo lavorando per far approvare una legge nazionale che metta fuori bando la mega miniera e la miniera di uranio e torio, che consideriamo sia la peggiore di tutte, poiché l’uranio, che si usa come combustibile nelle centrali nucleari, si estrae dalla miniera radioattiva di uranio… Siamo contro l’energia nucleare sotto ogni sua forma…”. Anche Adriana Potenzoni rappresentante di Zarate-Campana ha fatto un breve intervento.

 erikapaisA nome dell’Uruguay ha preso la parola Erika Pais: “…Il popolo non è quello che vedete qui dietro, colorato di rosa (la casa rosa, sede del governo, ndr), non è quello che si trova in Plaza de la Independencia a Montevideo, colorato di grigio. Il popolo è quello che esce in strada, che lotta per i propri diritti, il popolo… quello sudamericano: cileno, paraguaiano, uruguaiano, argentino, siamo noi… Questa è la dimostrazione che possiamo fare cose insieme e che dobbiamo unirci per difendere questo pianeta… Noi siamo i più poveri, i più deboli, non ci rimane altro che unirci e speriamo che questo sia il primo passo per riuscirci; unirci contro l’energia nucleare e contro tutto ciò che ci tolga una speranza”.
Per tutta la giornata hanno animato l’evento con musica e canzoni il duo Willy González e Micaela Vita, la cantante Miah Bernard  ed il complesso Uruguayo Última Imagen, che ha presentato l’inedito “No Nuclear”.
Contemporaneamente, stesse manifestazioni si sono svolte in altre località, ad esempio a San Luis, Cordoba, Las Parejas, Rosario, Montevideo ed Asuncion.

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Alcuni mezzi di comunicazione hanno intervistato i relatori.

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Nei loro interventi, essi hanno convenuto sul problema che rappresenta l’energia della morte. Vista la trascendenza dell’avvenimento e l’appoggio di altre paesi fratelli, questo evento è stato proclamato Movimiento Latinoamerica No Nuclear.
 

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Per coronare la serata, è salito sul palco un gruppo di ragazzi della Fundacion di sostegno all’infanzia e alla gioventù “Che Pibe”, che assiste bambini di strada, sempre presenti negli eventi che rivendicano il diritto alla vita. Durante questa manifestazione, erano sparsi in piazza a disegnare e colorare i cartelloni in silenzio.

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 Dal palco, hanno esibito i loro disegni ricevendo palloncini al grido: “No all’energia della morte, sì alla vita, no alla scienza senza coscienza!!!
Voglio concludere ripetendo e facendomi eco delle parole di Juan José Méndez, rappresentante di Argentina No Nuclear: “oggi è un giorno memorabile, un giorno fuori dal comune, stiamo realizzando una manifestazione pacifica, senza precedenti in Argentina... Resistenza, resistenza, resistenza...”

Carmen de Huertos
20 aprile 2012