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circulosantenatorino100Di Ing. Salvatore Bova

L’ultimo Cerchio nel Grano a Santena (TO) del 17.06.2012

    L’appuntamento è per le ore 11.00 di Domenica 24 giugno 2012 (festa di San Giovanni Battista, che a Torino è anche il Santo Patrono) all’uscita autostradale di Santena (TO). Con alcuni degli amici e fratelli dell’Arca Miriam di Torino (Paola, Antonio, la piccola Lucilla, Danila, ed Io) ci incontriamo con Licia Dè Pra, arrivata da Stella San Giovani (SV) con il suo compagno Fulvio. Ci fermiamo alla prima rotonda, dopo l’uscita dell’autostrada, al Bar “Delle Sorelle” e aspettiamo. Loro arrivano dopo pochi minuti, beviamo insieme un caffè e chiediamo informazioni alle proprietarie del Bar sul cerchio nel grano apparso la domenica precedente 17 giugno. Ci dicono che il proprietario del campo ha messo dei cartelloni con le indicazioni subito alla prossima rotonda e che da lì c’erano solo 5 minuti di strada.

    Avevo visto, nei giorni precedenti, la cartina su “google maps” dove si trovava il Cerchio nel grano a Santena, e con mia grande meraviglia scoprivo che ci sono passato lì vicino pochi giorni prima (a circa 200-300 m), proprio il 13 giugno scorso festa di San Antonio, per andare a vedere un lavoro a Chieri. Pensavo in quell’occasione, visto che nei due anni precedenti (2010 e 2011) i due cerchi nel grano di Poirino distavano a pochi chilometri, se i nostri fratelli cosmici avevano già provveduto a disegnare un altro pittogramma. Pensavo e sentivo intensamente che si sarebbero manifestati nuovamente di lì a poco, o magari si erano già manifestati in quella zona. Durante il tragitto verso il Chieri scrutavo alcuni dei campi di grano adiacenti alle vie che percorrevo.

    Ripartiti dal bar seguiamo le indicazioni ed arriviamo ad un’area di fianco al campo di grano dove ci sono alcune auto parcheggiate. Scendiamo ed emozionati ci avviamo verso il campo. La strada in terra battuta era un po’ bagnata dato che la sera precedente aveva piovuto, ma con il Sole splendete di quel mattino il campo era completamente asciutto.

    Il proprietario, Michele Tesio, ha pensato bene di “organizzare” le visite al cerchio nel grano. Oltre alle indicazioni sul percorso per arrivarci, c’erano anche una piccola area ristoro con bibite e tavolini, un cestello elevatore per poter ammirare dall’alto il “capolavoro cosmico” impresso nel suo campo di grano e pure delle maglietta in vendita con l’immagine dall’alto del cerchio nel grano. C’erano un po’ di persone in fila per salire sul cestello elevatore e allora decidiamo di inoltrarci dentro il campo.

    Per me è già la terza volta che calpestavo un campo di grano con un pittogramma disegnato per “noi terrestri” dagli Esseri di Luce, mentre per gli altri amici e fratelli era la prima volta. Emozionatissimi camminiamo nel percorso del grano piegato e scrutiamo da vicino alcune spighe per vedere se sono spezzate o piegate, per scorgere qualche altro segno come i “nodi particolari” delle piegature o per vedere se c’era ancora qualche insetto “immortalato”, attaccato alle spighe.

    Ci confrontiamo e arriviamo alla conclusione che a causa delle piogge degli ultimi giorni (brevi ma intensi temporali estivi, a volte con grandine) sarebbe stato difficile trovare eventuali insetti “attaccati” alle spighe. Ecco alcune foto scattate dal basso.

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Foto 1 - Particolare del pianeta “Mercurio”
(vedere Link in basso) -
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 Foto 2 - Cerchietti periferici a gruppo di 5

(http://www.cropcircleconnector.com/inter2012/italy/Santena2012a.html)
(http://www.cropcircleconnector.com/inter2012/italy/Santena2012b.html)

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Foto 3 – Particolare de “il Sole” al centro della formazione

    Ad un certo punto Antonio vede un insetto attaccato ad una spiga. E’ un bellissimo coleottero metallizzato verde e inizialmente pensiamo sia lì dalla settimana scorsa (quando è stato rinvenuto il cerchio domenica 17 giugno). Ma dopo aver scattato alcune foto notiamo che il nostro amico insetto è vivo e vegeto.
 

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Foto 4 – Il Coleottero verde metallizzato simbolo egiziano del Dio Sole

    Dopo aver ammirato dal basso il pittogramma “profetico” che parla del cambiamento in atto nel nostro sistema solare, saliamo sul cestello, non molto alto, ma che dà quella visione d’insieme che non è possibile scorgere da terra.

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Foto 5 – Vista dall’alto del pittogramma

Tornati a terra conosciamo meglio il proprietario e ci facciamo raccontare la scoperta del cerchio. Ci dice che la domenica precedente, 17 giugno appunto, come ogni mattina si trovava nel campo adiacente per raccogliere le zucchine. Ad un certo punto sente abbaiare i cani che si trovavamo al centro del campo di grano. Va a vedere il perché di tanta agitazione da parte dei cani e si accorge che c’era qualcosa di “strano” disegnato nel grano. Pensa a quello che è successo l’anno scorso al suo conoscente di Poirino, Giovanni Audritto, dove è apparso un cerchio nel grano. Lo chiama, gli riferisce l’accaduto e si incontrano sul posto. Dal basso non avevano l’idea del disegno complessivo e delle sue dimensioni, ma da una loro stima la formazione poteva avere una estensione di circa 75 m x 140 m. Il giorno successivo in internet c’erano già le foto scattate dall’alto del cerchio di Santena. Ci dice che spesso passano degli aerei ultraleggeri nella zona e che con molta probabilità avevano scattato loro le foto. Secondo il proprietario, visto il colore e la consistenza delle spighe, il grano era stato piegato almeno 3 o 4 giorni prima della scoperta. Gli chiedo se aveva visto gente nel suo campo nei giorni precedenti. La risposta è stata negativa.

    Faccio notare che il pittogramma di Santena, come per il cerchio nel grano dell’anno scorso a Poirino, è stato “disegnato” a poche decine di metri dall’autostrada, quindi una zona abbastanza esposta alla visione di tante persone di passaggio, quindi troppo visibile per essere opera di probabili “crop makers”.

    Domando anche se aveva visto delle sfere di luce in cielo. E pensate un po’!!!  Mi racconta che 3 o 4 giorni prima di aver scoperto il cerchio nel grano è venuto a sapere che nelle vicinanze ci sono stati degli avvistamenti proprio nella zona di Valfernera di Asti, che dista circa 10-12 km da lì.

    Ringraziamo per la cortese disponibilità del Sig. Michele Tesio e ritorniamo a casa soddisfatti.

Ora vorrei fare alcune considerazioni visto che: “Nulla avviene per caso”!

    Oltre all’interesse sul significato astrofisico e cosmico del pittogramma di Santena spiegato dagli esperti, mi ha incuriosito anche la presenza di quel bel coleottero verde metallizzato ! Tornato a casa, la sera inizio a cercare quale poteva essere il significato dell’insetto trovato nel cerchio nel grano. Trovo i seguenti significati, per me interessanti.

    Il coleottero (detto anche scarabeo) per gli antichi Egizi è il Simbolo del Dio Sole ! Anche i reperti storici parlano in favore di queste specie coprofaghe: lo Scarabaeus sacer era lo scarabeo sacro degli antichi Egizi. Gli Egizi credevano, infatti, che l'insetto nascesse da una palla di sterco, per cui lo considerarono un'immagine dell'autocreazione. Il nome egizio dello scarabeo stercorario, Kheper, significa "divenire" e simboleggia trasformazione e rinascita. Esso fu incluso nella teofania solare, poiché era considerato un'ipostasi (la personificazione) del Sole nascente ed era identificato con Khepri, il dio del Sole nascente, che si supponeva creasse il Sole ogni giorno in modo analogo a quello con cui lo scarabeo crea la pallottola di sterco: come recita una preghiera del Libro dei Morti "Io sono Keper al mattino, Ra a mezzogiorno e Atum alla sera".

    Quindi lo scarabeo racchiude simboli solari: con le ali aperte è l'immagine del Sole nel suo duplice cammino, ascendente e discendente; quando sotterra la palla di sterco rappresenta il Sole che cala dietro la montagna.

    Per me visto che siamo vicini a Torino, città del famoso Museo Egizio secondo solo a quello del Cairo, non è un caso che ci fosse lì a Santena (TO) a farsi fotografare proprio un simbolo egiziano del Dio Sole (il coleottero).

    Una altra scoperta interessante è la correlazione tra la costellazione del Cancro con il Sole, il pianeta Mercurio e le sei stelle brillanti alla data del 3-4 agosto prossimi (http://www.cropcircleconnector.com/inter2012/italy/Santena2012b.html), raffigurato nel cerchio del grano verso Sud (lato opposto all’autostrada) e il simbolo del coleottero.  

    In Mesopotamia la costellazione del Cancro era detta AL, LUL in sumerico e Alluttu, che significa “granchio”, in accadico; ma talvolta il segno era figurato da una tartaruga, come si può osservare sulle pietre confinali conservate al British Museum. In Egitto poteva essere uno scarabeo, simbolo del Dio Khepri, e come suddetto, nel libro dei morti l’aspetto mattutino del sole: ”Io sono Khepri al mattino, Ra a mezzogiorno e Atum alla sera”. Spesso lo si raffigurava mentre procedeva con una palla di sudiciume nella quale deponeva le sue uova. Talvolta teneva fra le zampe il disco solare a simboleggiare la gestazione del germe di vita nella materia.

    Nel cerchio di Santena per me ci sono dei richiami, delle similitudini che fanno pensare anche alle profezie della civiltà dei Maya. Il piccolo coleottero presente nel cerchio di quest’anno forse vuole dirci che: “ci sarà una trasformazione, una rinascita che parte dalla palla dello sterco”, che rivedo nella nota profezia dei Maya: “Guai a voi della terra, verrà la fine dei cavalieri giaguaro e l'inizio di una nuova era che sorgerà sulle ceneri della precedente. E sarà il tempo dell'incontro con i Signori delle Stelle".  

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Immagine di un “Coleottero” Dio Sole dell’antico Egitto

    Ultima osservazione riguarda il cerchio nel grano di Poirino del 2010 (http://www.margheritacampaniolo.it/crop_circles_2010/Poirino_I.htm)  che “conteneva” la famosissima equazione di Albert Einstien: E = m c2. Uguaglianza tra materia ed energia ! Ogni cosa creata dal Dio Padre Sole, Adonay Arat-Ra, è materia ed è nata dalla Sua energia ! Tutto il pianeta Terra è nato dall’energia del Sole. Non esisterebbe nulla senza l’energia del Sole, sia esso del mondo minerale, vegetale, animale o umano. Insomma noi siamo figli del Sole !

    Albert Einstein oltre ad essere il genio della fisica moderna, che ha sconvolto il mondo scientifico con le sue straordinarie scoperte sulla relatività, era anche un filosofo e un pensatore “a favore della vita”. Cito solo alcune delle sue frasi memorabili: “Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare." E poi: “La scienza senza la religione è zoppa, la religione senza la scienza è cieca.”  E ancora: “Dio non gioca a dadi”. Fanno pensare, vero?
    E qui mi viene da raccontare questo particolare sconosciuto riguardo il cerchio nel grano di Poirino del 2010. Il cerchio in questione si trovava nella frazione San Pié (San Pietro in piemontese), proprio nell’appezzamento di terreno di fronte all’immagine dipinta sulla facciata della cascina di San Pietro ! Sembrava proprio che san Pietro lo stesse indicando o che ci avesse messo la sua firma su quel pittogramma.

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Foto 6 – Facciata con l’immagine di San Pietro -  Foto 7 – Indicazione verso la cascina di San Pietro


    Mi viene in mente che nei pressi di Torino c’è il Monte sacro del Musinè, che è stato nei secoli luogo di avvistamenti. Sappiamo anche che probabilmente sotto il Monte si troverebbe la “base extraterrestre” di San Pietro !

    Ecco che, sempre secondo la mia opinione, la posizione del cerchio del grano di fronte alla cascina di San Pietro è un fatto significativo, che diventa un segno per raccontarci e istruirci qualcosa. Chissà se nel mondo astrale Albert Einstein e di San Pietro si conoscessero?

Fraternamente Vostro
Ing. Salvatore Bova

Torino, lì 03/07/2012