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znonuclear100Di Carmen de Huertos
Dopo i tre giorni programmati di permanenza in Uruguay, aspettiamo il ritorno di Giorgio in Argentina il 5 Aprile, per partecipare alla Marcia contro l'energia nucleare in partenza da Zárate verso la   centrale Nucleare di Lima, Atucha I. 
L'incontro era previsto alle 17:00 nella Piazza principale di Zárate, dove si sono radunati i vari gruppi e associazioni, zlosverdesche con un gesto di solidarietà hanno aderito a questa convocazione, manifestando il loro appoggio per iscritto o con la presenza fisica. La piazza si  è riempita dappertutto di cartelloni, vi erano rappresentanti del Paraguay, Uruguay, Messico e di diverse parti dell'Argentina: da Salta a Santa Cruz, tutti accomunati da uno stesso desiderio: “NO ALLA MORTE, SI ALLA VITA”.  
Eravamo in piazza, quando ci informano che Giorgio stava arrivando a Buenos Aires e purtroppo era impossibilitato a raggiungerci poiché aveva la febbre, tuttavia, sarebbe intervenuto telefonicamente con un suo messaggio.   
La gente che si trovava nella piazza, si fermava a guardare e leggere i cartelloni; un compagno di lotta ha richiamato tutti al raduno con il caratteristico e vibrante suono del zgendarmes“caracol marino”, usato come tromba.
All’ora prevista, con un pullman pieno, un trafic, che portava le persone provenienti da Santa Fe e diverse auto, siamo partiti in carovana verso la centrale atomica.  
Era ancora giorno quando siamo arrivati, il sole iniziava appena a nascondersi, una fila di gendarmi erano in postazione davanti alla porta della centrale, ci osservavano arrivare.  
Accompagnati dal suono dei tamburi battenti, del “caracol” e di una sirena, abbiamo preso posto con i nostri cartelloni, mentre contemporaneamente veniva allestito un piccolo scenario dal quale i rappresentanti dei diversi gruppi avrebbero parlato.  
Oltre 100 persone, nonostante la zona fosse di difficile accesso, si sono date appuntamento allo scopo di reclamare per la vita, per dire NO all'energia nucleare.  
zrodriguezJavier Rodriguez Pardo, membro di UAC, RENACE e MACH, è stato il primo relatore della serata. Si è fatto portavoce dei suoi compagni, che in quel momento si trovavano a La Plata, in seguito alla tragedia che ha toccato questa città. Con forza e determinazione ci ha resi partecipi della sua lotta contro la miniera a cielo aperto e le miniere di uranio, le quali non soltanto contaminano i minatori che vi lavorano, ma  diffondono l'inquinamento ovunque nell’ambiente, nel momento in cui vengono abbandonate. Ha sottolineato il pericolo latente delle centrali atomiche, il rischio che comporta la centrale in sé ed il pericolo che corrono gli operai ed i quartieri dormitorio adiacenti ad esse.   
È stata la volta di Giorgio Bongiovanni, Direttore della Rivista italiana AntimafiaDuemila, che è intervenuto telefonicamente: "Si afferma che le centrali atomiche producano energia elettrica, la verità è che ciò avviene in percentuale minima, in realtà fabbricano plutonio per costruire bombe atomiche. Tutte le centrali atomiche del mondo sono energia della morte, zatuchabisogna fare pressione sul governo, sulla presidentessa Signora Kirchner, perché non solo non ne vale la pena economicamente, ma è anche un inganno visto che le centrali atomiche non producono energia, ma generano la morte. Poi vi è un altro problema serio, il tema dei rifiuti. Noi in Europa sappiamo che questi vengono portati in Africa, Somalia, Nigeria, territori pieni di rifiuti nucleari, un fatto drammatico. È anche un tema di sicurezza, è stato dimostrato che la tecnologia più avanzata del mondo, quella giapponese, è fallita di fronte ad una catastrofe naturale. Allora NO, senza alcun dubbio, diciamo NO alle centrali nucleari. Bisogna fare pressione sul governo per dimostrare scientificamente che è così e poi preghiamo tutti che non esploda una guerra nucleare, perché le ultime notizie della Corea del Nord non sono buone; questo è molto grave e tutto è conseguenza dell'energia della morte".  
Juan Carlos Villalonga del gruppo Los Verdes ha preso la parola, sottolineando l’importanza della partecipazione di persone del Paraguay di fronte al problema imminente del progetto da realizzarsi a Formosa, che interesserà anche i Paraguayani. Egli ha denunciato inoltre la temeraria azione di iniziare a produrre energia ad Atucha II, oltre al problema della centrale nucleare di Embalse de Río Tersero, che dovrebbe essere smantellata quest’anno, per evitare il prolungamento del ciclo di vita per altri trenta anni; una pazzia da fermare, bisogna proporre di sostituire queste energie con fonti pulite e rinnovabili. L'anno 2013 è decisivo per frenare molti progetti già previsti.  
zuruguayzstafpnaRoque Peraso, anche lui di Los Verdes, ha affermato che il 90% della popolazione non vuole centrali nucleari, ma energie rinnovabili, tuttavia i politici scelti dalla popolazione argentina appoggiano indistintamente l'energia nucleare. Tutti i cittadini devono pretendere di essere informati sui pericoli a cui si va incontro con le centrali nucleari. Egli ha aggiunto che dopo Fukushima è stata dimostrata la vulnerabilità delle stesse, un piccolo incidente ad Atucha I, coinvolgerebbe Zárate, per estendersi poi su Buenos Aires ed oltre, a Rosario e Cordoba.  
Florencia, rappresentante di Greenpeace, ha aderito alla campagna, sollevando la necessità di abbandonare l'uso di questa energia nel Paese, chiedendo un piano nazionale che preveda la chiusura di tutte le centrali, poiché l'energia generata da queste macchine di morte è facilmente sostituibile da energie rinnovabili.   
Mariela, di Conciencia Solidaria, ha preso la parola e ringraziato i presenti per essersi uniti contro l'energia nucleare e a favore della vita, prendendo coscienza che l'urgenza è planetaria e bisogna realizzare che l'energia nucleare è mortale, quindi  dobbiamo dire NO anche alle miniere inquinanti.   
zlpAgustín Saiz, del Movimento Antinucleare Zárate Campana, è intervenuto rivolgendosi agli operai della centrale che avevano lasciato il posto di lavoro per fischiare i manifestanti. Ha voluto chiarire che in nessun modo si cerca di criticarli, anzi li ha invitati a partecipare all’azione e al Movimento, perché è noto che le loro condizioni lavorative non siano delle migliori.  
Sono saliti sul palco i rappresentanti dell'Uruguay no nuclear, leggendo un proclama di solidarietà e denuncia, sottolineando che non esistono frontiere per la lotta, come non esistono frontiere per l'inquinamento. Si sono denunciati anche gli affari oscuri che si celano dietro l'energia della morte ed il suo velato uso per la costruzione di armi nucleari.  
Julius, rappresentante dell’Asamblea permanente del Comahue por el agua (provincia di Neuquen), movimento antifracking, ha dichiarato che in Russia stanno già attuando il fracking con esplosioni nucleari, ecco il motivo per cui la lotta antifracking è strettamente legata alla lotta antinucleare. Ha sostenuto la causa da Neuquén, dove gli operai impiegati nel fracking vivono lo stesso conflitto, una fonte di lavoro che produce morte, inquinamento e distruzione.  
zparaguayzparaguay2Per il Paraguay no nuclear, il Pubblico ministero del governo paraguayano, Dr. Jorge Figueredo, ha detto che è un giorno storico per l'America Latina, tutti sono uniti da una bandiera molto bella, che è al di sopra delle differenze religiose, politiche, economiche: la bandiera dell'amore per la vita. Ha affermato che oggi c'è un risveglio di coscienza, solo se si è uniti sarà possibile vincere questo terribile cancro che attenta contro la vita umana e la vita in generale. Figueredo ha dichiarato che l'energia nucleare è il volto più atroce dei potenti, uno strumento di coloro che cercano di condurre la razza umana verso l’autodistruzione, quindi non lo possiamo permettere, dobbiamo avere il coraggio di lottare a favore della vita, partendo da questa nuova America Latina, più unita, più cosciente e protagonista.  
Guillermo dell'associazione ADN (Azione per il disarmo nucleare), nel suo intervento ha citato un passo biblico in cui si afferma che l'uomo non deve separare ciò che Dio ha unito: e l’energia nucleare fa precisamente l’opposto, cioè separa l'atomo. Ha denunciato allo stesso tempo il governo quando afferma che l'unica energia più economica è quella nucleare, al contrario, secondo lui è stata già brevettata l'energia del gas solare, che avalla la lotta contro l'energia suddetta. Egli considera l’atomica stessa un crimine di lesa umanità per le generazioni future.  
Virginia Leopardi, dell'Asamblea por el agua de San Rafael, Mendoza, dopo aver ringraziato dell'invito, ha sottolineato l’importanza di mettere in relazione tutte le componenti che entrano in gioco nell'energia nucleare. Lei ha voluto informare i presenti che, grazie alla zmovimientozmobilitazione sociale in tutto San Rafael e Mendoza, la miniera di uranio non sarà riaperta: finalmente una vittoria realizzata in tutte queste lotte ecosociali.  
Infine il Movimento Antinucleare Zárate Campana ha concluso la manifestazione ringraziando tutti per la loro presenza.  
La carovana è ripartita per far ritorno alla Piazza, dove sono stati distribuiti dei volantini.  
È terminata così una nuova giornata a beneficio della vita.  
Carmen de Huertos
9 aprile 2013