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giorgio1002012Di Associazione Il punto infinito
Le recenti conferenze di Giorgio Bongiovanni a Polignano e a Bari (con Salvatore Borsellino) hanno suscitato interesse tra il pubblico, ma preoccupazione nella chiesa locale. La posizione ufficiale della Chiesa è stata resa nota dal libro del gesuita Carlo Colonna “Lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni e il suo profetismo”, nato dai sedicenti studi dell’autore, che però non ha mai conosciuto o intervistato direttamente Bongiovanni né i suoi amici e collaboratori. L’evidente impegno antimafia e sociale di Giorgio Bongiovanni non viene negato bensì screditato con argomenti che la Chiesa spesso utilizza per impaurire i fedeli ed isolare i suoi mistici e veggenti: dietro l’apparenza positiva, si celerebbe il volto del maligno, anzi peggio dell’anticristo.
Giorgio Bongiovanni è stigmatizzato permanente alle mani, ai piedi e al costato da più di 20 anni con sanguinazioni dolorose quasi ogni giorno; si è sottoposto a svariate analisi presso stimati medici che parlano di fenomeno inspiegabile e descrivono il suo profilo psicologico e caratteriale come più che normale. La sua opera di divulgazione spirituale e denuncia antimafia è trasparente, accessibile gratuitamente e svolta con coerenza e sacrificio. Si definisce un semplice testimone dell’evento prodigioso visibile sul suo corpo e, per ubbidire ai richiami ricevuti dalla Madonna e da Gesù nelle estasi mistiche e nelle apparizioni, sente il dovere d’impegnarsi in prima persona per realizzare nella pratica i supremi valori che Cristo ha insegnato e manifestato. Da credente animato dal desiderio di una Chiesa pulita e coraggiosa come Cristo l’ha voluta, ammonisce i lupi vestiti da agnelli e difende la vera Chiesa di Cristo esortandola a non essere complice, debole ed omertosa. Rifiuta ogni culto di sé e non afferma di avere alcun “potere”, ma di essere servitore e strumento della volontà celeste. Spinge alla lettura del Vangelo, ma ha il coraggio di dire che il Vangelo va vissuto nella pratica perché si è cristiani solo con l’esempio, anzi che ciò che conta agli occhi del Cielo è l’impegno pratico a favore dei valori di Giustizia e Amore a prescindere che si sia cristiani, buddisti, musulmani o atei.
In Vaticano non passa inosservato il suo impegno come fondatore e direttore di AntimafiaDuemila, l’unica rivista d’inchiesta antimafia in Italia; secondo Colonna però anche questo è diabolico. Il Vaticano perde così un’altra occasione per schierarsi contro le mafie, li abusi e le connivenze, diviso com’è tra i pochi veri servitori di Cristo, che vogliono una Chiesa umile al servizio dell’umanità, e coloro che l’hanno trasformata in una corte d’intrighi, collusioni e nefandezze (vedi IOR, lo scandalo Bertone-Gotti Tedeschi e la questione pedofilia).
Questa Chiesa del potere fa la volontà di Cristo? Questi alti prelati credono ancora in Cristo e al Suo Ritorno?
Chiediamo alla Chiesa trasparenza, coerenza, coraggio, spirito missionario, verità sui misfatti passati e presenti perché crediamo nelle parole di Cristo “Dai loro frutti li riconoscerete …”, perché crediamo nelle azioni e nell’esempio.

APPROFONDIMENTI:
Gianluigi Nuzzi: “Sua Santità. Le Carte Segrete di Benedetto XVI”, Ed. Chiarelettere, 2012.
www.antimafiaduemila.com
www.giorgiobongiovanni.it
www.ilsicomoro.com
www.funimainternational.org
www.ilpuntoinfinito.it