Di Alicia Conti
Come quando qualcuno si avvicina al camino acceso di una casa, in pieno inverno, così il mio cuore si fortifica, rianima e si consola con l'abbraccio ed il sorriso di colui che rappresenta il Calice della Comunione Cristica, il nostro amato Maestro Giorgio.  
Solo con la sua presenza, la mia fame e la sete di Giustizia si saziano, la mia ansia diventa dolce attesa, il mio scoraggiamento si trasforma in ottimismo impetuoso, la mia incomprensione in tolleranza, la stanchezza in forza incrollabile; il mio amore debole diviene passione feconda e la mia ammirazione umana, ammirazione divina.  
Come posso non meravigliarmi, se l'alchimia del Suo Essere ricompone ognuno dei nostri atomi, allineandoci con la missione del nostro spirito. Come non meravigliarsi di questo Miracolo Vivente che ci avvicina al Cielo, affinché egli cammini tra noi… Gesù Cristo è Vivo nell'opera di Giovanni!  
E’come se non lo avessi mai visto, se non ne sapessi il significato e mi stupisco ancora nel vedere queste stigmate sanguinanti, questo segno, IL SEGNO, che grida fino in fondo al mio essere: “NON MI ABBANDONARE, SONO CON VOI”.  
Il segno delle stigmate, di cui noi fratelli abbiamo tanto parlato, è un segno che desidero onorare, che amo e mi mantiene vigile per non addormentarmi. Il sacrificio dell'amore, di un Figlio del Padre. Il sacrificio che permette di sbagliare, perché il Tuo Sangue Divino ci redime dalle nostre cadute, tranne corrompersi.  
Ed ora, Maestro della mia vita e del mio spirito, ci dici: “Anche voi siete stigmatizzati…”
Il segno della Passione di Cristo, la sofferenza umana e la Sua Vittoria in noi. La Croce di Cristo in noi!
Amore mio, Padre mio, insegnami ad amare e glorificare questa croce, come lo fa Tuo Figlio Giorgio.  
Il suo esempio è la forza del Sole nella Terra dell'apocalisse, la forza della Luce che trionferà ed illuminerà fino al Giudizio Finale di Tuo Figlio, il Cristo Gesù.  
Amen.  
Alicia Conti
Buenos Aires
9 Aprile 2013