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adriananavarro2011Di Domingo Silva  - Adriana Navarro
Una nuova visita di Giorgio in Sud America, luogo in cui ha concluso la sua missione di 1260 giorni iniziata il 10-12-2004 e terminata il 29-6-2008. In quel tempo ci promise che se il Cielo lo avesse disposto avrebbe visitato nuovamente questa parte della Galilea, poiché da luglio 2008 la sua missione si sarebbe concentrata al contrario: dalla Sicilia al resto dell'Italia, quindi verso l’America Latina per compiere altri 1260 giorni. Da allora, questa è la settima volta che visita il Sud America. I fratelli hanno già redatto cronache nelle quali raccontano la sua recente visita, hanno manifestato le loro sensazioni nell’averlo di nuovo tra noi, per questo motivo non ci dilungheremo su tale aspetto. Vorremmo invece ampliare il concetto espresso dalla nostra sorella Carmen De Huertos, che a nostro parere riassume tutto: “Giorgio supera sempre di più le nostre aspettative". Ad ogni incontro ci trasmette profondi concetti spirituali, rivelazioni divine, magari qualcuna non lo è, ma è sempre nuovo il modo in cui lo fa, per darci certezza e la forza di accompagnarlo in questa ultima parte, la più difficile della sua missione. Oggi si trova in Sicilia, culla della mafia e come abbiamo già espresso in precedenti cronache, significa trovarsi a fianco dell'Anticristo per smascherarlo, evidenziare chi è; ci spiega come si intrecciano i fatti fisici con quelli spirituali, come lavorano le forze anticristiche gomito a gomito con i potenti della Terra, allo scopo di portarci all’autodistruzione. Con questa premessa vogliamo ricordare gli insegnamenti che Giorgio ha lasciato in ognuna delle sue precedenti visite in terra sudamericana, punti cardine del suo messaggio sono: l'annuncio del Ritorno di Cristo, la denuncia, l’azione a favore della vita e l’unione spirituale.
 
1– Durante la sua prima visita, dal 15-10-2008 al 24-11-2008, ci chiese ancora una volta di essere il suo scudo di amore, la sua forza in questa grande battaglia che avrebbe dovuto affrontare in Italia, dovevamo capire e curare la comunione spirituale, essere uniti. Ci disse che il motivo principale per il quale il Cielo gli permetteva di continuare a viaggiare era quello di mantenere viva la fede, l'unione indispensabile che i fratelli devono avere, altrimenti la missione in Italia non si sarebbe potuta realizzare. Come il lavoro delle formiche, così il nostro lavoro doveva essere quello di risvegliare le anime, la nostra forza, la nostra carta di identità che ci autorizzava a dire ai nostri fratelli italiani che qui nasceva un mondo nuovo. Questa volta Cristo ritornerà con giustizia e con potenza. Giorgio ci avvertì che prossimamente saremmo stati testimoni di forti dichiarazioni da parte sua, perché non poteva annunciare che Cristo sarebbe ritornato in un mondo meraviglioso, al contrario in un pianeta pieno di porcheria, insopportabile. L'annuncio della venuta di Gesù e la denuncia dell'Anticristo costituiscono il cuore del suo messaggio. Concluse, dicendoci di essere vigili, preparati e di non distrarci.  
 
2. - Nella sua seconda visita avvenuta dal 3-6-2009 al 14-7-2009, Giorgio ci donò un lascito che è stato molto più di un insegnamento: “la figura di Cristo deve esplodere nei vostri cuori, comprendere la politica di Cristo sarà cruciale nei tempi a venire". Il significato di questa affermazione è che la missione di Giorgio si concentrerà negli ultimi tempi sul messaggio politico di Cristo, presente anche all’interno del Vangelo. Il cuore della nostra missione è Cristo e la Sua politica, la denuncia è la forma più etica per esporne il messaggio. Giorgio puntualizzò che  doveva iniziare a diminuire dentro di noi, mentre nei nostri cuori doveva crescere la figura di Cristo, aggiungendo la frase più importante che riassume tutti gli insegnamenti del Signore nel Vangelo: "il Regno di Dio è dentro di noi". Prima di partire ci esortò alla resistenza, a riunirci per organizzare una rivoluzione culturale, sociale, fondata sui valori spirituali, coinvolgendo chiunque desideri un mondo migliore.  
 
3. - Nella sua terza visita dal 26-10-2009 al 25-11-2009, ci disse che avrebbe focalizzato la parte finale della sua missione nell’annunciare la Seconda Venuta di Cristo e nel seguire le arche, perché aveva ricevuto l'ordine da Gesù di operare e predicare solo nelle terre latine. Se il Cielo gli avesse ordinato di andare, ad esempio, in Russia per portare un messaggio speciale, lo avrebbe fatto per poi ritornare subito, per il motivo suddetto. In altri luoghi ci sono mistici che magari hanno un modo diverso di risvegliare anime, ma il luogo di sua competenza è la Galilea dei Gentili, oltre a trovare il 70% delle anime che duemila anni fa conobbero Cristo e che si sono reincarnate qui. Disse che avrebbe diffuso il Quinto Vangelo, perché le parole, le parabole di Cristo erano per l'umanità di questo tempo. Aggiunse una cosa importante: non ci sarà futuro, tutti i progetti volti ad una vita futura come la concepiamo noi non si realizzeranno. Potremo solo lottare per un ideale migliore e questo vale anche per gli atei, aspettando il ritorno di Cristo e donare speranza ai giovani, dicendo loro che questo mondo non finirà, bensì si trasformerà, ma dobbiamo crederci noi prima di tutto. Paragonò il nuovo Regno di Dio ad un grande banchetto di nozze che sta per celebrarsi sulla Terra dove gli inviti per parteciparvi provengono dal Cielo. Lo sposo è l'Agnello, il Figlio dell'Onnipotente, del Re e la sposa è la Madre Terra. Il Re ha deciso di stabilire qui una parte del Suo regno, quindi celebra questo matrimonio, ma come sposo della Madre Terra non accetta che lei sia malata, ferita, piena di sofferenze. Dunque, prima delle nozze la cura, la pulisce, la libera “dagli insetti" che succhiano il Suo sangue, lasciando soltanto i degni. Quindi manda dei segni a coloro che vogliono partecipare alle nozze, i servi del Padre mandano inviti ai partecipanti e, in base alle risposte, saranno presenti oppure no. Sanno bene che pochissimi accetteranno, gente semplice, umile, ma non i potenti.
Queste partecipazioni sono i segni del Cielo, che Dio manda affinché ci prepariamo per le nozze e noi dobbiamo esserne degni, integri. Giorgio ci disse che non c'è modo di riequilibrare questa situazione drammatica, i potenti, i padroni dell'economia mondiale, i capi delle grandi chiese, degli Imperi economici e degli eserciti militari non sanno oramai come controllare la situazione.   
Questa terza visita culminò con l'indimenticabile riunione delle arche del mondo, realizzata il sabato 21-11-2009 a Rosario, provincia di Santa Fe, Argentina, dove sentimmo un input decisivo in noi. La missione di Giorgio, come annunciatore della Seconda Venuta e della denuncia dell'Anticristo, entrava a far parte di noi definitivamente, delle nostre vite, delle nostre esistenze, dell’essenza del nostro vivere. In quell’occasione Giorgio annunciò una richiesta estremamente importante che la Madre Celeste gli aveva trasmesso il 15-11-2009 a Peñablanca (Villa Alemana) in Cile: diffondere prima del 13 maggio 2010 un video contenente tutti i Suoi messaggi e le Sue apparizioni più importanti nel mondo. Infine predisse grandi catastrofi e ci invitò a non sottovalutare i segni. Se ricordiamo le cronache scritte sull'evento a Rosario, molte delle cose annunciate in quel giorno iniziarono a realizzarsi appena entrati nel 2010.  
 
4.- Nella sua quarta visita, dal 9-6-2010 al 7-7-2010, ci disse che nessun Paese sarebbe stato esente dalle catastrofi mondiali, tutti ne sarebbero stati coinvolti. Questo è necessario affinché Cristo ritorni, ci avvertì di non avere paura, di stare uniti più  nell'azione che nella preghiera e che lui era disposto a pagare con la vita pur di garantire la nostra unione. I grandi imperi economici stanno pianificando la sopravvivenza di solo un terzo dell'umanità, perché non ci sono risorse per tutti.
Dobbiamo essere soldati dei soldati per combattere contro questo sistema nefasto, che
vuole desolare, annientare l'umanità. Ci chiese ancora una volta di essere il suo
scudo quando lui smaschererà l'Anticristo. Il centro dell'opera è l’Italia, la Sicilia, ma
le arche dell'America Latina sono lo scudo della nostra opera, la nostra forza. Cristo però vuole fedeltà, preferisce i peccatori come noi ma che non lo tradiscono, piuttosto che persone perfette, ma che ipocritamente ad un certo punto non lo serviranno più. Questa quarta visita culminò con la riunione annuale delle arche del Sud America, tenutasi domenica 4-7-2010 nuovamente a Rosario. Qui, ci trasmise che il nostro punto di riferimento massimo doveva essere sempre e comunque Gesù Cristo, la promessa del Suo ritorno e l'unione.  
 
5. - Nella sua quinta visita, dal 12-8-2011 al 29-8-2011, Giorgio rafforzò ancora il concetto dell'unione ed aggiunse che, insieme ad altri, siamo un esperimento, ma non dobbiamo spaventarci perché non siamo delle cavie, bensì un tentativo. Gli esseri di luce vogliono vedere se ci sono cellule integre ed in grado di ripopolare il pianeta, altrimenti sceglieranno altri, i delfini. Il nostro obiettivo non deve essere la perfezione, ma l'unione e gli arcangeli stanno realizzando questo esperimento con noi ed altri per valutare se la Terra dispone delle condizioni necessarie per essere ripopolata e diventare pertanto candidata ad una nuova Era. Siamo in un punto senza ritorno, dobbiamo schierarci con il bene o il male, essere soldati di Cristo e scudi energetici di Giorgio per liberare l'ultima battaglia. Le arche dell'Uruguay, Argentina, Cile, Paraguay, Messico e gli altri fratelli dell’America Latina che lo accompagnano sono uno scudo spirituale per la sua missione, uno stimolo, una forza per sconfiggere il male e la nostra unione è fondamentale. "Abbiamo un’unicità che altri non hanno, personaggi importanti mi hanno detto che noi siamo militanti", ci disse Giorgio. “Militanti di Cristo, ovviamente non di un partito politico, ma militanti di cause giuste come la lotta antimafia, anticorruzione o per la salvaguarda dell'ecosistema, contro il nucleare. Gli anticristi del potere temono questa unione, questa militanza”. Ci rivelò anche che in Sicilia, Palermo è la testa del serpente, se la tagliamo le altre inizieranno a crollare ed il Sud America dovrà essere uno scudo. Nella città di Rosario, Argentina, lunedì 22 agosto 2011, si tenne la riunione di tutte le arche.  
6. - Nella sua sesta e breve visita lampo, dal 18-4-2012 al 28-4-2012, Giorgio realizzò insieme ad altre organizzazioni, il giovedì 19-4-2012, una manifestazione a Plaza de Mayo, a Buenos Aires contro l'energia nucleare (motivo principale del suo viaggio); un'iniziativa nata l’anno precedente e convocata da lui stesso durante un’intervista a Radio Mantra. Ci disse di essere pescatori di anime, che eravamo stati già pescati da altri pescatori ed ora la missione è quella di risvegliare anime. Dobbiamo rimanere lì a pescare, non importa se non tutti abboccano all'amo. Ci annunciò che questa verità è la più ecumenica, quella che offre la salvezza anche a chi non crede ma che lavora a favore della vita, Cristo premia la disponibilità e se chiediamo giustizia per gli altri. Ci parlò della paura come tentazione, sottolineando che il mezzo per superarla è la fede. Il 2012 sarebbe stato l’anno della scelta definitiva, le persone che non sceglieranno un percorso spirituale e di appoggiare una causa giusta si troveranno a scegliere la parte negativa, egoista. Quando lasciò l’Arca di Montevideo, il  lunedì 23-4-12, disse che quell'anno era decisivo per la sua vita fisica, “sia fatta la volontà del Padre”, ci ripeté di essere uniti. Aggiunse che per quanto riguarda l’Opera bisogna obbedire a lui, perché fino ad ora è l’unico che vede Cristo e se non gli crediamo è meglio lasciare tutto. Nelle successive riunioni in Argentina, insistette ancora sul fatto che rimanere uniti è il cuore del messaggio di Cristo, il dettaglio aggiunto è la diffusione, ma entrambi gli aspetti devono camminare insieme; ci raccomandò di stare attenti all'ego, che l'umiltà deve essere la nostra valorosa compagna, oltre ad avere il coraggio di dire sempre la verità.  
Siamo nel 2013, lo abbiamo avuto nuovamente con noi. Abbiamo ascoltato con attenzione quanto ci ha detto, già in Argentina aveva anticipato dei concetti spirituali nelle riunioni tenute con i fratelli di altri Paesi, accorsi per ascoltarlo alla città di Campana. Qui lo scorso 31 marzo ha avuto luogo la Grande Riunione delle Arche del Sud America, era venuto perfino un fratello dal Messico.
Il primo aprile Giorgio è arrivato nella nostra città di Montevideo, proveniente dall'Argentina e senza prendersi un giorno di riposo, nonostante la stanchezza, ha convocato una riunione a casa sua. Inoltre ha registrato un programma per “Enigmas del Tercer Milenio”, presentato da Georges Almendras ed Erika Pais, tenendo un incontro, mercoledì 3 aprile, nella Chiesa Evangelica Metodista del quartiere Buceo di Montevideo, un locale messo a disposizione grazie all’intervento del nostro fratello Claudio Futten.  È stato un evento storico, dal significato simbolico vista la caratteristica sacra del posto, si è dimostrata anche l’apertura insita nei valori che Giorgio in seguito avrebbe approfondito sulla chiesa di Giovanni, che non ha dogmi ed è aperta a chiunque operi a favore della vita. In questa cronaca abbiamo voluto trasmettere i concetti più importanti che ci ha lasciato Giorgio durante la permanenza a Montevideo.  
 
RIUNIONE A CASA DI GIORGIO - Martedì 2 Aprile 2013

Giorgio: “Abbiamo vissuto in Argentina giorni importanti, i messaggi del Cielo che ho trasmesso non sono proprio rivelazioni, ma in un certo senso lo sono e voglio trasmetterlo a voi; domani lo ripeterò nell’incontro. Questi messaggi contengono una direttiva nel fare le opere. In questo momento la missione si trova ad un punto cruciale e potrebbe essere la parte più delicata dell'Opera, per gli eventi che stiamo vivendo: non soltanto planetari, ma anche locali, i quali coinvolgono direttamente tutti noi e la mia persona. Il tema centrale di questo viaggio è prendere ancora più consapevolezza di chi siamo, perché siamo qui, qual è il nostro cammino, sapere tra virgolette “qual è la nostra Chiesa", la Chiesa spirituale di Cristo e di Giovanni, di cui facciamo parte; ma non siamo la Chiesa di Pietro, né l'Istituzione del Vaticano. La Chiesa di Giovanni è diversa da quella di Pietro, la quale, pur essendo rispettabile e come crediamo fondata da Cristo, ha la missione di richiamare le anime alla Sua rivelazione, ma non appartiene a coloro che io chiamo “gli iniziati”: cioè noi, che siamo la Chiesa del Consolatore Promesso. Rispettiamo la Chiesa di Pietro, ma non sono lì dentro coloro che io definisco iniziati. Se noi cadiamo, sarà dovuto alle nostre tentazioni, ma non perché non abbiamo conosciuto il Messaggio del Consolatore Promesso. È stato detto: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso, ma negli ultimi tempi io invierò lo Spirito della Verità…”.
 
Vedere il Vangelo di San Giovanni. Capitolo 14, versetti: 16 E io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito della Verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
 
San Giovanni, capitolo 15, versetti: 18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20Ricordatevi della parola che io vi ho detto: «Un servo non è più grande del suo padrone». Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 26Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; 27e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio”.
 
San Giovanni, capitolo 16, versetti: 1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 4Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto… 7Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. 8E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio… 12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future…25Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l'ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre”.
 
“In questo momento io rappresento Giovanni, i due Giovanni: l'apostolo e l'evangelista, che sono la stessa cosa. Per questo motivo non partecipiamo alla Chiesa di Pietro, quella Apostolica. La Chiesa di Giovanni non ha dogmi, è aperta a coloro che vogliono fare opere a favore della vita ed afferma che può salvarsi anche chi non crede in Cristo se fa le opere, non importa essere atei; riconosce i Messaggi del Cielo che parlano della Seconda Venuta di Cristo, i segni, è un’Istituzione che non è Istituzione. È una Chiesa cosmica, universale. Noi abbracciamo gli eventi, non li sfuggiamo, li viviamo e li spieghiamo anche, interpretiamo le profezie. Questo significa che presto, nell'ultima parte del tempo che ci separa dalla Seconda Venuta di Cristo, parliamo di pochi mesi o alcuni anni, si presenterà questo panorama ed accadranno degli eventi. La gente abituata ad una istituzione che non ha mai spiegato e tanto meno spiegherà quel che accadrà, cercherà i membri della Chiesa spirituale di Giovanni, i quali devono prepararsi ed aspettare gli eventi che accadranno; gli stessi che la Chiesa di Pietro non ha mai chiarito e mai lo farà. Cercheranno la Chiesa spirituale di Giovanni perché sarà l’unica a dire la verità. Ora dobbiamo prendere coscienza di chi siamo, non per esaltarci o cadere nel fanatismo, ma siamo chiamati a spiegare gli eventi alla gente a livello spirituale, religioso, sociale, politico ed in parte scientifico. Dobbiamo prendere consapevolezza che ci troveremo davanti una moltitudine di persone e se non saremo coscienti scapperemo. Stiamo parlando di avvenimenti catastrofici o politici, di mafie o di avvistamenti di massa, a quel punto a chi dovrebbe rivolgersi la gente?  
La nostra rabbia, il nostro dolore non devono essere una tentazione, ma uno stimolo. Siamo stati protagonisti di proteste civili, politiche, eccetera,  molto presto avremo un altro compito, ci troveremo davanti ad una moltitudine di gente e se non disporremo di una preparazione intellettuale, culturale necessaria e di uno stato di consapevolezza, non saremo in grado di dire niente. Potremmo affermare: "Sì, seguo Giorgio, ma non so nulla, non so rispondere alle tue domande" No! Questo non deve succedere. Non possiamo neanche avere paura. Avverranno eventi catastrofici, guerre civili, persino qualche forma di dittatura, eventi massivi in Cielo, quindi a chi dovrebbe rivolgersi la gente? A Cotugno? Ai politici? Al partito del Frente Amplio? Perché cade la Borsa Valori di Montevideo? Perché la gente è nella miseria? Perché il traffico di droghe? Perché tutto questo?
Ecco cosa succederà. Andranno a bussare al locale dell’Avenida 8 de Octubre, perché vedranno il cartello luminoso di “Del Cielo a la Tierra”. Non vedo alternative di grandi organizzazioni in quei luoghi dove io ho buttato il seme. Quale uomo di scienza sarà in grado di fornire una spiegazione, se una nave extraterrestre scenderà nel Terminale degli autobus di Tres Cruces a Montevideo?
Sì, interpelleranno gli ufologi in cerca di una risposta, ma questi scapperanno dalla paura, invece noi dovremo spiegare gli eventi. In sintesi, la nostra rabbia e la  sofferenza non devono essere una tentazione, bensì uno stimolo per il lavoro che dobbiamo svolgere. Il termometro che ci darà la misura degli eventi è Palermo, ma realmente sono io il termometro che sta facendo innalzare la temperatura, voi dovete prepararvi, partecipare qui in Uruguay alle proteste civili, perché ci stanno ingannando. Dobbiamo realizzare che qualunque cosa accada, lenta e inesorabile, noi la sapevamo già, quindi non bisogna fare provviste di alimenti e dimenticarci del mondo, ma stare in mezzo al mondo, partecipare ai problemi sociali portando il nostro messaggio spirituale; non ritirarci sulle colline in attesa che scendano le navi. Non devo lamentarmi di niente, ma al contrario sentirmi stimolato a fare di più. Non possiamo ritirarci, Cristo perdona i nostri peccati, io so che Lui ha perdonato i peccati che commettiamo, cioè, ce li perdona prima ancora di commetterli. Quello che Cristo non ci perdonerà sarà la rinuncia a questa missione, a questa Opera, se non mi rialzerò in caso di una caduta. Se domani inciampassi cadendo o commettessi un grave peccato, Cristo mi perdonerà, ma non lo farà se diremo: “mi sono stancato”. Noi siamo coscienti della verità che ha trasmesso l’apostolo Giovanni: il contatto extraterrestre, la Vergine, la Seconda Venuta. Egli ci ha parlato dei due testimoni, delle profezie, dicendoci che stiamo andando verso una nuova Era, poiché portiamo il segno di Cristo. Uno di noi porta il segno. Quelli della Chiesa di Pietro, i fedeli, potrebbero essere perdonati, perché non conoscono la verità, i loro capi gliel’hanno nascosta: "non entrerete nel regno dei Cieli, e non lasciate che vi entrino gli altri", ma se la sapessero non la direbbero comunque.  
 
Vedere San Matteo, Capitolo 23, versetto 13: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare”.
San Luca, Capitolo 11, versetto 52: “Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l'avete impedito”).
 
Allora tutti i settori nei quali siamo impegnati: l’antimafia, l'ecosistema, aiutare le persone che soffrono, il Messaggio di Cristo, la Seconda Venuta con tutte le sue sfumature, gli extraterrestri, i cerchi nel grano, la denuncia, l'energia nucleare, eccetera, ci travolgeranno come uno tsunami. Non so, può essere tra un anno, due o più, ma arriverà una massa di gente preoccupata per il proprio futuro, per la propria vita, perché i politici e i governi continueranno a mentire, le televisioni trasmetteranno programmi ingannevoli ed Internet diffonderà la verità, ma confonderà; i libri non ci saranno più perché non esisteranno le foreste. L’unico faro di luce saranno quei gruppi coerenti nel mondo che la gente vede o perlomeno sa che ci sono, è come l'istinto di sopravvivenza che ti fa cercare il cibo, lo stesso vale per lo spirito, l'istinto ti fa cercare. Quando il Papa ha rinunciato, le nostre pagine sono state invase da persone che volevano sapere. In otto ore sono entrate nella pagina di “Dal Cielo alla Terra” moltissime persone, ho dovuto aumentare la banda larga. Perché hanno consultato il nostro sito web?   
  Giorgio Bongiovanni significa anche "noi". Dobbiamo avere fede e prepararci, non è come essere spettatori al cinema dove si osservano gli eventi senza venirne coinvolti. Questi sono i concetti che voglio approfondire in questo viaggio”.  
 
Domanda: Hai detto che verranno molte persone. Quali saranno gli effetti spirituali che scaturiranno nella gente?  
Giorgio: L'effetto è risvegliarli e non giudicarli, fino al Ritorno di Cristo. La nostra forza di fede sono gli eventi che accadranno, ma la fede diminuisce quando non succede niente, quando vediamo che tutto continua nello stesso modo. Dobbiamo avere pazienza, può sembrare che non succeda niente apparentemente, ma non è così; potrebbe addirittura sembrare cinico pensare che una guerra o un evento grave ci permettano di parlare, ma saranno proprio gli eventi a darci sicurezza per comunicare con la gente. Ad esempio, l’avvistamento di un’astronave, se subito dopo le persone che ci hanno ascoltato seguiranno o meno, non è più un nostro problema.  

Domanda: Ci hai portato, io direi, nuovi concetti spirituali; tra altri, hai parlato adesso delle Chiese di Pietro e di Giovanni, il discepolo amato, mi viene alla memoria quel passaggio biblico dove Gesù Cristo camminava insieme ad alcuni discepoli e Pietro Lo interrogava su colui che proseguiva dietro di loro. Cristo rispose: “Se voglio che egli rimanga finché io ritorni, a te cosa importa?”   
San Giovanni, Capitolo 21, versetti 20: “Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». 21Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». 22Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi».
In questo passaggio, sembrerebbe cogliersi l'essenza della missione di entrambi?  
 
Giorgio: Giovanni l'Apostolo è la guida spirituale degli apostoli. Pietro è la guida umana, la sua chiesa deve uscire dalla massa, è una gran selezione e quella di Giovanni deve aiutare. Perché hanno scritto il libro contro di me? Perché molti della Chiesa di Pietro stanno passando alla Chiesa di Giovanni.  
Abbiamo gli stessi riti, ma la nostra conoscenza è cosmica. Pietro è la chiesa umana, Giovanni è la chiesa spirituale.
Si sono susseguite altre domande, anche sugli attuali temi internazionali, alle quali Giorgio ha risposto opportunamente: "Questo Papa è un segno del Cielo che ancora si sta rivelando a metà, l'altra metà può rivelare che è l'Anticristo o un messaggero del Signore; dobbiamo aspettare, seguirlo, non giudicarlo.  (…) La Corea del Nord è la voce della Cina e la minaccia della Corea verso gli USA è una minaccia della Cina agli USA".  
 
Abbiamo fatto una pausa per cenare insieme, subito dopo abbiamo ripreso il nostro incontro.
 
Giorgio: "Ci siamo trovati a parlare con il fratello Domingo della situazione economica e del denaro. Io lo vivo nella mia carne, malgrado i nostri stili di vita siano differenti, vivo in un Paese dove avere un’auto o del denaro è la normalità, ma oggi viviamo una spaventosa crisi economica. Abbiamo avuto altre crisi, ma mai come questa. Ci sono stati momenti positivi, altri meno, ma questa volta è diverso. Ho potuto sempre pagare un hotel, viaggiare, ma ora devo cercare di essere ospitato da un fratello o dormire in auto. Ho dovuto fare delle conferenze, ma poiché i soldi non bastavano, ho dormito in auto. A me non importa dormire in strada se devo fare l’Opera, ma è comunque una realtà, una prova che stiamo vivendo. Come reagire di fronte a queste difficoltà? Io rispondo con la fede e vi racconto un aneddoto di Cristo. Duemila anni fa agli apostoli, dopo aver visto risuscitare Cristo, non importava niente, nemmeno se mangiavano o no, perché lì avevano il Maestro risorto, insieme a loro. Il Cielo era sceso e Cristo diede una prova, rimase quaranta giorni, ma non Lo vedevano sempre. Che cosa facevano gli apostoli? Vivevano la quotidianità, giorno per giorno, ognuno con il proprio lavoro e si trovarono di fronte ad un dilemma: “Oggi c’è Cristo, domani no. Cosa faremo?” Non avevano denaro, dovevano mantenere la loro famiglia, vivere il quotidiano. Trovarono un’imbarcazione per andare a pescare, provarono e riprovarono, ma non riuscirono a tirare su nemmeno un pesce. Se ne ritornarono scoraggiati e si chiedevano: "Cosa faremo? Come compreremo ora il pane? Dov’è il Signore?” Sulla strada del ritorno videro in lontananza una luce, qualcuno stava pescando e dopo cucinava del pesce. All’inizio non si resero conto che era Cristo. Appena lo riconobbero, Egli diede loro alcune coordinate per pescare e pescarono una grande quantità di pesci in un'ora, li portarono a vendere e con quel denaro fecero l'opera. Ma è chiaro, avevano Cristo con loro, il Signore era lì, quindi io penso che Gesù ci stia aspettando in spiaggia. Se questo accadde solo tre giorni dopo la resurrezione di Cristo, oggi come potrebbe non succedere che ritorni dopo 2000 anni?   
Quindi, non abbiamo niente, ma dobbiamo avere fede, senza fanatismi e ritornare alla spiaggia. Non voglio essere irresponsabile, perché come padre devo far mangiare mia figlia, ma io ho fede e dico: "Signore, sono sicuro che ti troverò".   
Allora non devo rinunciare, ma fare l'Opera. Io devo essere il primo a superare la prova, a dare l'esempio, in questi mesi mi è capitato più di dieci volte di dormire in auto, l'ultima volta che mi sono ammalato e stavo morendo con 41, 42 di febbre. Di cosa si è trattato? Non so, mistero.   
La mancanza di soldi non è l'ultima tentazione, ce ne sarà un'altra. La nostra prossima tentazione non sarà il denaro, bensì la paura di essere travolti dagli eventi, di difendere e dare la faccia per una causa giusta e che possano ucciderti. Puoi avere paura di perdere il compagno, paura di una guerra o di appartenere ad una fazione politica e che si burlino di te, di andare ad una manifestazione. Ad esempio in Italia, un giovane mentre manifestava contro i lavori per la costruzione di una ferrovia a scorrimento veloce, che avrebbe distrutto la vegetazione del luogo, eccetera, lo ammazzarono durante la manifestazione. Io sono amico di Ingroia e Di Matteo, il primo è molto popolare in  Italia, ma è odiato e a me non importa niente, quindi ci sarà paura. Questo è ciò che sento, la paura per la vita, per la salute e per i sentimenti. Dio pretende tutto da noi, che siamo parte della Chiesa di Giovanni, vuole che andiamo in piazza a manifestare, che facciamo una conferenza spirituale. La nostra militanza nel futuro trascinerà molta gente, molti stanno militando già idealmente, ci stanno già riflettendo.  
 
INCONTRO PUBBLICO - mercoledì 3 Aprile 2013

Il giorno dopo, 3 aprile, Giorgio ha tenuto un incontro in una Chiesa Evangelica Metodista che si trova nel quartiere Buceo di Montevideo, accompagnato da Hugo Lucas che ha presentato nuovamente la famosa "Pietra di Artigas". Intorno alle 19, Giorgio ha aperto l’incontro con il segno della Croce: “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  
 
Questo è un viaggio lampo, ma ho piacere di stare queste due o tre ore con voi. Siamo venuti per partecipare ad una marcia antinucleare che si realizzerà a Zárate, Argentina. L'energia nucleare è un'energia diabolica, io la definisco parte dell'Anticristo, ma è anche volontà del Cielo che mi trovi insieme ai fratelli delle arche per abbracciarli nel seno di questa Opera, che dal 25 marzo del 1952 chiamiamo “Dal Cielo alla Terra”. Il tema principale di cui sto parlando in questi giorni è Cristo e ringrazio Hugo Lucas, perché la Pietra è più che un segno della Sua Seconda Venuta, l'autore, l'architetto che progettò e creò la pietra è Cristo stesso, insieme al Padre Adonay. Se mi permettete, quando io vidi la “J” e la “C” dentro la pietra dissi immediatamente a Hugo: “questo è un messaggio che viene dalle viscere della Madre”. Già 130.000.000 di anni fa si annunciava che Cristo sarebbe venuto per la nostra evoluzione. Oggi ci troviamo in un luogo sacro che dobbiamo rispettare, siamo in una Chiesa Cristiana.  Il messaggio che voglio darvi durante questa visita è che non apparteniamo a nessuna istituzione umana, ma non siamo orfani, perché  noi abbiamo una chiesa, tuttavia crediamo in quella fondata da Pietro. La nostra è una Chiesa universale che ha conoscenze cosmiche ed è spirituale, appartiene a Giovanni l'apostolo, “il prediletto di Cristo”; non si tratta di esaltare di più uno rispetto all'altro, ma Egli privilegiava Giovanni e a Pietro disse: “Su questa pietra costruirò questa chiesa”.  La guida è stata Giovanni l'Apostolo, insieme a lui Giovanni il Battista ed il nostro maestro è Cristo.  

Vedere San Matteo: Capitolo 16, versetto 18: “E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa”.
Noi ci identifichiamo nella Chiesa spirituale di Giovanni perché non abbiamo una chiesa materiale, in questa fase dobbiamo aiutare i nostri fratelli cattolici ad uscire dall'ignoranza. La chiesa di Giovanni non ha templi, annuncia la verità che nessuna altra rivela: la seconda venuta fisico-spirituale di Nostro Signore Gesù Cristo insieme ai Suoi angeli ed il compimento delle profezie; ma prima del Suo ritorno si presenterà l'anticristo, il Giuda che ingannerà l'umanità. Adesso più che mai dobbiamo mostrare i segni. Specialmente ora che una figura, quella del Papa Francesco, ha portato un cambiamento. È un segno molto importante che ci aiuta ad avere discernimento, noi che siamo osservatori e testimoni dell'opera di Giovanni. Questa presenza nuova ha un fine importante ed è relazionata con la Seconda Venuta di Cristo e con Giovanni l'Apostolo, perché il Papa che viene dalla Galilea dei Gentili potrebbe essere quello che rivelerà l'insegnamento del discepolo prediletto, offrendo la verità a coloro che non conoscono la sua opera. Il pontefice potrebbe liberare la Chiesa rivelando le sue opere nefaste, come la corruzione, la pedofilia, la relazione della mafia con il Vaticano. Questo il Cielo gli chiede di fare, ma c'è un'incognita: bisogna vedere se lo farà, se non potrà farlo sarà perché non glielo permetteranno, potrebbero ammazzarlo come Giovanni Paolo I, che fu un vero messaggero. Se al contrario, sarà volontà personale del Papa non dichiarare la verità, nei prossimi mesi avremo una chiesa apparentemente più umile, più vicina ai fedeli, ai bambini, che lava i piedi ai detenuti, ma niente sarà cambiato. Se succederà questo, allora dall’essere messaggero di Cristo si trasformerà in messaggero dell'anticristo. Sono qui per dirvi di tenere gli occhi aperti, di avere la luce giusta ed il discernimento per interpretare gli eventi. Osservare le azioni, i frutti. Dobbiamo riconoscere che questo Papa è un segno e che potrebbe essere l'alleato più grande nell'Apocalisse o il nemico più grande. Io sono un precursore e devo avvisare su quello che succederà…  
Un’altra cosa importante è che noi dobbiamo fare delle scelte, la vita te le impone,  stiamo vivendo gli ultimi tempi. In questa sacra Pasqua Cristo insiste, dobbiamo scegliere di essere servitori. Io vi ho inviato il Suo messaggio di Pasqua, dove ci dice che dobbiamo essere uniti e servirLo, cioè essere testimoni ed acquisire uno "stato di consapevolezza". Ciò non significa che dobbiamo meditare tutto il giorno, ma vivere dove siamo sopportando i problemi umani, soprattutto quelli economici. I potenti ci stanno schiacciando per spingerci tutti nella miseria, ma bisogna avere chiaro di non dover rinunciare alla chiamata che abbiamo ricevuto "simbolicamente" nel 1952 e che oggi, anno 2013, può diventare elezione. Sì, siamo chiamati perché siamo qui e non in un altro posto. È arrivato il momento in cui questa chiamata deve stimolarci a salire di livello, perché ci offre cose straordinarie: l’eredità del Regno dei Cieli, cioè  diventare esseri che possono guadagnare la vita eterna ed avvicinarci di più a Cristo,  al Regno Promesso. Ci viene richiesto però un prezzo alto: quello di essere disponibili a dare la vita per questa causa. Essere disponibili a loro, a morire di fame, ad essere perseguitati da una dittatura, siamo disposti a ciò? Se lo saremo, io credo che ci riusciremo. Dobbiamo essere vicini anche a quelli che non credono in Cristo, ma che sono giusti, come i giudici in Italia che vogliono lottare contro la mafia. Per questo motivo dovremo essere disponibili anche a stare soli, come i magistrati di Palermo. La nostra missione è denunciare dove sta il male e risvegliare le anime. Ad un fratello dell’Arca è apparsa una croce, è un segno, una visita di Cristo, conferma quanto Lui disse, che visiterà tutti uno per uno. Quando questo accadrà, noi Gli risponderemo che siamo pronti a dare la vita per questa Opera, a superare tutte le debolezze sentimentali, se le abbiamo o le difficoltà materiali, di salute o di qualsiasi altra indole.   
Noi, amici e fratelli, parti integranti della tribù dei due Giovanni, siamo coloro a cui  Cristo si rivolge durante il Sermone della Montagna: “Beati gli assetati di Giustizia". Questo sentimento ci obbliga a seguire le Sue sacre orme, quando Lo condannarono e in questo modo Egli salvò i Suoi fratelli, coloro che decisero il deicidio. Molto presto accadranno eventi di enormi proporzioni qui in Uruguay, in altri posti dove si trovano a peregrinare i testimoni di Cristo, nelle città dove è stata presente “questa pietra”, nei luoghi in cui abbiamo diffuso il messaggio spirituale o dove si troveranno le nostre arche che lo integrano. Presto, e a quel punto inizierà la missione di cui parlavamo prima. È da cinquant’anni che lo annunciamo. Accadranno grandi catastrofi, misteriosi segni in Cielo, eventi cosmici e miracoli incredibili, anche dittature ed eventi politici inaspettati che gli uomini non sapranno spiegare. La gente suonerà il campanello, lo dico umilmente, là dove da 50 anni vengono spiegate molte cose. Il giorno della rinuncia al pontificato di Papa Ratzinger, in un giorno solo, ci sono state tantissime visite nel mio sito: è un segno, significa che quando accadranno questi eventi si creeranno opinioni pubbliche che cercheranno informazioni alternative. Noi dobbiamo prendere consapevolezza e rimanere integri, altrimenti non saremo in grado di adempiere all’ultima parte, la più importante della missione, perché perderemo a causa della paura, della depressione che ci porterebbe all’autodistruzione. Il maligno vuole distruggerci al punto di farci rinunciare, di dire: "basta, sono stanco". Se non acquisiamo questo stato di coscienza di cui parlavamo prima, ci perderemo nella paura, nell’autodistruzione e non adempiremo alla parte più importante della nostra missione. Il nostro avversario, l'anticristo, sta facendo un lavoro grande per debilitarci, per provocare la nostra sconfitta.  
Cristo mi chiede di dire ai miei fratelli: "Io so quali sono i tuoi peccati e quelli che commetterai, posso perdonarteli. Non posso perdonarveli se oltre a questi peccati, rinuncerete a tutto, se non vi rialzerete o se non rimarrete uniti". Quindi non date la vittoria all'anticristo. Non voglio che nel nostro caso si realizzi la profezia: "molti i chiamati e pochi gli eletti", non voglio che si realizzi questo in noi. Grazie”.  
 
Come sempre, Giorgio ha proseguito trattando diverse tematiche, in accordo alle nostre domande.  Ne trascriviamo solo alcune:  
 
"Non è un caso il comportamento della Corea del Nord, perché la Corea è la voce della Cina, che possiede una gran quantità di dollari americani, sa che gli Stati Uniti falliranno ed il dollaro si trasformerà in una moneta che avrà un valore minore del  peso uruguayano.
Abbiamo di fronte una minaccia seria e se esploderanno le bombe atomiche saremo arrivati all'Apocalisse, che annunciamo da cinquant’anni. Israele ha tutti i piani per attaccare quest’anno l'Iran e ci sarà un'altra guerra, dopo quella siriana.
Noi non siamo una setta, siamo nel mondo e dobbiamo annunciare che ci sono civiltà superiori e che possono aiutarci, ma dobbiamo cambiare la nostra vita.
Dobbiamo essere uniti spiritualmente, perché siamo tra i pochi che potranno spiegare alla gente quello che sta succedendo.
Le forze della natura saranno la sorpresa per l'anticristo ed i potenti, ma se siamo in sintonia con la Madre, con Cristo e l'Opera, allora le forze della natura si trasformeranno in "agnellini", non perché sei un santo, ma perché sei in sintonia."  
 
Montevideo, venerdì 19 aprile 2013  
 
Domingo Silva
Adriana Navarro