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alessandraDi Alejandra Maceiras
Dopo aver trascorso diversi giorni in uno stato d’ansia, inquietudine e un misto di sentimenti, Juan Alberto ed io ci siamo recati a Las Parejas, all’aeroporto di Ezeiza per attendere l’arrivo di Giorgio, Sonia e Sonietta. Precedentemente siamo andati a prendere Erika e suo figlio Giorgio, che sarebbero arrivati in nave da Montevideo la stessa mattina.

I nostri cuori, esultanti di allegria e di amore per i fratelli in visita in questa nostra terra non smettevano di battere all’impazzata, in attesa di vederli, abbracciarli ed imparare da loro, come sempre. Così ha avuto inizio una nuova occasione di illuminazione, di apertura di coscienza, dove i sentimenti e le sensazioni ci fanno vivere fuori dal tempo... Come se ci trovassimo in un mondo in cui possiamo entrare solo quando Lui è dentro di noi...

La giornata del 27 marzo è trascorsa tra abbracci, lacrime di gioia ed incontri con i fratelli che, come Juan e me, godevano della presenza dei nostri viaggiatori instancabili. Immediatamente dopo il loro arrivo siamo partiti verso Las Parejas, che abbiamo raggiunto all’imbrunire.

Il 28...Giovedì Santo era una splendida giornata di Sole, questo Padre generoso che ci accarezza con il calore dei suoi raggi, ci segna e nutre attraverso le cellule della nostra pelle, attraversandoci fino all’anima per farci suoi... Lui era tra noi... Giorgio era fra noi, la luce era presente in quegli attimi e in quelli a venire. I fratelli arrivavano da ogni parte. Ognuno di loro veniva per Giorgio, come il polline dei fiori viene trasportato dalle api per fecondare un altro fiore e far nascere una nuova vita, un frutto nuovo, così semplice eppure così complesso, Lui alchimizza in noi tutto quello che eravamo e ci fa nuovi agli occhi di Dio.

Il pomeriggio, Giorgio ha sanguinato dalle sue stimmate... la Passione di nostro Signore Gesù Cristo si è fatta carne nel Calice Vivente della Comunione Cristica... Il Sangue sublimato di Cristo versato dalle sue sacre ferite è come un nettare che trasforma, risana i nostri spiriti che cercano di resistere in questa guerra di anime, nella quale siamo immersi. Tutti i presenti sono stati invitati a presenziare a questo miracolo, che si verifica da molti anni nella vita del nostro Maestro. Non posso evitare di menzionare la presenza costante dei fratelli del cosmo nel cielo di Las Parejas, loro erano presenti; come lucciole scintillavano nel firmamento. Al termine della giornata abbiamo cenato tutti insieme, come una grande famiglia che cerchiamo di conformare, basata sull’unione che ci viene chiesta, avendo come filo conduttore il Cristo ed un sentimento di appartenenza a questa Opera messianica, per la quale ci viene dato l’onore di lavorare.

29 Marzo.. Venerdì Santo. La mattina è trascorsa lentamente, abbiamo accolto due sorelle a noi molto care, Ale e Giselle, le quali hanno passato tutto il giorno insieme a noi, colmando il cuore e l’anima dell’elisir di vita che è la Verità. Verso sera sono arrivati altri fratelli, la casa era un costante rifugio di anime che avevano bisogno delle sue parole e del suo sangue, di saziare la sete del messaggio che, come linfa, ci nutre attraverso di Lui. Ricordo ogni momento, con l’emozione che mi ha provocato l’aver visto il suo immenso amore e la sua pazienza eterna, dandoci opportunità, una dietro l’altra... Io ho visto pescare il mio Maestro ogni anima, senza giudicare, senza riposare: un’anima per il Cristo.

In questo giorno è accaduto un fatto che ci ha commosso profondamente: Juan Alberto, dopo pranzo, è andato per qualche istante a riposare. Sedendosi su una poltrona, nel rilassarsi ha provato molta angoscia, sentimento che lo accompagnava dalla mattina. La tristezza era infinita e all’improvviso l’immagine del Cristo agonizzante era presente in tutta la sua dimensione, proprio nell’ora della Sua morte duemila anni fa, fra le 14 e le 15 del nostro tempo. Così, con tante emozioni e manifestazioni del Cielo, abbiamo trascorso il Venerdì Santo, unico per tutti, grazie alla presenza di Giorgio fra noi. Quando tutti i fratelli erano intervenuti, Giorgio ci ha chiamati e lentamente ci siamo avvicinati a lui, in attesa di sentirgli pronunciare parole che sono per noi perle di saggezza. Giorgio ha parlato di Papa Francesco. Secondo il messaggio ricevuto da lui stesso, questo Papa è l’unico che potrebbe dire la verità, denunciare la mafia in Vaticano, la pedofilia, lottare a favore della giustizia e fare una chiesa nuova. Per questo potrebbero ucciderlo, farlo passare per pazzo, ecc. Ha anche affermato che ciò che dice il Papa adesso è corretto, parla bene, ma bisogna aspettare ancora qualche mese per vedere cosa farà; lui è completamente solo con il segretario privato ed ha il sostegno dei Gesutiti fuori dal Vaticano. Questo Papa è stato eletto per il suo carisma, perchè è popolare ed autentico, perchè le chiese erano vuote, la gente non partecipava più alle cerimonie religiose a causa degli scandali e dei casi di pedofilia che si sono verificati dentro e fuori il Vaticano.

Giorgio ha continuato dicendo che in questo viaggio in sud America parlerà della chiesa di Cristo, Chiesa che Lui stesso nella Sua gran saggezza e povertà fondò. “Cristo scelse tra i Suoi Apostoli la Sua discendenza, la gente giusta per portare avanti la Sua Missione, che ancora oggi non finisce... Elesse Pietro perchè era il capo dei Suoi Apostoli, perché era il più forte e rappresentava la paura umana...la debolezza umana… Colui che tradisce e nega.. Gesù disse a Pietro: ‘Questa stessa notte tu mi rinnegherai tre volte prima che il gallo canti, ma io ho pregato per te, ti ho perdonato e aiuterai i tuoi fratelli..’. Con l’elezione di questo Papa Cristo dice alla chiesa e al mondo: ‘Tu mi tradisci, Io ti perdono, ma dovrai riunire i tuoi fratelli’. Oggi vi è un’altra chiesa che non è stata fondata da Pietro, una chiesa iniziatica, con evidenze innegabili, che fu fondata da Cristo stesso: quella di Giovanni”.

Giorgio ha proseguito parlando di Giovanni l’Apostolo, “il prediletto di Cristo”, colui che guida gli iniziati e che deve preparare l’umanità alla Nuova Era. Dice: “Non è il capo della chiesa imponente che deve strappare al demonio e salvarla. Il capo della chiesa deve far conoscere la Verità e diffonderla. Questa è la Missione di Giovanni. Questo non significa essere più grandi degli altri, significa avere la gnosi. Coloro che seguono la chiesa di Giovanni non saranno perdonati, perché hanno la conoscenza... conoscono la Verità... il nostro compito è spirituale”. “Io sono Giovanni Bongiovanni, seguo la chiesa di Giovanni, siamo apostoli differenti, ma dobbiamo sostenerci. Partecipo alla chiesa di Pietro, ma rappresento quella di Giovanni. La conoscenza è stata negata alla chiesa di Pietro, perché ha rimosso la reincarnazione, la teologia universale, la metafisica, la realtà extraterrestre e la seconda venuta di Cristo. Ora, questo Papa potrebbe unire le due Chiese e quindi verrà il Signore; ma l’anticristo ha diviso la Chiesa di Cristo. Siamo noi gli Esseni del XXI secolo”.

Ha aggiunto di far parte della Chiesa di Giovanni, ma ama e rispetta la Chiesa di Pietro, perché loro hanno accettato un compromesso: quello di rimanere indietro nella conoscenza. “È come se noi avessimo un Iphon 5 e ci trovassimo nel 1915. Siamo evoluti, crediamo nella reincarnazione, sappiamo che la morte non esiste, crediamo nella resurrezione spirituale.. Siamo avanzati spiritualmente”.

Giorgio è stato molto chiaro, non pretende un cambio radicale dei concetti della Chiesa, ma spera in una pulizia totale al suo interno da parte di questo Papa. In seguito, ha parlato della realtà di questi tempi, le guerre imminenti, la caduta delle borse mondiali e ci ha avvertito sulle conseguenze che potrebbero scaturire da tutto questo; dei possibili suicidi da parte della gente e degli imprenditori. Ha parlato del piano degli extraterrestri di mostrarsi al mondo prima della venuta del Cristo.

Questo avvenimento fermerebbe l’olocausto, l’uomo si sentirà perduto, immerso nel fango, ma saranno proprio loro, i poveri che meriteranno di essere salvati. La Nuova Era si avvicina. Non c’è futuro per questa società; il futuro è amare gli altri, lottare per cambiare e sperare nella venuta di Cristo. Dobbiamo preparare la gente interiormente e farle capire che il materialismo ha vinto ed è irreversibile, che è finita. I giovani sono una generazione perduta, non per colpa loro... Sono stati drogati, accecati e abbandonati. Giorgio ha proseguito dicendo che “noi abbiamo il privilegio di conoscere la Verità, la Verità che ci rende liberi, abbiamo il privilegio di conoscere il Cristo, i messaggi, gli insegnamenti. Noi siamo miracolati. Abbiamo un’opportunità immensa e se non facciamo quello che dobbiamo fare, faremo la morte seconda. Abbiamo grandi responsabilità, per questo dico: stiamo sempre uniti. Il Cristo ci giudicherà perché noi siamo depositari della Verità. Dobbiamo aiutare la gente, dare l’esempio di giustizia all’umanità, non essere materialisti. Siamo fortunati, bisogna dirlo sempre, anche quando non ci ascoltano... Io sono felice perché gli avvenimenti sono vicini e tutto si compirà. A Dio chiedo solo di poter dare la vita per quest’Opera”.

Con questa frase ed alcuni commenti dei fratelli si è concluso l’incontro, con la promessa che sarebbe ripreso il giorno seguente. Il 30 marzo è terminata la permanenza di Giorgio, Sonia e Sonietta a Las Parejas. A mezzogiorno ci siamo recati a Rosario, per condividere un altro giorno con i fratelli. Da qui, eravamo diretti verso la città di Campana, nella quale si sarebbe realizzata la grande riunione delle Arche.

Il giorno 30 non è stato meno importante degli altri, infatti Giorgio all’alba ha ricevuto il tanto atteso messaggio di Pasqua. Un messaggio di speranza, per la certezza che Gesù Cristo ha scelto il luogo della Sua manifestazione nel mondo, con la promessa di visitare uno ad uno gli eletti da Suo Padre e tutte le anime chiamate da loro a partecipare alla Chiesa di Giovanni. Un messaggio che ci chiede di stare uniti, non insieme, UNITI nell’anima, nel rispetto, sentendo un senso di appartenenza nelle viscere, nel sangue e nell’aria che respiriamo...sicuri che l’unico filo conduttore è il Cristo.

Amen.

3 Aprile 2013
Ale Maceiras
Las Parejas – Santa Fe.