Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
bambini disegnano100Di Adriana Gnani
Giovedì scorso abbiamo quasi terminato i primi lavori con i bambini.
Man mano che gli oggetti prendevano forma, in base a ciò che loro stessi volevano ottenere, erano contenti ed entusiasti.
Alcuni bambini, non riuscendo a realizzare sull'oggetto la decorazione scelta, si sentivano spinti ad abbandonare il lavoretto, diventando irrequieti.
Ed ecco che per magia la tata Adriana, intervenendo con il suo pennello magico d'amore, cercava di portare nuovamente il sorriso sulle labbra di quei bimbetti tanto imbronciati, facendogli capire che non serviva la perfezione nel dipingere, ma il desiderio di creare, di decorare ciò che  sentivano dentro; anche se il risultato sarebbe stato diverso dagli altri.
Inoltre, parlando con semplicità, ho cercato di spiegare loro che avrei portato a casa tutti gli oggetti che avevano realizzato, per l'ultima lavorazione: la lucidatura (operazione che i bambini non possono fare per la particolarità del materiale) e per i piccoli ritocchi.
Curiosi, come lo sono tutti i bambini, più volte mi hanno chiesto come sarebbero diventati i lavoretti una volta finiti ed io sorridendo ho risposto: “ve lo dirò la prossima volta che ci incontreremo”. Sbuffando, hanno accettato la mia risposta.
Si sono molto affezionati a me e questo mi dona una grande gioia.
Ogni volta che arrivo al centro, appena mi vedono, mi vengono incontro accerchiandomi come in un unico abbraccio e saltando come tanti cerbiatti.
Una volta tornata a casa,  dopo aver svolto tutte le mansioni con l'amore più grande verso i miei fratelli, mi sono messa subito a rifinire gli oggetti, pensando a quelle faccette quando avrebbero visto i loro piccoli capolavori.
Tra una lucidata e l'altra, aggiungendo un fiorellino qua e là e dei nastrini colorati, non mi rendevo conto che il tempo trascorreva inesorabile, giungendo alle prime ore del mattino; dovevo rimandare ai giorni successivi la conclusione del lavoro. Sfruttando ogni singolo momento, tra una cosa e l'altra, sono riuscita a finire tutto.
Il giorno della consegna dei lavoretti finalmente è arrivato, ero molto agitata perché immaginavo la reazione dei piccoli. E così è stato.
Erano tutti sbalorditi da ciò che vedevano, quasi increduli dei risultati ottenuti, c’era un entusiasmo tanto grande che anche le volontarie erano scioccate. Vedevo intorno a me un'esplosione di sorrisi.
Io osservavo commossa, da un angolo della stanza, le tante manine che ad una ad una scartavano i piccoli pacchetti, pensando che basta davvero poco per far vibrare di gioia quei piccoli cuoricini, ignari di ciò che la società fuori non darà mai loro: un futuro, una vita dignitosa.
Anche se è stato solo un momento, un battito di ciglia, in quell’istante li ho visti tutti felici ed uniti in un unico sorriso.
Adriana
13 Maggio 2013
 
Per info sul progetto " Il Laboratorio di Oz" scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.