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Di Mara Testasecca

2 giugno 2015. Nel nostro paese ricorre la festa nazionale della Repubblica Italiana.

Il 2 ed il e il 3 giugno 1946 si tenne il referendum istituzionale, indetto a suffragio universale, con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo (se monarchia o repubblica) dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Alle spalle una seconda guerra mondiale ed anche civile per l'Italia che aveva seminato morte ed odio nelle città e nelle nostre campagne, un’esperienza terribile che avrebbe dovuto servire all'uomo per bandire violenza, ricatto, ipocrisia, viltà, corruzione, mafia... tutto quello che invece oggi, a meno di 70 anni, vige ed impera come non mai, con il grande risultato di aver costruito bare di cemento a cielo aperto, svuotato cuore e mente delle nuove generazioni. Umanità malata e morta, colpevole di infanticidio!  

In questo giorno Giorgio Bongiovanni e Pier Giorgio Caria hanno tenuto una conferenza a Narni dal titolo “Cerchi nel grano e messaggi spirituali. Comunicazioni tra cielo e terra”.

Montoro di Narni è stato lo scenario di questo incontro aperto ad amici e simpatizzanti. Un luogo incantevole sospeso tra cielo e terra sulle colline del sud ovest dell'Umbria,  terra antica di segni divini, di pellegrinaggi e di santi. Piante di ulivi millenari erano parte integrante dello scenario naturale dove nel primo pomeriggio si è allestita l'attrezzatura tecnica per lo streaming. Non è facile trovare le parole giuste per trasmettere la sensazione di pace e di serenità che pervadeva tutto l'ambiente.

Siamo stati amorevolmente accolti dalla carissima Pina D'Ambrosio, che insieme a suo figlio Stefano, alla figlia Aldina ed a altri amici del loro gruppo hanno voluto fermamente organizzare da tempo questo incontro con la presenza di Giorgio, al quale sono legati da un profondo amore e rispetto per la sua persona e per i segni cristici impressi nel suo corpo dal 1989.

Siamo a tavola con tutti loro e ci raggiunge la notizia che quei segni ancora una volta hanno appena sanguinato. Noi che conosciamo Giorgio Bongiovanni da tanto tempo crediamo che la Santa Madre ed il Signore Gesù, con un prodigio singolare, abbiano impresso nel suo corpo le Stimmate, i segni della Sua Passione. Da quel 2 settembre 1989 la scelta di amore e di servizio di Giorgio per Cristo risulta ancora più palese ed evidente persino nella carne...in questo crediamo e non vogliamo abituarci a quei segni ed alle innumerevoli sanguinazioni, un altro segno di questi tempi.  

Sono presenti circa 80 persone, ed è Stefano Ginoble ad aprire l'incontro passando subito la parola a Pier Giorgio Caria, notissimo ricercatore di ufologia, cerchi nel grano, cosmogonia, spiritualità, che viene costantemente invitato a conferenze e congressi anche internazionali.

Dalla sua esposizione dei fatti con immagini e filmati, ciascun presente può farsi una propria analisi ed approfondire alcune verità che, piaccia o no, irromperanno con prepotenza nella nostra vita.

Il ricercatore inizia la sua relazione parlando di come il denaro, di fatto carta straccia, condiziona totalmente la nostra vita, l'intera esistenza di ciascun essere umano di questo pianeta.

“Siamo in guerra con la Creazione, la stiamo facendo a pezzi, in nome di cumuli di pezzi di carta nei caveau delle banche” afferma Pier Giorgio. E ancora: “Su ciascuna banconota dell’euro c' è la stampa di copyright, cosa che indica che ciascuna di esse è proprietà privata di qualcuno che non ha nessuna difficoltà per stampare montagne di banconote, alias carta straccia. In verità il denaro si impone tra noi, fino al punto che, se non si possiede quel pezzo di carta a sua volta imposto dall’uomo, non è consentito accedere ai beni naturali, agli alimenti stessi che marciscono davanti ai propri occhi, generando fame. Il denaro è il valore massimo della nostra vita, perché siamo accecati dall'ingordigia di averne sempre di più. Anche i mezzi di comunicazione fanno la loro parte a favore di un sistema distruttivo della dignità dell’uomo, propinando al grande pubblico temi banali come se fossero gli argomenti più importanti in assoluto: calcio, gossip, soldi…La vita sul nostro pianeta ha gli anni contati e, che lo vogliamo o no, questa dura realtà si manifesterà con prepotenza e forse sarà troppo tardi per porre rimedio. Le civiltà extraterrestri, che conoscono e rispettano le leggi universali che regolano l’Universo, cercano disperatamente di scongiurare il pericolo di una guerra nucleare che comprometterebbe anche la vita del pianeta e del sistema solare stesso. Ci sono 1.600 missili pronti al lancio ed altri migliaia pronti a rimpiazzarli. Una pazzia!!”

giorgio-Narni“Il Cosmo pullula di vita ed i suoi abitanti si approcciano a noi nel rispetto delle leggi cosmiche e del libero arbitrio. Hanno adottato un fenomeno comunicativo per bypassare la censura predominante a livello mondiale ed arrivare direttamente all’uomo, che avrà in questo modo la possibilità di comprendere la verità e farla sua”.

Pier Giorgio ha incontrato insieme a Giorgio Bongiovanni alti vertici militari di tutto il mondo che hanno affermato, senza remore, che non possono rivelare quello che sanno, perché il sistema crollerebbe. Sia nella stessa Bibbia che nel Nuovo Testamento troviamo delle citazioni che attestano l’esistenza di questi esseri e del potere oscuro che cerca in tutti i modi di negarne l’esistenza: “Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo.” (Apocalisse 13).

Vengono mostrate immagini di cerchi nel grano, come quello raffigurante il volto di Cristo. Dopo la manifestazione di questo segno, Giorgio ricevette un messaggio al riguardo (http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2203:il-volto-sacro-di-gesu-cristo-la-sindone&catid=93&Itemid=230). Una settimana dopo, a conferma del messaggio ricevuto, appare un nuovo cerchio che raffigura il calice e l’ostia, un simbolo sacro per eccellenza, che ci riporta all’Ultima Cena ed al valore immenso della comunione con Dio e tra gli uomini, che quella sera è stato sigillato dal Maestro dei maestri. Pier Giorgio conclude il suo intervento presentando la figura di Giorgio con le immagini impattanti dell’ultimo prodigio avvenuto sul suo corpo a Fatima a settembre 2014, proprio nell’anniversario della sua stigmatizzazione: la riapertura della croce di sangue sulla fronte. Le immagini toccano profondamente l’anima ed il pubblico ascolta ed osserva in rispettoso silenzio, mentre Pier conclude: “Giorgio è il foglio su cui Dio sta scrivendo le ultime parole per questa umanità”.

Giorgio si presenta e prende posto accanto a Pier. Le sue prime parole sono di ringraziamento per la regina della casa Pina: un essere di amore, valore che trasmette a tutti quelli che la frequentano.

“Io sono uno strumento che porta un messaggio. Ogni volta che vedo le immagini della mia persona, come quelle presentate da Pier Giorgio, mi sembra di vedere un altro, non me stesso. Mi sembra di vivere nel teatro della vita, in un palcoscenico dove devo recitare una parte. Sono un attore che vive questa esperienza da 26 anni. Servire l’opera è un grande sacrificio, ma se ci credi, come io ci credo, ne vale la pena, perché il tuo punto di riferimento massimo, il personaggio principale, l’attore principale di questa grande opera teatrale è Gesù Cristo, che ti ha scelto per fare parte del Suo cast. Questo grande genio dell’arte, della bellezza, dell’etica, dell’onestà, dell’essere uomo in tutti i sensi, ti sceglie e ti chiede: ‘Vuoi recitare una parte della mia opera? Io mi sento di essere parte di questo cast. Lui è la causa, la motivazione principale per la quale io esisto, per la quale io porto in tutto il mondo il messaggio che Lui mi ha dato. In Lui c’è la natura divina di Cristo, la natura divina di Colui che lo ha mandato, il Padre Adonay, e la natura umana di Gesù di Nazareth.

Sono qui dopo 26 anni. A volte rileggo quello che mi hanno fatto scrivere, vedo le foto del passato,… ho girato tutto il mondo e non mi sono risparmiato nel dire quello che dovevo dire, ho fatto il mio dovere perché io ho visto! Chi vede non può tacere. Io ho visto Gesù, quindi non credo per fede, ma perché l’ho visto, l’ho toccato, ho mangiato con lui il pane della vita.

Essere scelti per divenire un messaggero di Cristo non garantisce la salvezza, né l'elezione. Non significa nemmeno che uno sia migliore o più evoluto degli altri. Solo se perseveri nella fede e nella perseveranza sarai eletto, solo se difendi la causa della verità di Cristo fino al giorno della tua morte”.

C’è un rispettoso silenzio attorno a Giorgio: “Il mio desiderio più grande, che supera addirittura l’amore per i miei figli, e che è il valore che mi spinge ad andare avanti e mi fa emozionare tanto, è che spero e prego che un giorno voi possiate vedere ed ascoltare Gesù di Narareth. La vostra vita cambierebbe radicalmente. Mettereste in discussione tutto quello che vi è stato insegnato, tutti i valori che vi hanno condizionato.  Lui mi ha detto: ‘Io mi farò vedere da tutti’, non c’è gioia più grande di questa per me...

È per questo che sono qui oggi,  ho la sensazione di non avere più tempo, quindi corro sempre. Non so più dove abito, tra le Marche e Palermo, vado dove mi chiamano, faccio il giornalista, …non so quanto tempo mi è rimasto, quindi ho intenzione di dedicare il tempo che mi rimane, poco o molto che sia, a parlare della Seconda Venuta di Cristo, che ci sarà, e devo preparare tutti, credenti e non. L’armonia, la fratellanza sono importanti, ma sono coreografia nello scenario della vita, perché non sono il motivo per il quale vivo quello che vivo. Il motivo principale è uno: annunciare a tutti la prossima venuta di Cristo sulla Terra, fisicamente, visibilmente e quindi prepararci al giudizio universale, perché questo personaggio ha l’autorità divina di giudicare le nostre opere e quindi ha la possibilità di assolverci, di condannarci oppure di premiarci.

Assolverci se i nostri peccati sono stati debolezze umane. Nessuno di noi è perfetto, Gesù quando incontrava i ‘perfetti’ si irritava, perché in realtà erano ipocriti. Lui amava i peccatori, ma non tollerava l’arroganza o la perseveranza nell’errore. Gesù legge il cuore ed assolve  addirittura peccati gravi, se c’è il pentimento, se l'intenzione era quella di raggiungere il bene. I peccati imperdonabili ci sono, come ad esempio fare volontariamente del male per il proprio tornaconto personale, o come il non pentirsi. Lui tornerà e farà il giudice, non farà il martire come duemila anni fa quando perdonò tutti.

Siamo qui, in questo posto stupendo, stiamo respirando, ma se Cristo non avesse dato la Sua vita, avremmo il buio, le tenebre…” Colto dall’emozione, Giorgio si sofferma qualche istante, a fatica riprende: “Lui ci ha dato la vita, ci ha salvati, ma adesso ritornerà per verificare chi meritava questa salvezza. Quindi sarà severo con gli assassini della vita, con chi non si è pentito pur avendo avuto la possibilità di salvarsi. Si manifesterà a tutto il mondo accompagnato da esseri cosmici, che voi chiamate extraterrestri e io chiamo Esseri di luce, che hanno conosciuto Gesù miliardi di anni prima che esistesse il nostro sistema solare.

Noi siamo in questo momento di fronte alla crisi più grave della storia dell’umanità, la guerra ci colpirà se non iniziamo a capovolgere radicalmente la nostra vita e le nostre scelte a tutti i livelli: politico, ambientale, sociale, ecc. Noi credenti, buddisti, atei… tutti coloro che hanno un percorso spirituale, devono mettere da parte il proprio credo, unirsi e fare resistenza contro chi, in questo momento, sta progettando la fine di questa civiltà: vogliono ridurre questo mondo ad una fortezza per pochi ricchi e lasciare il resto dell’umanità vivere come zombi.

Se Lui non ritornasse noi andremmo incontro inevitabilmente, inesorabilmente, implacabilmente all’autodistruzione. Non c’è speranza! Non vi posso nascondere la verità.

Aspettatelo! Verrà in un momento che persino io stesso, che l’ho visto, dubiterò che Lui ritorni più. Un momento di buio totale in cui io sarò disperato. Ma Lui me lo ha detto: ‘nel momento in cui ti sentirai così ti ricorderai che io te lo avevo preannunciato’.

Aspettatelo! Lavorate per il bene e non siate passivi. Verranno vomitati dalla bocca i passivi, gli indifferenti, coloro che pregano solamente. State attenti a tutti quelli che parlano, ma fanno poco o niente, appoggiate e seguite le persone che lavorano a favore della vita e che io chiamo i giusti. Essi sono inviati da Gesù e sono vestiti da dottori, missionari, magistrati… Aspettatelo!

Giorgio risponde ad alcune domande del pubblico su diversi temi: Fatima, il Papa che è l’unico fino adesso che ha avuto il coraggio di scomunicare i mafiosi, cosa che li offende profondamente, visto che ogni domenica partecipano alla celebrazione della messa e  prendono la Comunione.

Una donna racconta di aver perso una giovane nipote dopo una lunga sofferenza, che le  insegnava che “la sofferenza per la salvezza è sempre poca”. Giorgio la conforta dicendo che se la giovane ha detto questa frase la sofferenza non era per lei stessa, ma per donare a noi un messaggio dell’amore di Cristo. Era un angelo venuto sulla terra per dare un messaggio. Questa donna ha lasciato un bambino piccolo che ad oggi afferma di vedere la mamma.

È già sera quando si chiude l’incontro… una magica sera di luna piena insieme ai familiari ed agli intimi amici di Pina, insieme ai fratelli di Gubbio e di Pordenone.

Riprendiamo tutti il viaggio di rientro, pensando a cosa ci aspetta domani, più consapevoli di chi siamo e del perché siamo qui... con un eco nel cuore: aspettatelo! 

Mara Testasecca
Maria José Lastra

3 Giugno 2015